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NovelFarm 2024 
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5^ Edizione
20-21
MARZO 2024
FIERA DI PORDENONE
Mostra convegno internazionale sulle innovazioni in agritech, fuori suolo e vertical farming

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28/02/2024, 18:40
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Torna AlgaeFarm: tecnologie e applicazioni nell’algocoltura



La coltivazione delle microalghe trova sempre più applicazioni, sotto i riflettori ad AlgaeFarm il ruolo di questi microorganismi nell’economia circolare. Appuntamento a Pordenone Fiere per il 20 e 21 marzo.

28 febbraio 2024 Bioraffineria di microalghe: economia circolare, scala e prospettive è la sessione di apertura di AlgaeFarm, il convegno dedicato alla coltura e agli utilizzi delle microalghe organizzato da Pordenone Fiere in collaborazione con AISAM, Associazione Italiana per lo Studio e le Applicazioni delle Microalghe, e con il patrocinio di EABA. L’evento si terrà nell’ambito di NovelFarm, mostra-convegno sulle innovazioni in agritech, indoor e vertical farming, in programma i prossimi 20 e 21 marzo.

Le microalghe sono tra i più antichi organismi apparsi sul nostro pianeta. Pur piccolissimi, grazie alla loro numerosità e alla capacità di sostentarsi e riprodursi hanno la capacità di trasformare in modo profondo l’ambiente che li circonda. Si deve alle alghe azzurre, ad esempio, se l’atmosfera terrestre miliardi di anni fa passò ad una composizione contenente ossigeno libero.

Da qualche decennio l’umanità ha imparato a far lavorare le microalghe per i propri obiettivi, non più solamente utilizzandole come biomassa. Dalle alghe coltivate infatti si estraggono principi attivi e sostanze utili, per esempio potenti antiossidanti come l’astaxantina o ingredienti utilizzati nell’industria alimentare come l’eme (che conferisce la colorazione rossa alla carne).

Le microalghe hanno anche la capacità di trasformazione biochimica e le mutazioni fisiologiche e metaboliche di questi microorganismi, quando sottoposti a stress e il loro comportamento quando operano in associazione con altri microrganismi, sono oggetto di studi approfonditi. Queste caratteristiche stanno cominciando ad essere applicate al concetto di bioraffineria, ossia utilizzare microrganismi in associazione tra di loro per trasformare scarti e reflui come substrato di crescita e come “materia prima” per la biosintesi di sostanze utili.

Il concetto è un’evoluzione dell’utilizzo delle colture di microalghe per la depurazione dei reflui, dove l’estrazione di sostanze utili è un sottoprodotto di quello principale, l’acqua depurata. Di questo argomento emergente ma importante anche per le prospettive di economia circolare si occuperà l’apertura di AlgaeFarm, in programma il 20 e 21 marzo a Pordenone Fiere.

AlgaeFarm è un evento sulle tecnologie e applicazioni nelle microalghe organizzato in collaborazione con AISAM, Associazione Italiana per lo Studio e le Applicazioni delle Microalghe, e con il patrocinio di EABA. Si tiene in contemporanea con NovelFarm, una mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. La manifestazione è nata nel 2020 e nell’ultima edizione tenutasi in contemporanea con AquaFarm, i due eventi hanno registrato una crescita del 62% rispetto al 2022, 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione online sul sito: http://www.novelfarmexpo.it" target="_blank.

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NovelFarm: l’agricoltura come soluzione al cambiamento climatico e alla crisi idrica

La gestione dell’acqua è sempre più centrale per l’agricoltura e le colture rappresentano un aiuto per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e dell’utilizzo eccessivo di suolo. Appuntamento a Pordenone Fiere per il 20 e 21 marzo.

4 marzo 2024. Il legame clima-acqua è stretto, e NovelFarm, la mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming, in programma a Pordenone il 20 e 21 marzo, l’affronta in una sessione dedicata nel pomeriggio della prima giornata.

