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Agrintesa 
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AGRINTESA, BILANCIO POSITIVO PER L’ANNATA 2022/23
VALORE DELLA PRODUZIONE OLTRE QUOTA 323 MILIONI,
CRESCONO INVESTIMENTI E PATRIMONIO NETTO

Le assemblee dei soci approvano all’unanimità il bilancio d’esercizio al 30 aprile 2023: il bilancio consolidato raggiunge i 359 milioni di euro (+11%), patrimonio netto a 140 milioni.

(Faenza, 26 ottobre 2023) – È un bilancio solido e in crescita quello presentato da Agrintesa, relativo dell’esercizio 2022-2023 (chiuso al 30/4/2023), approvato all’unanimità dalle assemblee separate dei soci, tenutesi tra il 18 e il 24 ottobre. Il bilancio consolidato di gruppo raggiunge un valore di 359 milioni di euro (+11% rispetto all’esercizio precedente), il valore della produzione di Agrintesa si attesta a 323 milioni e il patrimonio netto sfiora i 140 milioni con risultati positivi sia per il reparto ortofrutticolo che per quello vitivinicolo.

Risultati, quelli presentati dalla cooperativa ai propri soci, superiori agli obiettivi fissati lo scorso anno e che mostrano una realtà dinamica e patrimonialmente solida, accompagnati da un’elevata generazione di cassa che impatta positivamente sulla posizione finanziaria netta di Agrintesa (inferiore agli 11 milioni al 30 aprile 2023). Un quadro positivo certificato anche dalla fiducia che la base sociale ha confermato alla cooperativa nel corso dell’esercizio 2022/2023 attraverso un apporto finanziario diretto che supera i 28 milioni di euro.

Tornano a crescere anche gli investimenti che superano quota 15 milioni, dopo la prevedibile contrazione registrata nel biennio precedente e legata alla riduzione dei volumi conferiti dai soci colpiti da avversità climatiche senza precedenti. Diversi gli ambiti di intervento a cui sono state destinate risorse: agli interventi per il mantenimento dell’efficienza nei processi produttivi e per il potenziamento degli impianti di lavorazione, dei magazzini e delle cantine, si sono affiancati due grandi progetti di sviluppo legati alle energie rinnovabili e all’innovazione tecnologica. Quest’ultimo, in particolare, ha visto un’importante operazione sul fronte della sicurezza informatica e, soprattutto, l’introduzione di un nuovo sistema gestionale E.R.P. SAP con funzionalità e verticali specifici: un investimento di grande portata finanziaria e operativa inedito per il comparto ortofrutticolo e vitivinicolo che conferma Agrintesa nel ruolo di avanguardia anche sul fronte dell’innovazione digitale.

Sul fronte energetico, poi, l’esercizio 2022/2023 ha visto l’importante implementazione degli impianti fotovoltaici sugli stabilimenti della cooperativa, con l’obiettivo – centrato - di raggiungere una potenza superiore ai 9.500 KW e coprire circa il 30% del fabbisogno energetico di Agrintesa attraverso fonti rinnovabili e pulite. L’energia autoprodotta dalla cooperativa, inoltre, ha permesso una consistente riduzione dell’impronta carbonica dell’attività di Agrintesa sull’ambiente, in direzione di una sempre maggiore sostenibilità ambientale.

Sul fronte dei conferimenti, le difficoltà produttive legate agli effetti del cambiamento climatico nel 2022 sono state meno rilevanti dei due difficili anni precedenti e del pesantissimo 2023 che la cooperativa e i propri soci stanno affrontando: in questo contesto, il bilancio approvato ha attestato il conferimento dei soci a una prevalenza del 93,3% dei volumi complessivi gestiti, pari a 248.000 tonnellate per il comparto ortofrutticolo e 156.000 per quello vitivinicolo.

Un quadro complessivamente lusinghiero, quindi, che rispecchia pienamente anche il cruciale ruolo della cooperativa sul fronte socio-economico per il suo territorio: sono oltre 200, infatti, i dipendenti a tempo indeterminato di Agrintesa a cui si sommano oltre 2000 dipendenti avventizi impegnati nelle attività di ritiro, selezione, stoccaggio, confezionamento e vinificazione dei prodotti ortofrutticoli e delle uve conferite dai soci. Una cooperativa in costante movimento che l’ultimo esercizio fotografa con un numero chiaro: oltre 285.000 giornate lavorate per fornire, ogni giorno, i propri prodotti sul mercato internazionale.

