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Vinitaly 2022 
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VINITALY, DEGUSTAZIONI SOLIDALI PER FAMIGLIE E PROFUGHI DELL’UCRAINA

Il ricavato delle masterclass e dalle degustazioni di Vinitaly, stimato in 80mila euro, devoluto da Veronafiere alle iniziative della Caritas. Oggi alle 16 anche l’asta benefica “Vini per la pace” battuta da Sotheby’s.

(Verona, 11 aprile 2022). La seconda giornata di Vinitaly si apre all’insegna della solidarietà per l’Ucraina. Il salone internazionale dei vini e dei distillati, in programma a Veronafiere fino al 13 aprile, ha scelto di destinare tutto il ricavato delle 76 super-degustazioni e di tutte le masterclass a pagamento alle iniziative della Caritas a sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina. La cifra, stimata in 80mila euro, sarà interamente devoluta in favore dell’accoglienza dei profughi e, in particolare, delle famiglie ucraine.

«Mai avremmo immaginato un’edizione di Vinitaly fuori dal tunnel della pandemia ma dentro a quello della guerra – commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. Uno scenario drammatico che ci interroga e che non ci lascia indifferenti. Per questo Veronafiere ha deciso di sostenere le iniziative della Caritas. Un gesto di solidarietà e di fratellanza che speriamo possa alimentare la speranza e il dialogo per un cessate il fuoco nel più breve tempo possibile».

In programma oggi a Vinitaly anche l’asta benefica “Vini per la pace” (ore 16.00, auditorium Verdi, PalaExpo). Ad organizzarla il Consorzio del vino Brunello di Montalcino in collaborazione con il Consorzio del vino Chianti Classico DOCG e il Consorzio di tutela vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia DOC. Il ricavato dei trenta lotti di vini d’annata offerti dai produttori soci dei consorzi e battuti all’asta dall’Ad Sotheby’s Italia, Filippo Lotti, sarà destinato ad alcune strutture di accoglienza per i profughi ucraini gestite dalla Caritas Diocesana di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino.

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11/04/2022, 10:37
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Vinitaly Restart riaccende i mercati internazionali. Da oggi a Veronafiere 4.400 aziende da 19 nazioni e buyer esteri da 50 paesi

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11/04/2022, 10:38
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IL VINO RIMANE UNA CATEGORIA STRATEGICA PER LA DISTRIBUZIONE MODERNA

Dialogo tra cantine e insegne distributive per affrontare l’attuale aumento dell’inflazione – Presentata oggi la ricerca completa IRI per Vinitaly sull’andamento del mercato nei primi mesi del 2022 – Gli interventi di cantine e distributori alla tavola rotonda

(Verona, 22 marzo 2022) – Il prezzo delle bottiglie di vino nei supermercati aumenterà di certo a causa della tempesta inflattiva, ma bisognerà attendere le statistiche del dopo Pasqua per capire l’entità degli aumenti. La Distribuzione Moderna (DM) cercherà comunque di ridurre al minimo gli aumenti previsti perché considera strategica questa categoria. Già nei primi mesi dell’anno ha evitato di ritoccare i prezzi a scaffale riducendo lo sconto medio per i consumatori, recuperando in questo modo marginalità. Ma la flessione delle vendite registrata nei primi mesi del 2022 non deve trarre in inganno: il 2021 era partito troppo bene per il canale della DM, favorita da un semi lockdown, e quindi il paragone con lo stesso periodo del 2022 è fuorviante. In ultima analisi, il canale della Distribuzione Moderna non solo si conferma primario nei volumi, ma prosegue in una costante qualificazione verso l’alto, vendendo sempre più bottiglie a denominazione d’origine, a un prezzo medio crescente. Per le strategie future, sia riguardo la composizione dello scaffale sia riguardo la definizione dei prezzi, questo canale avrà bisogno della massima collaborazione tra cantine e insegne distributive. E’ quanto è emerso dalla 18° tavola rotonda su vino e Distribuzione Moderna, organizzata da Veronafiere, tenutasi oggi a Vinitaly e moderata da Luigi Rubinelli, cui hanno partecipato rappresentanti di Federvini e Unione Italiana Vini e rappresentanti delle insegne distributive, che hanno valutato i dati della ricerca “IRI per Vinitaly” presentati da Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI.