Periodi di siccità che si alternano a periodi di intense precipitazioni causano notevoli danni all’ambiente e alle colture. Inoltre, le modifiche all’uso dei terreni e la crescente impermeabilizzazione del suolo nelle città causano l’aumento della velocita e dell’intensità dello scorrimento delle acque superficiali. Diventa quindi fondamentale la gestione idrica in agricoltura che in Italia consuma più della metà della risorsa.

Il primo fronte del rapporto clima-agricoltura è quello dell’adattamento. Da una parte c’è l’adattamento di cosa si coltiva, dall’altra come si coltiva. Spiegarlo in sintesi è un compito che NovelFarm affida rispettivamente a Domenico Ventrella, ricercatore del CREA, a Marco Benetti di Veneto Agricoltura e ad Amedeo Reyneri docente dell’Università di Torino, che ricorda che esistono già delle lezioni da apprendere dal settore che è nato per lavorare con poca acqua, l’aridocoltura. Che ci ha portato, per esempio, all’irrigazione a goccia, applicata anche in ambienti non aridi.

Oggi si realizzano sistemi di irrigazione sotterranei per evitare l’evaporazione, con somministrazione telecontrollata attraverso la quale si applicano anche i fertilizzanti e i fitofarmaci. Si applicano sensori e controlli digitali alle reti di irrigazione esistenti, eliminando gli sprechi e gli errori di attribuzione dei consumi. Le start-up si sono buttate su questo settore, parte del più ampio ambito dell’agricoltura di precisione.

Lo spreco alimentare è un fattore nella catena di fenomeni che porta ai cambiamenti climatici. Se una percentuale elevata di cibo prodotto viene sprecato da qualche parte nella catena, a parità di domanda, che comunque è in crescita, è necessario aumentare la produzione e le superfici coltivate.

Esistono molti modi per ridurre lo spreco alimentare, uno di questi è accorciare ed eliminare il tragitto che le derrate fanno per arrivare sui luoghi di trasformazione o direttamente di consumo. Questo è uno dei vantaggi delle coltivazioni fuori suolo e del vertical farming, rendere la produzione primaria di cibo per alcune colture indipendenti dalla località. Anche in città come spiegano Mattia Accorsi, amministratore delegato di HIND, e Filippo Orsini del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. Anche in queste soluzioni la gestione dell’acqua è fondamentale, sebbene il suo uso sia molto ridotto rispetto alle colture tradizionali. L’università di Pisa, per esempio, ha messo a punto un sistema, come spiega la ricercatrice Martina Puccinelli, per usare i reflui della coltivazione idroponica del pomodoro per irrigare colture di borraggine.

Ma oltre che reagire e adattarsi, l’agricoltura può combattere la parte di cambiamento ambientale che deriva dall’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera. Lo fa per esempio diventando un attore di carbon sequestration, ossia bloccando la CO2 prima che si liberi nell’aria. Alcune delle tecniche sono antiche, come la combustione dei residui colturali in privazione d’ossigeno, producendo carbone vegetale. In questo modo, applicandolo a livello europeo, si bloccherebbero nel terreno fino a 100 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno, con un beneficio anche per la salute dei suoli, che nell’Europa mediterranea sono cronicamente poveri di carbonio. Il processo avviene anche in campo, senza la necessità di impianti a parte, e richiede l’azione degli agricoltori.

NovelFarm è la mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. La manifestazione è nata nel 2020 e nell’ultima edizione tenutasi in contemporanea con AquaFarm, i due eventi hanno registrato una crescita del 62% rispetto al 2022, 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione online sul sito: www.novelfarmexpo.it.

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04/03/2024, 13:52
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AlgaeFarm: biocarburante dalle alghe grazie alla genetica

La transizione energetica dei trasporti non sarà full-electric e i biocarburanti giocheranno un ruolo importante. Dalla potenzialità alla realtà dei carburanti algae based, appuntamento ad AlgaeFarm il 20 e 21 marzo a Pordenone Fiere.

