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EXPO Milano 2015 
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La Carta di Milano va a New York
Il viaggio del Ministro Martina, che il 25 e il 26 settembre presenta il documento alla Columbia University e all'ONU

La Carta di Milano, il documento sul diritto al cibo che rappresenta la più importante eredità immateriale di Expo 2015, è stata scritta tenendo bene in mente il percorso di preparazione dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (o Sustainaible Development Goals, SDG) delle Nazioni Unite, ufficializzati proprio in questi giorni.

Sono molti i punti in comune, almeno per la parte degli SDG che riguarda lotta alla fame nel mondo e sostenibilità delle produzioni agricole. Tanto che, come ci diceva il curatore di Laboratorio Expo Salvatore Veca, nei due documenti si respira la stessa “aria di famiglia”.

Per questo ha un significato speciale il viaggio del Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, che il 25 e il 26 settembre presenta la Carta di Milano a New York. Un’occasione per confrontarsi con la comunità internazionale e ribadire il collegamento tra la Carta di Milano e la sfida “Fame Zero” delle Nazioni Unite.

Il 25 settembre Martina è alla Columbia University, per una conferenza a cui parteciperanno anche Livia Pomodoro, Barbara Faedda e Glenn Denning.

Il 26 settembre è alle Nazioni Unite, per un evento collaterale al Summit sullo Sviluppo Sostenibile.

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24/09/2015, 19:01
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STAND E INCONTRI dal 28 settembre al 4 ottobre
WORKSHOP Giovedì 1 ottobre, ore 10.30 – Cascina Triulza EXPO Milano

AGRICOLTURA SOCIALE LOMBARDIA a EXPO
Dai laboratori per bambini al workshop "Una realtà territoriale dopo Expo"

Un innovativo modello di welfare - che da oggi coinvolge tutte le province della Regione Lombardia - capace di coniugare offerta di decine posti di lavoro per persone svantaggiate e tutela ambientale.
In programma workshop, stand e laboratori di progettazione per sviluppare la rete di realtà agrisociali e il rapporto con il territorio, in particolare le scuole e le aziende sanitarie.

Fornire concrete opportunità occupazionali a persone svantaggiate, promuovere la riscoperta del settore agricolo e la valorizzazione dei prodotti locali: sono questi i primi risultati di un progetto regionale che sarà illustrato nel corso del workshop “AGRICOLTURA SOCIALE LOMBARDIA. Una realtà territoriale dopo Expo” previsto per GIOVEDÌ 1 OTTOBRE, alle ore 10.30, all’interno di CASCINA TRIULZA, la “casa del Terzo Settore” a EXPO Milano.

Un evento aperto al pubblico che sarà l‘ideale sintesi di una serie di giornate – dal 28 al 30 settembre - dedicate a laboratori di coprogettazione: momenti di dibattito tra le imprese agrisociali, le istituzioni e le realtà del territorio che, più delle altre, godono di benefici diretti e indiretti derivanti dal progetto, come le scuole e le ASL. Non saranno solo momenti di valorizzazione delle singole esperienze degli oltre 1400 lavoratori – svantaggiati e non – finora coinvolti, ma soprattutto occasioni per rafforzare il legame con il territorio e sviluppare ulteriori iniziative collaterali. Gli incontri a EXPO si chiuderanno il 3 ottobre con il workshop “Orti di strada – Agricoltura Sociale e Cooperazione Internazionale, esperienze a confronto”, promosso da AMREF Healt Africa, AIAB e Fondazione Reggio Children, in collaborazione con la rete Agricoltura Sociale Lombardia e la cooperativa Aretè.

Dopo la prima presentazione “ufficiale” di maggio, questi incontri, e in particolare il workshop del 1° ottobre, saranno anche l’occasione per valorizzare le evoluzioni e le opportunità future del progetto: tra le novità più importanti, l’estensione di Agricoltura Sociale Lombardia a tutte e 12 le province della regione.
Come spiega Gianni Petterlini, direttore generale Provincia di Mantova e responsabile del progetto: «Se nella fase di avvio Agricoltura Sociale Lombardia aveva potuto contare su una base importante di 7 province e 54 realtà aderenti, oggi il progetto coinvolge l’intera regione. Un successo ottenuto in pochi mesi, grazie al sostegno e alla volontà delle istituzioni coinvolte. Un vero e proprio “circolo virtuoso” di idee e progettualità che ha portato ad accrescere l’attenzione verso questa iniziativa, capace di unire rispetto del territorio, opportunità di inserimento lavorativo per persone in difficoltà e un modello economico locale e sostenibile».

