Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 29/03/2024, 8:24




Rispondi all’argomento  [ 5 messaggi ] 
Fiera di Montichiari (BS), 1 febbraio 2019 
Autore Messaggio
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67405
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Fiera di Montichiari (BS), 1 febbraio 2019

Taglio delle code dei suinetti, allevatori a confronto su problemi e prospettive

21 gennaio 2019 – Se tutti i cambiamenti, inevitabilmente, si portano dietro diffidenza e timori, quello che sta investendo il settore suinicolo non fa eccezione.

Parliamo di benessere animale. Ma soprattutto parliamo della direttiva europea – la 2008/120/CE – la quale, tra gli altri provvedimenti previsti, stabilisce che il taglio della coda dei suinetti non debba più costituire una pratica routinaria così com’è avvenuto fino a oggi, adottata per impedire l’insorgenza di comportamenti aggressivi tra suini presenti nello stesso box. Recependo la direttiva in questione, il ministero della Salute ha elaborato un Piano d’azione nazionale contenente una serie di misure finalizzate a prevenire il ricorso al taglio delle code partendo soprattutto da una congrua disponibilità di materiale di arricchimento ambientale, in particolare corda e paglia, insieme a migliori condizioni strutturali e di pulizia, comfort termico e qualità dell’aria e altro ancora. Qualcuno l’ha definito un cambiamento epocale, sul quale gli allevatori hanno ingaggiato un confronto serrato tra chi vede positivamente la decisione di Bruxelles e chi invece la ritiene inutile prima ancora che inattuabile.

In occasione della prossima edizione della Fiera Agricola Zootecnica Italiana che si terrà a Montichiari (BS) dal 1 al 3 febbraio 2019, è previsto un incontro tra allevatori ed esperti del settore per tentare di fare chiarezza su un tema tanto spinoso. L’appuntamento è fissato per il 1 febbraio a partire dalle ore 10 presso la Sala Scalvini (ingresso principale) del Centro Fiera del Garda di Montichiari.

“Più che di un cambiamento epocale – afferma Annalisa Scollo, medico veterinario libero professionista – parlerei di un nuovo e diverso approccio che l’allevatore è chiamato ad assumere nella gestione della sua porcilaia. Non si possono negare le difficoltà che questo comporta, ma gli strumenti messi in campo dalle varie Istituzioni scientifiche coinvolte, la competenza dei professionisti che lavorano a stretto contatto con gli allevatori, a cui va riconosciuta un’indubbia professionalità, credo possano rappresentare un valido e insostituibile contributo per affrontare una questione comunque problematica”.

Specializzata nel settore suinicolo, Annalisa Scollo figura nell’elenco dei partecipanti all’incontro del 1 febbraio prossimo a Montichiari, dove porterà i risultati ottenuti in alcuni allevamenti in cui, da circa 3 anni, è stata avviata la conversione produttiva che non prevede il taglio delle code dei suinetti.

“L’inizio, per ognuno di questi allevamenti – spiega – è stato traumatico e anche l’aspetto economico ne ha risentito. Poi si è riusciti a gestire il problema e a trovare un equilibrio che oggi sta producendo buoni risultati. Il diverso approccio di cui parlavo prima consiste in particolare in un nuovo e differente modo di guardare, è proprio il caso di dire, l’animale. Quindi non si tratta solo di fornire materiali manipolabili come corda e paglia per limitare episodi di aggressività tra suini, ma soprattutto di guardare e interpretare il comportamento dell’animale proprio attraverso i movimenti della coda, cosa che peraltro avviene in molte altre specie animali. È un processo che richiede tempo perché con l’osservazione attenta si può individuare il soggetto morsicatore da cui partire per intervenire con le strategie consentite. È evidente che un maggiore impegno di tempo può inizialmente causare una perdita economica, ma il rovescio della medaglia è l’arricchimento professionale dell’allevatore e, nel medio-lungo periodo, un miglioramento produttivo che è anche economico”.

