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Associazione Nazionale Città dell'Olio 
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Domenica 25 ottobre in 16 Regioni, dalla Lombardia alla Sardegna

Camminata tra gli Olivi: 84 Città dell'Olio insieme

per scoprire i paesaggi olivetati e l’olio nuovo

Percorsi di trekking, escursioni in bici, degustazioni di pane e olio, visite ai frantoi, esperienze di raccolta delle olive. Esperienze uniche organizzate nel pieno rispetto delle norme anti-Covid

Passeggiare tra gli ulivi a piedi e in bici, in piccoli gruppi osservando il distanziamento sociale, muniti di mascherine, guanti, gel igienizzante nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, si può, anzi, si deve. Per vincere la paura e continuare a credere che presto torneremo alla normalità.

Con questo spirito, la quarta edizione della Camminata tra gli Olivi si svolgerà alla scoperta di percorsi inediti fatti di paesaggi olivetati nel momento della raccolta e dell’assaggio dell’olio nuovo, in un'annata difficile come produzione (– 30% secondo le stime Unaprol-Ismea) ma di grande qualità.



Oltre ogni previsione, sono ben 84 le Città dell'Olio di tutta Italia che hanno risposto alla richiesta dell'Associazione nazionale Città dell'Olio di mettersi in gioco e dare un segnale - domenica 25 ottobre – e che organizzeranno una giornata dedicata alla scoperta del paesaggio olivicolo durante la quale vivere esperienze uniche per celebrare l'olio extravergine di oliva e chi lo produce. Percorsi di trekking, escursioni in bici, degustazioni di pane e olio, visite ai frantoi, giornate di raccolta delle olive, mini-tour alla riscoperta di chiese, musei e palazzi storici ma anche ricette tipiche con prodotti locali.

"Non possiamo e non dobbiamo arrenderci - spiega Michele Sonnessa presidente delle Città dell'Olio - vogliamo continuare a vivere e ad emozionarci per le piccole cose come passeggiare tra gli olivi secolari, godersi una merenda di pane e olio, visitare un vecchio frantoio, partecipare alla raccolta delle olive. Oggi più che mai la nostra "Camminata tra gli Olivi" assume un significato particolare. Non è un evento come tanti, ma un'occasione per riscoprire la bellezza dei gesti semplici e dei paesaggi familiari. Crediamo che questo sia anche un modo per promuovere il turismo dell'olio (legge nazionale dal gennaio scorso) e rilanciare l'economia di piccole comunità che vivono di questa cultura. Naturalmente desideriamo che la manifestazione si svolga ovunque in condizioni di massima sicurezza per i partecipanti. Per questo abbiamo fornito ai Comuni le mascherine e chiesto agli organizzatori di vigilare attentamente sul rispetto delle regole".

In 16 Regioni italiane - dalla Lombardia alla Sardegna - sarà possibile immergersi nel paesaggio olivato, accompagnati da guide esperte o dagli stessi olivicoltori e frantoiani e diventare, al tempo stesso, testimoni e custodi di una civiltà millenaria. La Camminata tra gli Olivi con la sua formula originale, infatti, unisce turismo sostenibile e racconto del territorio, celebrando la qualità di un prodotto autentico: l'olio extravergine d'oliva.

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14/10/2020, 16:32
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Domenica 25 ottobre in 13 Regioni
Camminata tra gli Olivi: ultima domenica di festa per 51 Città dell’Olio che nel rispetto delle norme anti-Covid, hanno organizzato passeggiate tra gli ulivi

Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio: “Un successo inaspettato. C’è bisogno di tornare alla normalità, in piena sicurezza”

Una domenica di festa, l’ultima almeno per i prossimi 30 giorni. Un’occasione per tornare - anche solo per qualche ora - alla normalità. Quest’anno la Camminata tra gli olivi, promossa dall’Associazione nazionale Città dell’Olio attraverso i suoi coordinamenti regionali e svoltasi il giorno prima dell’entrata in vigore delle ulteriori restrizioni imposte dal nuovo Dpcm, ha avuto per tutte e tutti i partecipanti il gusto della libertà ritrovata, assaporata all’aria aperta, passeggiando in bici o a piedi tra gli olivi.