7 marzo 2024. Innovazione genetica in algocoltura e possibile miglioramento del bilancio energetico di microalghe per bioenergie è uno dei temi delle conferenze di AlgaeFarm, il convegno dedicato alla tecnologie e alle applicazioni delle microalghe organizzato da Pordenone Fiere in collaborazione con AISAM, Associazione Italiana per lo Studio e le Applicazioni delle Microalghe, e con il patrocinio di EABA. L’evento si terrà nell’ambito di NovelFarm, mostra-convegno sulle innovazioni in agritech, indoor e vertical farming, in programma i prossimi 20 e 21 marzo.

Ormai sono quasi vent’anni che la coltivazione di microalghe su larga scala viene descritta come una delle principali fonti potenziali di carburanti di origine biologica. L’imperativo a ridurre, e in prospettiva eliminare, i combustibili fossili dai trasporti non potrà infatti essere soddisfatto solo con l’elettricità. Alcuni settori, come il trasporto aereo, non potranno fare a meno dei carburanti a base di carbonio. Si sta così passando dal parlare di decarbonizzazione a defossilizzazione di questi segmenti, utilizzando carburanti che siano carbon-neutral o carbon-negative, ossia che durante il loro ciclo di vita arrivino a togliere CO2 dall’atmosfera. Tra le possibili risposte vi sono i carburanti a base biologica cosiddetti “drop-in”, ossia che possano essere utilizzati con cambiamenti minimi nei motori esistenti. Per la loro produzione, le microalghe coltivate sono una possibilità già studiata e provata su piccola scala.

Si tratta in breve di fare sintetizzare alle alghe sostanze grasse, olii di solito, che sottoposti a trattamenti simili a quelli petrolchimici con idrogeno (hydrotreating) sono convertite in carburanti di composizione analoga al Jet-A, i cosiddetti SAF (Sustainable Aviation Fuels). Il processo è già stato ampiamente dimostrato, il problema sono i costi e le quantità ricavabili. Le microalghe sono organismi meravigliosi e sorprendenti ma si sono evolute nel corso di miliardi di anni lungo linee del tutto diverse da quelle che sarebbero utili in questo momento agli umani, tipo produrre le basi dei carburanti per i jet.

Se si punta al carbon-neutral o al carbon-negative, le microalghe più indicate sono quelle autotrofe, o fototrofe, ossia che fanno uso della luce e dell’acqua, con l’aggiunta di qualche nutriente come azoto e fosforo, per fissare il carbonio contenuto nella CO2 liberando ossigeno, con la loro versione della fotosintesi. Il carbonio insieme all’idrogeno dell’acqua va a formare i lipidi degli olii.

Perché l’olio possa essere utilizzato a fini energetici, le microalghe devono produrne tanto per unità di massa, non utilizzarlo nella propria fisiologia e quindi accumularlo, e metterlo a disposizione in modo agevole. Da ricordare che, essendo organismi, le alghe non si comportano come disciplinati robot alla catena di montaggio. Per esempio, tendono ad ammassarsi, per cui la luce non riesce a raggiungerle tutte. Aggiungete scarsa efficienza nell’utilizzo dell’energia disponibile, metabolizzazione degli olii, ritenzione degli stessi, e si spiegano i costi e la scarsità. I ricercatori e le aziende da anni sono al lavoro per trovare soluzioni.

Si agita l’acqua delle piscine aperte e dei bioreattori, così le alghe non si ammassano. Ma soprattutto si cerca di modificare la fisiologia algale intervenendo in diversi modi. Si è per esempio scoperto che sottoposti a stress certi ceppi algali secernono l’olio nell’acqua. Questo consente di “mungere” le alghe e non essere costretti a uccidere e spremere un’intera colonia per poi dover iniziare da capo. Alcune specie hanno geni che in determinate condizioni (esempio, privazione di azoto) provocano un accumulo anomalo di olio. Si cerca allora di capire se intervenendo sul genoma quelle parti del DNA possano essere sempre attivate, non solo in caso di stress. Infine, sempre agendo sul genoma si cerca di rendere più efficiente la fotosintesi, per esempio accorciando il periodo di fermo nel passaggio dall’esposizione piena alla luce alla penombra e poi ancora alla luce. Si guadagnano secondi di funzionamento del meccanismo, migliorando l’efficienza.

