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Istituto Espresso Italiano
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 70562 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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CAFFÈ: MANCA LA MATERIA PRIMA, COSTI ALLE STELLE (+90%) E RICAVI CONDIZIONATI. INTANTO CINA E INDIA DIVENTANO I PRIMI MERCATI DI RIFERIMENTO ISTITUTO ESPRESSO ITALIANO: NECESSARIO UN TAVOLO DI FILIERA DEL SETTORE Il settore del caffè sta affrontando una crisi senza precedenti, con un aumento dei prezzi delle materie prime fino al 90% su base annua e una crescente difficoltà nel reperire le varietà tradizionali. Un meccanismo questo causato da vari fattori, a partire da anni di produzione insufficiente, soprattutto per il cambiamento climatico, ma anche una domanda in forte crescita con l'espansione di nuovi mercati come Cina e India. “L’intera filiera si trova sotto pressione – commenta il presidente dell’Istituto Espresso Italiano, Alessandro Borea - le torrefazioni che puntano sulla qualità devono adattarsi continuamente per mantenere gli standard, mentre i costi di importazione e la speculazione sui mercati da parte delle commodities aggravano ulteriormente la situazione nella quale nonostante gli aumenti dei prezzi si riflettano sui listini, spesso i consumatori non percepiscono immediatamente l’impatto sulla tazzina”. Un tavolo di filiera per un approccio collettivo e innovativo. “Per rispondere alle sfide attuali, si propone la creazione di un tavolo di filiera che coinvolga tutti gli attori, dai produttori ai torrefattori fino ai distributori”. È quanto propone il presidente dell’Istituto Espresso Italiano, Alessandro Borea. “Un confronto aperto e collaborativo potrebbe favorire la definizione di linee guida comuni e soluzioni condivise”, continua Borea “inoltre, prendere spunto da settori come quello vinicolo per lo storytelling potrebbe rappresentare un’opportunità per costruire una narrazione che valorizzi il prodotto e la sua storia”. Per aumentare la percezione del caffè come prodotto di eccellenza quindi, secondo IEI è necessario puntare sul concetto di valore: non solo quello del prodotto venduto, ma anche quello dell’esperienza vissuta dal consumatore”. Tre i punti su cui il tavolo di filiera dovrebbe lavorare. Secondo IEI sono tre i punti su cui il tavolo di filiera dovrebbe riflettere a partire dalla mancanza di materia prima. A questo proposito è essenziale sviluppare strategie per garantire una produzione sostenibile e una distribuzione equa tra gli attori della filiera”, aggiunge il presidente di IEI. Pensando anche al secondo punto di analisi: ovvero i mercati in evoluzione. “L’espansione di mercati come Cina e India offre opportunità, ma richiede adattamenti per soddisfare nuove preferenze di consumo e naturalmente quantitativi di prodotto che al momento facciamo fatica a reperire in agricoltura” ancora Borea. Infine, terzo punto di confronto dovrebbe essere necessariamente legato al consumatore quindi al rapporto della qualità del servizio: “la valorizzazione dell’esperienza offerta al consumatore nei bar può contribuire ad assorbire parte della pressione economica della filiera dando un giusto margine per tutti gli attori a partire dal costo della tazzina” ancora il presidente di IEI. Il caffè espresso come esperienza, non come “vizio”. In conclusione, IEI sottolinea che la crisi del caffè pone sfide significative, ma può essere affrontata attraverso un approccio integrato e innovativo. La filiera deve adattarsi alle condizioni del mercato globale, garantendo qualità, sostenibilità e valore per il consumatore. Solo attraverso una collaborazione attiva e un investimento nella formazione e nell’esperienza si potranno superare le difficoltà attuali e costruire un futuro solido per il settore. Reinventare la figura del barista con una formazione non solo tecnica, ma soprattutto narrativa. L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.iei.coffee.