In 13 regioni e 51 città, tantissime persone hanno partecipato all’evento rispettando rigorosamente le regole: distanziamento sociale, mascherine, gel igienizzante. E in questa quarta edizione della Camminata tra gli Olivi ha pagato soprattutto il coraggio e l’ostinazione di sindaci ed assessori che facendo “salti mortali” per adeguarsi alle nuove norme anti-Covid, hanno scelto di garantire il corretto svolgimento dell’iniziativa.

Un ringraziamento speciale va anche a tutti gli amministratori che si sono adeguati alle ordinanze restrittive emesse dalla Regioni e hanno dovuto annullare la Camminata pure avendola organizzata nei minimi dettagli e con tante precauzioni.

“La Camminata tra gli Olivi al tempo del Covid è stata un successo inaspettato che ci conferma che c’è bisogno di favorire un ritorno alla normalità in piena sicurezza e creare le condizioni per cui si possa convivere con questa situazione senza paralizzare la vita delle persone - ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente delle Città dell’Olio – Siamo molto grati ai nostri soci per l’impegno che hanno messo nell’organizzazione delle Camminate tra gli olivi, perché fin dal principio abbiamo chiesto loro di aiutarci ad esorcizzare la paura, regalando ai loro cittadini attimi di felicità e spensieratezza. Chi ha partecipato alla Camminata tra gli olivi, lo ha fatto rispettando le regole, dimostrando di avere senso di responsabilità e attenzione per la sua comunità. Ora, dobbiamo guardare avanti e iniziare a progettare una quinta edizione ancora più ricca di novità. Siamo certi che presto torneremo ad immergerci nel paesaggio olivicolo e nella quotidianità di olivicoltori e frantoiani, senza avere più limitazioni, godendoci appieno l’immenso patrimonio fatto di cultura e di sapori indimenticabili della nostra bella Italia”

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27/10/2020, 14:24
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Le esperienze in gara saranno caricate su www.turismodellolio.com entro il 15 novembre

Concorso Turismo dell’Olio: una giuria 11 esperti italiani e internazionali giudicherà le migliori esperienze turistiche legate all'extravergine delle Città dell’Olio

Una squadra di undici tra i massimi esperti di oleoturismo, enogastronomia e marketing del territorio premierà il vincitore

Una giuria di giornalisti ed esperti di oleoturismo, enogastronomia e marketing del territorio italiani e internazionali, premierà la migliore esperienza turistica legata all'extravergine in gara nel Primo Concorso nazionale dedicato al Turismo dell'Olio promosso dall’Associazione nazionale Città dell'Olio.

Sono 11 i giurati scelti per raccogliere una sfida importante quella di giudicare l’idea, la proposta, la best practice, l’esperienza vincente, quella cioè che ha tutte le carte in regola per ottenere il riconoscimento di alta qualità delle Città dell’Olio.

La presidenza della giuria è affidata alla prof.ssa Roberta Garibaldi tra i massimi esperti italiani del settore, autrice del Rapporto annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano e alla direzione scientifica del progetto. Con lei saranno in giuria: Giorgio Palmucci Presidente di ENIT, Roberto Di Vincenzo Presidente di ISNART–Unioncamere, Michele Sonnessa Presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio, Nicola D'Auria Presidente del Movimento Turismo del Vino e dell’Olio, Paolo Morbidoni Presidente Federazione italiana Strade del Vino e dei Sapori, Colombe McCarthy Director Europe div.- Destinations & Adventures (Usa), Fabiola Pulieri giornalista enogastronomica e sommelier dell'olio, Alberto Grimelli direttore di Teatro Naturale, la foodblogger Alice del Re (Pane Libri e Nuvole) e la travelblogger Elisa Orlando (In giro con Piccinaccia). I giurati esprimeranno il loro insindacabile giudizio sulla base della rispondenza delle proposte in gara a criteri molto precisi e rigorosi: creatività e innovazione, sostenibilità e paesaggio, orientamento del turista, comunicativi e promozione, valorizzazione del territorio e integrazione con le attività delle Città dell'Olio. Sei le categorie in gara: Frantoi/Aziende olivicole; Oleoteche; Musei dedicati all’olio/Frantoi Ipogei/Uliveti Storici; Ristoranti/Osterie; Dimore Storiche/Hotel/B&B/Agriturismi; Tour operator/Agenzie di viaggio/Altri organizzatori di esperienze (ProLoco/Associazioni) che entro il 15 novembre caricheranno le loro esperienze sul sito www.turismodellolio.com.