Ricerche affascinanti che non sono esplorate solo per finalità energetiche, ma che sono particolarmente motivate da queste. Ad AlgaeFarm ne parlerà un panel di ricercatori di rilievo internazionale.

AlgaeFarm è un evento sulle tecnologie e applicazioni nelle microalghe organizzato in collaborazione con AISAM, Associazione Italiana per lo Studio e le Applicazioni delle Microalghe, e con il patrocinio di EABA. Si tiene in contemporanea con NovelFarm, una mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. La manifestazione è nata nel 2020 e nell’ultima edizione tenutasi in contemporanea con AquaFarm, i due eventi hanno registrato una crescita del 62% rispetto al 2022, 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione online sul sito: www.novelfarmexpo.it.

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07/03/2024, 14:59
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NovelFarm: dalla genetica vegetali più resistenti, meno esigenti, più nutritivi, e persino nottambuli

La recente autorizzazione alle sperimentazioni in campo delle Tecnologie di Evoluzione Assistita permette all’Italia di recuperare parzialmente il ritardo accumulato nelle tecniche genetiche. Intanto la ricerca corre, sia in pieno campo sia in ambiente controllato. Appuntamento a Pordenone Fiere per il 20 e 21 marzo.

Pordenone, 14 marzo 2024 – A NovelFarm, la mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming, in programma a Pordenone il 20 e 21 marzo, dedicherà alle Tecnologie di Evoluzione Assistita una sessione intera nel pomeriggio della prima giornata.

Dacché esiste l’agricoltura, l’uomo è sempre intervenuto sulla natura per migliorare e per rendere più resistenti, appetitosi e gradevoli i vegetali coltivati e oggi continua a farlo con tecnologie che migliorano i prodotti agricoli in modo molto più rapido e mirato.

Nel corso del dibattito si cecherà di fare chiarezza sulle Tecnologie di Evoluzione Assistita, con due interventi “panoramici” affidati a Teodoro Cardi, Ricercatore del CREA (per le specie orticole), e Mickael Malnoy, Responsabile Unità Genomica e biologia avanzata della Fondazione Edmund Mach (per le piante da frutto). I tratti che si potenziano o modificano sono assai diversi. Si va dalla ridotta richiesta di acqua o la possibilità di utilizzarla con un contenuto di sale più elevato, dalla resistenza al decadimento post-raccolta alla fortificazione del contenuto di nutrienti specifici fino alla modifica della struttura dei vegetali, per esempio riducendo la dispersione dei frutti, un tratto di grande utilità per automatizzare la raccolta, specie in vertical farm e serre.
Un ambito trasversale oggetto di ricerca in tutto il mondo è il miglioramento dell’efficienza del processo fotosintetico per rendere le piante capaci di convertire meglio la luce in biomassa ed energia metabolica. Ne parla Tomas Morosinotto dell’Università di Padova. La vera novità di questa edizione di NovelFarm è la fotosintesi artificiale applicata all’agricoltura. L’idea di base, sviluppata negli Stati Uniti prima da un consorzio universitario e poi da Square Roots, azienda di vertical farming, fondata Kimbal Musk, fratello di Elon, consiste nell’utilizzare energia elettrica prodotta con pannelli fotovoltaici per produrre l’acetato, a partire da anidride carbonica e acqua, usando un elettrolizzatore a due stadi. I ricercatori hanno scoperto che somministrando acetato e acqua, le piante possono crescere anche in assenza di luce. Il processo funziona perfettamente negli organismi semplici, come microalghe, lieviti e funghi, mentre per le piante più complesse, è ancora necessaria una parte di fotosintesi naturale per crescere normalmente.

I ricercatori hanno quindi modificato il genoma di alcune specie utilizzando il CRISPR-CAS9 per migliorare il metabolismo dell’acetato. I vantaggi sono evidenti, poichè la maggior parte dei costi delle vertical farm sono legati all’energia per l’illuminazione. Con la fotosintesi artificiale diventa possibile ridurre il tempo di accensione delle lampade al minimo necessario, per esempio, per garantire la giusta pigmentazione.

