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Terra Madre Salone del Gusto 2024 - 26-30 settembre 
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Terra Madre Salone del Gusto 2024
https://2024.terramadresalonedelgusto.com
Terra Madre Salone del Gusto è a Parco Dora, Torino, dal 26 al 30 settembre 2024. Mercato, degustazioni, conferenze e spazi espositivi. #TerraMadre2024.

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25/09/2024, 20:35
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TOSCANA PROMOZIONE TURISTICA E SLOW FOOD TOSCANA INSIEME AL SALONE DEL GUSTO:

UN UNICO STAND ALL'INSEGNA DELLA CONDIVISIONE DEI VALORI

Un circuito virtuoso con il progetto Vetrina Toscana per promuovere la proposta turistica agroalimentare, tutelando biodiversità e paesaggi.

Nello stand un omaggio a Sergio Staino e una mostra fotografica sulle donne della fotografa Lucia Baldini




“We Are Nature” è il tema di Terra Madre Salone del Gusto 2024, che si terrà a Torino al Parco Dora, dal 26 al 30settembre. A sottolineare come l'uomo faccia parte della natura e come sia necessario stabilire una nuova relazionecon essa, proprio a partire dal cibo che è il mezzo più intimo con cui noi ci entriamo in contatto.



Anche i paesaggi sono natura: quello selvaggio dove tutto avviene spontaneamente e quello antropico dove l'uomo, attraverso le attività agricole, ha disegnato i territori. La diversità di forme e colori che contraddistingue il paesaggio rurale toscano è espressione della biodiversità che si integra con l'arte e l'architettura. Attraverso il turismo esperienziale, l’uomo si ricongiunge alla natura ed ai suoi tempi, unico modo per capirne l’importanza e perseguire una relazione di rispetto con la stessa.



La Toscana si presenta al Salone del Gusto con un messaggio chiaro: la natura non è una risorsa da sfruttare, ma è il nostro habitat, viviamo in un ecosistema dove non possiamo esistere l'uno senza l'altro. Slow Food Toscana ha deciso di costruire la partecipazione a questo evento, fin dalla prima edizione con le proprie condotte e la rete di Terra Madre Toscana. In questo viaggio Slow Food Toscana e Vetrina Toscana, saranno insieme attraverso Toscana Promozione Turistica, forti dell’accordo stretto proprio a Terra Madre nel 2022.

Durante l’evento verrà esposta una mostra in omaggio a Sergio Staino con le vignette tratte dal Libro “Avanti popolo è primavera”, di Marco Noferi per Aska edizioni. Oltre alla mostra fotografica sulle donne della fotografa Lucia Baldini. Workshop, racconti, educazione al gusto, incontri e momenti conviviali animeranno lo spazio regionale. Lo stand sarà luogo di accoglienza e racconto e ospiterà una serie di talk gratuiti, seguiti da degustazioni dove confrontarsi su temi attuali come l'importanza delle botteghe di vicinato, i percorsi didattici nelle scuole e in città, la “Cultura” enogastronomica con un momento dedicato alle passioni culinarie di Giacomo Puccini.




Tra i temi sviluppati quello del Ben-essere” come “guida” per un viaggio salutare dove il benessere fisico va di pari passo con quello mentale, all'insegna del turismo “Slow”, dove verranno illustrati alcuni eventi del calendario autunnale di Vetrina Toscana come le cene di Girogustando all'insegna della cucina termale, in collaborazione con Confesercenti e Walking Tour, in cui si uniscono turismo, attività fisica ed enogastronomia alla scoperta dei Centri Commerciali Naturali, in collaborazione con Confcommercio.

Dai prodotti identitari come il tartufo bianco, raccontato dalla Mostra Mercato del tartufo Bianco delle Crete Senesi e dall'Associazione Nazionale Città del Tartufo Italiane, all'olio, elemento fondante della cucina mediterranea e vera e propria “medicina” per i suoi effetti salutari con un progetto specifico sulla carta degli oli presentato da Associazione Nazionale Città dell’Olio.

