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Riserva Padule di Fucecchio 
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Padule di Fucecchio: eccezionali presenze estive”

L'estate 2012 si sta rivelando come una delle più siccitose che si ricordino, anche se è prevedibile, considerati i cambiamenti climatici in atto, che essa possa collocarsi nella media stagionale degli anni futuri.

A soffrire di questa situazione sono anche le comunità di piante e di animali selvatici, e particolarmente le specie acquatiche legate al Padule di Fucecchio; tuttavia all'interno della Riserva Naturale istituita dalla Provincia di Pistoia è assicurata la permanenza di alcuni specchi d’acqua che attirano migliaia di uccelli.

Oltre agli aironi, presenti con numerosi esemplari soprattutto nelle prime ore del mattino, in questi giorni a destare meraviglia fra i visitatori che si affacciano all'osservatorio delle Morette (accessibile con il percorso da Castelmartini) sono soprattutto altri grandi ciconiformi come i mignattai, le cicogne e le spatole.

Il Mignattaio, molto simile all'Ibis sacro raffigurato negli antichi geroglifici egizi, in Italia è decisamente raro; i siti di nidificazione si contano sulle dita di una sola mano e fra questi vi è il Padule di Fucecchio. Il grande becco ricurvo e i riflessi cangianti del piumaggio (che a prima vista sembra nero) rendono questo animale affascinante e inconfondibile. Oltre ai mignattai “residenti” sono presenti anche alcuni soggetti inanellati; la lettura da distanza della sigla riportata sugli anelli, inviata all'ISPRA, ha consentito ai tecnici del Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio di accertare che sono nati in Spagna, nel Parco del Coto Donana, fra il 2007 e il 2009.

Anche le cicogne in questa stagione frequentano assiduamente l'area protetta alla ricerca di specchi d'acqua nei quali alimentarsi; oltre alla Cicogna bianca, nei giorni scorsi è stata segnalato anche un individuo in abito giovanile di Cicogna nera, una specie assai più rara della precedente, che in Padule sosta durante gli spostamenti migratori.

Altri uccelli colpiscono non tanto per l'aspetto, quanto per le lunghe distanze che si sono lasciati alle spalle e per quelle che ancora dovranno percorrere; fra questi figurano alcune specie di limicoli, come il Piovanello o il Combattente, che nidificano attorno al circolo polare artico e si recano a trascorrere l'inverno a sud dell'equatore.

Oltre agli appassionati locali di birdwatching e fotografia naturalistica, sono molti i turisti stranieri che si recano nella riserva in questo periodo, soprattutto tedeschi, belgi e olandesi, molti dei quali provenienti dal Camping Barco Reale di San Baronto e dalle altre strutture ricettive del Montalbano.

Nei prossimi giorni, come da regolamento della Riserva Naturale, il Centro di Ricerca ed il Consorzio di Bonifica effettueranno i lavori di ordinaria manutenzione all'interno dell'area protetta, avendo cura, come di consueto, di rendere minimo il disturbo alla fauna presente.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Centro R.D.P. Padule di Fucecchio (tel. e fax 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it); alcune immagini suggestive girate in questi giorni all'osservatorio sono visibili on line sulla pagina Facebook “Padule di Fucecchio”.

Si allega l'immagine di un Mignattaio nel Padule di Fucecchio, autorizzandone la pubblicazione a corredo del comunicato.

Con preghiera di comunicazione, per il Centro RDP Padule di Fucecchio


Allegati:
Mignattaio (foto Alessio Bartolini).JPG
Mignattaio (foto Alessio Bartolini).JPG [ 151.89 KiB | Osservato 9334 volte ]

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10/08/2012, 20:14
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Riserva Naturale Padule di Fucecchio:
http://www.agraria.org/parchi/toscana/p ... ecchio.htm

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10/08/2012, 21:09
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“Padule di Fucecchio: laboratori di educazione ambientale 2012-2013”

Ritornano anche quest'anno (siamo alla ventunesima edizione), le proposte didattiche del Laboratorio per l'Educazione Ambientale gestito dal Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio.

Nel precedente anno scolastico il Laboratorio ha visto la partecipazione di 160 classi, per un totale di 3500 alunni e 10500 presenze complessive, a visite guidate e cicli di incontri (in tutto 460 incontri con gli operatori del Centro).