Obiettivi che hanno portato risultati concreti e misurabili, come illustrato da Andrea Poltronieri, direttore di progetto – FOR.MA: «Quello che è emerso nella prima mappatura, che andremo ad estendere alle nuove realtà aderenti delle 5 province che si sono unite al progetto, è che le imprese coinvolte, per il 63% cooperative, hanno saputo unire le potenzialità dell’agricoltura con un nuovo modello di welfare. La presenza di persone svantaggiate diventa quindi un valore aggiunto: un terzo degli addetti operanti all’interno di Agricoltura Sociale Lombardia è infatti composto da persone con disabilità o in condizioni di disagio. Anche grazie alla vetrina di Expo, oggi migliaia di cittadini sono entrati in contatto con le nostre realtà, riconoscendo il valore di chi sa creare occupazione in Lombardia, riducendo i costi del welfare, supportando persone in difficoltà e tutelando l’ambiente e il territorio».
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VIENI A CONOSCERE AGRICOLTURA SOCIALE LOMBARDIA - CASCINA TRIULZA (dal 28/09 al 04/10)

Tutti i cittadini potranno essere “protagonisti” del progetto, interagendo direttamente con le realtà coinvolte e partecipando attivamente anche attraverso i social network e il sito internet, comprensivo di social wall.
Oltre al workshop, fino al 4 ottobre AGRICOLTURA SOCIALE LOMBARDIA sarà inoltre presente al primo piano di Cascina Triulza - EXPO con uno stand interattivo, pensato per coinvolgere i visitatori dell’esposizione universale di ogni età: laboratori per bambini e ragazzi, presentazioni multimediali e gadget tematici per conoscere i dettagli del progetto in modo divertente e “partecipato”, contribuendo al suo sviluppo.
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Agricoltura Sociale Lombardia nasce per sviluppare e promuovere nel territorio lombardo un modello pensato per implementare l’inclusione socio-lavorativa di persone con disabilità (psichica, intellettiva, fisica) ma anche in situazioni di difficoltà (tossicodipendenza, detenzione, minori a rischio, vittime di violenza), per rispondere in modo concreto ed efficace anche alle nuove emergenze sociali. Un’opportunità per garantire loro esperienze formative e professionalizzanti, valorizzando le capacità individuali e aumentando il grado di autonomia, fornendo al contempo gli strumenti per poter ottenere maggiori opportunità lavorative future. Inoltre la maggioranza delle realtà agrisociali coinvolte ha anche avviato una produzione biologica basata sul principio del Km 0.

INFO: www.agricolturasocialelombardia.it
info@agricolturasocialelombardia.it
Facebook: Agricoltura Sociale Lombardia
#agricolturasocialelombardia


Allegati:
LOCANDINA_AS LOMBARDIA A EXPO.pdf [154.17 KiB]
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25/09/2015, 18:39
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Domenica 27 settembre alle ore 19.00 l'Open Air Theatre all'Esposizione Universale 2015 a Milano ospita il Balletto di Stato Accademico di Danza Popolare “Igor Moiseev”, conosciuto in tutto il mondo come Balletto “Igor Moiseev”.

Domenica 27 settembre alle ore 19.00 l'Open Air Theatre all'Esposizione Universale 2015 a Milano ospita il Balletto di Stato Accademico di Danza Popolare “Igor Moiseev”, conosciuto in tutto il mondo come Balletto “Igor Moiseev”. L'ingresso allo spettacolo è libero.

Balletto, creatività e gioia: Igor Moiseev all’Open Air Theatre

Il balletto di Igor Moiseev è uno degli esempi più brillanti della cultura coreografica russa e da 78 anni rappresenta al massimo livello la Russia in tutto il mondo. Il celebre corpo di ballo presenterà a Milano “I classici di Igor Moiseev", un programma speciale che include opere famosissime, come la danza russa "Estate", il ballo Kalmyk, la suite moldava "Zhok", la danza degli zingari di Bessarabia, la tarantella siciliana, la suite marinaresca “Yablochko” e altre ancora. “La creatività del gruppo non necessita di commenti e non ha bisogno di traduttori, perché la coreografia di Igor Moiseev parla con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti i popoli del nostro pianeta: il linguaggio della bellezza, della pace e della bontà. Rappresentare la Russia a livello internazionale è sempre un'enorme gioia, ma anche una grande responsabilità. Aspettiamo con impazienza questo nuovo incontro con l'Italia e con i visitatori e ospiti di Expo” ­ dichiara Elena Shcherbakova, direttore artistico del Balletto “Igor Moiseev”.

Le giornate della cultura russa a Milano

Lo spettacolo è supportato dal Fondo di beneficenza "Arte, Scienza e Sport" di Alisher Usmanov e si svolge nell'ambito delle Giornate della Cultura Russa a Milano. Le Giornate della cultura russa a Milano, in programma dal 24 al 29 settembre 2015 al Padiglione Russia in occasione di Expo Milano 2015, sono una grande manifestazione che comprende diversi eventi di matrice culturale volti a raccontare le tradizioni e la cultura dei popoli della Russia e delineare un'immagine moderna di questo Paese.