Il rispetto della natura e dei suoi tempi sono uno dei cardini di Vetrina Toscana, il progetto sul turismo enogastronomico su cui la Regione Toscana punta per promuovere il comparto agroalimentare e turistico: dall'utilizzo dei prodotti locali, al ricorso al biologico e alla filiera corta, dalla stagionalità al rispetto dell'identità del territorio, dalla cucina circolare fino al plastic free, un approccio moderno che ha origini antiche.

Vetrina Toscana promuove il turismo enogastronomico in chiave di sostenibilità, nelle diverse accezioni del termine: ambientale, nel rispetto, nella cura e nella tutela del territorio; sociale: in modo che possa contribuire a salvaguardare le usanze della comunità visitata; economica: generando occupazione e reddito per gli abitanti del luogo e culturale: consentendo di capire come nasce un prodotto e la storia che c'è dietro.




Saranno presenti i produttori dei Mercati della Terra e dei Presidi Slow Food insieme ai cuochi del progetto Alleanza dei Cuochi Slow Food.

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Torino chiama Siracusa: da Terra Madre
le proposte di FederBio, Legambiente
e Slow Food al G7 Agricoltura


Dalle tre associazioni 6 SÌ per una nuova agricoltura: un programma concreto per promuovere un modello agroalimentare sostenibile e giusto, dall’agroecologia al biologico, passando da formazione, informazione, sostegno agli agricoltori e lotta al caporalato.

Innovazione, sostenibilità ambientale ed economica e giustizia sociale le chiavi
per affrontare le sfide del settore agricolo


Dalle ore 13.00, in questa cartella foto e video-battute: TORINO CHIAMA SIRACUSA


Durante la conferenza stampa tenutasi oggi presso lo stand Slow Food di Terra Madre Salone del Gusto a Torino, i presidenti di FederBio, Legambiente e Slow Food Italia hanno delineato un quadro chiaro delle sfide e delle opportunità per il futuro dell’agricoltura. Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, e Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, hanno posto al centro del dibattito le problematiche più urgenti legate alla sostenibilità ambientale e alla giustizia sociale in ambito agricolo. L’Italia, come gran parte del mondo, si trova a dover affrontare sfide complesse e interconnesse. Il settore agricolo, cuore pulsante della nostra economia e cultura, è oggi al centro di una riflessione globale che mira a ridefinire il modello di sviluppo, puntando su sostenibilità, rispetto per l'ambiente e salute umana. L’appello è forte e chiaro: è il momento di cambiare rotta.

Nell’opinione delle tre associazioni, l’agricoltura deve farsi motore di trasformazione sociale, culturale e ambientale, proteggendo la biodiversità, rigenerando i suoli e restituendo valore e dignità a contadini e allevatori che, attraverso pratiche sostenibili, dovranno fornire cibo sempre più sano e rispettoso dell’ambiente. Per raggiungere questi obiettivi, FederBio, Legambiente e Slow Food Italia hanno elaborato una road map in 6 SÌ. Sei proposte concrete rivolte al governo italiano e ai partner internazionali presenti al G7, per una nuova agricoltura, più giusta e sostenibile.

Sì all’agroecologia, no all’agricoltura intensiva
Negli ultimi decenni, l’agricoltura intensiva ha compromesso la biodiversità e la fertilità dei suoli, creando un modello che non può più sostenere le esigenze future. È necessario promuovere il passaggio verso l’agroecologia, di cui il biologico rappresenta l’espressione più avanzata e concreta. L'agroecologia non solo riduce l'uso di pesticidi, ma garantisce anche maggiore resilienza nei confronti dei cambiamenti climatici, protezione della biodiversità e contrasto alle pratiche intensive. Al G7, chiediamo di adottare misure vincolanti per bandire il glifosato, ridurre drasticamente la dipendenza dai pesticidi e favorire pratiche agricole virtuose che tutelino gli ecosistemi, accrescano la fertilità dei suoli e salvaguardino la salute dei cittadini.