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| 27/05/2025, 13:32 |
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Marco
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ESPRESSO ITALIANO CHAMPION, I MIGLIORI BARISTI SI SFIDERANNO IL 24 E 25 GIUGNO A CONEGLIANO VENETO (TV) NELLA SEDE DI DERSUT Saranno 12 i baristi che si sfideranno nelle varie tecniche previste dalla competizione per diventare il miglior barista in Italia del concorso promosso dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) Saranno 12 i finalisti che il 24 e 25 giugno si sfideranno a suon di tazzine di caffè e cappuccino per la finalissima dell’Espresso Italiano Champion, il concorso promosso dall’Istituto Espresso Italiano che ogni anno premia il miglior professionista alla macchina. Le selezioni intermedie che si sono svolte tra maggio e giugno in diverse aziende socie di IEI hanno infatti decretato i vincitori di tappa che avranno accesso diretto alla fase finale in programma a Conegliano Veneto (Tv) presso la sede di Dersut. “L’Espresso Italiano Champion rappresenta per tutti i partecipanti, e in particolare per i finalisti, la possibilità di vivere un'esperienza sia professionale che umana, fatta di confronto tra colleghi con esperienze spesso internazionali, oltre a una forte crescita personale e professionale – spiega il Presidente dell’Istituto Espresso Italiano (IEI), Alessandro Borea - di solito, chi intraprende questo percorso tende a proseguire questa attività fondamentale per raccontare il caffè al consumatore finale, con maggiore entusiasmo, grazie alla formazione ricevuta e al confronto con gli esperti della giuria”. Un premio alla professionalità e all’arte italiana dell’espresso e del cappuccino. I dodici finalisti saranno giudicati da una giuria composta da giudici tecnici, sensoriali e marketing. Questi ultimi valuteranno la capacità dei concorrenti di comunicare e valorizzare il prodotto, i giudici tecnici la capacità di lavorare in modo professionale e quelli sensoriali valuteranno gli espressi e i cappuccini prodotti alla cieca, cioè senza sapere chi li preparerà, con il metodo IIAC – International Institute of Coffee Tasters. “Promuovere e difendere l’autenticità dell’Espresso Italiano Certificato e valorizzare la professionalità dei baristi sono due obiettivi che ci stanno particolarmente a cuore perché fondano il rito del caffè e ne custodiscono l’identità, fatta di gesti, passione e competenza” queste le parole di Lara e Giulia Caballini di Sassoferrato – rispettivamente AD e Marketing Manager Dersut Caffè che si dicono liete di ospitare un contest che premia la qualità nel mondo del caffè. L’Espresso Italiano Champion da diversi anni è la gara per i baristi che desiderano mettersi alla prova con i simboli della caffetteria italiana: espresso e cappuccino. Negli anni ha coinvolto centinaia di professionisti da una decina di paesi, sia quelli con una lunga tradizione nel caffè sia i cosiddetti nuovi mercati. La gara è aperta a tutti e si svolge con un meccanismo di selezione locale per arrivare alle semifinali e alle finali nazionali e internazionali. I sette finalisti saranno Tianyu Wang, Eric Venturi, Johnatan D’Auria, Luca Cellizza, Carla Fozzi, Matteo Colzani e Giulia Ruscelli. A questi si aggiungeranno anche alcuni dei secondi classificati delle tappe intermedie: Silvia Verlicchi, Irina Xhelaj, Stefano Mirimich, Davide Zambrano, Tiziano Tarani. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 36 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.iei.coffee.
