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Condifesa Veneto 
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Domani a Conegliano, Vite in Campo 2017
il casting delle migliori tecnologie per la viticoltura sostenibile

Treviso, 4 maggio 2017 - Tre giornate dedicate all’innovazione in viticoltura, con l’obiettivo di promuovere pratiche sempre più sostenibili nei vigneti di Marca. Questo il filo conduttore di Vite in Campo 2017, rassegna di tre appuntamenti promossa da Condifesa Treviso, in collaborazione con Consorzio di tutela del Conegliano-Valdobbiadene DOCG e il Consorzio di tutela Prosecco DOC. Il primo dei tre incontri si terrà nella mattinata di domani, venerdì 5 maggio, nell’Aula magna del Cirve a Conegliano, dove andrà in scena il “Forum Macchine”: un’illustrazione a cura delle case costruttrici delle più innovative soluzioni tecnologiche (mezzi per la difesa fitosanitaria, gestione del sottofila, macchine e trattori per vigneti di pianura e di collina a basso impatto ambientale), che saranno valutate da una commissione di esperti, presieduta da Luigi Sartori, docente dell’Università di Padova, e composta dai rappresentanti di UNACMA - Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole, APIMA Ass. Prov. Imprese di Meccanizzazione Agricola Modena e Condifesa Treviso.

Le migliori macchine e attrezzature selezionate saranno quindi protagoniste di un successivo appuntamento, in programma sabato 27 maggio a Susegana, dove saranno provate in campo nei vigneti dell’Azienda agricola Conte Collalto e sperimentate sia sui terreni di pianura, sia su quelli di collina.

“Con questa iniziativa si conferma l’impegno di Condifesa Treviso per stimolare i costruttori a sviluppare tecnologie sempre più all’avanguardia e rispettose dell’ambiente - afferma Valerio Nadal, presidente Condifesa Treviso - Un impegno che va incontro alla crescente domanda di nuove tecnologie da parte delle aziende agricole, che in numero sempre maggiore si avvicinano alle pratiche sostenibili. Una sensibilità che è frutto anche dell’azione del Condifesa, che fin dal 2006 promuove l’utilizzo di macchine da recupero, oggi attive con oltre 300 unità in tutto il territorio della Marca Trevigiana”.

A completare il programma della rassegna “Vite in campo”, un appuntamento intermedio in programma venerdì 26 maggio alle ore 18, sempre presso l’Aula magna del Cirve, dove si terrà il convegno dal titolo La meccanizzazione viticola per la certificazione di qualità, il paesaggio e il turismo sostenibile. L’incontro porrà l’accento su come la meccanizzazione sia uno dei fattori principali di determinazione dell’aspetto estetico di campi e colline coltivati, con ovvi riflessi sull’attrattività turistica del territorio.

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04/05/2017, 16:06
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Lettera aperta

Concia delle sementi di mais e applicazione della difesa integrata

La quantità di seme di mais conciato con insetticidi che sarà a disposizione per la prossima campagna 2018 viene decisa in questi giorni dalle ditte sementiere.

Questa decisione viene presa con l'obbligo vigente di applicazione dei principi della Difesa integrata (DI); tra questi, quello che stabilisce che i trattamenti chimici debbano essere effettuati solo dopo che è stato stimato il livello degli organismi nocivi e che tale valore è risultato superiore a una soglia di danno. I trattamenti non devono quindi essere effettuati se non ci sono popolazioni di parassiti dannose. In altri termini i trattamenti su base profilattica, senza valutazione della necessità, sono in netto contrasto con i principi della difesa integrata (quindi contro la normativa vigente).