Si trattava soprattutto di classi appartenenti agli Istituti scolastici del comprensorio (province di Pistoia, Firenze, Lucca e Pisa), ma non sono mancate scuole da altre province o regioni (in particolare dal Lazio).

Il Laboratorio 2012-2013 offre 39 diversi percorsi didattici da scegliere fra gli itinerari naturalistici e storico-ambientali sul Padule di Fucecchio e negli ambienti limitrofi (Lago di Sibolla, Colline delle Cerbaie, Colle di Monsummano e Montalbano), i laboratori scientifici e i laboratori ludico-didattici rivolti alle Scuole di ogni ordine e grado.

La proposta di base è costituita da visite guidate della durata di 2-3 ore che si svolgono, nei vari mesi dell'anno, in tutti gli ambienti sopra citati; gli alunni vengono sempre accompagnati dalle esperte Guide Ambientali Escursionistiche del Centro alla scoperta degli aspetti storici e naturalistici dell'area.

Dalle singole escursioni si passa agli itinerari didattici che si svolgono di solito nei mesi primaverili e si articolano in genere su 4 incontri di circa 2 ore sul territorio, negli spazi interni attrezzati e in aula; anche in questo caso ci sono proposte naturalistiche ed altre legate alla storia e alle tradizioni del territorio.

I laboratori scientifici privilegiano lo svolgimento di attività pratiche di laboratorio su temi specifici (suolo, acqua, piante e animali al microscopio, orto e giardino naturale ecc.); gli incontri possono essere effettuati durante tutto l’arco dell’anno scolastico sia nelle aule del Centro che nella scuola di appartenenza se provvista di laboratorio.

I laboratori ludico-didattici sono invece indirizzati prevalentemente ai più piccoli (Scuole Materne) e strutturati in modo da rispettare modalità e tempi diversi di apprendimento; si parla soprattutto di animali, ma non mancano attività pratiche come il riciclaggio dei rifiuti o la realizzazione di un piccolo orto o giardino.

Anche quest’anno il programma completo del Laboratorio, con le modalità, i costi e la scheda di adesione, da inviare entro la fine di ottobre, è disponibile on line sul sito web del Centro all’indirizzo http://www.zoneumidetoscane.it/eventi/padeventi.html" target="_blank

Per ulteriori informazioni e per concordare programmi didattici personalizzati è possibile rivolgersi alla segreteria del Laboratorio presso il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio: tel. e fax 0573/84540, e-mail: fucecchio@zoneumidetoscane.it.

Si allegano alcune immagini di visite didattiche in Padule autorizzandone la pubblicazione a corredo del comunicato.

Con preghiera di comunicazione, per il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio

Il Presidente
Prof. Amedeo Bartolini


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Padule di Fucecchio - Visita naturalistica dell'area protetta.JPG
Padule di Fucecchio - Visita naturalistica dell'area protetta.JPG [ 574.2 KiB | Osservato 9271 volte ]
Padule di Fucecchio - Visita storica sull'Eccidio.JPG
Padule di Fucecchio - Visita storica sull'Eccidio.JPG [ 470.57 KiB | Osservato 9271 volte ]

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28/09/2012, 12:14
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Oggetto: “Censimento svernanti 2013: più di 10.000 uccelli acquatici nel Padule di Fucecchio. Migliaia di anatre, ma anche cicogne, ibis e fenicotteri”

Il censimento degli uccelli acquatici svernanti, che si è tenuto nel Padule di Fucecchio a metà gennaio, ha dato anche quest'anno un risultato stupefacente: più di diecimila esemplari, che confermano l’elevata importanza a livello regionale di quest’area.

Il censimento rientra in un progetto internazionale di monitoraggio delle popolazioni di uccelli acquatici promosso a livello di grande regione biogeografica (Paleartico Occidentale) da Wetlands International e svolto in Italia sotto l’egida dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ex INFS).

In Padule il censimento viene organizzato dal Centro Ornitologico Toscano e dal Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio e ha coinvolto quest’anno ben 11 rilevatori abilitati dall’ISPRA e 20 collaboratori che, visti i notevoli livelli idrici del periodo, hanno coperto tutta l’area umida a piedi o in barca (canoa del Centro e barchini guidati da esperti padulini).

