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Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe Roero
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 70495 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Falso Barolo, rimossi altri 40 annunci online Prosegue l’azione di tutela del marchio da parte del Consorzio L’annuncio da Vinitaly: “Finti kit venduti sul web nel Regno Unito”
Il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero sta intervenendo con decisione contro il commercio online dei falsi Barolo wine kit nel Regno Unito, mercato in cui sono particolarmente diffusi i kit contenenti concentrato di succo d’uva, lieviti, enzimi, solfiti e altre sostanze utili a preparare in velocità un vino “fai-da-te” spacciato per Barolo.
Tramite lo studio di consulenza SIB (Società Italiana Brevetti), il Consorzio sta portando avanti da tempo una campagna di azioni mirate alla tutela della denominazione Barolo, a partire dalla rimozione dai siti e-commerce ***** e Amazon degli annunci per la vendita dei “wine making kit” recanti la dicitura Barolo o “Barolla”, storpiatura del nome Barolo per trarre in inganno i consumatori meno esperti.
Solo nelle ultime tre settimane sono stati rimossi oltre 40 annunci online di oltre 20 venditori diversi di falsi kit. Lo annuncia da Vinitaly il presidente del Consorzio Pietro Ratti: “Un’attività di controllo iniziata molti anni fa – ricorda Ratti – Continuamo a credere che sia un’azione importate da portare avanti per tutelare la nostra docg. I costi sono molto elevati interamente a carico dei nostri associati, che sono 450: dal 2009, anno in cui abbiamo tra l’altro registrato i marchi Barolo e Barbaresco in tutto il mondo, il Consorzio ha investito oltre 300 mila euro”.
Un impegno gravoso non solo dal lato economico: se è vero che sia Amazon che ***** sono dotati di una specifica procedura per la segnalazione di prodotti contraffatti, occorre considerare che per ogni richiesta di rimozione è necessario presentare la documentazione comprovante l’esistenza di diritti esclusivi.
Altra finalità perseguita durante la campagna contro la vendita dei “Barolo kit” è quella di sensibilizzare e coinvolgere le autorità preposte alla tutela delle denominazioni e della qualità dei prodotti agroalimentari affinché le azioni a contrasto del commercio di prodotti agroalimentari contraffatti o ingannevoli siano avviate anche d’ufficio. A questo proposito stanno dando riscontro positivo i contatti con il Department for Environment Food and Rural Affairs (DEFRA) e la Food Standards Agency (FSA), enti britannici per la vigilanza sulla produzione e il commercio di prodotti alimentari.
Alla luce di questi risultati, l’intenzione è di proseguire con determinazione nelle azioni di tutela della denominazione Barolo in altri paesi europei ed extraeuropei, in collaborazione con le istituzioni nazionali ed estere competenti per la difesa delle produzioni agroalimentari di eccellenza.
I NUMERI DEL BAROLO
· 11 Comuni dove si produce
· 1977 ettari di vigneti
· 13 milioni bottiglie
· 78% valore dell’export
Allegati:
FOTO_BAROLO_KIT_2014.jpg [ 863.86 KiB | Osservato 2597 volte ]
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| 08/04/2014, 13:11 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 70495 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
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Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe Roero www.langhevini.it
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| 08/04/2014, 13:12 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Barolo e Barbaresco entrano nell’Unesco Il Comitato mondiale riunito in Qatar assegna il riconoscimento al Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato Barolo e Barbaresco sono diventati Patrimonio Unesco. Lo ha deciso il Comitato Mondiale Unesco riunito in Qatar per esaminare le candidature arrivate da tutto il mondo. Così, dopo un iter durato undici anni e la consegna del dossier di candidatura nel gennaio 2013 al centro del Patrimonio Mondiale di Parigi, il Paesaggio vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato