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News e comunicati stampa dal mondo agricolo
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Associazione Italiana Coltivatori

03/07/2025, 12:22

Associazione Italiana Coltivatori
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Re: Associazione Italiana Coltivatori

03/07/2025, 12:23

Santoianni (AIC): “Bene il Protocollo, ora consolidare strumenti e tempistiche per tutelare i lavoratori”
Roma, 3 luglio 2025 - “Plaudiamo all’impegno dei sindacati e delle parti sociali che hanno approvato ieri un accordo importante per la tutela dei lavoratori ad alto rischio per le condizioni climatiche, a partire da quelli agricoli". Lo dichiara il presidente nazionale dell’Associazione Italiana Coltivatori, Giuseppino Santoianni.
Il Protocollo quadro per l’adozione di misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche prevede indicazioni operative come la rimodulazione degli orari, la disponibilità di acqua e zone ombreggiate, la sospensione delle attività nei momenti più critici, nonché attività di informazione e formazione. Tra le novità del provvedimento l'inclusione dei lavoratori stagionali.
“Un segnale importante – prosegue Santoianni – che rafforza la cultura della prevenzione e della sicurezza, soprattutto in un settore particolarmente esposto come quello agricolo".
A livello nazionale, si stimano oltre 4.000 infortuni da caldo ogni anno, con un impatto particolare in agricoltura, edilizia e logistica.
A conferma dell’urgenza, i dati del CNR indicano che giugno 2025 è stato il secondo più caldo della storia italiana, con un’anomalia termica di +2,97 °C rispetto alla media climatica 1991–2020, superando il 2022 ma restando sotto al record del 2003.
“Il cambiamento climatico rende sempre più essenziale dotarsi di strumenti operativi chiari e condivisi – conclude Santoianni – in grado di tutelare la salute di chi lavora all’aperto, garantendo condizioni adeguate anche nei momenti di maggior rischio. Il Protocollo rappresenta un passo importante in questa direzione. Per questo auspichiamo che tale strumento diventi strutturale e che, in futuro, possa essere attivato tempestivamente già nei mesi iniziali della stagione estiva".

Re: Associazione Italiana Coltivatori

ieri, 15:24

Santoianni (AIC): «Dazi USA, necessario un fronte comune europeo per tutelare imprese e qualità del Made in Italy»
Roma, 14 luglio 2025 – «L’annuncio dell’introduzione di dazi al 30% sull’export europeo da parte degli Stati Uniti, con decorrenza prevista dal 1° agosto, apre uno scenario che non può essere sottovalutato. Una misura di tale portata non potrà non incidere in modo significativo sulla filiera agroalimentare italiano, che rappresenta non solo un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale, ma anche una leva economica e occupazionale essenziale per il nostro Paese».
Così Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori, ha commentato la comunicazione formale inviata dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen.
«Nel solo 2024 – prosegue Santoianni – il settore agroalimentare italiano ha registrato risultati di rilievo sul mercato statunitense: il vino ha superato i 1,9 miliardi di euro di esportazioni, con una crescita del 10%, mentre l’intero comparto ha fatto segnare un incremento del 16,7%. Sono dati che confermano l’affidabilità e il valore delle nostre produzioni, ma anche il ruolo di primo piano che le imprese italiane ricoprono in uno dei mercati più strategici a livello globale».
«Senza dimenticare – aggiunge il presidente di AIC – che l’introduzione di dazi di tale portata può contribuire a provocare fenomeni distorsivi come l’Italian sounding, che già oggi genera un danno stimato per 63 miliardi di euro a livello globale».
«In questo contesto – sottolinea Santoianni – è fondamentale che la risposta dell’Unione Europea sia forte, unitaria e fondata sulla valorizzazione del dialogo transatlantico, solo così si potrà garantire equilibrio nelle relazioni commerciali con gli Stati Uniti e offrire certezze alle nostre imprese per evitare quella grave escalation di conseguenze ipotizzata dai massimi rappresentanti istituzionali e legati alla materia, che sarebbe dannosa per tutti».
«Difendere il Made in Italy - conclude Santoianni - significa proteggere chi lavora ogni giorno nei campi, nei caseifici, negli oleifici, nelle vigne e nei mulini; significa sostenere le aziende agricole che, con responsabilità e visione, assicurano un futuro competitivo e sostenibile al nostro agroalimentare».
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