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Unaprol, consorzio olivicolo italiano 
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OLIO – Xylella: Sì dalla UE ai reimpianti, ma CNR non apre a nuovi contratti su cloni resistenti

Roma – “Con la possibilità di reimpianto di Favolosa e Leccino le due varietà di olivo, risultate resistenti al batterio della Xylella fastidiosa, L’Europa ha fatto un passo in avanti”. Lo afferma David Granieri, presidente di Unaprol, che aggiunge: “la decisione, che sarà formalmente adottata il prossimo 19 giugno dalla Commissione UE, deve essere accompagnata dalla pronta disponibilità dei cloni di queste due varietà in favore degli olivicoltori. “Unaprol – ha sottolineato Granieri ha già denunciato il rischio di speculazioni in questo settore. Dal 6 marzo scorso il consorzio Olivicolo Italiano, che rappresenta oltre il 60% della produzione olivicola nazionale ed una forte presenza di filiere olivicole nel Salento, attende una risposta dal CNR per un contratto di licenza per l’utilizzo di nuove varietà vegetali nel settore olivicolo. “L’Istanza – ha concluso Granieri - è tuttora inspiegabilmente senza risposta”.

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16/05/2017, 20:13
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Dal prossimo 1° Giugno il dott. Michele Bungaro, già responsabile delle relazioni istituzionali di Unaprol, assumerà l'incarico di direttore aggiunto di FOOI con delega allo sviluppo dei rapporti istituzionali e le relazioni con la stampa della Filiera Olivicola Olearia Italiana, interprofessione del settore, diretta dal sig. Giuliano Martino. La presente comunicazione quale accreditamento della figura professionale con l’intento di implementare il reciproco sistema di relazioni.

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25/05/2017, 17:19
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CETA: Granieri (Unaprol), “bene comitato interparlamentare. Alza livello di controllo”

Roma – “La costituzione del comitato interparlamentare noCETA è cosa buona e giusta”. Lo dichiara il presidente di Unaprol David Granieri che plaude all’iniziativa dei singoli parlamentari e delle forze politiche che hanno costituito questo gruppo di pressione politica per arginare gli effetti di un accordo sovrannazionale che, afferma ancora Granieri: “non tutela tutti i prodotti made in Italy alla stessa maniera e non è stato pensato per salvaguardare i migliori interessi di tutti i produttori olivicoli italiani”.
L’auspicio è che questo comitato interparlamentare possa esercitare una forza di contrasto politico molto determinata perché l’accordo CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) tra Europa e Canada, ha poi aggiunto, crea confusione tra i consumatori che avranno più difficoltà a distinguere i prodotti originali da quelli con nomi simili agli originali e che evocano anche una certa italianità nell’etichettatura. “Non si può pretendere di viaggiare sul vettore della globalizzazione, ha concluso il presidente di Unaprol, pretendendo che il conto lo paghino le imprese italiane”.

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03/08/2017, 18:54
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MADE IN ITALY, GRANIERI (UNAPROL): “FERMARE SPECULAZIONE SULL’OLIO ITALIANO”

“Gli attuali livelli di prezzo dell’olio, ingiustificatamente bassi, rischiano di distruggere la produzione olivicola italiana creando gravi danni al settore anche nel medio-lungo periodo. La stabilità deve essere un’assoluta priorità della filiera, danneggiata dalle continue oscillazioni del mercato anche a fronte di variazioni non particolarmente significative nella quantità del prodotto. La speculazione in atto, non solo non ci consente di essere competitivi, ma finisce anche con il disorientare il consumatore vanificando gli sforzi nel processo di sensibilizzazione verso la qualità. L’olio italiano, a differenza di quello degli altri Paesi, è sottoposto a controlli rigorosi sulla produzione che ne certificano tracciabilità, qualità e distintività. Eppure nel confronto con i dati degli altri Paesi emerge un differenziale incredibilmente basso: 0,30 al chilogrammo rispetto ai mercati spagnolo e greco, rimasti stabili nell’ultimo mese, e 0,60 rispetto a quello tunisino. Un’ulteriore conferma arriva dall’analisi dei dati della borsa merci di Bari che, in un mese, ha perso oltre 50 centesimi di valore passando da 4,70 euro per chilogrammo a 4,20. Borsa merci che si sarebbe dovuta attestare ai 4,90 euro al chilogrammo. Numeri che parlano chiaro e ci spingono con decisione a portare avanti questa battaglia, convinti che la parte sana dell’industria di settore sarà al nostro fianco per difendere un sistema che deve dare assoluta centralità ai consumatori. Noi saremo sempre dalla loro parte, pronti a informarli di fronte a operazioni speculative messe in atto dalla grande distribuzione in un contesto emergenziale”. - Lo comunica David Granieri, presidente di Unaprol.