Nel corso del censimento sono state rilevate 33 specie diverse per un numero complessivo di 10389 uccelli, con un incremento di quasi il 14 per cento rispetto all’anno precedente (9123 uccelli), quando già si manifestava un trend notevolmente positivo (7881 uccelli nel 2011).

Particolarmente numerose quest'anno le Alzavole (7196 esemplari), ma si sono registrati buoni numeri anche per i Moriglioni (350), le Folaghe (353) e le Pavoncelle (500); in netto calo invece i Germani reali (517).

Durante il censimento in Padule sono stati osservati anche esemplari di specie rare o poco comuni; 17 Oche selvatiche, 7 Morette e 2 Morette tabaccate, 4 Tarabusi, 7 Cicogne bianche, 3 Fenicotteri, 1 Ibis sacro e 1 Gufo di palude.

Dal punto di vista quantitativo, anche quest’anno le concentrazioni maggiori sono state registrate all’interno della riserva naturale pistoiese, dove sono stati censiti 5901 esemplari, vale a dire quasi il 57 per cento del totale; per comprendere bene il significato di questi dati occorre considerare che la Riserva Naturale con i suoi 206 ettari rappresenta solo il 10 per cento della superficie del Padule.

Arriviamo addirittura all'80 per cento del totale considerando anche l'Oasi di Protezione della Paduletta di Ramone e del Pratone (1192 esemplari) e la zona di rispetto venatorio istituita dall'ATC nel Marconi (1258 esemplari), sulla quale nel 2012 è stato bloccato in extremis un tentativo di bonifica; tali presenze testimoniano l'importanza di una tutela efficace e definitiva anche per queste aree.

La percentuale di presenze nella Riserva Naturale Pistoiese e nelle altre due aree indicate sale ad oltre il 95 per cento (8200 su 8576 esemplari) se si restringe il campo ad anatidi e folaghe, che frequentano quasi esclusivamente le aree protette, escludendo gli altri uccelli acquatici (aironi, pavoncelle ecc.).

Il censimento degli uccelli acquatici svernanti costituisce un appuntamento importante perché tale attività, praticata con la stessa metodologia fin dal 1984, fornisce uno degli indicatori dell’efficacia delle attività di gestione dell’area protetta; ne emerge un incremento costante, soprattutto a partire dal 2000 quando gli uccelli possono beneficiare degli interventi di miglioramento degli habitat realizzati nell’area protetta.

Il Centro di Ricerca e il Centro Ornitologico Toscano ringraziano le Province di Pistoia e Firenze, il Circondario Empolese Valdelsa, il Consorzio di Bonifica del Padule di Fucecchio, l’Azienda Agricola Castelmartini, l’ATC 16 di Pistoia, tutti i rilevatori ed i collaboratori che hanno contribuito alla buona riuscita del censimento.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio (tel. 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it); i dati completi del censimento sono sulle pagine web www.paduledifucecchio.eu.

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01/02/2013, 17:16
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Corsi primaverili “L’arte delle erbe palustri” e “La fotografia della natura e i suoi segreti”

Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio e la Sezione Soci Coop Valdinievole, in collaborazione con la Sezione Toscana dell’AFNI - Associazione Fotografi Naturalisti Italiani, organizzano nei mesi primaverili (marzo-maggio 2013) due corsi su “L’arte delle erbe palustri” e su “La fotografia della natura e i suoi segreti” con incontri in aula, attività pratiche e visite sul territorio.

Il corso “L’arte delle erbe palustri” (marzo-maggio 2013) ha come oggetto la lavorazione delle erbe palustri utilizzate tradizionalmente dagli artigiani locali nelle aree ai margini del Padule di Fucecchio, la più grande palude interna italiana.

Il corso consente di acquisire dagli artigiani delle erbe palustri e dalle operatrici del Centro R.D.P. Padule di Fucecchio le tecniche di base dell’intreccio della “Sala” e del “Sarello”, di salice e vimini, per la realizzazione di piccoli oggetti di uso quotidiano.