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11/04/2022, 13:52
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Stress test: il vino italiano alla prova congiunturale
Alle sfide dello scenario, i produttori nazionali risponderanno con le carte di export e qualità

Verona, 11 aprile 2022 - Lo studio “Stress test: il vino italiano alla prova congiunturale” di Banco BPM e Prometeia guarda agli effetti sul settore di uno scenario geopolitico di particolare gravità: una guerra in corso che ha effetti non solo attraverso la fisiologica sottrazione di spazi di mercato nei due paesi coinvolti (340 milioni di euro esportati nell’ultimo anno in Russia e Ucraina, con Piemonte e Veneto le regioni più esposte), ma pesa sulla fiducia globale e soprattutto sui costi delle imprese.
Le conseguenze immediate sono una revisione al ribasso di quasi 3 punti nel biennio 2022-’23 per la crescita della domanda mondiale del settore. È tuttavia dal lato degli approvvigionamenti (costi, ma anche disponibilità effettiva) che le tensioni dello scenario si fanno stringenti. Nell’ultimo mese è infatti proseguita una dinamica inflattiva degli input strategici per il settore, confermando un trend già attivo nel 2021. Dopo lo shock proveniente dall’est, le previsioni Prometeia per l’anno in corso stimano un aumento a doppia cifra per le commodity più rilevanti, dall’energia ai materiali d’imballaggio, ai fertilizzanti. Nonostante i due shock, uno di domanda e uno di offerta, il fatturato delle imprese si manterrà in crescita sia nell’anno in corso (+ 2,5% i volumi) sia nel 2023 (+1,6%). La sfida sarà tuttavia legata alla marginalità, attesa stabile nell’anno in corso, rispetto a un potenziale di pieno recupero dei livelli pre pandemia stimato fino a prima dell’invasione russa.

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11/04/2022, 18:11
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VINITALY: VINO E MIXOLOGY, SI PUÒ FARE. CRESCONO I NUOVI COCKTAIL A BASE DI VINO E GRAPPA
ESORDIO BOOM AL VINITALY

(Verona, 12 aprile 2022). Corre sul filo delle tendenze l’edizione 54 di Vinitaly in corso a Veronafiere fino a domani, con l’area Mixology che registra il tutto esaurito e fa da trend setter sull’evoluzione delle abitudini di consumo, dagli aperitivi ai cocktail low o free alcol. E il vino irrompe in maniera sempre più determinante nel mondo nei drink mixati, anche in virtù di una crescente domanda dei giovani verso calici meno alcolici e più facili da bere. L’indagine dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly sul mercato americano, da sempre vero incubatore di tendenze, evidenzia come le nuove generazioni “miscelino” sempre di più il vino con le nuove bevande socializzanti. Una sorta di spritz o Bellini 4.0, fatto di ready to drink, di nuovi cocktail come il Negroni con il vermouth o il Red splash – a base di tequila, vino rosso, limone, lime e agave –, di vino aromatizzato alla frutta (come l’Asti al pompelmo rosa) all’esordio qui a Vinitaly.

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13/04/2022, 13:04
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PROGRAMMA VINITALY 2022

MERCOLEDI’ 13 APRILE

10.30 – Area Talk – Stand Mipaaf – Palaexpo
Crea/Rete Nazionale Degli Istituti Agrari (RENISA): “Cerimonia di premiazione del 6° concorso enologico istituti agrari d’Italia”
Organizzato dal MiPAAF/CREA, in collaborazione con RENISA, Rete Nazionale degli Istituti Agrari.
A premiare le classi vincitrici il sottosegretario di Sato alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Gian Marco Centinaio e il direttore generale del CREA, Stefano Vaccari.

10.30 – Sala Vivaldi – Centrocongressi Palaexpo Piano/Floor -1
Convegno: Enartis e Vinoway: cosa fare per risparmiare energia e aiutare l’ambiente
Organizzato da: Editor Vinoway

10.30 – Area esterna Pad I
Vinitaly Mixology - Grappa Revolution (evento a pagamento, prenotabile)
Organizzato da Grappa Revolution

10.30 – Padiglione Regione Veneto, pad. 4 stand D4-E4
Conferenza stampa “La tecnica di appassimento delle uve della Valpolicella: verso la candidatura a patrimonio dell'umanità":
Organizzato da: da Consorzio Vini Valpolicella.
Relatori: Luca Zaia, presidente Regione Veneto; Pierluigi Petrillo, UNESCO Chair Professor in Patrimoni culturali immateriali e diritto comparato; Christian Marchesini, presidente Consorzio Vini Valpolicella e Miriam Magnani, presidentessa Strada del Vino Valpolicella.