Questo principio è preso in considerazione nelle scelte di oggi, non modificabili nella prossima primavera? Un primo passo affinché le scelte si avvicinino all’applicazione della DI è decidere l’ammontare del seme conciato con insetticidi in base alla valutazione del rischio di danno. Nelle regioni maidicole sono stati raccolti molti dati per molti anni sui livelli di rischio (anche nell’ambito del progetto APENET (http://www.reterurale.it/downloads/APEN ... 06_11.pdf; http://www.reterurale.it/apenet/apenet 2011), pubblicati sia in riviste italiane sia internazionali (si vedano ad esempio i seguenti articoli DOI 10.1007/s11356-014-3628-7 e DOI 10.1007/s11356-016-7692-z)

Il danno da fitofagi ipogei (particolarmente elateridi) in grado di avere ripercussioni negative sulla produzione è sempre risultato ampiamente al di sotto del 5% della superficie studiata (ancora inferiore quello da fauna selvatica e da condizioni ambientali avverse); sono stati anche individuati i metodi per accertare ove il rischio di danno è più elevato e per accertare con precisione se il livello delle popolazioni è sopra la soglia di danno o meno (si veda ad es. http://www.venetoagricoltura.org/basic.php?ID=6553).

L’esperienza del Fondo Mutualistico Mais offerto dai Condifesa di Veneto e Friuli V.G. e creato in collaborazione con Veneto Agricoltura, (2014 – 2017) che ha interessato una superfice media annua coperta dal fondo di 44.217 ettari ha confermato i dati già raccolti. Nella media le richieste di indennizzi, ha riguardato meno dell’1% della superficie assicurata sia per i danni da insetti del terreno, includendo anche il danno da diabrotica, sia per i danni da fauna selvatica (inclusi i danni da uccelli). In media a fronte di un apporto complessivo al fondo pari a 455.874,31€ (costo sempre inferiore ai 4 €/ha), i danni indennizzati sono risultati 302.932,31€ (triennio 2015 – 2017).

I fondi mutualistici garantiscono la completa copertura del danno all’investimento della coltura del mais (reddito garantito), per ogni causa avversa (biotica/abiotica) che possa accadere tra la semina e lo stadio di 8 foglie (si veda http://www.coditv.it/Attivit%C3%A0-Mutu ... egolamento del fondo). Essi possono sostituire i trattamenti insetticidi ove il rischio è basso o gli errori dell’applicazione della difesa integrata, compreso il mancato funzionamento dei trattamenti in caso di attacchi significativi. Ovviamente l’adesione ai Fondi implica l’applicazione della difesa integrata a mezzo anche di specifico bollettino (Bollettino Colture Erbacee http://www.venetoagricoltura.org/news_i ... 20&IDDX=60) con una significativa riduzione delle superfici trattate e dei relativi impatti ambientali. Chiaramente l’approccio assicurativo garantisce di coprire i danni (con bassa incidenza) che la variabilità naturale rende non prevedibili o prevedibili a costi molto alti.

Alla luce della considerevole quantità di informazioni sul rischio di danno disponibili, si chiede di valutare di rendere più proporzionate al rischio (e quindi all’applicazione dei principi della DI) le quantità di semente conciata con prodotti destinati a contrastare gli attacchi da uccelli e da insetti del terreno.

In pratica, la maggior parte della semente dovrebbe essere non conciata con insetticidi e comunque per tutti gli ibridi dovrebbe essere disponibile semente non conciata in quantità apprezzabile, in modo da consentire l’applicazione della DI agli aderenti ai fondi mutualisti e ai non aderenti (utilizzo di semente conciata – ed eventuali altri trattamenti - solo sulla base della valutazione del rischio e dell’accertamento di popolazioni sopra la soglia di danno).

Valerio Nadal, Presidente Condifesa Veneto

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11/01/2018, 15:43
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CONSORZIO AGRARIO DI TREVISO E BELLUNO
IMPRESE TREVIGIANE ALL'EIMA: LA CARICA DEI 400

Domani 7 pullman, con soci e clienti del Consorzio, in trasferta a Bologna per scoprire innovazioni tecnologiche e strumentali, tra sostenibilità e agricoltura 4.0

Domani, mercoledì 20 ottobre saranno 7 i pullman in partenza dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno in direzione Bologna. Una delegazione di 400 persone, tra funzionari, tecnici, soci e clienti del Consorzio, che varcherà i cancelli della Fiera di Bologna per la prima edizione post-Covid di EIMA, l’Esposizione Internazionale di Macchine per l'Agricoltura e il Giardinaggio.

