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acetamiprid e carenze diverse a seconda della marca

04/10/2020, 18:44

Contro la mosca dell'olivo era registrato un prodotto che contiene 50 g di acetamiprid per litro e ha un periodo di carenza di 21 giorni, ora ne è comparso un altro che contiene 200 g per litro di acetamiprid (va diluito di più) e ha un periodo di carenza di 7 giorni.
(che, grosso modo, dalla scheda tecnica dei due prodotti, dovrebbe essere il tempo di degradazione della sostanza nell'ambiente).

Il secondo costa un botto (suppongo per la quantità di principio attivo 4 volte superiore).

Mi chiedo: perché questa differenza nel periodo di carenza? Che senso ha? Solo una questione di scelte in sede di richiesta di autorizzazione?
E se uno non è un professionista e produce olio per sé, può utilizzare il primo tenendo conto dei 7 giorni anziché dei 21? (occhei, la risposta è no perché l'hai acquistato con il patentino e devi poter giustificare il consumo)

Re: acetamiprid e carenze diverse a seconda della marca

04/10/2020, 19:43

Io di quei "solo 7 giorni" mi fiderei ben poco visto i 21 registrati sui prodotti meno concentrati. Occorre anche scegliere le epoche giuste di posizionamento dei vari principi attivi registrati su olivo, visto anche le diverse persistenze e residui presenti sui frutti. Esistono diversi studi e ipotesi a riguardo.
Il caos che hanno combinato con la revoca del "dimetoato" non ha limiti. Quando la soluzione fa più danni del problema che si vorrebbe risolvere.
Ciao hyspa.

Re: acetamiprid e carenze diverse a seconda della marca

04/10/2020, 21:46

Ho provato a controllare.
I prodotti commerciali a base di acetamiprid al 20% di etichetta sono autorizzati solo per agrumi. Ne esite uno al 17,6% (passa per 20%) autorizzato su olivo con carenza 7 gg e porta autorizzazione 07/02/18, più recente di quello - diciamo col nome più conosciuto - al 4,67% (disponibile anche per uso non professionale) che data con la formulazione SL 26/02/15.

Dal punto di vista formale non vedo altre differenze se non appunto la diversa epoca di registrazione: ora la pubblicità di quello più recente dice che è la formulazione che fa la differenza "L’innovativa formulazione di XXXXXX® (il detentore è una importante Società giapponese, per l'Italia la registrazione invece è a nome di un'altra società con sede a Bologna) è stata sviluppata con co-formulanti di ultima generazione che migliorano l’assorbimento del principio attivo da parte delle piante e degli insetti, aumentando etc. etc." (viene consigliato di impiegarlo contro la prima generazione carpofaga della mosca).
Devo presumere che il produttore ha presentato un dossier con test convincenti.

Re: acetamiprid e carenze diverse a seconda della marca

04/10/2020, 21:54

E presumiamo.

Re: acetamiprid e carenze diverse a seconda della marca

05/10/2020, 11:38

Mi pare si fosse parlato prima, in altra discussione che l'Acetamiprid fosse indicato per lotta larvicida. Mi sbaglio?
Adesso con questo tempo la mosca imperversa lo stesso? Come andiamo ?
Io controllerò domani.
Quì viene consigliata, per la lotta agli adulti, un'esca che contiene spinosad a 24 g/l.
Da diluire 1x4 e spruzzare in una piccola zona max 40cm e possibilmente senza o con poche olive.
Il prodotto si vende con patentino.
Però il prodotto "success" che ho io contiene spinosad 124 g/l e lo vendono senza patentino.....cosa presumiamo? :)

Re: acetamiprid e carenze diverse a seconda della marca

05/10/2020, 14:58

Bepi ha scritto:...
Però il prodotto "success" che ho io contiene spinosad 124 g/l e lo vendono senza patentino.....cosa presumiamo? :)


Direi che è giustificato presumere quanto non è possibile reperire i dati dei test (parlando seriamente la registrazione di un PF è una questione molto ma molto complicata anche dal punto di vista dell'iter procedurale)

Qui invece sappiamo tutta la storia: spinosad è una molecola presente in natura (prodotta dal batterio Saccharopolyspora spinosa, scoperto nel 1985 in canna da zucchero tritata), e come tale considerata "biologica". Poiché ha bassa tossicità per gli animali a sangue caldo e soddisfacente profilo eco-tossicologico, non è mutageno e quant'altro di non desiderabile secondo la valutazione dei rischi "Principi uniformi" (UE), rientra nei criteri di cui ....Visto...visto...visto... ;) all'Allegato del DECRETO 22 gennaio 2018, n. 33, valutazione necessaria per poter essere formulato e confezionato e con definite indicazioni in quanto a intervallo di sicurezza (e qui ci sarebbe un supplemento di normativa ... ma tralascio altrimenti divento odioso :shock: ) come PFnPE.

Io lo uso (per l'esattezza contiene 11,6 %; in confezioni da litro ci sono solo formulati professionali commerciati con vari nomi di cui uno TTTTTT 120).
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