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12/11/2020, 14:13
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Olio di oliva: meno 30% la produzione 2020/21

Roma, 17 novembre 2020 - I primi dati sulla raccolta di olive indicano un peggioramento del quadro produttivo delineato in via preliminare a settembre.

Secondo l’aggiornamento previsionale elaborato dall’Ismea e Unaprol, la produzione della campagna 2020- 21 dovrebbe attestarsi a 255 mila tonnellate, con una riduzione del 30% sullo scorso anno.

A condizionare la raccolta è soprattutto l'alternanza tra anno di carica e anno di scarica al Sud, dove Puglia, Calabria e Sicilia fanno registrare contrazioni rispettivamente del 43%, 38% e 15%. Al Centro Nord si confermano, invece, le previsioni piuttosto rosee di inizio autunno con incrementi del 31% in Toscana, 8% nel Lazio, 70% in Umbria e del 100% in Liguria, dopo gli scarsi livelli dello scorso anno. In generale, comunque, ci si attende in tutta la Penisola un olio di elevata qualità grazie all’ottima fioritura, a condizioni meteo non avverse e ai limitati attacchi della mosca olearia.



Stima della produzione nazionale 2020 (tonnellate)


Allegati:
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17/11/2020, 12:47
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Giovedì 26 novembre è la Giornata internazionale dell’Olivo
Città dell’Olio: con l’olivo celebriamo le nostre radici ma anche il nostro futuro

sempre più improntato ad un turismo dell’olio e ad una agricoltura sociale

Ad un anno dal riconoscimento Unesco si torna a parlare dell’olivo e il suo ruolo


"In un momento storico di grande incertezza, l'olivo simbolo universale di pace, saggezza, armonia ed espressione di una civiltà millenaria che affonda le sue radici nel Mediterraneo, rappresenta la nostra solida identità. Noi delle Città dell'Olio vogliamo rendere omaggio a questa pianta sacra, rinnovando il nostro impegno nella sua valorizzazione e promozione. Un impegno che va avanti da più di 25 anni".

Con queste parole Michele Sonnessa presidente delle Città dell'Olio ricorda la Giornata internazionale dell'olivo, istituita il 26 novembre 2019 dall’Unesco.

Un anno fa, infatti, con una risoluzione approvata all’unanimità, il Consiglio esecutivo dell'Unesco sanciva che l'olivo contribuisce allo sviluppo economico e sociale sostenibile dei popoli ed elemento di unità e diversità di tutte le culture, trascendendo i confini e consentendo scambi tra i popoli.

“L'Unesco ha riconosciuto all'olivo il suo ruolo culturale e il suo ruolo di volano nello sviluppo delle comunità rurali. Intorno all'olivo - spiega Sonnessa - nascono le città di identità come le conosciamo oggi, che attraverso l'insieme di saperi e mestieri ad esso collegati, promuovono prodotto e paesaggio insieme. L’olivo e l’olio sono un elemento identitario a cui non possiamo rinunciare, perché parla di chi siamo e delle nostre radici. Ma è anche una leva potente di sviluppo turistico ed occupazionale, attraverso un’offerta integrata di esperienze legate all’olio improntate alla conoscenza e alla convivialità e investimenti a sostegno dell’autoimprenditorialità legata all’agricoltura sociale”.