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26/09/2015, 8:28
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Expo Milano 2015. Tavola rotonda su “Alimentare il turismo”
Esperti a confronto, lunedì 28 settembre, alle ore 18 a Cascina Triulza. Tra gli ospiti, lo chef stellato Gennaro Esposito, Alberto Grandi, del Food-Lab dell’Università di Parma e Luciano Mornacchi del Touring Club Italiano. L’evento chiude una settimana di programmazione che ha raccolto un grande successo di pubblico e di consensi

Innalzare la qualità dell'offerta alimentare, e i relativi processi di produzione e consumo, secondo una visione che non interessa solo il prodotto tipico locale, ma anche una redistribuzione di risorse e una solidarietà economica e culturale tra le aree impegnate nell'attività turistica, e dunque aree di consumo, e quelle impegnate nella produzione.
E’ il focus della tavola rotonda in programma per lunedì 28 settembre, alle ore 18, presso la Sala Workshop 50 del Padiglione Cascina Triulza di Expo Milano 2015, articolata su due tematiche: “Alimentare il turismo: una sfida possibile”, che pone la questione dell'offerta di alimentazione nelle località che accolgono milioni di presenze ogni anno, e “Risorse e comunità della Penisola Sorrentina nel passato e nel futuro: due secoli di buona cultura turistica”, che riguarda da vicino le specificità del territorio, delle risorse e delle comunità di una delle maggiori destinazioni enogastronomiche europee.
Moderati e coordinati da Annunziata Berrino, del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, interverranno Gennaro Esposito, chef stellato e patron della Torre del Saracino di Vico Equense, Pier Attilio Superti, segretario generale di Anci Lombardia e ANCIperEXPO, Luciano Mornacchi del Touring Club Italiano, Galberto Grandi del Food-Lab dell’Università degli Studi di Parma e Vincenzo Borrelli dell’Istituto Certiquality. In apertura, i saluti dei sindaci di Sorrento, Giuseppe Cuomo, Massa Lubrense, Lorenzo Balduccelli, Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani, Piano di Sorrento, Giovanni Ruggiero, Meta, Giuseppe Tito e Vico Equense, Benedetto Migliaccio.
“Alimentare il turismo è un'espressione che ha molti significati. Certamente non significa banalmente "alimentare" i numeri degli arrivi e delle presenze, o "alimentare" i turisti, procurandosi le forniture al costo più basso - spiega la coordinatrice dell’incontro, Annunziata Berrino - Significa piuttosto, prima di tutto, interpretare il turismo come scambio, nel quale offrire agli ospiti una consapevolezza diffusa del valore culturale delle proprie produzioni e della propria alimentazione. Significa, ancora, operare politicamente per tutelare le produzioni locali e tradizionali, per elaborarne e diffonderne la cultura, accompagnandoli alla standardizzazione dei processi produttivi e distributivi e alle certificazioni. Significa, infine, avviare finalmente un'elaborazione consapevole e innovativa della propria cultura turistica nel suo complesso, all'insegna del tema lanciato da Expo Milano 2015, che è un invito ad innovare, ma con un inderogabile impegno alla solidarietà umana e alla sostenibilità ambientale”.
La tavola rotonda chiuderà una settimana di eventi che vede la Penisola Sorrentina protagonista ad Expo Milano 2015, con un grande successo di pubblico e di consensi.
Sorrento, Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Massa Lubrense sono stati infatti selezionati nell’ambito di un bando pubblicato dall'Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che invitava gli enti locali a partecipare all’iniziativa “ANCIperEXPO” con un proprio progetto.
I sei Comuni hanno raccolto la sfida per trasformare il più grande evento internazionale in un'occasione di sviluppo e di rilancio delle realtà locali.
Anche il programma della giornata di lunedì 28 prevede numerosi appuntamenti. Nello stand allestito presso Cascina Triulza, il pubblico potrà assistere a spettacoli di musica e danze, a cura dell’Arcolaio Teatro Eventi, e degustare prodotti tipici a marchio di qualità del territorio, dall’olio extravergine di oliva al limoncello, dal provolone del monaco ai vini.
Da non perdere l’esposizione con le opere vincitrici dell’art contest dal titolo “Alimentare l’immaginario: ispirazioni dalla Penisola Sorrentina”, che ha premiato contributi amatoriali nelle sezioni foto, filmati, scritti, disegni e opere musicali giunte da tutta Italia, che raccontano emozioni e sensazioni vissute durante un soggiorno in penisola sorrentina.
Al pubblico sarà inoltre fatto omaggio di cartoline-souvenir che riproducono luoghi e suggestioni di ogni singolo Comune della Penisola Sorrentina: Vico Equense, con la sua costa che ha ispirato i più grandi paesaggisti, Meta e i suoi capitani, armatori, equipaggi, progettisti e costruttori di navi, Piano di Sorrento, simbolo del secolo d'oro dell'agrumicoltura, Sant’Agnello e le sue residenze principesche che accolgono da due secoli l'ispirazione di grandi artisti e architetti, Sorrento e il suo inno immortale “Torna a Surriento”, una canzone suonata e cantata in tutto il mondo e Massa Lubrense, sulle cui coste si racconta abitassero le sirene che ammaliarono Ulisse.

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26/09/2015, 13:26
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La sessione parallela al Festival dell'Acqua (www.festivalacqua.org) dal titolo "Recupero di materia dai fanghi" si terrà martedì 6 ottobre alle ore 14:30 presso il Castello Sforzesco.

Il tema dello smaltimento e recupero dei fanghi rappresenta un aspetto molto rilevante in termini tecnici ed economici nel processo di depurazione delle acque reflue. Si tratta anche di una pratica che ha una storia antica, ampiamente utilizzata a Milano anche in tempi passati. Durante l'intervento Gilberto Garuti di Acqua&Sole srl presenterà l'esperienza messa in pratica con successo a La Cassinazza, azienda agricola tra le province di Milano e Pavia, di igienizzazione e sanificazione i fanghi per ottenere una fertilizzazione ottimale (e naturale) dei terreni.