NovelFarm è la mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. La manifestazione è nata nel 2020 e nell’ultima edizione tenutasi in contemporanea con AquaFarm, i due eventi hanno registrato una crescita del 62% rispetto al 2022, 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione online sul sito: www.novelfarmexpo.it.

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14/03/2024, 15:07
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Al via la quarta edizione di NovelFarm: mercato italiano, clima e acqua, genetica, alghe e funghi in primo piano
La mostra convegno di riferimento in Italia dell’agritech, dell’indoor, del vertical farming e della coltura delle microalghe parte domani alla Fiera di Pordenone con alcune esclusive, come gli ortaggi che crescono senza luce e le vigne antisiccità

Pordenone, 19 marzo – Mancano poche ore all’appuntamento di riferimento della comunità dell’agritech. NovelFarm, mostra convegno internazionale sulle innovazioni in agritech, fuori suolo e vertical farming in contemporanea con AlgaeFarm, tecnologie e applicazioni in algocoltura, sono in programma nel Centro Servizi della Fiera di Pordenone mercoledì 20 e giovedì 21 marzo. I temi al centro del dibattito di questi due eventi sono fondamentali per la produzione primaria di cibo in genere: cambio climatico e adattamento, gestione dell’acqua, certificazioni, mercato al dettaglio, finanziamenti per l’innovazione, quadro giuridico, genetica e robotica. Senza dimenticare la coltura delle microalghe, cui quest’anno si aggiungono i funghi hi-tech.

“Pordenone Fiere crede in NovelFarm e AlgaeFarm, che rappresentano il nostro sguardo sull’innovazione dell’agroalimentare e non solo.” Afferma Renato Pujatti, Presidente di Pordenone Fiere. “Stiamo assistendo agli effetti della non programmazione e non apertura a tecniche e metodi nuovi nel settore primario: crollo della produzione, aumento dei costi e dei prezzi, emarginazione dei produttori indipendenti. L’agritech è un alleato dell’agricoltura, e NovelFarm è il luogo dell’incontro e del dialogo.”

Nel nostro Paese rispetto anche al recente passato, il vertical farming è al centro delle attenzioni di investitori e istituti di credito. La sensazione è che le potenzialità sarebbe anche più grandi e che il freno sia costituito dal quadro normativo, ancorato a una concezione tradizionale di agricoltura. Le iniziative di alcune Regioni, come la Lombardia, e le tendenze che stanno emergendo nella riforma fiscale, fanno ben sperare per un settore che è cruciale per la sostenibilità e la produttività dell’agricoltura.

Le colture in ambiente controllato sono, infatti, una delle risposte al cambio climatico e allo squilibrio nella disponibilità di acqua, due degli argomenti centrali della prima giornata di conferenze. Si parlerà anche del mercato dei prodotti delle vertical farm e in particolare della IV gamma che sta entrando sempre di più sugli scaffali della GDO. Un’interessante tavola rotonda presenterà il mercato attuale del vertical farming e il ruolo della grande distribuzione nelle tendenze di consumo, con la partecipazione di Giuseppe Battagliola di Kilometro Verde, Pierluigi Giuliani di Agricola Moderna, Ulrich Kager di Profarms, Sara Menin dell’Insalata dell'Orto, Pier Luigi Lauriola di Carrefour e Claudio Mazzini di COOP Italia.

Altro argomento caldissimo è la genetica che nell’ultimo anno ha visto l’apertura alla sperimentazione in campo. Ricercatori e aziende stanno già lavorando su interventi permessi dalle TEA (Tecnologie di Evoluzione Assistita), per esempio sulla vite, per renderla più resistente alla siccità e ai parassiti. Negli Stati Uniti la frontiera è già molto più avanti e quest’anno si parlerà della sperimentazione su larga scala della tecnologia della fotosintesi artificiale che permette di coltivare le piante con poca o nessuna luce. In questo modo si abbate uno degli ostacoli alla diffusione delle vertical farms, ossia il consumo energetico per l’illuminazione.