Inoltre, questa Giornata ci ricorda che la pianta di olivo oltre ad essere un elisir di lunga vita essendo l’alimento principe della Dieta Mediterranea, costituisce una barriera ambientale efficace contro la desertificazione e la protezione contro l'erosione ed è un agente nella lotta contro il riscaldamento globale, catturando più CO2 di quanta ne emette nell'atmosfera sotto forma di gas a effetto serra durante l'intero ciclo di coltivazione e durante il processo di produzione dell'olio d'oliva. Allo stesso tempo, riconosce l'impatto del settore olivicolo sull'occupazione e la salvaguardia dell'ambiente e il conseguente contributo allo sviluppo sostenibile, nonché le virtù dell'olio d'oliva per la salute, le sue proprietà terapeutiche e i suoi benefici alimentari.

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25/11/2020, 10:49
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“Patto di Spello. Per l'Enoturismo e l’Oleoturismo italiani”



Un accordo tra le organizzazioni italiane: Città del Vino, Città dell'Olio, Movimento Turismo del Vino e dell'Olio e Federazione Italiana Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori, per lavorare nei prossimi anni in modo sinergico nel settore dell'eno e oleoturismo.

L'accordo verrà presentato al webinar di giovedì 26 novembre con i rappresentanti delle associazioni, il Ministro alle politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova e la ricercatrice Roberta Garibaldi, autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano.



Si terrà giovedì 26 novembre alle ore 10.00 il webinar dal titolo “Patto di Spello. Per l'Enoturismo e l’Oleoturismo italiani” (Per partecipare all’evento collegarsi a: https://meet.starleaf.com/4997863142/browser).

Il Patto di Spello è un accordo tra le quattro più importanti organizzazioni italiane che si occupano di turismo enogastronomico, Città del Vino, Città dell'Olio, Movimento Turismo del Vino e dell’Olio e Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori. Il patto tra questi attori, vuole dare un contributo in termini di strategie, progettualità e idee per il futuro dell'eno-oleoturismo del nostro paese e nasce con l'obiettivo di individuare terreni comuni tra i vari organismi, alimentare un dialogo propositivo con il governo nazionale e con le regioni, disegnare una strategia di settore di medio e lungo periodo.

Il webinar sarà anche l'occasione per fare il punto su ciò che è stato fatto finora e gettare le basi di una futura e costruttiva collaborazione. L'evento è organizzato dalla Strada dell'Olio e.v.o. Dop Umbria, in occasione di Frantoi Aperti in Umbria, uno degli eventi che in Italia, ventitre anni fa, è stato precursore dell'oleoturismo e del turismo esperienziale. Introdurrà l'incontro Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management ed autrice del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, che darà una fotografia dello stato dell'arte del turismo enogastronomico in Italia, dando spunti sui futuri approcci da intraprendere anche a seguito dell'emanazione della legge sull'enoturismo e della imminente legge sull'oleoturismo. A concludere l'incontro sarà l'Onorevole Teresa Bellanova, Ministroalle politiche agricole, alimentari e forestali.

Il Patto di Spello, prende il nome dal borgo medievale ad alta vocazione olivicola, un piccolo gioiello dell'Umbria ricco di storia, ma anche di eccellenze agroalimentari, dove avrebbe dovuto tenersi l'incontro in presenza. Al webinar interverranno Paolo Morbidoni, Presidente della Strada dell'Olio e.v.o. Dop Umbria" e della Federazione delle Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori, che rappresenta oltre 80 realtà di partenariato pubblico privato nel settore del vino, dell'olio e dell'agroalimentare; Michele Sonnessa - Presidente Associazione Nazionale Città dell'olio che rappresenta i comuni italiani ad alta vocazione olivicola, Floriano Zambon – Presidente Associazione Nazionale Città del Vino, organizzazione che raggruppa comuni italiani ed Enti territoriali e che si occupa della valorizzazione e promozione dei territori del vino; Nicola D'Auria - Presidente Nazionale
Movimento Turismo del Vino e dell'Olio che raggruppa le cantine italiane
selezionate per la qualità dell'accoglienza enoturistica, Moreno Landrini - Sindaco di Spello e Roberto Morroni – Assessore Agricoltura Regione Umbria.