Parteciperanno alla discussione anche Luca Pedrazzi (Degremont), Maurizio Brown (Ordine Ingegneri Milano, ex MM) e Fabrizio Adani (Università degli Studi di Milano).

Al termine dell'evento sarà possibile visitare il territorio neorurale della Cassinazza, primo esempio in Europa di eccellenza nelle pratiche di implementazione dei principi di agricoltura circolare.
Il programma dell'intera giornata è disponibile al link: http://www.festivalacqua.org/martedi-6-ottobre/

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29/09/2015, 14:22
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Agricoltura + Solidarietà = CIBO CIVILE
LA FILIERA ETICA - quando i sapori sono fatti di valori
L’esperienza toscana di welfare rurale
Un progetto dell’Università di Pisa e dell’Assessorato all’Agricoltura Regione Toscana
CIBO CIVILE il primo progetto in Toscana per creare una rete di sostenibilità agroalimentare

Conferenza stampa e Presentazione martedì 6 ottobre h 12.00 a Toscana Fuori Expo
Chiostri dell’Umanitaria, Via Francesco Daverio 7, Milano

Seguirà show cooking e degustazione di prodotti di agricoltura sociale

Portare in tavola non solo prodotti del territorio ma che sostengono i bisogni delle comunità. Un km 0 vicino alle fragilità di tante persone. Un nuovo modo di concepire il lavoro agricolo e i prodotti agroalimentari, sviluppare una filiera in grado di autosostenersi creando economia civile.
Nasce il progetto CIBO CIVILE Toscana. In una regione avanti in materia di agricoltura sociale, la regione con il numero più rilevante di esperienze e progetti in questo ambito, nasce il primo progetto che mette in rete chi produce, chi trasforma e chi distribuisce il cibo in chiave solidale, sostenibile, etica.
Il progetto di agricoltura sociale dell’Università di Pisa incentrato su valori economici in chiave di coesione sociale è promosso dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Toscana e prevede l'inserimento in attività agricole e di ristorazione di persone che hanno una disabilità o un disagio offrendo servizi innovativi e solidali in un’ottica di rispetto dell’ambiente, di partecipazione alle esigenze della comunità e di riabilitazione terapeutica. Agricoltura e ristorazione, una straordinaria occasione di solidarietà.

Il progetto ha l’obiettivo di creare una rete di solidarietà e di integrazione sociale fatta da imprese agricole e cooperative sociali che promuovano un’alleanza tra produttori e ristorazione inclusiva di fasce più vulnerabili e in particolare di persone a bassa contrattualità.
Nasce così una micro filiera imperniata sul concetto di sostenibilità capace di moltiplicare attivamente gli sforzi a supporto dell’equità sociale promuovendo l’occupazione e la lotta alle povertà e alle marginalità. Per un prodotto potremmo cominciare a parlare anche di rintracciabilità relazionale.

CIBO CIVILE Toscana, appena nato, è diffuso su tutto il territorio regionale ed è composto già da più di 30 aziende fra produttori, ristoratori e supporters del progetto.
"Il Cibo Civile - illustra Francesco Di Iacovo, docente dell'Università di Pisa e coordinatore del progetto - è un bene di relazione, uno smartfood di comunità e un'innovazione sociale guardata con interesse crescente da osservatori di ogni parte del mondo".
Lo scopo dell’agricoltura sociale è dare vita a servizi innovativi che valorizzano le risorse agricole per generare accoglienza, crescita di capacità, formazione e lavoro per persone a bassa contrattualità (ad es. con disagi psichici, in uscita da casi di dipendenza, da detenzione, disoccupati, vittime di tratta) e gruppi sociali (bambini, anziani).
Cibo Civile si iscrive in questo quadro: la rete del Cibo Civile Toscana offre servizi e inclusione sociale Il cibo prodotto viene venduto a privati (prevalentemente con filiera corta e gruppi di acquisto solidale) e a strutture di ristorazione collettiva e scolastica dove lavorano persone con svantaggio sociale e che gestiscono attività di ristorazione e catering.


Allegati:
CIBO CIVILE Toscana- TICUCINOBIO.jpeg
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30/09/2015, 7:05
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Al Cluster dei Cereali e Tuberi Varvello 1888. Martedì 6 ottobre la sapienza rurale e le note di un romanzo sonoro
Ad Expo la cucina contadina di Pietro Zito e la magia della mandola di Gianluca Longo
Lunedì 5 orecchiette di Nicolò Zambello, noto chef in camicia e mercoledì 7 ottobre lo chef giramondo Mauro Pansini
L’iniziativa è promossa dall’azienda Casillo Group (Corato, Bari)

Corato (Ba), 30 settembre 2015. È un legame profondo quello che unisce il cibo e la musica, se solo si pensa ai rituali in cui, praticamente da sempre e in ogni occasione, l’uno accompagna l’altra e viceversa. Ecco perché per tre giorni Casillo Group ha organizzato ad Expo giornate di spettacoli, note che stanno accompagnando le performance culinaria dei più grandi chef del momento.