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| 19/06/2025, 20:30 |
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Marco
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GIULIA RUSCELLI DI FORLÌ È LA MIGLIORE BARISTA D’ITALIA LA PRIMA DONNA A VINCERE L’ESPRESSO ITALIANO CHAMPION Assegnato a Conegliano Veneto (Tv) il premio promosso dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) in occasione della finale dell’Espresso Italiano Champion. Alessandro Borea (Presidente IEI): «Una competizione di confronto e un messaggio importante per i professionisti più giovani e di domani» È Giulia Ruscelli di Forlì, la migliore barista dell’anno, vincitrice dell’Espresso Italiano Champion 2025. Giulia si è aggiudicata il titolo di migliore barista in tema di espresso e cappuccino italiani. La barista forlivese è la prima donna italiana a vincere la gara nazionale di Espresso Italiano Champion e lo ha fatto dopo aver sfidato altri undici professionisti nella competizione organizzata dall’Istituto Espresso Italiano (IEI) che si è svolta a Conegliano Veneto (Tv) nella sede di Dersut, socio dell’Istituto. In un tempo di soli 11 minuti ha dovuto tarare la sua attrezzatura la macchina Rancilio Classe 20 ASB e il macinadosatore Eureka Atom 20W con sistema acqua Brita, e dimostrare di sapere preparare quattro espressi e quattro cappuccini. Al secondo posto della finale il veneziano Tianyu Wang, mentre al terzo posto si è piazzato Matteo Colzani. “L’Espresso Italiano Champion ha visto la partecipazione di decine di giovani professionisti in tutta Italia che già dalle prove di qualifica si sono confrontati e stimolati alla crescita personale e professionale in questo settore che proprio su loro punta molto in quanto ultimo anello della filiera prima del consumatore finale – spiega il Presidente dell’Istituto Espresso Italiano (IEI), Alessandro Borea – sono particolarmente felice che a vincere sia stata una giovanissima professionista, la figura femminile nel settore è sempre più fondamentale, su tutta la filiera”. Giulia Ruscelli è barista al Lovo Bar e Pasticceria di Forlì. Professionista da 14 anni, ma solo negli ultimi quattro specializzata nella tecnica della latte art, facendola diventare una personale grande passione. “È la mia prima gara e non mi aspettavo assolutamente di vincere, neanche di arrivare in finale, il motivo per la quale ho scelto di essere qui era crescere a livello personale e lavorativo, e per conoscere un ambiente diverso dove ci sono tutti esperti e appassionati di caffè – le prime parole della vincitrice - porto a casa l’essere più minuziosa, attenta ai dettagli e alla pulizia nel bar in cui lavoro con l’obiettivo di trasmettere questa cosa alla mia clientela, sono contenta di aver raggiunto un trampolino di lancio che mi permetterà di avere varie porte aperte, dandomi o l’opportunità di scegliere la strada che sentirò più mia”. La ricetta del miglior espresso italiano secondo IEI. I prodotti presentati in gara hanno rispecchiato i parametri di qualità dell’Istituto Espresso Italiano (IEI): per l’espresso una tazzina con circa 25 millilitri di caffè ornato da una crema consistente e di finissima tessitura, di color nocciola, una bevanda sciropposa con aromi intensi e ricchi di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato. Per il cappuccino una crema finissima e lucida, con un perfetto bilanciamento di aromi del latte e del caffè. La sfida ha visto una semifinale martedì 24 giugno con 12 concorrenti e la finale il giorno successivo, con 6 baristi. Alla fase finale hanno avuto accesso i migliori professionisti qualificatisi alle selezioni interne effettuate da diverse aziende associate a IEI. I finalisti sono stati giudicati da giudici tecnici, giudici sensoriali e giudici marketing. Questi ultimi hanno valutato la capacità dei concorrenti di comunicare e valorizzare il prodotto, i giudici tecnici la capacità di lavorare in modo professionale e quelli sensoriali hanno valuto gli espressi e i cappuccini prodotti alla cieca, cioè senza sapere chi li avesse preparati, con il metodo IIAC – International Institute of Coffee Tasters dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè. “Proviamo un grande orgoglio nell’aver potuto ospitare la finale, dove sono emersi l’alto livello professionale dei partecipanti e il valore della collaborazione oltre la mera competizione – le parole di Lara Caballini di Sassoferrato, AD di Dersut Caffè – questa iniziativa evidenzia a livello mediatico questa professione e tutto quello che valorizza la filiera del caffè italiano, alla vincitrice un augurio, non solo per questa competizione, ma in generale nel lavoro e nella vita, di avere sempre consapevolezza di ciò che si è, delle proprie capacità e del proprio valore. Il valore che tu ti dai è quello che poi gli altri percepiscono e dovrebbero riconoscerti; quindi, le auguro di credere sempre nelle proprie capacità e quando ci sono le capacità vanno anche comunicate, fatte capire agli altri”. L’Espresso Italiano Champion da diversi anni è la gara per i baristi che desiderano mettersi alla prova con i simboli della caffetteria italiana: espresso e cappuccino. Negli anni ha coinvolto centinaia di professionisti da una decina di paesi, sia quelli con una lunga tradizione nel caffè sia i cosiddetti nuovi mercati. La gara è aperta a tutti e si svolge con un meccanismo di selezione locale per arrivare alle semifinali e alle finali nazionali e internazionali. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 36 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.iei.coffee.