è entrato nella prestigiosa World Heritage List. Con questo riconoscimento, l’unico in Italia per questa sessione, i siti italiani Unesco salgono a quota 50. Su queste colline, dove si producono due dei vini più conosciuti al mondo, il Barolo e il Barbaresco, la viticoltura è da secoli l’anima dell’economia. L’Unesco viene quindi assegnato a un territorio di vigne, di castelli, di torri medievali, ma anche al lavoro di uomini e donne. “E’ il giusto riconoscimento ai vignaioli che hanno preservato le colline di Barolo e Barbaresco con i loro vigneti sapientemente coltivati nel rispetto delle tradizioni e del sapere contadino - dice Pietro Ratti, presidente del Consorzio di tutela Barolo e Barbaresco - Per noi l’Unesco è uno stimolo a continuare a fare bene con ancora maggiore responsabilità al fine di lasciare ai nostri figli questo meraviglioso territorio che ci hanno consegnato i nostri padri”. Il nuovo sito Unesco comprende, nella Docg Barolo, i comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Grinzane Cavour, La Morra, Monforte d’Alba, Novello, Serralunga d’Alba; nella Docg Barbaresco, i comuni di Barbaresco e Neive. Una piccola area altamente vocata alla viticoltura, i cui vigneti sono stati per la prima volta in Italia anche riconosciuti con le Menzioni Geografiche Aggiuntive (cru). Altre info: www.langhevini.it, www.paesaggivitivinicoli.it LE LANGHE VITIVINICOLE · 2 mila aziende vitivinicole · 10 mila ettari di vigneti · Principali vitigni autoctoni coltivati: Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Arneis · 66 milioni di bottiglie · 60% del vino prodotto nelle Langhe viene venduto all’estero I NUMERI DEL BAROLO · 11 Comuni dove si produce · 700 aziende vitivinicole · 2 mila ettari di vigneti · 13 milioni bottiglie · 80% Barolo venduto all’estero I NUMERI DEL BARBARESCO · 4 Comuni dove si produce · 350 aziende vitivinicole · 700 ettari di vigneti · 4 milioni e 300 mila bottiglie · 70% Barbaresco venduto all’estero
Allegati:
UNESCO_LANGHE.jpg [ 1.27 MiB | Osservato 2520 volte ]
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| 22/06/2014, 23:15 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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I ROERO DAYS PER LA PRIMA VOLTA A ROMA
Francesco Monchiero, Presidente del Consorzio Tutela Roero: “Il Centro-Sud è un mercato importante per le nostre aziende. Roma è una tappa fondamentale nel nostro processo di promozione del territorio”
I Roero Days approdano a Roma e lo fanno in grande stile. Bellissima la sede, Villa Miani, unanimemente riconosciuta come uno dei luoghi più suggestivi della Capitale, intrigante la formula messa a punto dal Consorzio Tutela Roero. 50 produttori, 300 vini in degustazione, due verticali dedicate al Roero Bianco e al Roero Rosso, una mostra fotografica che racconterà in cinquanta scatti un territorio tra i più vocati d’Italia, la presentazione del volume “Roero, la civiltà dell’Arneis e del Nebbiolo”.
Il format, quello dei Roero Days si è evoluto negli anni e, nel rispetto della formula di alternanza che prevede un’edizione in Piemonte e una fuori dai confini regionali, ha toccato Torino nella prima edizione del 2016, proseguendo su Milano, il Castello di Guarene e, nel 2019, Bologna prima dei due anni di sosta obbligata imposta dalla situazione pandemica. Lo scorso anno la Reggia di Venaria Reale ha accolto vini e produttori in un’edizione di grande successo e il 2023 ha visto tutti concordi nella scelta di Roma.
L’appuntamento è fissato per lunedì 22 maggio, quando operatori del settore, sommelier e appassionati romani avranno l’opportunità di approfondire la conoscenza con i vini e la cultura di un territorio che dal 2014 è stato incluso nella lista dei Paesaggi Culturali Patrimonio dell’Unesco. Un angolo incantato di Piemonte con un areale di produzione che comprende 19 Comuni e con un Consorzio che conta 347 soci (160 produttori e 187 viticoltori) e una superficie di 1.215 ettari di cui 915 vitati ad Arneis e 300 a Nebbiolo. Il tutto per una produzione annua di circa 7.5 milioni di bottiglie, il 60% delle quali destinate all’esportazione.
