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Confronto tra rovi spontanei e "coltivati" 
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Iscritto il: 06/11/2016, 12:45
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Buongiorno a tutti
Mi chiedevo se da qualche parte si possano trovare dati su confronti seri tra i rovi spontanei in Italia e le cosiddette more coltivate o se voi utenti del forum avete avuto modo di paragonarli e volete riportare le vs esperienze.
Cioè a parità di condizioni di terreno e climatiche, quali specie o varietà si sono adattate meglio, quanto hanno prodotto, quali hanno dato frutti di qualità e sapore migliore, ecc.
Le varietà spontanee in Italia sono davvero così poco gestibili e poco produttive? Quanto a quest'ultimo aspetto che voi sappiate ci sono dati? (finora ho trovato su un sito solo una stima chissà quanto attendibile)
Ciao, Mary


31/01/2018, 20:56
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ma80 ha scritto:
Buongiorno a tutti
Mi chiedevo se da qualche parte si possano trovare dati su confronti seri tra i rovi spontanei in Italia e le cosiddette more coltivate o se voi utenti del forum avete avuto modo di paragonarli e volete riportare le vs esperienze.
Cioè a parità di condizioni di terreno e climatiche, quali specie o varietà si sono adattate meglio, quanto hanno prodotto, quali hanno dato frutti di qualità e sapore migliore, ecc.
Le varietà spontanee in Italia sono davvero così poco gestibili e poco produttive? Quanto a quest'ultimo aspetto che voi sappiate ci sono dati? (finora ho trovato su un sito solo una stima chissà quanto attendibile)
Ciao, Mary

Gia il fatto che abbiano le spine è un inconveniente.


31/01/2018, 21:34
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Iscritto il: 06/11/2016, 12:45
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paolosame ha scritto:
ma80 ha scritto:
Buongiorno a tutti
Mi chiedevo se da qualche parte si possano trovare dati su confronti seri tra i rovi spontanei in Italia e le cosiddette more coltivate o se voi utenti del forum avete avuto modo di paragonarli e volete riportare le vs esperienze.
Cioè a parità di condizioni di terreno e climatiche, quali specie o varietà si sono adattate meglio, quanto hanno prodotto, quali hanno dato frutti di qualità e sapore migliore, ecc.
Le varietà spontanee in Italia sono davvero così poco gestibili e poco produttive? Quanto a quest'ultimo aspetto che voi sappiate ci sono dati? (finora ho trovato su un sito solo una stima chissà quanto attendibile)
Ciao, Mary

Gia il fatto che abbiano le spine è un inconveniente.


Le spine non mi sembrano poi così terribili, ma certamente possono dare un po' fastidio e magari rallentare la velocità di raccolta (per fare attenzione alle spine immagino si vada meno spediti).


31/01/2018, 21:45
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Problemi in rqccolta e potatura.poi le varietà non sono omogenee e non rispecchiano le wualità richieste dai consumatori.poi hanno dei portamenti poco eretti rispetto alle varietà inermi


01/02/2018, 9:27
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Facciamo un riepilogo delle differenze:
- Ho letto che quelle coltivate fanno frutti più grandi, dolci e succosi di quelle selvatiche. E qui si potrebbe aprire un dibattito su cosa si intende per frutto piccolo, medio e grosso, in quanto ho visto nel corso degli anni in giro per le colline di Lazio e dintorni more selvatiche delle misure più svariate, da quelle piccole a quelle medie a quelle più grandicelle (dai 2 cm si possono già definire grandi?). Quanto alla dolcezza e soprattutto alla piacevolezza del sapore è una questione un po' soggettiva. In base ai gusti personali dei singoli consumatori può variare la concezione di buon sapore (c'è a chi piacciono più o meno acidule e chi le preferisce belle dolci e mature), ma ammetto di non sapere come le gradisce la maggior parte dei consumatori. Importante è però che siano abbastanza sode da non disfarsi quando durante raccolta e trasporto, quindi le varietà coltivate dovrebbero essere avvantaggiate dal fatto che sono già state selezionate sotto questo aspetto.
- Pare che le more coltivate siano più produttive: fino a 7-10 kg per pianta delle varietà coltivate contro non so quanto di quelle selvatiche. Ma non avendo trovato dati su quelle selvatiche non saprei valutare l'entità e quindi la rilevanza della differenza.
- I rovi spontanei sono più rustici, già adattati ai terreni e ai climi in cui vivono. E credo anche più vigorosi. L'adattamento è sicuramente positivo, mentre la vigoria se eccessiva immagino possa rendere più impegnativa la potatura.
- Quanto alle spine, esse possono dare più o meno fastidio durante la raccolta e la potatura, ma non è questione di selvatiche o coltivate dato che anche tra le coltivate ci sono varietà con le spine.

Correggetemi se ho scritto qualche cavolata o inesattezza o se ho dimenticato qualche aspetto e se volete contribuite pure con osservazioni e dati. Sono qui per capire meglio da chi ne sa di più di me. ;)


11/02/2018, 20:30
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Sono pochissime le varietà coltivate con spine. Usando le varieta di rovo senza spine sai che frutto avrai e le caratteristiche della pianta.con le srlvatiche no.2 cm sono un po pochini x una mora.le more utilizzate x le coltivazioni hanno un certificato fitosanitario. Le spine sono una grandissima fregatura.tanto vale andare a fare una scampagnata x raccogliere le selvatiche piuttosto che coktivarle


11/02/2018, 21:18
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Iscritto il: 06/11/2016, 12:45
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paolosame ha scritto:
Sono pochissime le varietà coltivate con spine. Usando le varieta di rovo senza spine sai che frutto avrai e le caratteristiche della pianta.con le srlvatiche no.2 cm sono un po pochini x una mora.le more utilizzate x le coltivazioni hanno un certificato fitosanitario. Le spine sono una grandissima fregatura.tanto vale andare a fare una scampagnata x raccogliere le selvatiche piuttosto che coktivarle


Chiarissimo.
Era solo per capire perché le varietà selezionate derivano per lo più da specie americane e non da specie nostrane (o almeno così ho capito).
Quindi una mora che possa considerarsi grande deve essere diciamo… più grande di un lampone.


11/02/2018, 21:34
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Bisogna vedere la dimensione del lampone. Anche coi lamponi ci sono differenze.


11/02/2018, 21:50
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