Per partecipare all’evento collegarsi a: https://meet.starleaf.com/4997863142/browser

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25/11/2020, 13:52
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Iniziativa promossa dalle Città dell'Olio con la direzione scientifica

della prof.ssa Roberta Garibaldi

L’Italia del Turismo dell’Olio si mette in gioco:

oltre 100 esperienze in gara al Primo Concorso nazionale promosso dalle Città dell’Olio

Il 50% delle esperienze in gara sono state proposte da frantoi e aziende olivicole. Tra le proposte innovative: sedute di yoga e meditazione, rappresentazioni teatrali e canti popolari tra gli ulivi, oil bar nei ristoranti



Oltre 100 esperienze in gara, 13 Regioni coinvolte, frantoi e aziende olivicole protagonisti assoluti dell’offerta turistica dedicata al mondo dell’olio extravergine in Italia, con più del con 50% delle proposte prevenute. Tra le categorie in gara, spiccano tour operator/agenzie di viaggio e altri enti come Pro Loco e Associazioni (il 25% delle esperienze in gara) seguono dimore storiche/hotel/B&B/agriturismi, ristoranti ed osterie e solo in fondo musei dedicati all’olio/frantoi ipogei/uliveti storici e oleoteche. I numeri del Primo Concorso nazionale dedicato al Turismo dell’Olio promosso dall’Associazione Città dell’Olio con la direzione scientifica della prof. Roberta Garibaldi, parlano chiaro: il turismo dell’olio è un settore in forte espansione che ha nei produttori ma anche negli operatori turistici e negli organizzatori di eventi, il suo motore principale. La distribuzione dell’offerta turistica legata all’olio ha un andamento omogeneo da nord a sud. Sono le Regioni con la maggiore presenza di Città dell’Olio ad aver strutturato percorsi ed eventi dedicati alla scoperta dell’oro verde e del paesaggio olivicolo: Toscana e Liguria in testa, Puglia e Lazio a seguire. Nelle esperienze in aziende e frantoi la partecipazione alla raccolta delle olive, in totale sicurezza e passeggiata nell’oliveta con degustazioni del prodotto vanno per la maggiore. Ma sono suggeriti anche e pic-nic tra gli olivi, visite guidate al frantoio con spiegazione delle varie fasi di produzione dell’olio extravergine di oliva. Tra gli eventi speciale molti laboratori con le scuole, per bambini ed adulti e alcuni tour culinari.

Dimore storiche, hotel, B&B e agriturismi si sono organizzate con possibilità di assistere alla raccolta delle olive ma anche con alcune idee innovative: la possibilità di adottare un olivo e riceverne, ogni anno, l’olio prodotto; pacchetti benessere a tema olio: massaggi in spa con prodotti a base di olio extravergine di oliva, esperienze emozionali a piedi nudi nell'erba, meditazione, corsi di cucina con degustazione.

Gli organizzatori di viaggi ed eventi puntano tutto sulle su attività esperienziali negli oliveti e negli oliveti monumentali. Qui il visitatore viene accolto da bevande a base di foglie di olivo e può degustare l’olio evo abbinato a prodotti del territorio. Ma ci sono alcuni elementi molto curiosi oltre la tradizionale visita ai frantoi che non manca mai, come la possibilità di fare lezioni di yoga, di assistere a performance teatrali e letture di poesie sull’olio, fare pranzo sotto gli olivi accompagnati da musiche e canti della tradizione, partecipare a corsi di ceramica decorando le oliere.

La presenza e l’utilizzo della Carta degli Oli delle aziende del territorio è il punto di forza delle proposte dei ristoranti e delle osterie. Ma accanto alle più tradizionali proposte di abbinamento olio – cibo, olio e pizza gourmet e olio nell’elaborazione dei dessert come il gelato, ci sono interessanti soluzioni come la presenza di punti vendita e oil bar all’interno del ristorante.