La direttiva europea coinvolge tutti i Paesi della Ue e a oggi sappiamo che solo la Finlandia e la Svezia hanno eliminato dai loro allevamenti il taglio delle code dei suinetti come pratica routinaria. Questo vuol dire che bene o male tutti gli altri Paesi sono sulla stessa barca. “In effetti è così – conclude Annalisa Scollo – forse però, avendo iniziato qualche anno prima di noi con le loro esperienze, in diversi Stati le cose vanno un po’ meglio. O forse, altrove, sulla questione esiste una minore diffidenza”.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


21/01/2019, 16:37
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67405
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Fiera di Montichiari (BS), 1 febbraio 2019

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


21/01/2019, 16:37
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67405
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Fiera Agricola Zootecnica Italiana Montichiari (BS)
Venerdì 1 febbraio 2019 – Ore 10
Taglio coda dei suinetti, c’è chi dice sì

Appuntamento il 1 febbraio a partire dalle ore 10 in Sala Scalvini per un confronto tra allevatori sui risultati delle prove condotte in alcuni allevamenti. Tra molti dubbi e altrettante certezze ci si interroga sul significato di benessere

25 gennaio 2019 – In occasione della prossima Fiera Agricola Zootecnica Italiana che si terrà presso il quartiere fieristico di Montichiari (BS) dal 1 al 3 febbraio prossimi, gli allevatori suinicoli hanno organizzato un incontro per confrontarsi sui risultati ottenuti dalle prove effettuate da chi, tra loro, ha iniziato a non tagliare la coda ai suinetti in base alla Direttiva comunitaria 2008/120/CE. L’appuntamento è previsto per venerdì 1 febbraio a partire dalle ore 10 presso la Sala Scalvini.

La complessità del tema non nasce solo da chi è favorevole o contrario, per molteplici aspetti produttivi, a quanto prevede la Direttiva, quanto per i risultati che stanno emergendo.

“Le nostre prove sono iniziate 8 mesi fa – spiega Marco Ferri, allevatore modenese – e solo fra qualche settimana, quando i suini verranno macellati e si verificherà la presenza o meno di cisti lombari, saprò se ne è valsa la pena. Per ora posso solo dire che l’impegno e i costi che abbiamo dovuto affrontare sono stati notevoli. Infatti, alla formazione del personale abbiamo dovuto aggiungere i maggiori costi che soprattutto nei primi tempi hanno riguardato l’aspetto sanitario con trattamenti ad hoc ad opera del veterinario, in quanto in una percentuale di suini intorno al 10% siamo dovuti intervenire a 27-28 giorni di vita con la mutilazione della coda, praticata rigorosamente con analgesici, perché nonostante l’adozione di tutto quello che prevede la direttiva, quindi individuazione del morsicatore, arricchimento ambientale e condizioni di maggiore comfort strutturale, i suinetti continuavano a mordersi la coda. Attualmente e per fortuna quella percentuale è intorno al 2% e la situazione sembra sotto controllo. I dubbi però non mancano – conclude – uno in particolare: possiamo davvero ritenere che il mancato taglio coda dei suinetti sia benessere? Mi chiedo di quale tipo di benessere parliamo se, adottando ovviamente tutte le cautele previste, anziché intervenire con il taglio coda a 2-3 giorni di vita ci si trovi costretti a farlo quando il suinetto ha quasi un mese, con conseguenze in termini di dolore e cicatrizzazione della ferita decisamente maggiori”.

Dubbi che diventano certezze per Gaetano Luppi, altro allevatore modenese. “Io sarò sempre favorevole al taglio delle code nei suinetti – dichiara – e i risultati disastrosi delle ultime prove che ho condotto nel mio allevamento lo confermano: su oltre 400 suinetti solamente a 37 non è stato necessario praticare la caudectomia con la successiva applicazione dell’anello. E questo nonostante l’individuazione del morsicatore, poi isolato, l’introduzione di materiali di arricchimento ambientale e l’adozione di tutti gli accorgimenti necessari previsti. Purtroppo l’odore del sangue, fuoriuscito anche da piccole ferite, agita e innervosisce i suini e scatena in loro un comportamento stereotipato. Questo per me non è benessere, lo è invece tagliare la coda a due giorni di vita, e non a 28-30 giorni, quando con una dose adeguata di analgesico il suinetto non soffre e nel giro di pochi attimi è già sottoscrofa ad allattarsi”. Una posizione netta, quella di Gaetano Luppi, che non ammette repliche e che anzi rincara: “Io credo che la caudectomia sia molto meno dolorosa dei tatuaggi – sottolinea – o dei due buchi che vengono praticati alle orecchie dei suini importati in Italia. Anche i colleghi tedeschi e danesi sono contrari alle code lunghe per gli stessi motivi che la stragrande maggioranza degli allevatori italiani manifesta. Se vogliamo mettere al primo posto il benessere animale rispetto alla produttività e alla redditività dei produttori, credo occorra fare una seria riflessione sul vero significato di benessere”.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