Agli argomenti di NovelFarm si aggiungono quelli di AlgaeFarm, che quest’anno affianca la manifestazione con un programma ricchissimo. Si parlerà di coltivazione e applicazioni delle microalghe con un taglio diverso dal passato, esplorando tematiche come la competitività delle alghe in un settore come la nutraceutica e le prospettive nel settore della produzione di biocarburanti, dove le ricerche si stanno concentrando sulla genetica delle microalghe. Infine, per la prima volta una sessione è dedicata alle nuove tecnologie di coltivazione dei funghi, un settore dove l’ambiente controllato non è estraneo alle pratiche comuni ma dove nuovi metodi possono portare a interessanti sviluppi di accorciamento delle supply chain.

NovelFarm è una mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. AlgaeFarm è realizzata in collaborazione con AISAM - Associazione Italiana per lo Studio e le Applicazioni delle Microalghe e con il patrocinio di EABA - European Algae Biomas Association, l’associazione internazionale del settore.
La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione online sul sito: www.novelfarmexpo.it.

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19/03/2024, 9:56
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NovelFarm 2024: per la IV gamma il vertical farming è la risposta ai cambiamenti climatici

Dalla tavola rotonda, organizzata con FreshCut News, emerge l’importanza strategica delle colture in ambiente controllato. Il vertical farming è il prodotto ideale per la GDO, per qualità, shelf life e continuità nella fornitura.

Pordenone, 25 marzo – NovelFarm, mostra convegno che si è tenuta il 20 e 21 marzo a Pordenone Fiere, si è conclusa con un confronto tra produttori e distributori della IV gamma. Il segmento, secondo i dati ISMEA, nel 2023 ha subito una perdita di 4 milioni di kg rispetto al 2022, con una spesa però aumentata dello 0,2 %. Dato interessante dello studio è che la IV Gamma è l’unica categoria ortofrutticola che non ha registrato un aumento inflattivo dei prezzi negli ultimi due anni (tra l’ultimo trimestre 2022 e il terzo 2023 i volumi sono scesi di oltre il 4%).
L’analisi di questo dato fornisce la base per il futuro della categoria e conferma la rilevanza strategica del vertical farming. Secondo Claudio Mazzini, responsabile freschissimi di COOP Italia e vicepresidente OI Italia Ortofrutta, la crisi della IV gamma deriva anche dalla difficoltà di produzione causate dagli eventi metereologici estremi e dal cambiamento climatico, due aspetti che si stanno rivelando driver importanti per la diffusione dell’agricoltura in ambiente controllato.

Una sfida che il settore deve vincere secondo Pier Luigi Lauriola, responsabile ortofrutta di Carrefour Italia, è riuscire a comunicare in modo efficace al consumatore i vantaggi del vertical farming, attraverso un packaging chiaro e che si distingua a scaffale.

Pierluigi Giuliano, CEO e founder della vertical farm Agricola Moderna ha dichiarato: “La consapevolezza verso il vertical farming è sempre maggiore. Da quando siamo nati nel 2018, abbiamo registrato un costante miglioramento dei nostri prodotti, sia in termini di qualità sia di shelf life. I consumatori percepiscono immediatamente la differenza tra i nostri prodotti e quelli convenzionali, ne apprezzano la freschezza e soprattutto il gusto. Anche l’andamento del pricing è positivo, anticiclico rispetto alla quarta gamma perché il nostro modello produttivo non è condizionato dal cambiamento climatico e dagli eventi meteo. Inoltre, anche dal punto di vista dei consumi il vertical farming è meno energivoro di quanto si pensi e può avere un’impronta di CO2 molto bassa. Per esempio, il nostro impianto che sorgerà entro la fine del 2024 sarà alimentato a biometano” - conclude Pierluigi - “Sono ottimista sul futuro del nostro settore in cui l’Italia sia sta posizionando, rispetto al resto d’Europa, come uno dei luoghi più avanzati”.

Un’altra condizione per lo sviluppo del settore è che gli operatori inizino a mettere a fattor comune le best practice e a fare sistema con uno spirito associazionistico. Occasioni come NovelFarm sono importanti per confrontarsi sullo stato dell’arte e sulle prossime sfide.