Il corso inizia sabato 24 marzo e si tiene presso il Centro Visite del Padule di Fucecchio a Castelmartini; oltre ai quattro incontri in laboratorio è prevista una visita finale sul territorio con un esperto botanico per approfondire la conoscenza delle erbe palustri.

E' prevista una quota d’iscrizione di € 100,00 (ridotti a € 90,00 per i soci Coop) e sarà ammesso un numero massimo di 20 partecipanti.

Il corso “La fotografia della natura e i suoi segreti” (marzo-aprile 2013), realizzato grazie al supporto dell'AFNI, si propone di documentare attraverso la fotografia gli ambienti naturali e le specie viventi che essi ospitano nel loro pieno rispetto, sensibilizzare i cittadini sull’importanza della protezione ambientale, divulgare nuovi intendimenti etici, artistici, tecnici in materia di fotografia naturalistica.

Fra gli argomenti trattati: i principi etici del fotografo; la fotografia creativa senza manipolazioni; gli strumenti e le idee per la fotografia del paesaggio naturale, degli animali e delle piante; la macrofotografia; gli strumenti di ripresa e gli interventi col computer sulle immagini in post-produzione. Ai partecipanti è richiesta la conoscenza delle tecniche fondamentali della fotografia con macchina reflex digitale.

Il corso inizia venerdì 15 marzo con un incontro introduttivo presso la saletta soci di Coop.fi - Centro Commerciale di Montecatini; seguiranno altri cinque incontri teorico-pratici a Castelmartini, nel Padule di Fucecchio e in altri ambienti naturali, condotte da esperti fotografi dell'AFNI.

E' prevista una quota d’iscrizione di € 70,00 (ridotti a € 60,00 per i soci Coop) e sarà ammesso un numero massimo di 25 partecipanti.

I corsi sono realizzati all’interno del Sistema Educativo della Provincia di Pistoia e una parte della quota di adesione viene devoluta al progetto “Il cuore si scioglie – Sostegno a distanza”.

Per informazioni ed iscrizioni è possibile rivolgersi presso il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio, tel. e fax 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it o presso il Punto Soci di Coop.fi - Centro Commerciale di Montecatini, tel. 0572 911217; il programma del corso è disponibile sulle pagine web http://www.paduledifucecchio.eu" target="_blank.


Allegati:
Artigiano delle erbe palustri 1 (foto Enrico Zarri).jpg
Artigiano delle erbe palustri 1 (foto Enrico Zarri).jpg [ 238.72 KiB | Osservato 9148 volte ]
Raccolta erbe palustri 1 (foto Enrico Zarri).JPG
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15/02/2013, 16:34
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Padule di Fucecchio: visite guidate primaverili 2013

Con la primavera, riprendono le visite guidate nel Padule di Fucecchio e negli ambienti naturali vicini organizzate dal Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio Onlus: da marzo a luglio, gli interessati avranno a disposizione una ricca offerta di visite naturalistiche e storico-ambientali sui vari percorsi del Padule, ma anche escursioni sul Colle di Monsummano e nel Lago di Sibolla.

Per approfondire gli aspetti naturalistici della più grande palude interna italiana, sono in programma diverse date nell'area de Le Morette, un classico itinerario alla scoperta della flora e della fauna del Padule con sosta birdwatching all?osservatorio faunistico, e nell'area Righetti, una parte della Riserva Naturale di grande interesse paesaggistico e ambientale, aperta solo alle visite guidate. Oltre alle visite ordinarie, ci saranno anche alcune gite "notturne" con lo scopo di osservare, ma anche di ascoltare i suoni e canti degli animali grandi e piccoli che popolano questo affascinante ecosistema.

Il Padule di Fucecchio, oltre alle ricchezze dei paesaggi e della natura, conserva il fascino delle vicende storiche legate alle grandi famiglie dei Medici e dei Lorena: qui rimangono tuttora significative testimonianze dell'opera dell'uomo, che nel corso dei secoli ha plasmato e modificato la struttura stessa dell'area umida.

Per questo sono previste anche tre escursioni storico-ambientali ai margini della palude per scoprire i canali ed il sistema dei porti, il ponte mediceo di Cappiano, il complesso della fattoria del Capannone, gli edifici dell'archeologia industriale come gli essiccatoi del tabacco, i luoghi e le memorie dell'Eccidio.