Gli appuntamenti si inseriscono nel calendario di Casillo Day all’interno del Cluster dei Cereali e Tuberi Varvello 1888, organizzato dall’azienda di Corato (Bari) che partecipa all’Esposizione Universale di Milano come main partner dell’official sponsor Farine Varvello 1888.

Lunedì 5 ottobre
Dalle 13.30 giornata dal titolo Agricola del Sole, naturalmente a tavola. Nicolò Zambello, noto chef in camicia, intratterrà i visitatori preparando le Orecchiette con crema di cime di rape e pesce bandiera al timo. L’ottimo risultato finale è assicurato soprattutto se gli ingredienti primi sono prodotti di qualità come quelli di Agricole del Sole.

Alle 20.00 in scena una delle voci musicali più interessanti del momento: Marirosa Fedele. Brasiliana di nascita e irpina d’adozione, colpisce per la sua voce potente e che riesce a essere struggente e potente allo stesso tempo, una timbrica vocale che si può adattare a diversi generi musicali.

Martedì 6 ottobre,
Alle 13.00 e alle 18.30, l’interessante appuntamento per gli amanti del food con il grande Pietro Zito. Con sapienza rurale, ostinazione e amore per la terra, Chef Zito ha ridato valore alla ruralità e alla cultura contadina mettendo al centro la campagna come motore delle micro economie locali. Pietro Zito agricoltore e ristoratore offrirà al grande pubblico l’emozione della riscoperta del “necessario” attraverso la “cucina della sopravvivenza” ovvero la cucina contadina. Durante il suo show cooking sarà proiettata la video ricetta girata nel suo territorio, suggello visivo della ricca biodiversità:
www.youtube.com/watch?v=-3dwtRZ-EmM


Ma Casillo Day non è solo cucina e spettacolo ma anche divulgazione scientifica. Alle 16.00 sarà ospite Carmela Lamacchia, dell’Università degli Studi di Foggia, Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente, per presentare al grande pubblico di Expo il Progetto Gluten Friendly. Una ricerca, grazie al sostegno finanziario del Gruppo Casillo, che attraverso processi fisici, e quindi naturali dovrebbe scongiurare l'intolleranza al glutine dei celiaci, e nel contempo garantire sapore e fragranza degli alimenti.

La sera si concluderà con la magia della mandola di Gianluca Longo. Il giovane musicista presenterà il suo nuovo lavoro discografico “Aubergine”. Per l’artista è il primo lavoro autorale interamente scritto ed eseguito da lui. Si tratta di un romanzo sonoro affidato alla mandola, con una concezione stilistica originale; un progetto eclettico, che racchiude, tra le altre, composizioni originali per film e teatro. Longo è stato mandolista e mandolinista dell'Orchestra Popolare della Notte della Taranta, una della manifestazioni musicali più importanti in Italia

Mercoledì 7 ottobre
Alle 13.00 e alle 18.30 sarà la volta dello chef giramondo Mauro Pansini, che preparerà delle prelibatezze pugliesi accompagnate dagli ottimi salumi Santoro di Cisternino (Br) insieme alle birre artigianali non pastorizzate di Birrificio Decimoprimo di Trinitapoli (Bt). Pansini, che ha ricevuto a New York il "Premio Casillo" per la sua maestria ai fornelli, promuove il territorio della Puglia nel mondo.

Casillo Day è il nome degli appuntamenti racchiusi “NEL NOME DEL PADRE, storie di grano e di terra”, il grande progetto ideato dal fotografo, scrittore e regista Carlos Solito e con il quale Casillo Group partecipa ad Expo 2015 (fino al 31 ottobre) per raccontare la sua storia e il suo lavoro, radicato nella tradizione, ma anche attento al contributo delle tecnologie e alla qualità dell’alimentazione.

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01/10/2015, 13:41
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AGRICOLTURA SOCIALE LOMBARDIA a EXPO
Dall'incontro "Una realtà territoriale dopo Expo" è emerso un innovativo modello di welfare - che da oggi coinvolge tutte le province della Regione Lombardia - capace di coniugare offerta di decine posti di lavoro per persone svantaggiate e tutela ambientale.

Una platea affollata e partecipe ha seguito ieri il workshop “AGRICOLTURA SOCIALE LOMBARDIA. Una realtà territoriale dopo Expo” ospitato a CASCINA TRIULZA, la “casa del Terzo Settore” a EXPO Milano. Un’occasione per incontrare i protagonisti di un progetto regionale che, come ha evidenziato in apertura la vicepresidente della Provincia di Mantova Francesca Zaltieri, interpreta la missione dell’Esposizione Universale con una nuova idea di progresso, capace di coniugare una relazione positiva con le realtà economiche e l’attenzione alle persone più fragili del territorio lombardo.