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| 26/06/2025, 13:00 |
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Marco
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ESPRESSO ITALIANO CHAMPION: I MIGLIORI BARISTI A CONFRONTO LA FINALISSIMA DEL PREMIO A HOST MILANO IL 19 OTTOBRE Quattro i finalisti da tutto il mondo, due bariste e due baristi. Alessandro Borea (Presidente IEI): «Una competizione di confronto e un messaggio importante per i professionisti più giovani e di domani» Tutto pronto per la finalissima internazionale di Espresso Italiano Champion, la gara organizzata da Istituto Espresso Italiano (IEI) che da anni coinvolge centinaia di baristi che desiderano mettersi alla prova con i simboli della caffetteria italiana: espresso e cappuccino. Quattro saranno i finalisti da tutto il mondo che si affronteranno domenica 19 ottobre dalle ore 13, ad Host Milano presso lo stand de La San Marco, (Pad. 12, Stand B48 E55). La San Marco per il secondo anno metterà a disposizione sia la macchina per espresso sia il macinadosatore utilizzati per la realizzazione del migliore espresso e cappuccino italiano. “L’Espresso Italiano Champion arriva alla finalissima di Milano dopo varie selezioni internazionali che hanno visto partecipare decine di giovani professionisti che già dalle prove di qualifica si sono confrontati e stimolati alla crescita personale e professionale in questo settore che proprio su loro punta molto in quanto ultimo anello della filiera prima del consumatore finale – spiega il Presidente dell’Istituto Espresso Italiano (IEI), Alessandro Borea – La finale internazionale rappresenta per loro una vetrina per mettersi in mostra, sicuramente un ulteriore momento di confronto, ma anche di crescita professionale”. I finalisti. Saranno quattro i baristi che si sfideranno. Akiko Uchida, vincitrice della selezione giapponese; Giulia Ruscelli, vincitrice della selezione italiana; Yun Yong Seok, vincitore della selezione coreana e John Benjie De Galicia, vincitore della selezione interna di Essse Caffè. “Siamo orgogliosi di ospitare la finale internazionale dell’Espresso Italiano Champion. Un evento che valorizza la cultura e la professionalità del caffè di qualità, in linea con l’impegno de La San Marco nella promozione dell’autentico espresso italiano”, il commento di Roberto Nocera, Managing Director de La San Marco. Negli anni il campionato ha coinvolto centinaia di professionisti da una decina di paesi, sia quelli con una lunga tradizione nel caffè sia i cosiddetti nuovi mercati. La gara è aperta a tutti e si svolge con un meccanismo di selezione locale per arrivare alle semifinali e alle finali nazionali e internazionali in programma quest’anno il 19 ottobre. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 36 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Maggiori info: www.iei.coffee.