"Siamo molto felici della risposta entusiastica delle 115 strutture che hanno scelto di partecipare al nostro Concorso Turismo dell’Olio. È un segnale di forte interesse che nella fase iniziale di un progetto ambizioso come questo ci conferma che siamo sulla buona strada, che abbiamo avuto una grande intuizione, che c’è voglia in questo settore di investire e fare la differenza con proposte turistiche e buone pratiche in grado di coniugare qualità, sostenibilità, innovazione. Noi sappiamo che è da uno sforzo sinergico di messa a sistema di tutte le esperienze e dei tanti expertise specifici su questo tema che può nascere un grande movimento per l’oleoturismo in Italia.”

Nei prossimi giorni la giuria di esperti presieduta dalla prof.ssa Roberta Garibaldi, tra i massimi esperti italiani del settore, autrice del Rapporto annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano, Giorgio Palmucci Presidente di ENIT, Roberto Di Vincenzo Presidente di ISNART–Unioncamere, Michele Sonnessa Presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio, Nicola D'Auria Presidente del Movimento Turismo del Vino e dell’Olio, Paolo Morbidoni Presidente Federazione italiana Strade del Vino e dei Sapori, Colombe McCarthy Director Europe div.- Destinations & Adventures (Usa), Fabiola Pulieri giornalista enogastronomica e sommelier dell'olio, Alberto Grimelli direttore di Teatro Naturale, la foodblogger Alice del Re (Pane Libri e Nuvole) e la travelblogger Elisa Orlando (In giro con Piccinaccia) decreteranno la rosa dei 3 finalisti per ogni categoria. La proclamazione dei vincitori finali, con evento dedicato, è prevista nei primi mesi del 2021. Intanto il pubblico sta votando la sua preferita attraverso il sito http://www.turismodellolio.com" target="_blank, dove tutte le esperienze in gara sono visibili per la votazione fino al 6 dicembre.

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27/11/2020, 21:14
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Concorso nazionale Turismo dell’Olio: ecco i finalisti

Diciassette le esperienze finaliste selezionate dalla giuria di esperti presieduta dalla prof. Roberta Garibaldi, tra le 118 in gara. A marzo 2021 la proclamazione dei vincitori.

Sono 17 le esperienze dell’olio finaliste del Primo Concorso nazionale Turismo dell’Olio. La giuria di esperti presieduta dalla prof. Roberta Garibaldi, le ha selezionate tra le 118 in gara nelle sei categorie previste. Si tratta dell’Azienda Agricola Donato Parisi di Corigliano Rossano (Cs) con l’esperienza “+ Che Olio coltiviamo Cultura”, La Seggianese Società Cooperativa Agricola di Seggiano (Gr) con l’esperienza: “Un sogno racchiuso in una semplice bottiglia” e Visconti - Storie di Terra di Torremaggiore (Fg) con l’esperienza: “AgriCoolTour” nella categoria frantoi/aziende agricole. Nella categoria Oleoteche si fronteggeranno E*tra Vergine Oleoteca di Spello (Pg) e Frantoio Bo di Carlo Bo e C. di Sestri Levante (Ge). Tra i Museo dell’Olio finalisti ci sono invece: il Museo dell’Olio della Sabina di Castelnuovo di Farfa (Ri), il Museo dell’Olivo Carlo Carli - Fratelli Carli S.p.A. di Imperia (Im) e il Museo della Civiltà dell’Ulivo di Trevi (Pg). Sfida all’ultimo piatto per i ristoranti arrivati in finale. Si tratta de La Mar snc di Sardu Daniele & C. di Alghero (Ss) con la proposta: “Dal Mare e dagli Orti di Alghero”, il ristorante La Pergola snc di Vatti Tommaso e Federico di Radicondoli (Si) con “Elisir” e Oyster fish srls di Termoli (Cb) con “Mare forza olio”. Nella categoria Dimore storiche/Hotel/B&B/Agriturismi i tre finalisti sono: l’Azienda agricola Laghel 7 di Paola Jori ad Arco (Tn) con l’esperienza: “Dove l’olio nasce “slow””, la Masseria San Martino di Fasano (Br) con l’esperienza: “Raccolta delle Olive e non solo ... all'insegna di Tradizioni, Relax e Natura” e la Tenuta Ciminata Greco di Pietro Greco di Corigliano-Rossano (Cs) con l’esperienza: “Tenuta Ciminata Greco - Dimora storica del ‘700”. Infine sono state selezionate tre proposte nella categoria Tour operator, agenzie di viaggio, altri organizzatori (pro loco, associazioni …): la proposta “Bike tour tra gli ulivi millenari, frantoi e masserie fortificate” di Apulia La Finestra sul mare srls di Monopoli (Ba), “Lungo i sentieri dell’extravergine/Along the Evo Trails” di TasteofItaly srl Tour Operator di Siena – Toscana e “Olio&Benessere: alla scoperta degli effetti benefici dell’olio” di Valdichiana Living – Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese di Montepulciano (Si). "La competizione tra le migliori proposte turistiche d’Italia nel settore oleoturistico è alle sue battute finali. Voglio complimentarmi con le strutture che si sono messe in gioco, nell’ottica di una sempre maggiore qualificazione dell’offerta turistica legata al mondo dell’olio –ha dichiarato Michele Sonnessa presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio - le loro proposte insieme a quelle non selezionate dalla giuria rappresentano un segmento del settore turistico che ha voglia di crescere e di contare sempre di più. Sappiamo di poter intercettare visitatori attenti e curiosi sempre più consapevoli del valore del proprio tempo. A loro vogliamo rivolgerci, regalando il piacere delle cose autentiche, il ritorno alla terra, il piacere della cucina tipica e la scoperta del prodotto olio evo e i suoi mille usi”. La proclamazione dei vincitori finali e delle menzioni speciali è prevista a marzo 2021. Tutte le esperienze sono visibili sul sito www.turismodellolio.com