«Dall’approvazione della legge nazionale sull’agricoltura sociale di poche settimane fa – ha spiegato Gianni Petterlini, Direttore Generale Provincia di Mantova e responsabile del progetto – il tema ha assunto un ruolo di primo piano nell’agenda politica nazionale: Agricoltura Sociale Lombardia ha saputo creare un sistema di soggetti connessi tra loro, in particolare imprese, scuole e servizi sociali, ottenendo il triplice risultato di promuovere la rete, il prodotto di qualità e l’innovatività dell’inclusione lavorativa. E, se nella fase di avvio avevamo potuto contare su una base di 7 province e 54 realtà aderenti, oggi il progetto coinvolge l’intera regione. Un successo ottenuto in pochi mesi, grazie al sostegno e alla volontà delle istituzioni coinvolte e che ha portato anche a importanti sviluppi nell’ambito dello sviluppo dei progetti legati all’alternanza scuola-lavoro». Un successo che è emerso anche negli incontri di co-progettazione realizzati i giorni precedenti il workshop, come illustrato da Andrea Poltronieri, direttore di progetto – FOR.MA: «Dal punto di vista progettuale abbiamo garantito la condivisione di esperienze e il confronto tra realtà che possono generare valore condiviso. Le imprese coinvolte hanno chiesto concretezza rispetto al contratto di rete e i risultati sono emersi fin dalla prima mappatura, che andremo ad estendere alle 5 nuove province aderenti. Le potenzialità dell’agricoltura si sono unite a un nuovo modello di welfare: la presenza di persone svantaggiate è diventata un valore aggiunto - un terzo degli addetti operanti all’interno di Agricoltura Sociale Lombardia è composto da persone con disabilità o in condizioni di disagio – e abbiamo ampliato il coinvolgimento di giovani, dagli studenti ai tirocinanti».

Nel corso dell’incontro, spazio anche a realtà vicine ad Agricoltura Sociale Lombardia, che hanno sottolineato opportunità e rischi di questo tipo di progetti. Francesca Giarè, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – INEA, ha evidenziato l’importanza di supervisionare i soggetti che vogliono entrare nella rete, per evitare abusi come la ricerca di lavoratori a basso costo, che snaturerebbero il progetto. Un tipo di progetto che è di sicuro interesse per la pubblica amministrazione, perché investire nell’agricoltura sociale non sarebbe un costo ma un’opportunità di risparmio, grazie all’aumento dell’autonomia di soggetti deboli: secondo Marco Di Stefano, presidente Rete Fattorie Sociali, una risposta al cambiamento epocale che sta investendo agricoltura e welfare. E per Stefano Frisoli, portavoce Forum Nazionale Agricoltura Sociale Lombardia e presidente AIAB Lombardia, è uno strumento concreto per rafforzare le reti territoriali, in un rapporto sempre più stretto tra istituzioni e bisogni reali, da quello lavorativo a quello di tutela ambientale.

Le conclusioni del workshop – moderato da Stefano Arduini di Vita – sono state affidate a Giovanna Martelli. La Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pari Opportunità ha voluto dare ulteriore enfasi al valore di un progetto che non è di tipo assistenziale ma che mette in moto dinamiche economiche sostenibili, utilizzando l’agricoltura come veicolo di promozione delle potenzialità dell’individuo, attraverso un sistema cooperativo e improntato sulla collaborazione tra i soggetti.

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VIENI A CONOSCERE AGRICOLTURA SOCIALE LOMBARDIA - CASCINA TRIULZA (fino al 04/10)

Tutti i cittadini potranno essere “protagonisti” del progetto, interagendo direttamente con le realtà coinvolte e partecipando attivamente anche attraverso i social network e il sito internet, comprensivo di social wall.
Il 3 ottobre è in programma il workshop “Orti di strada – Agricoltura Sociale e Cooperazione Internazionale, esperienze a confronto”, promosso da AMREF Healt Africa, AIAB e Fondazione Reggio Children, in collaborazione con la rete Agricoltura Sociale Lombardia e la cooperativa Aretè. Inoltre fino al 4 ottobre AGRICOLTURA SOCIALE LOMBARDIA sarà inoltre presente al primo piano di Cascina Triulza - EXPO con uno stand interattivo, pensato per coinvolgere i visitatori dell’esposizione universale di ogni età: laboratori per bambini e ragazzi, presentazioni multimediali e gadget tematici per conoscere i dettagli del progetto in modo divertente e “partecipato”, contribuendo al suo sviluppo.
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Il rapporto completo della prima mappatura è disponibile al link http://bit.ly/AgricolturaSocialeLombard ... tMappatura

Agricoltura Sociale Lombardia nasce per sviluppare e promuovere nel territorio lombardo un modello pensato per implementare l’inclusione socio-lavorativa di persone con disabilità (psichica, intellettiva, fisica) ma anche in situazioni di difficoltà (tossicodipendenza, detenzione, minori a rischio, vittime di violenza), per rispondere in modo concreto ed efficace anche alle nuove emergenze sociali. Un’opportunità per garantire loro esperienze formative e professionalizzanti, valorizzando le capacità individuali e aumentando il grado di autonomia, fornendo al contempo gli strumenti per poter ottenere maggiori opportunità lavorative future. Inoltre la maggioranza delle realtà agrisociali coinvolte ha anche avviato una produzione biologica basata sul principio del Km 0.