Il calendario 2013 inizia proprio con una di queste visite; l'itinerario di sabato 16 marzo (ore 15-18) tocca luoghi e edifici legati ai principali avvenimenti storici dell?area, partendo dal Ponte di Cappiano, voluto dal Granduca Cosimo I nel 1550 per regolare i livelli delle acque e sfruttare le risorse ittiche del lago così formato.

L?itinerario prosegue per Massarella, dove si può ammirare un panorama che abbraccia buona parte della palude: lo stesso che si ritrova anche negli affreschi del Maestro Romano Stefanelli (allievo di Pietro Annigoni) nella Pieve di Santa Maria. Infine una passeggiata fino al Porto di Salanova, dove sono ormeggiati i caratteristici barchini.

Il programma prosegue anche nei mesi successivi, fino a luglio, con altri 16 appuntamenti a cadenza settimanale. Le visite sono aperte a tutti gli interessati, tramite il versamento di una piccola quota di partecipazione, e sono sempre condotte da una Guida Ambientale Escursionistica autorizzata ai sensi della L.R. 14/2005.

Il programma completo delle visite guidate è disponibile sulla pagina www.paduledifucecchio.eu; per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio (tel. e fax 0573/84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it).


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Visita guidata Riserva Naturale Padule di Fucecchio.JPG
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"Padule di Fucecchio: un corso sulla lavorazione delle erbe palustri”

Nel Padule di Fucecchio l'attività tradizionale di raccolta e lavorazione delle erbe palustri, che fino al secondo dopoguerra ha dato da vivere a molte famiglie, ha una storia lunghissima ed è documentata fino dal Medioevo.

Le piante della palude venivano impiegate sia per l'allevamento del bestiame che per la realizzazione di manufatti domestici; si rivestivano fiaschi e damigiane con "sala”, “vimine" e “gaggia”; si facevano stuoie con le cannucce; le carici si utilizzavano per fare trecce e per impagliare le sedie (soprattutto il "sarello"); molte piante entravano nella produzione di svariati tipi di cesti e da alcune si ricavava materiale da costruzione.
La riscoperta e valorizzazione della lavorazione delle erbe palustri e delle altre attività tradizionali sono fra gli obiettivi principali del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio, che in collaborazione con la Sezione Soci Coop Valdinievole organizza un corso su "L'arte delle Erbe Palustri".

Il corso, che si tiene da marzo a maggio, consente di acquisire dagli artigiani delle erbe palustri e dalle operatrici del Centro le tecniche di base dell’intreccio della “sala” e del “sarello”, di salice e vimini, per la realizzazione di piccoli oggetti di uso quotidiano.

Il corso inizia sabato 23 marzo e si tiene presso il Centro Visite del Padule di Fucecchio a Castelmartini; oltre ai quattro incontri in laboratorio è prevista una visita finale sul territorio con un esperto botanico per approfondire la conoscenza delle erbe palustri.

Il corso è realizzato all’interno del Sistema Educativo della Provincia di Pistoia (EDA) e, tenendo conto del carattere pratico di gran parte degli incontri, è rivolto ad un numero massimo di 20 partecipanti.

E' prevista una quota d’iscrizione di € 100,00 (ridotti a € 90,00 per i soci Coop); una parte della quota verrà devoluta al progetto “Il cuore si scioglie – Sostegno a distanza”.

Per informazioni ed iscrizioni è possibile rivolgersi presso il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio, tel. e fax 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it o presso il Punto Soci di Coop.fi - Centro Commerciale di Montecatini, tel. 0572/911217; il programma del corso è disponibile sulle pagine web www.paduledifucecchio.eu.


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Una nuova coppia di cicogne bianche si è insediata da qualche settimana sul nido di Fucecchio, che quest'anno potrà offrire a tutti gli appassionati lo spettacolo emozionante dell'allevamento e dell'involo dei giovani esemplari.

Lo segnalano i tecnici del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio che da anni seguono la nidificazione delle cicogne tornate nella nostra Regione dopo molti secoli di assenza.