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26/10/2023, 17:30
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AGRINTESA E BRIO INCONTRANO LE ISTITUZIONI DEL TERRITORIO:

“PROVINCIA VERONESE PROTAGONISTA DEL NOSTRO FUTURO”



(Zevio, VR - 11 gennaio 2024) Un incontro per mostrare le potenzialità del mondo cooperativo, raccontarne la spinta innovativa e la competitività sul mercato, gettando le fondamenta per un nuovo “ponte” con un territorio storico e di riferimento per l’ortofrutta: Agrintesa, cooperativa leader nazionale per l’ortofrutta, e Brio, realtà specializzata nella commercializzazione di frutta e verdura biologiche sia a marchio Alce Nero che per la private label della Grande Distribuzione, si sono confrontate, lo scorso 9 gennaio, con le istituzioni locali di alcuni dei Comuni della provincia di Verona, territorio di grande importanza per la frutticoltura. Il Sindaco di Palù Francesco Farina, Il Vicesindaco di Zevio Thomas Bottaccini con l’assessore all’agricoltura Nicolò Fraccaro, il Vicesindaco di Belfiore Giuseppe Vanzani e l’assessore all’agricoltura di Ronco all’Adige Michela Taietta hanno visitato il nuovo impianto di selezione e lavorazione delle mele recentemente installato nello stabilimento di Agrintesa e sede di Brio a Campagnola di Zevio prima di sedersi al tavolo con i dirigenti della cooperativa e della business unit per approfondire le opportunità di sviluppo che possono essere messe a disposizione del mondo agricolo locale.

Il territorio della provincia veronese esprime realtà importanti, soprattutto in ambito frutticolo, con particolare vocazione per mele, pere e kiwi: “Il modello cooperativo permette alle imprese associate di essere maggiormente presenti e protagoniste sul mercato, grazie all’impegno delle nostre aziende – commentano il presidente di Agrintesa, Aristide Castellari, e il presidente di Brio, Gianni Amidei - e pone il produttore al centro del processo decisionale, prestando attenzione alle specificità e alle esigenze di ogni areale in cui operiamo. L’incontro con le istituzioni locali e quelli, pianificati nel prossimo futuro, con gli imprenditori agricoli permettono di mostrare ciò che possiamo offrire alle aziende del territorio, a partire da liquidazioni puntuali e trasparenti che remunerano adeguatamente le produzioni degli agricoltori, ai quali garantiamo anche il massimo supporto in ambito agronomico, nei percorsi di certificazione, sul fronte dell’innovazione e della difesa attiva e passiva delle produzioni. Molto si può fare per garantire ulteriore sviluppo alle aziende ortofrutticole sia nel convenzionale che nel biologico della provincia di Verona: Agrintesa e Brio, che insieme ad Alegra e Valfrutta Fresco costituisce il Gruppo Alegra, sono pronte a mettere in campo il loro know-how e la loro competenza per crescere insieme”.

“Il legame con la provincia di Verona è solido e affonda le radici nel tempo - proseguono Castellari e Amidei -: Brio nasce nel 1993 come business unit della cooperativa La Primavera di Zevio, fondata nel 1989 da 15 agricoltori locali che condividevano i valori dell’agricoltura biologica e l’amore per questa terra. Nel 2014 Agrintesa è entrata a fare parte della compagine societaria: importanti investimenti nel corso degli anni hanno contribuito a rendere Brio il polo di riferimento per l’ortofrutta biologica a livello nazionale. L’ultimo, in ordine di tempo, è un moderno impianto di lavaggio, selezione e confezionamento delle mele, inaugurato proprio per la campagna 2023-24 e che abbiamo mostrato ai rappresentanti delle istituzioni locali, insieme al nuovo impianto fotovoltaico installato sulla copertura della sede di Zevio che garantisce all’azienda l’apporto di energia pulita e rinnovabile. Crediamo molto nelle potenzialità di questo territorio e siamo pronti a confrontarci con i produttori locali per immaginare ulteriori percorsi che ne valorizzino le eccellenze”.

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11/01/2024, 19:33
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IL VICEPREMIER TAJANI IN VISITA AD AGRINTESA: UN INCONTRO PER CONOSCERE LO SVILUPPO DELLA COOPERATIVA E LE ESIGENZE DEI SOCI PRODUTTORI

L’esponente del Governo ha apprezzato lo stabilimento di Castel Bolognese, specializzato nella lavorazione del kiwi e oggetto di importanti interventi nell’ambito del PNRR. Poi l’incontro tra il Ministro degli Esteri con il CdA e il Gruppo dirigente della cooperativa per un approfondimento su criticità, prospettive e strategie per il settore ortofrutticolo e vitivinicolo nazionale che vedono Agrintesa in un ruolo di primo piano..

(Castel Bolognese, 13 gennaio 2024) – Un importante momento di confronto, con al centro non solo le sfide del settore frutticolo e vitivinicolo ma anche la capacità del mondo produttivo di crescere e guardare al futuro, di reagire di fronte alle difficoltà come quelle che hanno colpito la Romagna nel maggio scorso, di innovare e investire per lo sviluppo dei propri territori: è questo lo spirito che ha animato l’incontro fra il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani e la governance di Agrintesa, nell’ambito dell’evento organizzato da Confcooperative lo scorso 12 gennaio.