Un appuntamento fondamentale per chi opera in agricoltura poiché presenta le innovazioni tecnologiche del comparto a livello mondiale, grazie alla partecipazione delle principali industrie costruttrici di ogni continente. Un'occasione d'incontro che il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno intende sfruttare appieno, accompagnando soci e clienti alla scoperta delle principali novità che riguardano la tecnologia in agricoltura.

La ripresa post pandemia per il settore agricolo, infatti, ha segnato un deciso passo verso il futuro, per rispondere alle esigenze di sostenibilità e tutela ambientale oggi richieste al comparto. Un obiettivo che gli imprenditori agricoli trevigiani e bellunesi intendono perseguire sfruttando sia le opportunità messe a disposizione dal Piano Nazionale Transizione 4.0 sia la professionalità dei consulenti e dei tecnici del Consorzio.

«Con questa iniziativa – spiega il direttore del Consorzio Agrario, Antonio Maria Ciri – proseguiamo nel cammino verso un'agricoltura sempre più sostenibile e resiliente, un obiettivo che oggi, grazie alle nuove tecnologie, tutti gli imprenditori agricoli possono facilmente raggiungere. Il nostro compito principale, come Consorzio Agrario, è infatti quello di essere sempre più “la Casa degli Agricoltori”, accompagnando i nostri soci in questo passaggio, permettendo loro di aggiornarsi e consentendogli di scegliere le soluzioni più adatte ad ogni singola realtà imprenditoriale».

Ad EIMA 2021, infatti, i tecnici del Consorzio saranno a disposizione dei clienti trevigiani e bellunesi per aiutarli ad avvicinarsi e comprendere le novità presenti in fiera, valutando le soluzioni più adatte a migliorare qualità, sostenibilità e tracciabilità delle produzioni ma anche la competitività aziendale.

Non a caso, uno degli appuntamenti principali per la delegazione del Consorzio sarà l’incontro con il direttivo e lo staff New Holland, di cui il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno è partner storico e distributore di riferimento per le province di Treviso, Belluno e Venezia. Presente ad EIMA con uno stand di 3.000 mq², New Holland offrirà agli operatori del settore una panoramica su tutte le novità dedicate ai settori agricoli, a conferma della propria vocazione multi-specialistica e sempre più orientata ad una agricoltura sostenibile e circolare.

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19/10/2021, 17:14
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CONSORZIO AGRARIO DI TREVISO E BELLUNO:

AD AGRIMONT PER SOSTENERE L’AGRICOLTURA DI MONTAGNA

A Longarone Fiere torna l’appuntamento dedicato al mondo agricolo montano.

Il Consorzio al fianco di chi si impegna per conservare territori preziosi.

Longarone Fiere, 18-19 e 24-25-26 marzo 2023.

Pad. C - Stand S1-10/R32-41

Prosegue l’impegno del Consorzio Agrario per lo sviluppo del comparto agricolo delle province di Treviso e Belluno. Il prossimo appuntamento che vedrà impegnato il Consorzio è Agrimont, fiera dell’agricoltura e zootecnia di montagna in programma a Longarone nei giorni 18-19 e 24-25-26 marzo 2023.

Una presenza che sottolinea la volontà del Consorzio di sostenere il settore primario a 360°, offrendo i propri servizi anche alle aziende che operano nei territori montani.

«La nostra presenza ad Agrimont – sottolinea Antonio Maria Ciri, direttore del Consorzio - conferma quanto la nostra realtà sia impegnata anche nei confronti del territorio bellunese, dove operare in agricoltura non significa solamente produrre perseguendo la qualità ma, soprattutto, impegnarsi attivamente per salvaguardare il paesaggio e tutelare la biodiversità, conservando e rendendo fruibile il territorio a vantaggio di tutti. Un’agricoltura “eroica”, che affronta molteplici sfide e che da sempre può contare sul supporto del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno».

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15/03/2023, 17:33
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