Nel mese di maggio dello scorso anno era morta per un tragico incidente la femmina di cicogna che si riproduceva a Fucecchio ininterrottamente dal 2005, anno in cui era stata accertata la prima nidificazione della specie in Toscana.

L'identità dell'esemplare era stata verificata in quanto si trattava di una delle cicogne provenienti dal centro di allevamento di Massa Marittima, e quindi dotata di un anello di riconoscimento individuale.

Il maschio, anch'esso probabilmente proveniente da un centro di allevamento e quindi privo di un forte istinto migratorio, era rimasto tutto l'inverno a presidiare il nido, trovando poi alla fine di febbraio una nuova compagna.

In questi giorni fervono i lavori di risistemazione del vecchio nido e si ripetono gli accoppiamenti; se tutto va bene, a breve la femmina dovrebbe entrare in cova e all'inizio di maggio si potranno registrare le prime nascite.

La stagione riproduttiva è al via anche negli altri nidi toscani finora conosciuti; Monsummano Terme (sempre nei dintorni del Padule di Fucecchio), ma anche Porcari, Cascina, Iolo e Bolgheri, all'interno dell'Oasi WWF.

Questi nidi, alcuni dei quali attivi da molti anni, si inseriscono in un processo di graduale ricolonizzazione favorito dall’adozione di misure di protezione e da progetti di reintroduzione realizzati da associazioni e centri specializzati.

Ogni anno si registrano nuovi tentativi di nidificazione e anche se non tutti hanno successo c'è un aumento lento ma costante nel tempo che fa ben sperare per un definitivo e duraturo ritorno della Cicogna bianca.

Per offrire a tutti la possibilità di godere di questo miracolo della natura, nel mese di giugno in alcuni dei siti di nidificazione verrà organizzata la manifestazione "Il giorno della cicogna", giunta ormai alla quinta edizione.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio (tel. 0573/84540, email fucecchio@zoneumidetoscane.it) o visitare le pagine dedicate alla Cicogna bianca sul sito www.paduledifucecchio.eu, dove si possono trovare anche le immagini delle varie stagioni riproduttive.


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Cicogne Fucecchio (foto di Gino Santini).JPG
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Le piogge intense e abbondanti dei giorni scorsi hanno prodotto una piena spettacolare del Padule, come non se ne vedevano da anni. La Vetricina, il Rinchiusone, il Piaggione, ed ancora le colmate di Stabbia e i Prati di Cavallaia sono tutte aree di bonifica asciutte per buona parte dell’anno e coltivate, che la palude in questi giorni si è ripresa indietro.

Sembra impossibile di fronte a un simile scenario, ma un anno fa in questi stessi giorni il Padule era quasi completamente asciutto, solo le aree aperte della riserva naturale “chiareggiavano”, e da oltre due mesi vigili del fuoco e uomini del Corpo Forestale combattevano una guerra impari contro gli incendi appiccati da criminali, che divoravano i canneti lasciandosi alle spalle un deserto di cenere. D’altra parte è così, con una sempre maggiore frequenza dei fenomeni estremi, che i cambiamenti in atto del clima si manifestano nelle regioni temperate.

Molte delle tradizionali vie di accesso risultano inghiottite dalle acque, che non consentono di raggiungere alcune delle mete abituali per l’osservazione degli uccelli acquatici, come l’ex Casotto del Biagiotti, oggi osservatorio faunistico della riserva naturale. Tuttavia anche gli uccelli acquatici, che (salvo poche eccezioni) rifuggono le acque molto profonde, sono abbondanti nelle aree periferiche, dove si possono apprezzare anche specie rare come la Spatola, il Mignattaio, la Gru, la Volpoca e tanti limicoli, come Pittime, Combattenti, Cavalieri d’Italia ecc. E’ il fenomeno della migrazione che ogni anno si rinnova, da tempi antichissimi, a regalarci tante presenze e a vestire la palude di colori e suoni primaverili.

