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Incontro - Patata Turchesa - 5.03 - Isola del Gran Sasso TE 
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PATATA TURCHESA: AL POLO CULTURALE DEL PARCO UN INCONTRO PER LA VALORIZZAZIONE DELL’ANTICA VARIETA’

Nell’ambito del progetto di valorizzazione e recupero dell’antica varietà colturale di Patata turchesa, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha organizzato per giovedì 5 marzo alle ore 15.00 al Polo Culturale del Parco ad Isola del Gran Sasso, un incontro pubblico che vedrà la partecipazione di tutti gli agricoltori custodi che sono impegnati insieme all’Ente nel recupero del prezioso tubero. Nel corso dell’incontro i coltivatori interessati dal progetto si scambieranno le sementi e condivideranno le esperienze maturate nel corso delle passate campagne agrarie allo scopo di definire, insieme ai tecnici del Parco, le strategie utili al proseguimento dell’attività, alla vigilia della ormai imminente nuova semina. Contestualmente, e fin dalla mattinata della stessa giornata di giovedì 5, i tecnici del Servizio Agro Silvo Pastorale dell’Ente Parco saranno a disposizione per fornire orientamento ai coltivatori della zona interessati ad aderire al progetto “Demetra” destinato alla creazione di una rete di Agricoltori Custodi di varietà a rischio di estinzione nel versante teramano del Parco.

L’antica varietà di Patata turchesa o viola è stata rinvenuta ai primi del 2000 nelle frazioni di San Pietro di Isola del Gran Sasso e San Giorgio di Crognaleto e per le sue peculiarità fatta oggetto di un articolato programma di recupero. Questo ha previsto una fase preliminare di risanamento e micropropagazione in vitro di appena trenta tuberi prestati al Parco dagli agricoltori di Isola del Gran Sasso e quindi la successiva coltivazione sperimentale in campi appositamente selezionati. La produzione vera e propria è stata avviata soltanto nel 2005 e nella primavera del 2007 è stato possibile distribuire circa 2615 Kg di patate da seme a 14 agricoltori i cui terreni sono ubicati in tutto il territorio del Parco, ad altitudini comprese tra i 500 m di Farindola e i 1400 di Castel del Monte.

Agli obiettivi del recupero dell’ecotipo e alla stesura del disciplinare si stanno oggi aggiungendo campagne di comunicazione, come la promozione dell’antica varietà al mondo della ristorazione, anche allo scopo di individuare il miglior utilizzo in cucina del tubero, che studi scientifici hanno dimostrato essere particolarmente ricco di proprietà nutritive ed antiossidanti. E’ altresì allo studio l’opportunità di creare un’associazione di produttori, per promuovere la commercializzazione della patata, il cui colore e sapore potrebbero costituire un importante valore aggiunto.

Ufficio Stampa Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Grazia Felli comunicazione@gransassolagapark.it
Tel. 0862 6052218 - Fax 0862 606675 -Cell. 339 4920875

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03/03/2009, 16:07
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Scheda di coltivazione della Patata:
http://www.agraria.org/coltivazionierbacee/patata.htm
Marco

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18/06/2009, 20:39
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La “Patata turchesa” del Parco incontra la “Quarantina ligure”
Promosso dal Parco il “gemellaggio” tra antichi tuberi recuperati

L’8 e 9 settembre due giorni di incontri tecnici e scambi culturali

Assergi 04/09/09- A pochi anni dalla reintroduzione della patata turchesa nell’area protetta, promossa con specifico progetto dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nei giorni 8 e 9 settembre sono state organizzati due incontri di studio ed approfondimento sulle potenzialità agronomiche e commerciali dell’ormai famoso tubero viola e sulla opportunità di costituire nel Parco un’associazione di produttori.

Grazie alla supervisione tecnica dell’Ente Parco ed alla sensibilità mostrata da diverse aziende agricole che hanno creduto nel ritorno alla coltivazione della patata turchesa, sempre più consumatori hanno avuto occasione di apprezzare il sapore antico di questo tubero di montagna che nulla ha in comune con le attuali varietà commerciali, soprattutto dal punti di vista organolettico. Particolarmente indicativo è stato l’interesse mostrato da numerosi ristoranti, non solo dell’area protetta, nei confronti di questa patata antica che ritrova oggi nuovi spazi in una cucina attenta alla tradizione, alla qualità dei prodotti ed al legame col territorio.

Per tali ragioni l’Ente Parco ha chiesto ad una affermata realtà associativa e produttiva quale l’Associazione dei produttori della patata Quarantina della provincia di Genova, di portare la sua esperienza ed illustrarla in un incontro tecnico con gli agricoltori dell’area protetta impegnati nel recupero della patata turchesa. Saranno presenti il Presidente dell’associazione Massimo Angelini ed alcuni produttori. L’incontro pubblico si terrà il prossimo 8 settembre dalle ore 10 presso l’Agriturismo La Canestra di Capitignano, ospiti proprio di uno dei coltivatori di patata viola, mentre il giorno successivo i lavori proseguiranno presso la sede dell’Ente Parco ad Assergi dove verranno tratte le conclusioni del “gemellaggio” e tracciate le linee guida per la nascita di una nuova realtà associativa e produttiva nell’area protetta, come fortemente auspicato dall’ Ente Parco.

Per la migliore riuscita dell’incontro ma soprattutto per trarre il maggior vantaggio dall’esperienza dell’Associazione dei Produttori di Patata Quarantina, l’Ente Parco invita tutti gli agricoltori dell’area protetta ed i tecnici degli Enti che a vario titolo sono interessati al progetto di recupero e valorizzazione della Patata turchesa ad intervenire all’incontro di Capitignano.

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04/09/2009, 12:27
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