Sì all'agricoltura biologica, no a pesticidi e OGM
L'agricoltura biologica rappresenta un modello di sostenibilità ambientale, economica e sociale essenziale per ridurre gli impatti negativi sulle risorse naturali e aumentare i servizi ecosistemici. È fondamentale supportare i produttori biologici, garantendo loro l'accesso al mercato e a politiche di sostegno. La produzione agricola non può basarsi su metodi intensivi, sull’uso di pesticidi o sul ricorso a OGM, che compromettono la salute dei cittadini e la biodiversità. Garantire la tracciabilità lungo la filiera per proteggere i consumatori e l'ambiente è fondamentale.

Sì a chi alleva con rispetto per gli animali e per la terra, no alla zootecnia industriale
È urgente incentivare chi pratica un allevamento sostenibile, capace di garantire il benessere degli animali e rispettare gli ecosistemi, come metodo biologico insegna, dicendo basta agli approcci industriali, promuovendo modelli di zootecnia sostenibili, riducendo la densità dei capi e salvaguardando aria, acqua e suolo. Ridurre la produzione e il consumo di carne e destinare risorse pubbliche a sostegno delle aziende che puntano su modelli virtuosi è essenziale.

Sì all'educazione alimentare in tutte le scuole, no ai cibi ultra-processati
È urgente un cambio di rotta nell’educazione alimentare dei più giovani. L’introduzione dell’educazione alimentare nelle scuole deve diventare prioritaria per sensibilizzare le nuove generazioni sul valore del cibo e sulla sua origine, veicolando la cultura del rispetto per l’ambiente e per il proprio corpo. Un tassello fondamentale per promuovere diete equilibrate e ridurre gli sprechi.

Sì alla riduzione degli sprechi alimentari, no alla cultura dell'usa e getta
Solo in Italia, ogni anno vengono sprecati milioni di tonnellate di cibo, mentre milioni di persone soffrono ancora di insicurezza alimentare. È essenziale mettere in atto politiche che favoriscano la riduzione degli sprechi in tutta la filiera alimentare. Proponiamo di promuovere incentivi per le aziende che adottano modelli di economia circolare, favorendo il recupero del cibo invenduto e la redistribuzione delle eccedenze alimentari.

Sì al contrasto al caporalato, alle agromafie e alla difesa dei diritti dei lavoratori, no alle ingiustizie sociali
È fondamentale impegnarsi in modo forte e senza sosta nel contrasto alle agromafie e al caporalato, garantendo la difesa dei diritti dei lavoratori nel settore agricolo. Questo impegno deve tradursi in politiche concrete che tutelino chi lavora la terra, assicurando dignità e giustizia sociale a tutte e tutti. Solo così potremo costruire un sistema agricolo equo e sostenibile, in cui ogni persona abbia accesso a condizioni di lavoro dignitose.

"Al G7 - ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente Legambiente - chiediamo un impegno senza precedenti per l’agricoltura e il futuro del Pianeta. Serve abbandonare pratiche agricole dannose, scegliendo modelli sostenibili che rispettino non solo la biodiversità, ma anche la salute dei suoli e delle acque, e serve farlo adesso. L'agricoltura deve diventare un motore di innovazione, capace di rigenerare il territorio e di rispondere alle sfide climatiche attuali. Dobbiamo costruire un sistema agricolo che valorizzi chi produce il cibo e che riconosca il loro ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza alimentare. L’adozione di politiche agricole giuste deve includere anche un forte richiamo etico, affinché la lotta all’illegalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori diventino una priorità per il sistema agricolo del Pianeta, assicurando giustizia sociale e dignità a chi lavora la terra. Il G7 si dimostri all’altezza della sfida che abbiamo di fronte.”

