Orto con metodo Fukuoka, discussione PRATICA

FagusSylvatica ha scritto:l'insetto nocivo che ti fa danno alle piante non dovrebbe fartene, poichè coesistendo con i suoi predatori sarebbe limitato a sufficienza da non creare problemi., se invece ti fa danno significa che c'è uno squilibrio.

i riemdi classici naturali possono essere ad esempio gli infusi: quello di aglio o/e peperoncino oppure il macerato d'ortica (a cui io aggiungo equiseto e felce aquilina) questio trattamenti creano un ambiente irritante per gli insetti (così come lo è per noi eheh), non so forse è contemplato tra i rimedi naturali anche il piretro naturale che si ricava dal tanaceto.. questo ha un discreto effetto neurotossico/paralizzante sugli insetti

per quanto riguarda il tuo primo intervento, ti posso dire che lo squilibrio/equilibrio della natura non li determino solo io...sono circondata da campi coltivati e vicina ad altri orti: nessuno dei miei "vicini" usa il biologico e men che meno il Fukuoka...
Quindi applicare certe filosofie solo al mio orto non credo che serva a molto, purtroppo.

Quanto ai rimedi naturali da te consigliati, fanno lo stesso effetto del neem: sono ottimi funghicidi (macerato di ortica e di equiseto), ma le cimici e i bruchini (non so di quale insetto) che infestano i miei pomodori se ne fanno un baffo...
Penso che l'unico rimedio bio (per il prox anno ormai... ) siano le reti antinsetto.
Grazie a te e a tutti gli altri cmq per gli interventi.

mah, piantare un frutteto "naturale" e lasciar fare alla natura,secondo me, vuole dire piantare alberi da frutto e mangiare qualche frutto dopo sette otto anni dall'operazione. E trovarsi con un frutteto selvatico in cui avrai difficolta' ad entrare.
La natura tende a riempire ogni spazio libero con il massimo di varieta' in competizione tra loro.
Le varieta' piu adatte al luogo saranno quelle che sopravviveranno.
Ora, se lo fai per divertimento puo essere anche una buona soluzione (in fondo c'e' chi si occupa per decenni di un bonsai non vedo perche non fare altrettanto con un giardino).

Diversamente,volendo avere un frutteto dove si possa passare qualche pomeriggio tranquillo senza essere circondati da rovi, o peggio,senza respirare pesticidi. credo ci si debba accontentare di piantare un frutteto cercando di ottimizzare il tutto.

Forse ci siamo capiti male, quando intendo lasciar fare alla natura non intendo abbandonare un frutteto a se stesso, lo stesso Fukuoka non lasciava che crescessero i rovi e le erbacce nella sua terra, ma riusciva a contenerle sfruttando la natura stessa ad esempio per eliminare le erbacce seminava medica e trifoglio. Per aumentare materia organica al terreno introduceva animali da cortile, usava la pollina sopra il pacciame per accellerare il processo di decomposizione di quest'ultima ecc. Io credo che con una profonda conoscienza delle piante del terreno del clima e di tutti gli altri elementi si possa realizzare un progetto del genere. Il problema è che io non so neanche come si pianta un ravanello, quindi per me il metodo Fukuoka rimarrà un utopia e come dici tu mi dovrò accontentare...
p.s.
Non faccio tutto questo per divertimento, (anche se devo dire che preferisco passare un ora nel mio orto piuttosto che un ora a fare shopping) ma il mio progetto è arrivare ad una quasi totale autosufficienza, rispettando a 360° la terra e tutti i suoi inquilini.

mah, parti sempre dal presupposto che fukuoka era un miliardario biologo che da appassionato ha studiato un metodo dolce e molto lungo e complesso da applicare.

Se partiamo dal presupposto degli equilibri naturali, bisogna essere molto sensibili per capire e interpretare la natura in modo da mantenerli. E' piu un lavoro di Anticipo che di cura, quando ti accorgi del problema oramai il danno e' fatto.

Ad ogni modo gestire un frutteto non e' poi cosi complicato. O meglio, e' alla portata di chiunque abbia voglia di lavorare e studiare.

Comincia a disegnare una piantina del terreno,e a stilare un elenco delle piante che vorresti avere.

ah non dimenticare di segnare il nord sulla piantina e possibilmente le pendenze.
In che zona sei?