25/01/2019, 13:03
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67405
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Montichiari (BS), 1 febbraio 2019
Fiera Agricola Zootecnica Italiana

Sala Scalvini – Ore 10

Incontro sul taglio coda dei suinetti,

i pareri delle Organizzazioni sindacali


Il tema al centro del dibattito nel settore suinicolo si rivela quantomai controverso. Le Organizzazioni sindacali si dichiarano favorevoli alle prove in conversione, ma rifiutano imposizioni senza prima aver verificato l’attendibilità dei risultati

29 gennaio 2019 – Per i suinicoltori venerdì 1 febbraio sarà una data importante. A partire dalle ore 10, infatti, presso la Sala Scalvini della Fiera di Montichiari (BS) si terrà un incontro che avrà come tema principale il taglio della coda dei suinetti.

Alla presenza di alcuni illustri esperti del settore, come Valérie Courboulay dell’Istitut du Porc di Francia, Annalisa Scollo, medico veterinario e Andrea Rossi di Assica, oltre a un esponente di un’importante azienda mangimistica, gli allevatori si confronteranno sui risultati ottenuti dalle prove in conversione condotte in questi ultimi tempi.

Altra importante presenza sarà quella dei rappresentanti delle Organizzazioni sindacali, chiamate a far sentire la loro voce in un dibattito che per molti pone al centro la sopravvivenza di numerosi allevamenti.

“Il confronto su un argomento tanto delicato è molto importante – precisa Claudio Canali, presidente della Federazione nazionale di prodotto allevamenti suinicoli di Confagricoltura – ed è altrettanto doveroso continuare a fare le prove in conversione, ma da lì a ipotizzare una soluzione che possa essere adottata da tutte le porcilaie ce ne corre. In una fase in cui agli allevatori viene chiesto di ridurre l’impiego di antibiotici sul bestiame allevato, si crea il paradosso che per curare le infezioni provocate dalle morsicature tra suini se ne dovrà utilizzare di più. Ricordiamoci poi che tutti i Paesi europei grandi produttori suinicoli, pur continuando a fare le prove esattamente come avviene in Italia, sono ancora ben lontani dall’applicazione della Direttiva e, a parte la Svezia e la Finlandia dove il numero di suini allevati non corrisponde certo ad altre più importanti realtà europee, il mantenimento della coda non viene visto come elemento di benessere animale. Mi sembra che tutti questi elementi, non ultimo quello economico con gli inevitabili ulteriori costi che si potrebbero generare, debbano essere considerati e valutati attentamente”.

“Non possiamo ignorare il cambiamento di percezione che arriva dal consumatore nei confronti delle pratiche di allevamento – afferma Thomas Ronconi, presidente Anas ed esponente Coldiretti – ed è importante fornire informazioni corrette che dimostrino quanto siano rispettose del benessere e della salute degli animali. Il taglio della coda si inserisce in questo contesto. La Direttiva europea non impone il divieto assoluto, ma evidenzia la mancanza di misure, tecnicamente possibili, per prevenire e contenere fenomeni di aggressività tra i suini. Per questo ritengo che le prove in conversione possano fornire le indicazioni più adeguate per evitare il routinario taglio della coda. Quello che preoccupa è un certo atteggiamento un po’ troppo ideologico da parte delle Autorità sanitarie incaricate delle verifiche, spesso non basato su dati oggettivi e sperimentali. Come allevatori, abbiamo bisogno che la ricerca ci fornisca ulteriori conoscenze perché quelle sulle quali si basa il Manuale redatto dal Centro di referenza nazionale e la check-list per la valutazione del rischio sono in parte empiriche e basate sulla percezione di operatori del settore non confermate da dati scientifici. È evidente che qualsiasi intervento di mutilazione quale è il taglio della coda, determina uno stato di malessere al suino, ma è altrettanto vero che soggetti allevati con la coda intera e interessati dal fenomeno della morsicatura manifestano problemi sanitari nettamente superiori ai soggetti con la coda tagliata”.

