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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 70495 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Granchio blu, Fedagripesca Toscana: “Non è solo un problema di Orbetello, invasione in tutta la costa” Il vicepresidente Bartoli: “Danni ingenti ai pescatori. Positivo l’incontro con il commissario straordinario, ma servono ulteriori risorse da parte del Governo”
Grosseto, 3 settembre 2025 - “Il granchio blu non è solo un problema della Laguna di Orbetello, ma di tutta la costa toscana. La massiccia presenza del crostaceo, che negli ultimi mesi e in particolare ad agosto ha invaso reti e zone di pesca, sta causando gravi danni al pescato e agli attrezzi dei pescatori artigianali”. A sottolinearlo è Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Toscana, al termine del sopralluogo allo sgrigliatore di Ansedonia e del successivo tavolo tecnico con la cooperativa dei pescatori di Orbetello, alla presenza delle istituzioni politiche e tecniche.
“Riceviamo segnalazioni da tutta la costa – aggiunge Bartoli – in alcune aree non è più possibile svolgere l’attività di pesca”. Dal tavolo tecnico è emersa la volontà di un impegno congiunto. “È stato un incontro proficuo – spiega il vicepresidente – nel quale è stato definito un primo piano di azione per la Laguna e per tutto il litorale toscano. Il commissario straordinario ha assicurato tempi rapidi per l’attivazione delle misure previste dal piano nazionale, dal monitoraggio alla cattura selettiva fino allo smaltimento. È stato ribadito che solo con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti sarà possibile adottare azioni concrete e incisive”.
Massima attenzione e sostegno anche da parte della Regione Toscana, rappresentata dall’assessora Stefania Saccardi, che ha garantito piena collaborazione con la struttura commissariale. “La Regione – sottolinea Bartoli – ha confermato vicinanza ai pescatori e alla Laguna di Orbetello, così come fatto anche in passato”. Ma l’allarme va oltre i confini regionali. “L’emergenza granchio blu – conclude il vicepresidente – si sta diffondendo in gran parte delle coste italiane. Il Governo sta già mettendo in campo un impegno straordinario, ma saranno necessarie ulteriori risorse economiche ingenti per contrastare questo flagello ambientale, sociale ed economico che rischia di compromettere la sostenibilità della pesca artigianale e delle nostre comunità costiere”.
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| 04/09/2025, 7:32 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Pisa, Fedagripesca Toscana: “Lupi sempre più vicini alle case: se non si interviene non sarà l’ultimo caso” La Federazione di Confcooperative Toscana e l’avvistamento a Marina di Pisa. “Non si tratta più di episodi isolati. Serve un controllo efficace”.
Pisa, 27 ottobre 2025 – “L'avvistamento del lupo a Marina di Pisa, in prossimità del centro abitato e del litorale, è l'ennesimo segnale di una preoccupante alterazione delle sue abitudini biologiche naturali. Questi animali non sono più confinati nelle aree boschive o montane come dovrebbero, ma si avvicinano sempre più alle attività umane”.
Lo sottolinea Fedagripesca Toscana dopo la segnalazione di un lupo nel centro del paese.
“Non si tratta più di episodi isolati — spiega Fedagripesca Toscana —. Questo rappresenta un problema non solo per la sicurezza, ma anche per la tutela delle attività agricole, zootecniche e ittiche che operano sul territorio”.
“Negli ultimi mesi, infatti, si moltiplicano i casi di animali uccisi dai lupi, non solo selvatici ma anche domestici e d’allevamento, e si registrano avvistamenti in prossimità delle abitazioni. È il segnale di un’alterazione evidente dell’equilibrio naturale — prosegue l’associazione — dovuta anche a un incremento numerico della specie e alla mancanza di strumenti di gestione realmente efficaci”.
Fedagripesca Toscana ribadisce che “la tutela della fauna selvatica è importante, ma va accompagnata da politiche di controllo e monitoraggio che garantiscano la sicurezza delle persone e la sostenibilità delle attività economiche”.
“Non si tratta di essere contro il lupo — conclude l’associazione — ma di mantenere un equilibrio. Gli animali selvatici devono restare nei loro ambienti naturali: quando arrivano fin dentro i paesi o lungo le aree costiere significa che qualcosa non sta funzionando nel sistema di gestione”.
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| 27/10/2025, 20:57 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
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Fermo pesca, Fedagripesca Toscana: “A rischio centinaia di lavoratori nella nostra regione, servono ristori immediati” Il vicepresidente Bartoli: “Il blocco per due mesi è insostenibile. Apprezziamo impegno del Ministero, ma bisognava trovare una soluzione diversa”
Firenze, 3 novembre 2025 - “Un blocco della pesca a strascico per due mesi consecutivi è economicamente e socialmente insostenibile per le marinerie toscane, che rischiano il collasso senza sostegni immediati”.