Il padule è un bene da custodire con cura. Oltre al fascino del suo mutevole paesaggio e dei suoi ospiti alati, esso, non dimentichiamolo, comportandosi da grande cassa di espansione naturale delle acque, salva dall’inondazione i centri abitati della bassa Valdinievole. La piena mette però in risalto anche un altro grave problema, quello dei rifiuti solidi (e della plastica in particolare) trasportati dalle acque. Secondo l’unione Europea metà della plastica prodotta nel vecchio continente finisce in mare, dove, oltre a causare direttamente la morte di migliaia di capodogli e tartarughe marine (che la ingeriscono scambiandola per loro prede), si frantuma in microgranuli ed entra nelle catene alimentari, contaminando la fauna ittica.

Una catastrofe di dimensioni planetarie che nel suo piccolo vede anche l‘impegno del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio: gran parte degli oggetti di plastica colorata che galleggiano lungo le rive dei canali sono la versione moderna dei manufatti che gli artigiani locali realizzavano con il “sarello”, la” sala”, la “gaggìa”, e mantenere viva l’arte della lavorazione delle erbe palustri è anche un modo per ricordare che non sempre modernità è sinonimo di progresso.

Ma soprattutto il Centro, che ha segnalato ai Comuni decine di discariche abusive, sta organizzando attività di volontariato per ripulire dai rifiuti le aree di maggiore accumulo; piccole azioni, rispetto alla grande massa dei rifiuti portati dalla corrente, ma molto importanti per l'ambiente e per tutti coloro che nei prossimi mesi visiteranno il nostro Padule.

Chi volesse dedicare un po' di tempo a queste attività di volontariato può manifestare la propria disponibilità inviando un messaggio a fucecchio@zoneumidetoscane.it o telefonando al numero 328/9291177.


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Padule  in piena, zona del Golfo (foto Alessio Bartolini).jpg
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Visite guidata: le orchidee del Colle di Monsummano

Domenica 7 aprile (dalle ore 9) è in programma una escursione naturalistica sul Colle di Monsummano organizzata dal Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio nel calendario delle visite primaverili.

Nell'ambito della dorsale del Montalbano, il Colle di Monsummano costituisce una notevole emergenza per gli aspetti geologici, faunistici, floristici e vegetazionali, tanto che si sta valutando la creazione di un'Area Naturale Protetta di Interesse Locale.

La struttura geomorfologica del Colle, con la parte esposta a sud ricoperta da una lussureggiante macchia mediterranea, e la presenza di ambienti rocciosi di grande estensione (le cave abbandonate) ad una quota molto bassa offrono infatti a piante e animali un habitat assolutamente inconsueto per le nostre zone.

La visita si svolge nella lussureggiante macchia mediterranea dominata da arbusti sempreverdi come il Mirto, il Laurotino, l’Alaterno e la Fillirèa, e proprio in questo periodo iniziano anche le candide fioriture del cisto, dell'anemone dei campi e di alcune delle orchidee spontanee che costituiscono un’altra importante peculiarità botanica del Colle di Monsummano; qui si può osservare nell'arco dell'anno un numero di specie che non trova riscontro in nessun’altra parte del Montalbano.

Per quanto non raggiungano le dimensioni delle ben più note orchidee tropicali, quanto a bellezza le specie nostrane non hanno niente da invidiare alle cugine esotiche; il loro fascino tuttavia non deriva solo dalle notevoli qualità estetiche, o dall’aspetto decisamente bizzarro di alcune di esse, ma anche dalla particolare ecologia di queste piante, fra le più evolute del regno vegetale.

Le prime a fiorire sono la comune Orchis morio (Pan di cuculo) e la strana Ophrys sphegodes (Fior ragno) che ricorda un insetto per la forma ed il colore; come tutte le sue congeneri, ha un labello che simula l'addome della femmina di una piccola vespa, inducendo il maschio dell'insetto, ignaro, a trasferire il polline da un fiore all'altro.

Nonostante che la visita abbia un interesse prevalentemente botanico, non mancheranno occasioni di incontro con l’avifauna della macchia e degli ambienti rocciosi, come il Passero solitario caro a Leopardi, ma anche il falco Pellegrino e il Corvo imperiale, e di approfondimento della particolare storia geologica del Colle di Monsummano.

Per partecipare alla visita, condotta come sempre da una Guida Ambientale autorizzata ai sensi della L.R. 14/2005, è necessario iscriversi entro il venerdì presso il Centro (tel. e fax 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it); il calendario completo delle visite è su www.paduledifucecchio.eu


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