10.30 – Sala Rossini – Centro-congressi Arena – Hall 6/7 1° Piano
Convegno - Vino Bio: trend e Sfide
Organizzato da: Federbio Assobio

11.00 – Sala Argento - Palaexpo, ingresso A2 (piano -1)
Wine stories around the world
Organizzato da Associazione Italiana Sommelier in collaborazione con VINITALY

11.00 – Sala B - Pad. 10, 1° piano
Il mercato dei vini artigianali in USA (evento a pagamento, prenotabile)
Organizzato da Associazione Vi.Te Vignaioli e Territori in collaborazione con VINITALY

19.30 – Palazzo della Gran Guardia
Cena di Gala di fine Vinitaly

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13/04/2022, 13:06
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VINITALY CHIUDE CON RECORD INCIDENZA STRANIERI (28%).
OPERATORI A QUOTA 88MILA, 25MILA GLI STRANIERI DA 139 PAESI

(Verona, 13 aprile 2022). Si chiude l’edizione 54 di Vinitaly, che segna il solco più profondo degli ultimi anni di una manifestazione sempre più orientata al business, con i wine lover nella città medievale palcoscenico naturale di Vinitaly and the city. Vinitaly 2022 registra il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: i 25.000 operatori stranieri (da 139 Paesi) rappresentano infatti il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione – legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali – degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Un contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati arrivi ma che non ha impedito la rimodulazione dell’assetto partecipativo di una manifestazione che in chiave nazionale ha anche ribilanciato le presenze del Centro-Sud - in rialzo - con quelle del Nord.

Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: “Il ruolo delle fiere italiane è sempre più legato all’aumento numerico delle imprese che si avviano all’internazionalizzazione, in particolare delle Pmi. Vinitaly, in questa edizione più che mai, si è concentrato molto su questo aspetto con un risultato molto positivo in favore di un settore morfologicamente caratterizzato da piccole realtà. Guardiamo ora al 2023 – ha aggiunto Danese – con un evento ancora più attento alle logiche di mercato e alla funzione di servizio e di indirizzo della nostra fiera in favore di un comparto che abbiamo ritrovato entusiasta di essere tornato a Verona dopo 3 anni”.

Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: “Si è chiuso il Vinitaly che volevamo, e non era nulla scontato. Abbiamo dato un primo riscontro dopo una lunga attività di ascolto e condivisione con le aziende del settore, e dato vita a un piano che troverà, progressivamente, pieno regime entro il prossimo biennio. Segnare il record di incidenza di buyer esteri in un anno così difficile sul piano congiunturale e geopolitico è tutt’altro che banale ed evidenzia tutta la determinazione di Veronafiere nel perseguire i propri obiettivi”.

Sul fronte delle presenze estere, nel testa a testa tra Stati Uniti e Germania la spuntano i primi che confermano la leadership nella classifica delle nazioni presenti. Terzo rimane il Regno Unito, mentre il Canada subentra alla Cina nella quarta posizione, davanti alla Francia. Seguono Svizzera, Belgio, Olanda, Repubblica Ceca e Danimarca. Bene, nel complesso, le presenze dal continente europeo, che hanno rappresentato oltre due terzi del totale degli esteri. Ottime anche le performance di Francia, Svizzera, Belgio e Olanda che vedono aumentare il numero degli operatori rispetto alle passate edizioni. Si consolidano inoltre le presenze dei Paesi del Nord e dell’Est, con in evidenza Finlandia, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovenia e Romania. In ambito extraeuropeo, tengono Paesi come Singapore, Corea del Sud, Vietnam; in crescita l’India. Infine, anche se con valori assoluti contenuti, si dimezzano le presenze dall’Oceania mentre più che raddoppiano quelle dall’Africa.