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| 15/10/2025, 18:05 |
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ALLE ORIGINI DEL CAFFÈ: IEI IN ETIOPIA PER UN’ANALISI DELLA MATERIA PRIMA ALESSANDRO BOREA (ISTITUTO ESPRESSO ITALIANO): “SOLO CONOSCENDO LA TERRA D’ORIGINE POSSIAMO IMMAGINARE IL FUTURO DEL CAFFÈ DI QUALITÀ” L’Istituto Espresso Italiana analizza l’importanza di conoscenza e cultura del caffè, a partire dalle terre d’origine della materia prima. Innovazione e tradizione, insieme al racconto, per il futuro del settore Si è da poco concluso il viaggio di Alessandro Borea, presidente dell’Istituto Espresso Italiano (IEI), in Etiopia, culla del caffè e terra ricca di storia, biodiversità e innovazione. L’esperienza, nata dalla collaborazione tra IPD No e IPD Import ProMotion Desk, ha rappresentato un’occasione unica per approfondire la conoscenza diretta delle origini del caffè e delle evoluzioni che stanno interessando la filiera locale. “Arrivare in Etiopia significa tornare là dove tutto ha avuto inizio,” racconta Alessandro Borea. “La prima giornata tra i piccoli esportatori di Addis Abeba e la sessione di cupping presso Enku Coffee mi ha permesso di assaporare profili aromatici straordinari, frutto della ricchezza genetica degli heirloom locali e della crescente attenzione dei giovani professionisti etiopi alla tracciabilità e alla qualità”. Il viaggio si è poi spostato a sud-ovest, nella regione di Jimma, tra altipiani verdi e villaggi immersi tra le piantagioni. “Jimma è il cuore pulsante di una tradizione millenaria che oggi si apre al futuro,” prosegue Borea. “Le cooperative storiche e le nuove realtà imprenditoriali lavorano insieme per innovare senza spezzare il filo con la tradizione. Visitare aziende modello come Haider Abamecham, Limmu Kossa e Dehab Specialty Farm, camminare nelle foreste tra le piante di caffè, osservare le pratiche di selezione e fermentazione, mi ha fatto comprendere quanto la biodiversità e la sostenibilità siano la vera ricchezza di queste terre”. In Etiopia il caffè cresce spesso in contesti forestali e semi-forestali, integrato nella vegetazione naturale e protetto dagli alberi d’ombra. Le varietà coltivate, i cosiddetti landraces, rappresentano un patrimonio genetico unico al mondo esempio anche per l’Italia da valorizzare ancora di più nella promozione del caffè. “Credo fermamente che il futuro del caffè di qualità passerà dalla capacità di esaltare questa diversità”, ancora Alessandro Borea. L’ultima tappa del viaggio è stata la visita alla piantagione Tega Tula Coffee, emblema di una nuova generazione di specialty farm dove innovazione, sostenibilità e ospitalità si fondono armoniosamente. “Trascorrere due giorni immersi tra le piante di caffè, nel lodge della piantagione, ci ha permesso di vivere in prima persona l’evoluzione della filiera etiope: una realtà capace di produrre caffè lavati, naturali e anaerobici, puntando sempre all’eccellenza, solo conoscendo a fondo le origini possiamo davvero comprendere e guidare il futuro del caffè”, conclude il presidente dell’Istituto Espresso Italiano. L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti. Maggiori info: www.iei.coffee.