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Città dell’Olio e AEPI insieme per promuovere il Made in Italy

Recupero degli oliveti abbandonati e valorizzazione della biodiversità e delle piccole produzioni sono i temi al centro dell’agenda politica comune



Recupero delle aree olivicole abbandonate, valorizzazione della biodiversità e rilancio dell'agricoltura sociale. Sono gli asset strategici intorno a cui ruoterà l'attività di promozione del made in Italy che Città dell'Olio e AEPI realizzeranno insieme a partire dal 2021.

Nei giorni scorsi, l'Associazione nazionale che riunisce 350 territori olivati italiani e la Confederazione delle Associazioni Europee di Professionisti e Imprese hanno siglato un protocollo di intesa che le impegna in una vasta opera di sensibilizzazione sul tema specifico della riscoperta e della valorizzazione del paesaggio olivicolo attraverso l'organizzazione di iniziative e manifestazioni comuni; nella diffusione del Made in Italy attraverso convegni e momenti di approfondimento e nella partecipazione a progetti europei in partenariato con ReCOMed Rete Città dell’Olio del Mediterraneo che riunisce 13 Paesi del bacino del Mediterraneo.

“La collaborazione con AEPI è per noi strategica. Arriva in un momento in cui è necessario fare sinergia con partner qualificati per dare gambe a progettualità ambiziose. Investire oggi sul recupero dei terreni olivicoli abbandonati e sulle piccole produzioni che nascono da territori caratterizzati da un'alta biodiversità vuol dire scommettere sul futuro di tante Città dell'Olio che hanno le carte in regola per diventare destinazione di viaggio di tanti turisti appassionati di olio - ha dichiarato Michele Sonnessa - come Città dell'Olio in questa partita, siamo pronti a fare la nostra parte ma anche il Governo deve fare la sua. Abbiamo intenzione di richiedere alla Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova di mettere a punto un Piano strategico di recupero degli oliveti abbandonati attraverso un censimento nazionale delle aree olivicole abbandonate, da effettuare tramite le Regioni; l’inserimento nella prossima PAC di una specifica misura ambientale volta a sostenere il mantenimento e la cura degli oliveti marginali a valenza ambientale e paesaggistica con la corresponsione alle aziende di un premio annuale a copertura dei maggiori costi sostenuti e progetti specifici finanziati con risorse pubbliche, come la Legge Agricoltura Sociale. Ci aspettiamo che si possa andare avanti".