A dirlo è Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Toscana, commentando il nuovo stop obbligatorio alle attività deciso dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste in applicazione del Regolamento Ue 2025/219. Il provvedimento, in vigore dal 31 ottobre al 30 novembre 2025, arriva dopo un mese di fermo biologico e riguarda oltre cento imbarcazioni e centinaia di lavoratori lungo la costa toscana.
“L’impatto è devastante – spiega Bartoli – non solo per le imprese di pesca, ma anche per le cooperative che gestiscono i mercati ittici, i servizi di filiera e, a cascata, per la ristorazione e il commercio locale”.
“A complicare ulteriormente la situazione c’è anche il fermo della pesca del nasello, previsto per il mese di novembre e relativo alla pesca artigianale: si tratta di un comparto già duramente colpito durante l’estate dall’emergenza del granchio blu – ricorda il vicepresidente di Fedagripesca Toscana – e che oggi si trova a fare i conti con un’ulteriore interruzione di reddito”.
“Siamo i primi a riconoscere gli sforzi del Ministero per evitare un blocco totale fino a fine anno - aggiunge Bartoli - ma questa situazione doveva e poteva essere gestita in modo diverso. Le motivazioni di questo nuovo fermo erano note da tempo: serviva una pianificazione più attenta e un piano di gestione calibrato sui singoli areali di pesca e sulle flotte locali, per evitare che decisioni generali penalizzassero indiscriminatamente tutto il comparto”.
“Le nostre imprese – conclude il vicepresidente di Fedagripesca Toscana – hanno un’assoluta e impellente necessità di poter programmare il proprio lavoro, senza subire le conseguenze di fattori esterni che nulla hanno a che fare con la pesca locale. Chiediamo alle istituzioni nazionali e regionali l’attivazione immediata di strumenti di sostegno, ristori adeguati e liquidità rapida per salvaguardare il futuro di un settore che rappresenta un presidio economico e sociale fondamentale per le nostre comunità costiere”.
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| 03/11/2025, 20:41 |
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Marco
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Agricoltura, Confcooperative Toscana: “Difendere i Gruppi di Azione Locale, la nuova Pac li indebolisce” Il presidente Grilli sull’iniziativa di Anci Toscana e Accademia dei Georgofili: “Serve una strategia che non tagli fuori i territori”
Firenze, 26 novembre 2025 – “La nuova Politica Agricola Comune rischia di oscurare i Gruppi di Azione Locale, che da anni rappresentano un presidio concreto per lo sviluppo delle aree rurali, la coesione territoriale e l’innovazione”.
A dirlo è Alberto Grilli, presidente di Confcooperative Toscana, commentando l’iniziativa promossa da Anci Toscana e dall’Accademia dei Georgofili sul futuro della Pac 2028-2034 a cui ha preso parte anche l'associazione.
“I Gal non sono un tecnicismo: sono i soggetti che attuano il programma europeo Leader, lo strumento che permette alle comunità locali di decidere come investire le risorse a disposizione - prosegue Grilli -. Grazie a Leader, cooperative, enti locali, associazioni e cittadini possono progettare e finanziare azioni concrete sulle priorità del territorio: dalla manutenzione del territorio allo sviluppo di filiere locali, dalla creazione di servizi alle politiche sociali per contrastare lo spopolamento. Senza i Gal, molte iniziative concrete rischiano di non partire. È uno strumento strategico che non possiamo permetterci di perdere”.
Secondo Confcooperative Toscana, la nuova riforma della Pac 2028, con il Fondo Unico europeo, rischia di indebolire questo modello partecipativo. “Occorre garantire che i Gal continuino a operare con autonomia, risorse dedicate e ruolo centrale nello sviluppo locale – sottolinea il presidente –. Solo così le comunità rurali potranno pianificare progetti concreti e sostenibili”.
Grilli ricorda inoltre il ruolo strategico delle Cooperative di Comunità, veri presidi nei territori più fragili. “Queste cooperative possono diventare ancora più efficaci se sostenute con politiche locali mirate e risorse adeguate. Insieme ai Gal rappresentano la spina dorsale dello sviluppo rurale e sociale della Toscana”.
“Come Confcooperative Toscana – conclude il presidente – chiediamo a Regione e istituzioni di fare fronte comune per assicurare che la programmazione futura riconosca il valore dei Gal e del programma Leader, valorizzando agricoltura, partecipazione, servizi e coesione territoriale, elementi indispensabili per costruire un futuro sostenibile per le comunità rurali”.
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| 26/11/2025, 19:31 |
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