"Non c'è più tempo per soluzioni parziali: il futuro dell'agricoltura e del nostro Pianeta richiede un'azione immediata e coordinata – ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio. Con Slow Food e Legambiente chiediamo quindi con forza ai leader internazionali del G7 Agricoltura un profondo ripensamento del modello agroalimentare. Non possiamo permetterci di continuare con l'agricoltura intensiva, che ha generato impatti devastanti su ambiente e biodiversità. Bisogna agire adesso e sostenere gli agricoltori nel cambiamento. Occorre investire con decisione sulla transizione agroecologica, di cui il biologico rappresenta la punta più avanzata di sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’agricoltura biologica è la chiave: uno strumento per superare le sfide climatiche, alimentari e la perdita di biodiversità. È un modello sostenibile, equo e resiliente, in grado di rigenerare il suolo, proteggere gli ecosistemi, mitigare gli impatti climatici e che può offrire migliori prospettive di reddito agli agricoltori puntando sul “giusto prezzo” e rafforzando le relazioni tra produttori, cittadini e comunità locali.”

“Mentre a Siracusa si svolge il G7, a Torino da Terra Madre condividiamo le testimonianze di migliaia di produttori che in tutto il mondo incarnano un modello nuovo di agricoltura – evidenzia Barbara Nappini, Presidente di Slow Food Italia. Il futuro è già qui. Dobbiamo abbandonare la logica basata solo sul profitto e adottare una prospettiva “bio-logica”, una logica imperniata sulla vita, che ci consenta di percepirci parte della Natura, che tuteli la biodiversità, la fertilità dei suoli, le risorse naturali: le uniche ricchezze davvero in grado di salvarci. Nel processo di cambio del paradigma è centrale l’educazione alimentare che chiediamo, in particolare al Governo italiano, di inserire come materia curriculare per tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Infine, riteniamo che sia imprescindibile sancire il diritto di tutti i popoli di determinare le proprie politiche alimentari e agricole: la sovranità alimentare. Questo sollecitiamo ai leader mondiali presenti a Siracusa.”

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27/09/2024, 12:51
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GRANDE PARTECIPAZIONE ALLO STAND DELLA TOSCANA AL SALONE DEL GUSTO

ACCOGLIENZA, BENESSERE, EDUCAZIONE ALIMENTARE E CULTURA DI TERRITORIO: LE PAROLE CHIAVE



20 incontri tematici, 54 relatori, oltre 600 partecipanti ai talk, 1000 presenze a tavola,

alcuni numeri dell'area condivisa da Toscana Promozione Turistica e Slow Food Toscana



Una vera e propria “piazza toscana” nel cuore del Salone del Gusto con tanto di tavolini, ospitalità e accoglienza per lo stand condiviso da Toscana Promozione Turistica e Slow Food Toscana, che replica la bella esperienza grazie all'accordo stretto proprio a Terra Madre nel 2022, nell'ambito del progetto Vetrina Toscana.



Un crocevia che racconta l'identità del territorio, all'insegna dell'accoglienza e dell'inclusione ha dato il benvenuto a visitatori internazionali, appassionati curiosi e ospiti illustri, che hanno popolato lo stand. Sono passati per omaggiare la figura di Sergio Staino: Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia e l'artista Paolo Hendel e la giornalista e scrittrice Luciana Castellina.

Sono intervenuti nei talk i vicepresidenti di Slow Food Giacomo Miola e Federico Varazi e Roberta Billitteri e il curatore nazionale della guida Slow Wine Giancarlo Gariglio.

In sintesi alcuni numeri per raccontare la kermesse: 20 incontri tematici, 54 relatori, oltre 600 partecipanti ai talk, 1000 presenze a tavola, senza contare chi si è semplicemente soffermato per chiudere informazioni e respirare un po' di “atmosfera toscana”. Due mostre per ricordare sempre che il cibo è cultura: “Non esistono lavori da uomini. Donne imprenditrici nell’ambito dell’agricoltura” della fotografa Lucia Baldini e quella con le vignette di Sergio Staino tratte dal Libro “Avanti popolo è primavera”, di Marco Noferi per Aska edizioni. Lo stand era il centro ideale di una piazza che raccoglieva oltre 20 stand di aziende toscane.