"Quando parliamo di made in Italy pensiamo sicuramente alle nostre imprese- commenta il presidente di Aepi Mino Dinoi - ma anche ai territori che le ospitano. Sono luoghi per noi pieni di significato, nonché simbolo e immagine all'estero. Penso alle zone rurali, agli oliveti e, più in generale, ai paesaggi tipici che rendono unica e variegata la nostra Italia. Credo che investire in termini di un'attenzione mirata e di progetti dedicati sia un dovere. Per questa ragione, con grande piacere, abbiamo gettato le basi di questa collaborazione con Città dell'olio, da tempo impegnata su più fronti. Un'intesa nel segno della concretezza, pronti a fornire i nostri servizi e mettere a disposizione la nostra struttura tecnica per i progetti comuni, nell'interesse dei territori e delle piccole e micro imprese che rappresentano un'eccellenza anche in questo settore".

Per l’attuazione e la programmazione delle policy di sviluppo del Protocollo di Intesa tra Città dell'Olio e AEPI, sarà istituita una cabina di regia - composta per Città dell’Olio dal Presidente Michele Sonnessa e dal Direttore Antonio Balenzano e per AEPI dal Presidente Mino Dinoi e dal Responsabile Agroalimentare e Pesca e presidente UCI (Unione Coltivatori Italiani) Mario Serpilllo - che avrà il compito di definire le linee guida per l’attuazione delle iniziative comuni, nonché di monitoraggio e miglioramento delle attività svolte.

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CITTA’ DELL’OLIO SUL DECRETO NUOVI PROGRAMMI DI SOSTEGNO AL COMPARTO OLIVICOLO-OLEARIO

Il Presidente Michele Sonnessa: “Unire le forze per lanciare un Piano nazionale Recupero Oliveti Abbandonati”


“È il momento di unire le forze per sfruttare al meglio le risorse messe a disposizione dal Mipaaf in questo settore. In particolare, è necessario investire sul miglioramento dell’impatto ambientale dell’olivicoltura che vede finanziamenti per tutte le operazioni di mantenimento di oliveti ad alto valore ambientale e paesaggistico a rischio abbandono. È l’occasione per lanciare un Piano nazionale Recupero Oliveti Abbandonati, che oltre al dramma colturale e produttivo unisce il problema ambientale di erosione del suolo. Le Città dell’Olio da tempo sono impegnate in progetti che uniscono il fenomeno dell’abbandono olivicolo a politiche di agricoltura sociale. Bisogna unire le forze tra gli Enti locali che hanno la responsabilità di governo del territorio, e le associazioni di produttori affinché il patrimonio olivicolo italiano con la sua biodiversità unica al mondo, diventi una risorsa strategica per vedere le nostre “comunità” riprendere vita anche grazie all’olivicoltura, unendo le attività di recupero (valore ambientale, sociale ed identitario) con l’innovazione.”

Con queste parole Michele Sonnessa, Presidente dell’Associazione nazionale Città dell’Olio, commenta la firma del decreto "Disposizioni nazionali concernenti i programmi di sostegno al settore dell'olio di oliva e delle olive da tavola”. I nuovi programmi di sostegno al comparto olivico-oleario partiranno il prossimo 1° aprile e si concluderanno entro il 31 dicembre 2022 e potranno contare su una dotazione complessiva pari a 69,2 milioni di euro di cui 34,59 milioni quale contributo comunitario. Di tale plafond almeno il 20% potrà essere utilizzato per interventi sul miglioramento dell'impatto ambientale dell'olivicoltura, almeno il 30% destinato al miglioramento della qualità della produzione e almeno il 15% per interventi sul sistema della tracciabilità, della certificazione e della tutela della qualità dell'olio di oliva e delle olive da tavola, in particolare il controllo degli olii venduti ai consumatori finali.

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