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13/04/2022, 13:44
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ALCUNE VOCI DI VINITALY 2022
(in ordine alfabetico)

Nei prossimi giorni le video interviste saranno caricate su
https://youtube.com/channel/UCtQ0E-Buo1Yio6BQbjC6ILA


Michele Bernetti, titolare Umani Ronchi (Marche). È stato un Vinitaly entusiasmante, la prima vera occasione dopo tanto tempo di rincontrare fisicamente persone che non vedevamo da tre anni. Abbiamo avuto contatti con molti buyer internazionali: la nostra azienda è rivolta infatti principalmente all’estero con circa il 65% delle nostre produzioni destinate all’export. Abbiamo incontrato tutti i nostri clienti europei, una discreta rappresentanza di America e Nord America mentre l’Asia è mancata per ovvie ragioni. Il numero di buyer è stato forse minore degli altri anni ma tutti i clienti incontrati sono stati contatti di grande qualità. Per noi è stata quindi un’edizione molto positiva”.

Diego Bosoni, direttore generale Cantine Lunae (Liguria). “È andata bene, siamo contenti. Abbiamo riscontrato in questi giorni una serie di visite da parte di professionisti del settore e allo stesso tempo un grande entusiasmo nel voler ripartire e una grande attenzione verso nuovi progetti e territori da scoprire come il nostro. Noi abbiamo avuto diverse visite di acquirenti stranieri, quindi ho trovato soddisfacente anche questo aspetto. È chiaro che manca quella parte del mondo condizionata da una serie di eventi, ma nell’insieme anche considerando questo aspetto siamo contenti”.

Alessandro Cellai, enologo e direttore generale Vallepicciola (Toscana). “Questo Vinitaly è andato oltre le più rosee aspettative: non che ne avessimo dubbi, perché quando Veronafiere organizza questa manifestazione ha sempre rispettato le attese. Abbiamo trovato un clima di grande entusiasmo, persone che avevano voglia di rincontrarsi sotto il comune denominatore di questa materia prima straordinaria che è il vino, che trasmette una grandissima comunione di intenti. Positivo anche il riscontro sugli acquirenti stranieri. Sapevamo della mancanza di alcuni Paesi per ovvie ragioni, compensati però da altri”.

Andrea Farinetti, Fontanafredda (Piemonte). “Vinitaly è andato molto bene. La pandemia ci ha insegnato tante cose: una su tutte la gestione del tempo che in questa edizione è stato uno dei parametri più efficienti. Bene gli ingressi limitati e le presenze di qualità. Siamo riusciti ad ottimizzare bene gli appuntamenti con buyer e fornitori. È finalmente tornata una fiera business con nuove opportunità e nuove conoscenze. Emozionante anche rivedere partner internazionali: dagli Stati Uniti, dall’Europa, dal Giappone. Abbiamo rilevato sempre più attenzione verso i veri tesori italiani, ovvero tutti quei vini non facilmente replicabili. Il Made in Italy sta bene e deve tenersi stretta la qualità”.

Massimo Gianolli, presidente La Collina dei Ciliegi (Veneto): “Sono felice dei passi che ha fatto Veronafiere e che ha fatto l’Ice perché è stata un’edizione molto positiva. Gli ingredienti che hanno determinato un grande successo per quest’edizione sono voglia di riprendere da parte di tutti, voglia di ritornare ad essere insieme – è un ingrediente fondamentale – qualità dei visitatori e qualità dei buyer. Abbiamo avuto tantissimi clienti italiani, un horeca di assoluta qualità, così come privati e investitori di assoluta qualità provenienti anche dal mondo della finanza e molta affluenza dall’estero”.

Andrea Orsini Scataglini, direttore comunicazione Marchesi Frescobaldi (Toscana). “Noi l’abbiamo vissuta molto bene, il padiglione della Toscana ha fatto il suo, abbiamo avuto ospiti e abbiamo cercato di mantenere le regole. Abbiamo avuto le persone che volevamo e soprattutto abbiamo avuto la voglia di sentire la passione, l’energia e l’entusiasmo di un Paese che rinasce, che vuole rinascere e che vuole andare sempre più avanti. Gli importatori sono venuti, li abbiamo avuti sia dagli Stati Uniti che dall’Europa, abbiamo visto un po’ meno la parte asiatica ma le aspettative sono state molto rispettate. Anche perché questa volta Vinitaly è stata la prima fiera internazionale, altri anni succedeva che venisse anticipata da altre fiere, quest’anno ha fatto da padrona”.

Giuseppe Pagano, azienda agricola San Salvatore (Campania). “Quest’anno abbiamo molto apprezzato i due giorni riservati solo a operatori specializzati e non pubblico generico. Sul lato ripresa e internazionalità post pandemia, abbiamo registrato un ottimo riscontro. In particolare, è stata molto presente la Germania, ma anche UK e USA. Abbiamo sentito tuttavia la mancanza dell’Oriente, almeno per quanto ci riguarda. Siamo comunque fiduciosi, contenti e convinti che questa sia la strada. Verona e Vinitaly sono e restano le porta bandiera del vino italiano nel mondo”.