Grande interesse per il programma degli incontri con degustazioni, frutto del lavoro portato avanti in sinergia con Toscana Promozione Turistica all'insegna di valori condivisi e della promozione di un turismo consapevole e sostenibile.

Tra i temi sviluppati quello del Ben-essere” come “guida” per un viaggio salutare dove il benessere fisico va di pari passo con quello mentale, all'insegna del turismo “Slow”. Ne ha parlato Roberta Mannucci, Nutrizionista Terme di Chianciano, che ha messo in evidenza come non sia necessario ricorrere a piatti esotici per star bene, ma accogliere i piatti della tradizione con una dieta equilibrata, coniugando il benessere a tavola con la cultura del mangiare bene.



All'interno del panel sul percorso intrapreso per la produzione di grani locali in collaborazione con la Fondazione ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate) che ha scelto la pasta del Mulino Le Pietre come: “Pasta della Salute,” da inserire nell’alimentazione dei pazienti oncologici, sono intervenuti il professor Massimo Bonucci di Fondazione Artoi che ha spiegato come gli alimenti, proprio come rappresentano una causa della malattia, allo stesso tempo possono essere un forte aiuto nella prevenzione e cura della stessa e il reporter newyorkese Benjamin J. Moss di Townsend Letter, Innovative Health Perpectives, una piattaforma da milioni di visualizzazioni che fornisce consigli ai pazienti oncologici sulla loro nutrizione.



Un altro argomento che è emerso trasversalmente è l'importanza del senso di comunità che si crea attorno al cibo. Alcuni spunti interessanti sono emersi dal talk: “Le Botteghe come "presidi" di territorio” dove le botteghe di Vetrina Toscana Tecum cucina di Quartiere, Firenze e Etico shop, San Casciano in Val di Pesa hanno portato testimonianze dirette su come la sostenibilità sociale possa fare da guida e diventare traino per quella economica, in una vera e propria rivoluzione Copernicana all'insegna del ritorno ai valori della Comunità. Parlando sempre di Comunità e aree interne sono stati presentati due iniziative del progetto Comunità Insieme per il GAL Appennino Aretino che innovano le produzioni casentinesi: il tortello alla lastra con farina di castagne ed un gin arricchito da botaniche del territorio come le nocciole, le castagne secche, la farina di castagne e le foglie di olivo.



Un altro tema fondamentale che ha attraversato tutto il Salone è stato quello dell'educazione alimentare. Il futuro del cibo e dell’agricoltura dipende innanzitutto dalla consapevolezza e dalla capacità di scegliere delle cittadine e dei cittadini di domani, proprio per questo Carlo Petrini ha lanciato l’appello al Governo per inserire l’educazione alimentare nelle scuole italiane. Buona pratica già messa in atto in Toscana grazie alla collaborazione tra Slow Food e Vetrina Toscana, illustrata nel panel: Vetrina Toscana a Terra Madre: coltivare comunità, biodiversità e cultura gastronomica: da Orto in Condotta a Vetrina Toscana Kids grazie alla collaborazione con Slow Food Livorno e Confesercenti Livorno, per educare i co-produttori di domani.



Sono stati presenti i produttori dei Mercati della Terra e dei Presidi Slow Food insieme ai cuochi del progetto Alleanza dei Cuochi Slow Food. Oltre a partner e sostenitori come: Parco Foreste Casentinesi, Tenuta La Badiola, Artoi, Culligan, Street Foody, Pastificio Fabbri, Cooperativa Filo e Fibra, Comune Forte Dei Marmi, Comune Di Chiusi, Comune Santa Fiora, Comune San Miniato, Confesercenti Livorno e i Consorzi del vino: DOC Valdarno, Vini di Maremma, Chianti Classico, Brunello di Montalcino e strade del Vino Terre di Arezzo.

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01/10/2024, 21:07
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