Giuseppe Battagliola, presidente di Kilometro Verde ha dichiarato: “È un piacere partecipare a un evento diventato un punto di riferimento importante per il settore dell’agritech e dell’indoor. Le colture in ambiente controllato svolgono un ruolo cruciale nel garantire la sostenibilità e la produttività dell'agricoltura. Investire nel vertical farming significa rispondere alle sfide del cambiamento climatico e della disponibilità idrica, e favorire un uso ottimale dello spazio e del suolo. La nostra vertical farm, Kilometro Verde, grazie a questo innovativo metodo di coltivazione, riesce a produrre e ad offrire ai consumatori, sempre più attenti all’ecosostenibilità, un prodotto di qualità superiore e incontaminato.”

Con queste prospettive di crescita economica e tecnologica, a favore della sostenibilità e della qualità per il consumatore, si è chiusa la quinta edizione di NovelFarm.

NovelFarm è una mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. AlgaeFarm è realizzata in collaborazione con AISAM - Associazione Italiana per lo Studio e le Applicazioni delle Microalghe e con il patrocinio di EABA - European Algae Biomas Association, l’associazione internazionale del settore. Il sito dell’evento è: www.novelfarmexpo.it.

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25/03/2024, 18:24
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NovelFarm 2024: robot agricoli modulari, coltivazione verticale di funghi esotici e magazzini automatici che producono fragole



Pordenone, 28 marzo – La scorsa settimana si è conclusa NovelFarm, l’appuntamento di riferimento della comunità dell’agritech in Italia. Molti gli spunti emersi nelle due giornate, tra cui la micocoltura come nuova tendenza del vertical farming e l’automazione degli impianti.

Quest’anno ha debuttato a NovelFarm la micocoltura: un settore che produce 62.000 tonnellate l’anno che fattura 290 milioni di euro e che registra un consumo di 1,2 kg a testa all’anno. Alle tradizionali fungaie, dedicate a un numero limitato di specie, si stanno aggiungendo le vertical farm. I container marittimi a fine vita vengono trasformati in container farm che permettono una coltivazione durante tutto l’anno e la produzione anche di specie pregiate, come quelle protagoniste di piatti gourmet e della cucina giapponese. Alcune realtà utilizzano come substrato i fondi freschi di caffè delle torrefazioni, recuperati e utilizzati entro le 24 ore della produzione e prima che subiscano il naturale degrado. Sono tutte attività ad alto ritorno e che stanno attirando imprenditori, anche perché i funghi sono organismi non fotosintetici, per cui la loro richiesta energetica in ambiente controllato è limitata rispetto alle piante.

Altre novità riguardano la robotica agricola sia per pieno campo sia per l’agricoltura in ambiente controllato. L’offerta di robot semoventi è rappresentata finora da macchine specializzate e dedicate, per cui un coltivatore per automatizzare diversi processi doveva dotarsi di molte macchine. Oggi si stanno mettendo a punto architetture modulari per cui ad una base standard, che garantisce la mobilità, si possono accoppiare sistemi operatori e sensori adatti a ciascun compito. L’altro ambito di innovazione che è emerso a NovelFarm è lo sviluppo delle robo-farm, in cui l’automazione non rappresenta un fattore di aggiunta alla farm ma è l’impianto stesso a nascere automatizzato. A trainare l’evoluzione sono i produttori di magazzini automatici, che fanno lo stesso per l’intralogistica. A NovelFarm è stata presentata una “fabbrica” di fragole, in grado di gestire in modo totalmente automatico l’intero processo di crescita e la raccolta del prodotto, che rappresenta una fase molto delicata.

Sono soluzioni che permettono di far fronte a diverse esigenze quali la sostenibilità, economicità di esercizio, funzionalità, qualità del prodotto, riduzione degli sprechi e della catena logistica. Il risultato rappresenta il futuro presente dell’agricoltura.

NovelFarm è una mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. AlgaeFarm è realizzata in collaborazione con AISAM - Associazione Italiana per lo Studio e le Applicazioni delle Microalghe e con il patrocinio di EABA - European Algae Biomas Association, l’associazione internazionale del settore.

Il sito dell’evento è: www.novelfarmexpo.it.

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28/03/2024, 12:48
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