Riccardo Pasqua, Ad Pasqua Vigneti e Cantine (Veneto). “È andata molto bene, è stato un Vinitaly straordinario, davvero una grande emozione tornare qui dopo tre anni. Un’agenda fittissima di appuntamenti molto importanti, sia con il trade che con gli opinion leaders italiano e internazionali. Tantissima Europa e tanta America, ci sono mancati gli asiatici, ma siamo convinti che recupereremo nella prossima edizione. In definitiva, molto bene, un Vinitaly strepitoso con incontri interessanti e consolidamento di business già avviato e molte le nuove opportunità. Siamo soddisfatti e ringraziamo tutti per l’impegno in una occasione di rientro assolutamente non scontata. L’edizione 2022 ha rispettato le nostre aspettative, con un’organizzazione più fluida anche dal punto di vista logistico. Un ottimo Vinitaly”.

Antonio Rallo, Ad Donnafugata (Sicilia). “Abbiamo atteso davvero tanto questo 54° Vinitaly e siamo stati assolutamente ripagati. Un grande Vinitaly sin dal primo giorno, tantissimi stranieri e tantissimi operatori italiani, ristoratori ed enotecari. Inoltre, abbiamo avuto una grande presenza dall’estero. Quindi tutto ci fa presagire che - malgrado le tempeste - questo possa essere un buon anno”.

Luca Rigotti, presidente Gruppo Mezzacorona (Trentino). “Per quanto ci riguarda è andata oltre ogni aspettativa. È innegabile che i problemi di pandemia ci siano ancora, così come qualche problema nel trasferirsi da uno stato all’altro. Ciò nonostante, è stato davvero un Vinitaly interessante, il Vinitaly del ritorno dopo le prove generali fatte in ottobre. Per quanto riguarda i visitatori, i contatti e gli appuntamenti di lavoro non possiamo che esprimere soddisfazione. Molto buoni i contatti a livello nazionale e anche internazionale. Abbiamo avuto contatti con buyer provenienti da vari stati esteri, per cui bilancio positivo anche da questo punto di vista”.

Lino Scaravonati, Gruppo Lunelli-Ferrari (Trentino). “Un Vinitaly con risultati superiori anche alle attese. Era chiara la voglia di ritrovarsi degli operatori del mondo del vino, siano essi appassionati oppure operatori. Sicuramente è stata un’edizione soddisfacente. Per i brand più noti, come Ferrari, c’è stata grandissima affluenza, ma in generale ho notato davvero la ripresa dei contatti pre-pandemia. Ottima presenza, grande interesse, ripresa delle relazioni, consolidamento di quelle già esistenti e apertura di quelle nuove, su mercati anche di più recente acquisizione”.

Massimo Tuzzi, Ad Holding Terra Moretti (Lombardia e Sardegna). “È andata straordinariamente bene, siamo molto molto contenti. Abbiamo preparato molto bene la fiera prima di arrivarci, quindi gli appuntamenti sono stati cadenzati e ben gestiti. C’è stata buona presenza di stranieri, e devo dire che dopo questi due anni - che ci hanno imposto di ragionare in modo diverso e di apprezzare in modo diverso la possibilità di stare assieme anche durante il lavoro e quindi anche durante la fiera – abbiamo vissuto Vinitaly in modo più intenso e senza dare per scontato ciò che davamo per scontato fino al 2019. Questo per me è stato molto interessante e ci ha permesso di vivere la fiera più intensamente”.

Sergio Zingarelli, presidente Rocca delle Macìe (Toscana). “Siamo stati tra gli espositori della Special Edition di ottobre un po’ per spirito di solidarietà e anche per una voglia di ripartenza. Già in quella occasione, il risultato fu migliore delle aspettative. In questo Vinitaly sono cambiati un po’ i numeri, però abbiamo riscontrato tantissimi operatori provenienti dall’estero. Bene anche le presenze italiane, in particolare è stata una giornata importantissima. Sicuramente c’è stata meno affluenza rispetto alle passate edizioni ma con più qualità. E questo è ciò che ci serve”.

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13/04/2022, 16:13
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