INFO: www.agricolturasocialelombardia.it
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02/10/2015, 20:08
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Sabato 10 ottobre a partire dalle ore 10.00 nell’Auditorium di Expo Milano 2015 si svolge una giornata importante per riordinare i materiali dei percorsi avviati prima e durante l’Esposizione Universale nel solco del Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

Accanto alle sessioni di lavoro di 26 tavoli tematici ci saranno due sessioni plenarie. Durante la prima, nella mattinata, interverranno, tra gli altri, il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, il Presidente di Expo 2015 Diana Bracco, il Presidente dell'Anac Raffaele Cantone, la Presidente Rai Monica Maggioni, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti e il meteorologo e climatologo Luca Mercalli.

Nel pomeriggio, invece, parteciperanno ai lavori in seduta plenaria, tra gli altri, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, il Commissario unico di Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, l'Amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi, il Presidente del Milan Center for Food Law and Policy Livia Pomodoro, il Direttore generale della Rai Antonio Campo Dall'Orto. È previsto un video messaggio dell'ex Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan.


Le legacy di Expo Milano 2015: impegni concreti per il diritto al cibo


Lo scopo dell’iniziativa è quello di garantire la legacy di Expo Milano 2015, con un focus sulla Carta di Milano, il documento collettivo sul diritto al cibo che è il punto di forza e lo strumento principale di un percorso di lavoro plurale, inclusivo e partecipato. La Carta verrà consegnata al Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-Moon il 16 ottobre, durante la Giornata Mondiale dell’alimentazione: il pensiero e la redazione di questo documento si inseriscono nel solco dell’aggiornamento degli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite, che proprio quest’anno saranno sostituiti dai nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L’evento del 10 ottobre segue il percorso tracciato a partire dal 7 febbraio all’Hangar Bicocca con “Le idee di Expo verso la Carta di Milano” e vuole chiamare a raccolta i principali soggetti coinvolti a Expo Milano 2015 e in particolare i Paesi partecipanti. Dopo il 7 febbraio si sono svolti altri incontri dedicati alla Carta di Milano: a Firenze il 28 marzo c’è stata la seconda tappa di “Expo delle Idee”, a Pompei il 17 aprile una terza tappa è stata dedicata alla promozione del patrimonio culturale italiano, mentre il 28 aprile la Carta è stata ufficialmente presentata all’Università Statale di Milano.


I tavoli tematici: pensare alle eredità culturali di temi e percorsi di Expo Milano 2015


L’iniziativa vuole mettere a fuoco e condividere tutto ciò che si è sviluppato nel corso di questi mesi su temi e contenuti della Carta di Milano, il documento partecipato e condiviso che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo. Il 10 ottobre rappresenta perciò un momento di riflessione sul post Expo dei percorsi e delle attività avviate prima dell’Esposizione Universale e durante. L’incontro riprende nelle modalità esecutive una sessione dedicata ai tavoli tematici di lavoro già utilizzati il 7 febbraio, che si svolge dalle 10.30 alle 12.30. La giornata è l’occasione per approfondire le sfide globali connesse al Tema di Expo Milano 2015 con uno sguardo al futuro immediato: dalla lotta allo spreco alimentare, all’obiettivo Fame Zero al 2030, dalla difesa di acqua e terra, all’educazione alimentare, dal sostegno all’agricoltura familiare al potenziamento della ricerca e dell’innovazione fino alla tutela della biodiversità e delle culture enogastronomiche. Dalle 12.30 alle 13.30 c’è la sessione plenaria, dalle 15.00 alle 16.30 avviene la presentazione dei progetti ufficiali e dalle 16.30 alle 17.00 ci sono le conclusioni dei lavori.


Tavoli di lavoro su quattro aree tematiche: diritto, cooperazione, sostenibilità e conoscenza


Tavolo 1 “Il cibo diritto per tutti”
Tavolo 2 “Obiettivo Zero Hunger”
Tavolo 3 “L’agricoltura familiare sfamerà il mondo”
Tavolo 4 “Fino all’ultima goccia d’acqua”
Tavolo 5 “Verso COP 21: la sfida dei cambiamenti climatici”
Tavolo 6 “Sai cosa mangi: la sicurezza del cibo”
Tavolo 7 “L’agroindustria fattore di sviluppo globale”
Tavolo 8 “Cibo e Identità: la sfida delle indicazioni geografiche”
Tavolo 9 “La lotta alla contraffazione alimentare”
Tavolo 10 “Legalità e lotta alla criminalità nell’agroalimentare”
Tavolo 11 “La biodiversità salverà il mondo”
Tavolo 12 “Mare magnum”
Tavolo 13 “La scienza per l’agricoltura di domani”
Tavolo 14 “Vietato sprecare”
Tavolo 15 “Educazione alimentare: un investimento per il futuro”
Tavolo 16 “Il cibo dello spirito”
Tavolo 17 “La sovranità alimentare”
Tavolo 18 “Regole nuove per mercati giusti”
Tavolo 19 “Expo e territori: un’eredità da valorizzare”
Tavolo 20 “La cooperazione internazionale da Addis Abeba a New York”
Tavolo 21 “ La responsabilità globale della società civile”
Tavolo 22 “Feeding knowledge: Expo 2015 e le best practices”
Tavolo 23 “L’altra metà della terra: WE-Women for Expo”
Tavolo 24 “Urban Food Policy Pact”
Tavolo 25 “Agricoltura, sostenibilità e innovazione: le nuove frontier”
Tavolo 26 “Guerra alla povertà”