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15/12/2017, 21:46
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OLIO, UNAPROL: “PANEL TEST E SIAN EUROPEO I PILASTRI DEL FUTURO DEL SETTORE ”

“L’idea del Consiglio Oleicolo Internazionale di proporre l’abolizione del panel test per la classificazione degli oli è una follia che va esattamente nella direzione opposta rispetto allo sviluppo della qualità nel settore olivicolo. Si tratta infatti di uno strumento unico, su cui l’Italia ha investito per prima intuendone importanza e potenzialità, che rappresenta un pilastro imprescindibile nel processo di tutela di produttori e consumatori. Abolire il panel test significherebbe non solo spianare la strada a truffe e inganni, ma anche distruggere parte integrante della storia e della cultura di un prodotto simbolo del made in Italy. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile e avrebbe conseguenze disastrose per la nostra olivicoltura. Per questo è necessaria una mobilitazione che veda scendere il campo la politica al fianco del mondo associativo per una battaglia che non ci possiamo permettere di perdere. Non solo. In un’ottica di valorizzazione della distintività e della qualità auspichiamo con decisione anche l’estensione del sistema SIAN a livello europeo”. – Lo comunica in una nota David Granieri, presidente di Unaprol.

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16/02/2018, 20:33
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OLIO, UNAPROL: “PANEL TEST E SIAN EUROPEO I PILASTRI DEL FUTURO DEL SETTORE ”

“L’idea del Consiglio Oleicolo Internazionale di proporre l’abolizione del panel test per la classificazione degli oli è una follia che va esattamente nella direzione opposta rispetto allo sviluppo della qualità nel settore olivicolo. Si tratta infatti di uno strumento unico, su cui l’Italia ha investito per prima intuendone importanza e potenzialità, che rappresenta un pilastro imprescindibile nel processo di tutela di produttori e consumatori. Abolire il panel test significherebbe non solo spianare la strada a truffe e inganni, ma anche distruggere parte integrante della storia e della cultura di un prodotto simbolo del made in Italy. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile e avrebbe conseguenze disastrose per la nostra olivicoltura. Per questo è necessaria una mobilitazione che veda scendere il campo la politica al fianco del mondo associativo per una battaglia che non ci possiamo permettere di perdere. Non solo. In un’ottica di valorizzazione della distintività e della qualità auspichiamo con decisione anche l’estensione del sistema SIAN a livello europeo”. – Lo comunica in una nota David Granieri, presidente di Unaprol.

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19/02/2018, 18:04
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MALTEMPO, UNAPROL: “A RISCHIO 25 MILIONI DI ULIVI: LA STIMA DEI DANNI”

Il gelo siberiano che la scorsa settimana ha investito l’Italia ha danneggiato anche il settore olivicolo. Le verifiche sull'entità dei danni sono in corso ma, secondo le stime effettuate, sono a rischio circa 25 milioni di ulivi, con una mancata produzione il prossimo anno per un valore intorno ai 30 milioni di euro. Conseguenze destinate a incidere anche nel lungo periodo poiché occorrono anni prima che si possa sostituire la pianta e che quella nuova inizi a produrre. “Ci siamo già attivati scrivendo al Ministero delle politiche agricole per chiedere un intervento a sostegno delle imprese, anche attraverso il rifinanziamento del piano olivicolo nazionale – spiega David Granieri, presidente di Unaprol - La stagione non è ancora iniziata e per molti olivicoltori la situazione è già critica con gemme bruciate dal gelo, caduta copiosa delle foglie, corteccia spaccata e costi lievitati. Purtroppo si tratta di fenomeni che, a causa dei cambiamenti climatici in atto, si ripetono sempre più frequentemente devastando anni di duro lavoro e sacrifici. Per questo è necessaria una profonda modifica a livello strutturale che non può prescindere dal riconoscimento del ruolo decisivo degli imprenditori agricoli nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali. E’ necessario riuscire a salvaguardare un prodotto simbolo del made in Italy e assicurare il reddito agli agricoltori”.

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09/03/2018, 17:45
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OLIVICOLTURA, UNAPROL: “BILANCIO SHOCK DANNI MALTEMPO: 120 MILIONI DI EURO”