Eccoci a Settembre, periodo di raccolti e conserve (almeno per me).
Tiriamo le somme dovute dell'esperimento iniziato a febbraio.
Purtoppo non posso allegare foto, la mia prole ha distrutto la macchina fotografica e ora devo aspettare per acquistarne un'altra.
Dunque, a gennaio/febbraio seminata la medica e altre piante da foraggio, ho preparato le file pacciamate con un erba molto comune nella mia zona che ho scoperto essere praticamente indistruttibile( 8 mesi di agenti atmosferici ed attivatori decompositivi non l'hanno scalfita), ricordo infatti alcuni anziani che parlavano di un erba che se seccata nel modo giusto poteva essere utilizzata per fare coperture a case etc...
Cmq la pacciamatura ha resistito e ha fatto + o - il suo dovere.
Nel mio esperimento ho piantato:
-Pomodoro costoluto fiorentino
-Zucchina nera
-Fagiolo borloto lingua di fuoco
-Pomodorino datterino
-Melanzana viola tonda
-Aglio
Risultati:
Tutte le piante sono nate, cresciute per alcune settimane, poi le malnzane sono morte.
I fagioli sono cresciuti ma hanno portato 1/2 baccelli a pianta (usero la semenza il prossimo anno per vedere se comincia un adattamento)
I Pomodori costoluti sono cresciuti bene e hanno fatto una decina di pomodori di medie dimensioni cadauno, la maggior parte di colore giallognolo e comunque attaccati da limacce, gli altri però avevano un sapore davvero unico, c'è da dire che quest'anno anche i pomodori coltivati nel metodo canonico non sono andati benissimo.
Le zucchine hanno creato una miriade di fiori ma poche zucchine, per lo più bitorzolute o malformate.
Il Pomodorino datterino mi ha dato più soddisfazione del cugino costoluto, ma le quantità erano molto esigue, penso che con il passare del tempo la produzione posso migliorare.
L'aglio invece mi ha stupito moltissimo, la pezzatura era piccola ma il profumo ed il sapore sono incredibili, nonostante il loro appezzamento non sia stato proprio innaffiato e pulito dal prato che cresceva rigoglioso intorno.Ho lasciato una decina di agli nella terra per vedere che accade nella prossima generazione.
Ho notato la totale assenza di afidi e cimici sulle ortive (nell'orto canonico ho dovuto fare 2 volte il trattamento), il pesco al centro del terreno di questo esperimento ha portato , dopo anni di improduttività, molte pesche di ottimo sapore e qualità.
Ora comincio con i preparativi per l'inverno e per la battaglia con la mia nemica n°1, l'acetosella gialla!!!
Per la cronaca ho avuto anche la visita di una famiglia di cinghiali che hanno dato una rimestata al terreno.

Un'altra cosa che mi ha stupito molto è la velocità di crescita del prato, avrò tagliato il manto almeno 8 volte (con falcione classico), purtroppo le oche che avevo preso per darmi una mano in questo faticoso compito sono state preda di un branco di cani randagi

E a voi com'è andata la stagione??
Un abbraccio a tutti.

...dottor3 anch'io ho iniziato l'esperimento a febbraio e sicuramente proseguirò per questa strada,il mio bilancio è stato nettamente positivo,anche perchè sono convinto che i risultati potranno solo migliorare ...ho già riportato l'ottima esperienza con le patate sotto cartone e paglia,per i pomodori ho individuato una qualità fra le 4 che ho messo che si è distinta su più fronti,sono i marmande,l'anno prossimo saranno i preferiti....per il resto fagioli da sgranare, fagiolini,zucchine,insalate varie,bieta da taglio,cetrioli,cipolle,sedano,tutto abbastanza bene solo una generale lentezza nella crescita rispetto all'orto tradizionale,ma nessuna malattia particolare o attacco parassitario.....le uniche piante che hanno stentato sono state melanzane e ancor più i peperoni,con frutti piccoli e molto tardivi....adesso ho già cominciato per l'autunno con i cavoli verze,broccoli,cavolfiori,cavolini di bruxelles e poi spinaci,broccoletti cime di rapa....dimenticavo ho messo anche 5 piante di carciofi e una trentina di fragole....adesso mi devo apprestare a riseminare l'erba medica,perchè di quella seminata in primavera non ne è nata una con l'occasione in mezzo ci metto anche cicoria da campo e rucola selvatica
PS:anch'io macchinetta fotografica distrutta!

@ Raviolo Ti allego il mio progetto, dove l'orto è l'unica area realizzata. Il resto vedremo... Grazie per l'aiuto.
Legenda:
1) Striscia rosa: frangivento di cipressi già esistenti.
2) Striscia azzurra: frangivento basso per proteggere l'orto (alloro oppure leguminosa bassa)
3) Pallini arancioni: frangivento di leyland
4) Pallini rossi tra gli arancioni: Acace
5) Pallini verdi: frutteto composto da: 2 meli, 2 peri, ciliegio, albicocco, pesco, susino, fico, nespolo, caco, nocciolo
6) Pallini rossi tra i verdi: leguminose a bassa altezza
ps
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Allegati

Perdona ho dimenticato le misure:
Misure:
1) orto m 8 x 12
2) pollaio m 5x 8
3) Distanza tra gli alberi da frutto 6m
4) Distanza tra i leyland m1,50
5) Distanza tra il confine est ed ovest m47
6) Distanza tra confine sud e frangivento layland m 27

ma sei su di una costa a nord?.
Hai gia realizzato un diagramma dell'irraggiamento solare?
se mi mandi le coordinate lat e long (anche in pvt) ti faccio il calcolo delle mappe per verificare l'irraggiamento e le altezze del sole. Con quelle e cercando di capire i venti prevalenti puoi distribuire le piante in modo piu efficiente.
tipo quelle che allego sotto che son fatte per il 45 parallelo.

Di quali attrezzi disponi per le lavorazioni?.

Allegati

Diciamo che la mia collina è esposta principalmente a nord, e la distanza dal mare è di circa 15 km anche se non non sono vicinissima dicono che risentiamo dei venti marini.
Non ho realizzato nessuna mappa per l'irraggiamento solare, visto che non saprei da che parte cominciare...
Per gli attezzi...beh sono sufficienti pala e rastrello? In effetti non ho altro anche se per grossi interventi posso sempre chiamare qualcuno.
Buona domenica
p.s.
ti mando in pvt gli altri dati ciao