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Ulivo ... ferito? 
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Alessandro sono arrivato a conclusioni frettolose perché se da un lato la parte superiore dell'ollivo (prima foto)con quella grossa ferita mi sembra un caso di rogna. Con beneficio d'inventario.
Per la parte più bassa cioé la colatura e la corteccia imbevuta, per la quale credo che scriva dylando gand, non so di cosa si tratta.
Potrebbe essere dedotta una infezione, come quella di cui si parla nel primo fimato, causata dal batterio del punto di rogna più in alto.
Se di rogna si tratta.
Alla fine la feritoia alta imbarca acqua piovana che fa danni più in basso.

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Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'é un campo. Ti aspetterò laggiù. (Jalaluddin Rumi XIII s.)

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27/04/2019, 21:25
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Alessandro1944 ha scritto:
Poco fa mi ha risposto l'amico olivicoltore.
Mi dice che non gli è mai capitato di riscontrare qualcosa di simile. Ipotizza una qualche blocco dei vasi conduttori (circa la causa sarebbe orientato sull'idea di Hyspanico) con versamento della linfa verso l'esterno attraverso la lesione del periderma.
Intanto aspetto un tua descrizione rispetto all'asportazione.

P.S. per Bepi. Hai messo un link inerente la rogna dell'ulivo, che però non c'entra né con la fitoftora né con la carie.


Gentile Alessandro1944, ti ringrazio nuovamente (perchè hai risposto anche all'altro mio post sulla quercia post1090767.html#p1090767" target="_blank" target="_blank).
Innazitutto, mi preme precisare che la quercia e l'ulivo sono a pochi metri (7/8) di distanza l'uno dall'altra: spero non vi sia relazione tra le due patologie.
Riguardo l'asportazione: mi sono limitato ed incidere e rimuovere le parti "molli" attorno alla ferita che vedi nella foto in basso. Posso dirti che il legno asportato era talmente molle che si tagliava come fosse burro. Forse i segni di cicatrizzazione sono dovutoi al fatto che ho scattato la foto in alto dopo 3 o 4 trattamenti effettuati con solfato di rame in soluzione satura: ecco probabilmente il perchè la lesione ha l'apparenza di una ferita cicatrizzata.

In ogni caso, allo stato attuale, dalla ferita non vi sono più emissioni di liquido (foto allegata) e le parti attorno sono sode e all'apparenza sane.

Continuo con i trattamenti a base di solfato di rame?
Ricopro la ferita con mastici additivati di rame?

Ancora grazie


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28/04/2019, 18:29
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hyspanico ha scritto:
Allora escluderei la fitoftora che si presenta nele parti basse/radicalli dela pianta. Io mi approccerei al problema come in slupatura; pulizia del legno infetto/lesionato con lame o strumenti atti allo scopo e copertura con mastici additivati di sostanze rameiche.
Ciao hyspa.


Grazie. Credo di aver pulito il tutto.. aspetto l'evoluzione e nel caso chiudo la ferita
PS Il mastice con rame si trova in commercio o devo farlo io ?
ciao


28/04/2019, 18:32
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Se le due piante sono a pochi metri di distanza incomincio davvero a temere si tratti di fitoftora che è patogeno tendenzialmente omnivoro. Carie e cancri non danno luogo a marcescenze come quelle che hai descritto, inoltre gli agenti di carie colpiscono di regola piante annose, mentre quell'olivo mi sembra relativamente giovane.

Poi, se ho ben capito, quella cicatrice sull'olivo era pre-esistente alla formazione di parti molli con emissione di liquidi: se è così significa che la lesione potrebbe avere avuto una origine traumatica e non sia in alcun rapporto funzionale con l'attuale situazione patologica (salvo aver potuto rappresentare una via di ingresso).


28/04/2019, 18:52
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Come suggerisci di comportarmi?


28/04/2019, 19:23
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Oggi mi ha risposto il fitopatologo, però non si è pronunciato in quanto, benché in Regione l'olivo sia coltivato, non gli arrivano campioni da esaminare (di routine vengono eseguiti controlli su Xylella ma da parte dell' ex- CNR/Virologia vegetale) e quindi non si è potuto fare una esperienza effettiva su questa pianta.
Io rimango sui dubbi che ho già espresso e motivato sul post della quercia da sughero (dove ho anche detto sui rimedi che stai applicando).
Ciao.


29/04/2019, 14:18
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