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| 20/11/2025, 22:03 |
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ESPRESSO A NATALE: REGALO, INGREDIENTE, SIMBOLO DI CONVIVIALITÀ L’ISTITUTO ESPRESSO ITALIANO (IEI) PROPONE L’ESPRESSO DELLE FESTE DA BERE E DA “SERVIRE” CON PARENTI E AMICI. PAROLA D’ORDINE CONVIVIALITÀ E INNOVAZIONE La classica tazzina declinata in bevande profumate e armonie di sentori L’Istituto Espresso Italiano (IEI) ha raccolto dai propri associati le migliori ricette a tema da fare anche a casa per rendere ancora più piacevole il periodo delle festività Il caffè, con il suo profumo avvolgente e il sapore intenso, è da sempre uno dei doni più apprezzati durante le festività natalizie. Regalare una miscela pregiata, magari accompagnata da una tazza decorata o da una macchina da caffè dal design tradizionale, è un gesto che parla di attenzione e di cura verso chi lo riceve. Non a caso, nei pacchi regalo natalizi, il caffè trova spesso posto accanto a dolci tipici, confetture e liquori, diventando protagonista di momenti di gioia condivisa. Esistono poi selezioni di caffè artigianali, confezionati in eleganti scatole regalo, pensate proprio per sorprendere amici, colleghi o famigliari con un pensiero raffinato e autentico. L’espresso non è solo una bevanda: durante le festività natalizie si trasforma in un ingrediente prezioso per i bar e i locali italiani, ma anche nelle case. Dalle varianti del classico tiramisù alle torte speziate, dai dolci al cucchiaio come la crema al caffè, fino ai biscotti natalizi arricchiti da un tocco di aroma intenso, il caffè aggiunge carattere ed eleganza a ogni preparazione. In alcune regioni d’Italia, è tradizione preparare il “caffè speziato di Natale”, arricchito con cannella, chiodi di garofano e scorza d’arancia, servito bollente come coccola serale durante i giorni di festa. Un vero e proprio rito capace di scaldare il cuore e la casa, portando l’atmosfera natalizia anche a tavola. La convivialità durante le feste di Natale insomma passa anche attraverso una buona tazza di espresso italiano, magari preparata con una ricetta speciale come solo i maestri che fanno riferimento all’Istituto Espresso Italiano (IEI) sanno suggerire. Così l’espresso diventa accompagnamento di dolci o di per sé una ricetta da provare durante le festività. Le ricette pensate dai soci di IEI. Mokador Christmas Coffee è la ricetta di Marco Cini, responsabile Formazione per Mokador Experience Academy. È una bevanda stratificata con biscotto al pan di zenzero sbriciolato, espresso italiano, cioccolata calda densa, panna montata, sciroppo di zenzero e decorata con ribes freschi. Si serve in un bicchiere Ypsilon da 150 ml. Gingercoffee Costadoro è invece la proposta di Fabio Verona, Responsabile della Formazione in azienda. Preparato con doppio espresso Costadoro montato con ghiaccio e sciroppo al gusto gingerbread fino a ottenere una spuma, decorato con topping al cioccolato, panna, cubetti di zenzero candito e una spolverata di cannella. Fiore di Caffè - Caffè Milani è la proposta a cura del barman Denis Bajrami. Un Cocktail aromatico e speziato con gin, Disaronno, sciroppo d’agave, succo d’arancia fresco, espresso Christmas Blend, ghiaccio e una spolverata di cannella. Può includere chiodi di garofano per un tocco invernale. Si prepara shakerando gli ingredienti e si serve in un tumbler alto. Espresso di Natale – La San Marco: un cocktail caldo con doppio espresso, liquore alla nocciola (o Frangelico), panna montata, scaglie di cioccolato fondente e cannella. È possibile una versione analcolica sostituendo il liquore con sciroppo o crema di nocciole. Winter Masini Mocha – Essse Caffè è la proposta di Antonio Vinci, Bar trainer Essse Caffè: una cioccolata calda come base a cui viene aggiunto un espresso Masini per dare intensità e rotondità al gusto. Si serve con latte light montato a freddo, dalla consistenza morbida e leggera e guarnito con una spolverata di cacao o cannella. L’Istituto Espresso Italiano. L'Istituto Espresso Italiano (IEI), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti. Maggiori info: www.iei.coffee.
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| 03/12/2025, 15:11 |
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