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chelati vari 
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Iscritto il: 11/09/2010, 2:35
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salve ,in questi giorni delle persone mi hanno consigliato un chelato di ferro (EDDHA ) per la clorosi.
da quello che ho capito in giro il chelato permette che il ferro sia facilmente assorbibile acnhe con un ph alcalino.

ma ancora non ho capito che cosa sia veramente questo chelato. Vi faccio delle domande:

1) é consentito in agricoltura biologica?
2) è prodotto per sintesi o per estrazione minerale?
3) è tossico per gli organismi del suolo e per i funghi/micorrize?
4) lo usate mai?

scusate queste domande forse banali !


11/09/2010, 2:51
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Iscritto il: 17/04/2010, 7:15
Messaggi: 320
Località: Padova
Formazione: Perito Agrario
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Io a volte il ferro chelato lo uso sulle piante ornamentali in particolare sulle acidofile: azalee, rododendri, camelie, eriche.
Queste in effetti non tollerano l'apporto del solfato di ferro che viene invece utilizzato su altre piante.

Per l'orto lo trovo troppo costoso, preferendo il solfato di ferro durante i lavori di preparazione del terreno, vangatura, se si presentasse la effettiva necessità di una concimazione a base di ferro.

Esperienza avuta:
Si presentava una magnolia grandiflora clorotica in un giardino, ma proprio gialla. Le cause non sono riuscito a capirle bene ma forse avevano usato il solfato di ferro su alcune ortensie li vicino o sotto la magnolia stessa magari eccedendo.
Comunque con un paletto ho fatto dei buchetti sotto la chioma e in ognuno ho messo un pochino di chelato per un totale di circa 20 buchetti, ripetendo l'operazione 4/5 volte ogni mese due durante la fase vegetativa e ottenendo la ricolorazione delle foglie normale dopo un anno e mezzo.
Ho preferito fare così anzichè fertirrigare per avere un effetto piu duraturo anzichè immediato e sono stato premiato dalla reazione della pianta.

ciauu


11/09/2010, 8:27
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Iscritto il: 11/09/2010, 2:35
Messaggi: 4
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ma effettivamente si sa se sono tossici? che cosa vuol dire EDDHA?

mi sono giunte delle voci che i chelati danneggiano le micorrize , sapete quloa a riguardo?


19/09/2010, 13:42
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Iscritto il: 15/12/2009, 20:52
Messaggi: 352
Località: Senago (MI)
Formazione: Dott. Scienze e Tecnologie Alimentari
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Acido etilendiamino-N,N'-bis(2-idrossifenilacetico)...se proprio vuoi sentire il parolone (che a questo punto probabilmente non ti avrà detto nulla di nuovo). Cmq fa parte di una serie di composti organici in grado di "legare in maniera speciale" il ferro ed altri ioni, migliorandone la disponibilità una volta giunti nel suolo ed altresi facilitandone l'assorbimento qualora somministrati per via fogliare.

L'EDDHA è una sostanza qualitativamente simile all'EDTA che si trova in tantissimi prodotti, dai cosmetici agli alimentari.
In teoria non sono sostanze "tossiche" e sono biodegradabili..cioè se usate secondo le specifiche, non causano problemi acuti agli organismi viventi.

Tieni presente che i chelati si possono somministrare con ottimi risultati anche per via fogliare, quindi puoi evitare di introdurli nel terreno.

Io in caso di clorosi associo al ferro chelato (fogliare), anche del magnesio solfato (fertirrigazione); la clorosi può derivare anche da una mancanza di quest'ultimo (e non solo..ma limitiamoci al caso più frequente).
Ciao.

_________________
La forza delle piante..?..che possono rifarsi sempre..


20/09/2010, 13:06
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