“Ovviamente guardiamo con estrema attenzione anche al mercato interno – spiega Francesco Monchiero, al terzo mandato come Presidente del Consorzio – e il Centro-Sud in questa ottica rappresenta uno sbocco importante nel nostro processo di promozione. In tal senso Roma è una tappa fondamentale non solo per le opportunità di business ma anche per il grande numero di ristoranti, enoteche e winebar presenti nella Capitale. Esattamente il tipo di pubblico al quale si rivolgono i Roero Days”.
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| 08/05/2023, 17:38 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Oltre 1000 presenze tra stampa, appassionati e operatori del settore hanno animato i magnifici spazi di Villa Miani nella nuova edizione dell’evento dedicato alla DOCG piemontese
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| 25/05/2023, 18:03 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Il Consorzio Tutela Roero ospite a Bologna:
terza tappa del tour nelle grandi città italiane
L’eleganza della denominazione piemontese insieme ai sapori della tradizione emiliana per celebrare l’incontro tra eccellenze e territori
Il Presidente Tutela Roero Massimo Damonte.jpg Il Presidente del Consorzio Tutela Roero Massimo Damonte
Dopo il successo dei primi due appuntamenti di Roma e Napoli, il Consorzio Tutela Roero ha risalito lo Stivale in direzione di Bologna, per la terza tappa del “Roero in Tour”, il progetto itinerante che porta i vini della Docg nelle principali piazze italiane. Quello intrapreso dal Consorzio è un vero e proprio viaggio dedicato all’incontro tra i vini del Roero e le grandi città del nostro Paese attraverso il dialogo con la cucina tipica di ogni territorio. Questa è stata la volta di entrare nel cuore dell’Emilia: i vini del Roero hanno infatti conquistato la scena bolognese offrendo un’esperienza sensoriale di alto profilo. Un format inedito che ha riunito grandi esperti del settore, tra stampa, ristoratori, sommelier e i migliori interpreti del vino italiano in un’unica occasione di confronto, scoperta e connessione.
L’incontro nel capoluogo emiliano ha rappresentato un'ulteriore occasione per mettere in luce le grandi potenzialità della denominazione che unisce le storie di passione di ben 258 soci e la biodiversità dei terroir di oltre 1300 ettari di vigneti. Un mosaico di colline, suoli sabbiosi e microclimi che danno vita a vini di grande eleganza, profondamente legati al territorio e capaci di raccontarne ogni sfumatura.
La versatilità del Roero Docg si riflette nelle sue cinque tipologie. Il Roero Rosso, espressione elegante del Nebbiolo sulle sabbie roerine, e la sua versione Riserva, più complessa e longeva, incarnano la profondità e la finezza dei suoli collinari. Il Roero Arneis, bianco simbolo della denominazione, unisce freschezza e aromaticità, mentre il Roero Arneis Riserva – introdotto nel 2017 – rivela struttura e sorprendente capacità evolutiva. Completa il quadro il Roero Arneis Spumante, che con la sua vivacità interpreta in chiave moderna la personalità dinamica e contemporanea del Roero.
“Roero in Tour è il nostro modo di valorizzare i vini della denominazione e di rafforzarne la conoscenza attraverso attività mirate - sottolinea Massimo Damonte, Presidente del Consorzio Tutela Roero - Un percorso di crescita condivisa che mette in luce la personalità dei nostri vini, fedeli alla loro origine e al tempo stesso capaci di dialogare con il gusto e le esigenze del mercato attuale.
Radici e ricerca, eleganza e autenticità questo il messaggio che continuiamo a portare avanti e che rende unica la nostra denominazione”.
Con l’appuntamento di Bologna, il Consorzio Tutela Roero conferma il proprio impegno nella promozione dei vini della denominazione, portandoli a scoprire nuovi pubblici e contesti di eccellenza. Un percorso che valorizza il Roero come patrimonio dell’umanità UNESCO, uno dei territori vitivinicoli e paesaggistici più distintivi del Piemonte, e che proseguirà con la prossima tappa a Milano prima della fine dell’anno.
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| 06/11/2025, 18:50 |
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