Tajani ha, dapprima, visitato lo stabilimento di Castel Bolognese, storico riferimento per la lavorazione del kiwi e oggetto di un importante percorso di rinnovamento che ha visto l’installazione, negli ultimi 12 mesi, di un nuovo impianto fotovoltaico. Lo stabilimento, nel prossimo futuro, sarà oggetto di altri importanti investimenti strutturali e tecnologici che sono stati presentati al Vicepremier e che sono inseriti nei progetti finanziati dal PNRR: una serie di interventi che rappresentano un ulteriore passo in avanti nel segno di quella sostenibilità e dell’efficienza che caratterizzano, da sempre, l’operato di Agrintesa.

Il Vicepremier ha poi incontrato il CdA e il Gruppo Dirigente della cooperativa per un momento di confronto privato. “La visita dell’On. Tajani ci onora – commentano il Presidente Aristide Castellari e il Direttore generale Cristian Moretti -. Questo incontro ha rappresentato un’occasione preziosa per affrontare a 360 gradi le criticità e le prospettive di un settore che affronta da tempo grandi sfide: uno scenario che, nel 2023, ha visto concentrarsi una sequenza di avversità imponenti, dalle gelate all’alluvione, alle grandinate solo per citare quelle climatico-atmosferiche. Al Vicepremier abbiamo tracciato un quadro dettagliato, esponendo necessità e bisogni del settore ma anche mostrando quanto messo in campo dalla nostra cooperativa in termini di ricerca, innovazione e sostegno ai soci produttori, illustrando quelle strategie che sono risultate vincenti e analizzando i possibili sviluppi futuri per la frutticoltura e le vitivinicoltura italiana di fronte alla sfida del cambiamento climatico e quelle dei mercati nazionali e internazionali”.

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13/01/2024, 16:27
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ORTOFRUTTA, AGRINTESA APPRODA NEL MEZZOGIORNO
FUSIONE PER INCORPORAZIONE CON OSAS, STORICA COOP CALABRESE

Operazione effettiva dal primo di giugno. Castellari, presidente Agrintesa: “Ampliamo il bacino produttivo e il calendario di commercializzazione, tutelandoci anche dal rischio climatico”.

Nola, presidente OSAS: “Così aumentiamo l’efficienza e garantiremo migliori risultati ai nostri soci”



(Faenza, 5 aprile 2024) Agrintesa, realtà di riferimento per il settore ortofrutticolo nazionale, approda nel Mezzogiorno: nelle scorse settimane è stata infatti formalizzata dalle assemblee dei soci la fusione per incorporazione di OSAS, storica cooperativa calabrese specializzata in produzioni frutticole. L’operazione, effettiva dal primo giugno, porta così il catasto frutticolo di Agrintesa oltre quota 9.300 ettari, a cui se ne aggiungono 7.300 di vigneto e 500 di ortaggi.

“Questa operazione sviluppa il bacino produttivo di Agrintesa permettendoci di ampliare ulteriormente il calendario di produzione e tutelandoci, al contempo, dal rischio climatico: in questo modo potremo offrire un servizio sempre migliore ai nostri partner della distribuzione - commenta Aristide Castellari, presidente di Agrintesa -. Sono lieto che la nostra base sociale, con la quale ci siamo ampiamente confrontati negli ultimi mesi, abbia compreso l’importanza del progetto e le sue potenzialità: accogliamo al nostro interno una vera realtà cooperativa con la quale condividiamo interessi, valori e ideali e dove, come in Agrintesa, i produttori sono protagonisti”.

Nata nel 1962, OSAS oggi può contare su oltre 1.000 ettari coltivati dai soci nella Piana di Sibari e una compagine sociale da sempre specializzata e qualificata nella produzione di drupacee (pesche, nettarine e albicocche, con numerosi ettari di Ondine in pieno sviluppo) e agrumi, in particolare Clementine di Calabria IGP, con kiwi, cachi e arance ad arricchire il paniere. “OSAS è ad oggi la cooperativa di riferimento nel proprio territorio - spiega il presidente Luigi Nola -: la fusione in Agrintesa va nella direzione di garantire continuità e ulteriori opportunità di sviluppo ai produttori. Le basi su cui si è costruita questa operazione sono quelle della maggiore efficienza gestionale e dei migliori risultati economici per i nostri soci e giunge al culmine di un percorso sinergico avviato da tempo. OSAS, infatti, fin dal 2017 attraverso la società commerciale Campoverde, commercializza la propria produzione tramite le società commerciali, Alegra, Brio e Valfrutta Fresco”.

“Questa operazione rappresenta un importante rafforzamento di Agrintesa - commenta il Direttore Generale, Cristian Moretti -: la nostra cooperativa crede da sempre nell’aggregazione e, pur mantenendo le radici in Emilia-Romagna, sta accrescendo la propria presenza in diverse regioni a forte vocazione ortofrutticola, diversificando così gli areali produttivi. Uno sviluppo che si basa su sinergie importanti fra soci, cooperativa e territori e che ci permette di perseguire la nostra mission: garantire risposte efficaci ai nostri soci produttori e ai nostri clienti generando continuità alla filiera ortofrutticola che rappresentiamo. Questa aggregazione va esattamente in questa direzione”.

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05/04/2024, 17:14
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