Dalle approfondite verifiche sui danni provocati dal gelo siberiano di fine febbraio è emersa una situazione estremamente grave e decisamente peggiore rispetto a quella prospettata dopo le prime stime di inizio marzo. Gemme bruciate, foglie cadute, cortecce spaccate e rami rotti mettono a rischio circa 25 milioni di ulivi. Danni gravissimi sulla vegetazione che vanno sempre più palesandosi con il progredire delle settimane e, a seconda delle regioni, incideranno tra il 15% e il 60% della produzione del prossimo anno. Colpite in particolare le zone collinari e alcune varietà di piante, con danni a macchia di leopardo dall’Abruzzo alla Puglia, dal Lazio all’Umbria. Tanti gli olivicoltori che hanno già deciso di programmare il reimpianto delle piante, con inevitabili conseguenze sul lungo periodo poiché occorrono anni prima che l’ulivo inizi a produrre. “Abbiamo subito chiesto al Ministero delle politiche agricole un intervento a sostegno delle imprese, ma la situazione si è ulteriormente aggravata in seguito alle verifiche su tutto il patrimonio olivicolo italiano – spiega David Granieri, presidente di Unaprol - Si tratta di un bilancio shock, con danni che complessivamente superano i 120 milioni di euro, calcolando anche circa 4 milioni di giornate lavorative perse e l’indotto su tutta la filiera, a partire dal settore della trasformazione. Per fronteggiare questa emergenza è necessario che venga al più presto rifinanziato il piano olivicolo nazionale con l’obiettivo di salvaguardare il settore e garantire il reddito agli olivicoltori”.

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30/03/2018, 13:41
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OLIO, UNAPROL: “AL SOL VIAGGIO NELLA QUALITA' MADE IN ITALY”

Si aprirà domenica a Verona l’edizione 2018 del Sol&Agrifood, manifestazione che raccoglie le eccellenze agroalimentari italiane e dedica ampio spazio al mondo dell’extravergine di oliva, settore che rappresenta il 3% del fatturato totale dell’industria agroalimentare. Unaprol parteciperà con una serie di iniziative finalizzate alla valorizzazione della produzione olivicola con lo scopo di far conoscere ai consumatori l’uso corretto dell’olio extravergine di oliva, in cottura e a crudo, e gli abbinamenti con piatti tipici per evidenziarne qualità, distintività e proprietà salutistiche. Ricco il programma, a partire da 3 demo food: si parte domenica 15 aprile, nella sala Agorà, (ore 13), con lo “Scarpariello day”, piatto popolare della tradizione campana, per un evento che vede la collaborazione di Unaprol e Aprol Campania; si prosegue lunedì 16 con il “Latium day” (Sala Agorà, ore 13), un viaggio dei sensi, curato da Op Latium e Unaprol, che prevede l’abbinamento di preparazioni semplici e ingredienti tradizionali con oli prodotti nel Lazio. Martedì 17 si potranno apprezzare i sapori dell’extravergine siciliano con la “Busiata day” (ore 13) piatto di pasta tipico preparato dall’azienda agricola Barbàra e accompagnato con olio EVO Valli Trapanesi DOP. In programma anche 4 degustazioni guidate, rivolte ai buyer, nella sala Mantegna che si terranno domenica 15 (ore 16,30) con gli oli EVO del Lazio, lunedì 16 con gli oli della Sicilia (ore 16.30 a cura di Assolivo) e martedì 17 con gli oli premiati dalla guida del Gambero Rosso (presentata con Unaprol lunedì 16 al Palaexpo), mentre mercoledì 18 sarà la volta della degustazione degli oli EVO vincitori del premio Sirena d’oro (ore 12). Previsto anche un convegno, organizzato con l’agenzia ICE, che si terrà martedì 17 aprile (ore 15.30), nella sala Polifunzionale sul tema delle esportazioni dell’olio EVO in Scandinavia.

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13/04/2018, 15:06
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SOL, UNAPROL: “SITUAZIONE CRITICA SENZA PIANO OLIVICOLO NAZIONALE”

Al via oggi, a Verona, l’edizione 2018 di Sol&Agrifood, evento che si svolge in contemporanea con Vinitaly. Unaprol parteciperà alla manifestazione con un vasto programma di iniziative: degustazioni guidate, demo food e convegni che mirano a valorizzare un settore di grande tradizione, fondamentale per l’agroalimentare. In Italia, infatti, l'ulivo è presente su oltre 1 milione di ettari di terreno coltivato con il record di cultivar (oltre 500) e il maggior numero in Europa di oli extravergine a denominazione. “E’ una vetrina importante per l’olio italiano, un’occasione per avvicinare i consumatori a quello che è un vero e proprio alimento, le cui proprietà salutistiche sono spesso sottovalutate e non adeguatamente conosciute - spiega David Granieri, presidente di Unaprol – Si tratta di un momento di incontro e confronto, tra istituzioni, produttori e consumatori che arriva in un periodo difficile per il settore, duramente provato per il gelo dello scorso febbraio che ha causato danni alla filiera per oltre 120 milioni di euro. Anche per questo è fondamentale che venga rifinanziato al più presto il piano olivicolo nazionale”.

“L’Italia possiede un patrimonio di biodiversità unico con caratteristiche irraggiungibili dagli EVO di altri Paesi, per questo, purtroppo, è anche il più emulato nel mondo - sottolinea Pietro Sandali, direttore di Unaprol - Ormai da anni evidenziamo un aspetto determinante nelle campagne di marketing: puntare sulla distintività dei prodotti per valorizzare le qualità organolettiche delle cultivar e il loro legame con il territorio”.

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15/04/2018, 13:10
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