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09/10/2015, 7:22
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L’AGRICOLTURA DEL FUTURO NEL DOPO EXPO

L’esperienza del Parco Tecnologico di Lodi nel semestre di Expo2015 – L’impegno di Regione Lombardia – I programmi per l’applicazione della tecnologia all’agricoltura e per l’ammodernamento delle aziende agricole in un convegno tenutosi oggi in Regione Lombardia

(Milano, 13 ottobre 2015) – L’esperienza di Expo2015 ha dato un forte impulso allo sviluppo della ricerca italiana nel campo delle tecnologie per l’agricoltura, dalla zootecnia avanzata, al precision farming fino alle biotecnologie. Se ne è parlato oggi a Milano in Regione Lombardia al convegno “L'agricoltura del futuro: produrre di più con meno”, organizzato dal Parco Tecnologico di Lodi (PTP-Science PARK) e da Regione Lombardia. Convegno che è servito a tracciare un bilancio di “LoDI2015, Lombardy Demonstration Initiative for EXPO 2015” (un progetto sviluppato in occasione di Expo dal PTP e selezionato come best practice nell’ambito dell’iniziativa “Feeding the future, now” di Regione Lombardia) e a delineare i programmi futuri.

In particolare l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lombardia ha comunicato che è pronto un piano significativo per mettere 500 milioni di euro a disposizione del comparto: “Regione Lombardia metterà a disposizione quasi 500 milioni di euro fino al 2020 nel campo dell’ ammodernamento delle aziende agricole – ha detto Gianni Fava, Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia - In questi mesi di Expo, abbiamo cercato di mettere in contatto diretto gli imprenditori agricoli con le innovazioni che possono rendere l’agricoltura più sostenibile su un piano economico e ambientale. La sfida dell’agricoltura del futuro, infatti, sarà proprio quella di produrre di più con meno, riducendo l’uso di mezzi tecnici, così come di acqua ed energia. E l’esperienza del Demo Field e del Demo Farm al Parco Tecnologico di Lodi è stata molto utile in questa direzione”.

In questi mesi al PTP, grazie alla partnership con più di 30 aziende, CNR, CREA e Università di Milano, sono state analizzate diverse tematiche: dall’utilizzo dei terreni marginali per la produzione di alimenti alla sostenibilità ambientale di un modello agro-zootecnico intensivo quale quello lombardo, dalla gestione integrata delle colture all’efficienza nell’uso dell’acqua e dei fertilizzanti. Il settore privato, il mondo della ricerca e numerose delegazioni internazionali in ambito agricolo hanno partecipato a decine di convegni e workshop su temi come l’irrigazione a goccia su cereali e foraggere, l’alimentazione e il benessere della vacca da latte, fattori limitanti e potenzialità dell’irrigazione nell’agricoltura africana, come riconoscere le frodi alimentari, la filiera sostenibile della soia, ed altro ancora. Nel Campo Dimostrativo e nelle stalle da latte coinvolte è stato possibile osservare alcune delle più moderne tecnologie che possono essere applicate nei diversi settori del comparto agro-zootecnico.
Il campo è stato visitato da 19 delegazioni estere provenienti dal quartiere di Expo 2015 oltre a quindici altre delegazioni internazionali, e da più di mille persone.

Il Campo Dimostrativo è stato irrigato con la tecnica “a goccia”, che ha creato molto interesse e di cui si prevede un significativo sviluppo in Italia.
Il sistema a goccia è consigliato anche per piccoli agricoltori, per terreni marginali, per terreni in pendenza ed anche per colture come quella del riso.

“Demo Field e Dairy Farm hanno portato in campo l’agricoltura del futuro - ha riferito Gianluca Carenzo, Direttore Generale PTP - Tecnici, professionisti, aziende, delegazioni internazionali, scuole ed operatori del settore hanno approfondito in un sito facilmente raggiungibile da Expo le tematiche sulla sostenibilità della produzione di cibo attraverso le innovazioni oggi disponibili sul mercato. Più di 30 le aziende che hanno esposto in modo permanente le loro tecnologie integrate con il sistema ricerca e le istituzioni. Un modo moderno di fare trasferimento tecnologico che permette al lodigiano di essere ancora protagonista nell’innovazione agroalimentare”.

Sui programmi futuri del PTP, ha parlato Alessandra Stella, direttore scientifico PTP: “Intendiamo far convergere i due progetti Demo Field e Dairy Farm mettendo le strutture del campo dimostrativo ancor più al servizio delle filiere agro-zootecniche. Pensiamo di potenziare il progetto, con l'obiettivo di fare del Demo Field un centro di riferimento per la sostenibilità agronomica, ambientale ed economica di un modello produttivo di agricoltura intensiva nell’era dell’economia circolare”.

Al convegno sono intervenuti Simone Uggetti, Sindaco di Lodi e Presidente della Fondazione Parco Tecnologico Padano, Mauro Soldati, Presidente della Provincia di Lodi, Carlo Gendarini, Presidente della CCIAA di Lodi, sottolineando l’importanza dell’esperienza lodigiana nel semestre di Expo e le prospettive di rilancio del territorio che rappresenta un esempio di ecosistema virtuoso.

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13/10/2015, 18:51
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