“Personalmente sono favorevole agli adempimenti previsti da Classyfarm – interviene Anteneore Cervi, presidente della Cia di Reggio Emilia – finalizzati ad avere un quadro attendibile delle condizioni in cui vengono allevati i suini in ogni realtà produttiva, ma non lo sono rispetto a obblighi tassativi e/o numerici che potranno avvenire solo dopo aver analizzato i risultati che emergeranno, appunto, con Classyfarm. Questo vale soprattutto per il taglio coda dei suinetti che la Direttiva europea intende vietare. Non si può pensare che un provvedimento così sconvolgente per i nostri allevamenti venga in qualche modo calato dall’alto, con parametri vincolanti, senza prima stabilire come e se è realizzabile. Andiamo per gradi e, comprese le prove in conversione, valutiamo con attenzione tutto quello che emergerà”.

L’interrogativo ricorrente è la validità del divieto del taglio della coda in termini di benessere. Lo ribadisce anche Eva Nicocelli di Copagri: “All’interno di un box i suini morsicatori possono essere più di uno – afferma – e spesso a ben poco serve il loro allontanamento, il maggiore arricchimento ambientale: se si innesca il meccanismo delle aggressioni riuscire a fermarlo è davvero difficile se non impossibile e a quel punto l’unica soluzione praticabile è la caudectomia, ma praticarla quando un suinetto ha circa un mese di vita, pur in anestesia e applicando l’anello, lo sottopone a un dolore molto superiore a quello che dovrebbe sopportare a 1 giorno dalla nascita. Le prove svolte nel mio allevamento sono state negative, al punto che al momento della macellazione una parte dei miei suini sono stati esclusi dal circuito della Dop perché, proprio a causa di quanto ho illustrato prima, pesavano dai 30 ai 40 kg in meno rispetto a quanto prevede il Disciplinare di produzione dei suini destinati a diventare Prosciutto di Parma e San Daniele”.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


29/01/2019, 19:15
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67405
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Taglio della coda nei suinetti,

il confronto tra allevatori

non ha fugato le preoccupazioni



4 febbraio 2019 – Il taglio della coda nei suinetti continuerà a tormentare il sonno degli allevatori per molto tempo ancora. Si può riassumere così il bilancio dell’incontro che si è svolto il 1 febbraio scorso a Montichiari (BS), in occasione della Fiera agricola zootecnica italiana, organizzato da un gruppo di produttori con l’obiettivo di mettere a confronto le esperienze e i risultati fin qui raggiunti con le prove in conversione.

Valérie Courboulay, Andrea Rossi, Annalisa Scollo e Luigi Franchi, medici veterinari e a diverso titolo investiti del problema, si sono confrontati con una platea gremita alla quale, in base alle loro specifiche competenze, hanno illustrato i diversi aspetti che caratterizzato un tema tanto controverso.

Ma, al di là di quanto prevede la Direttiva che, come ha ricordato Andrea Rossi “al momento non impone nulla, ma raccomanda di adottare tutte le misure necessarie per arrivare a non praticare più il taglio della coda come sistema routinario”, i dubbi, le preoccupazioni e le incognite degli allevatori non sono state fugate.

E le domande rimaste senza risposte sono ancora tante e importanti. A iniziare dai costi, concentrati soprattutto sugli arricchimenti ambientali e sul maggior tempo richiesto agli operatori dall’osservazione volta a individuare il suino morsicatore all’interno di ogni box; costi che il mancato taglio della coda graverebbero sul bilancio degli allevatori e che nessuno ha saputo fino a oggi quantificare con precisione: in Francia, ad esempio, secondo uno studio illustrato da Valérie Courboulay si è arrivati a stimare una cifra intorno a 16,50 euro/capo.

Un’altra domanda ricorrente da parte degli allevatori riguarda la relazione tra benessere animale e mancato taglio della coda: si può parlare di benessere quando, nonostante tutti gli accorgimenti adottati, l’improvvisa aggressività tra suini aumenta il rischio sanitario con conseguente maggiore assunzione di antibiotici fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla caudectomia intorno al mese di vita determinando ripercussioni spesso negative in termini di sofferenza e produttività? Non solo. “Qualcuno ha parlato di miglioramento degli indici produttivi che dovrebbero essere garantiti da suini con la coda lunga – ha sottolineato nel suo intervento Luigi Franchi – i risultati delle prove in conversione che ho potuto testare personalmente su un vasto campione di maiali non hanno evidenziato nessun particolare miglioramento produttivo”.

Costi, rischi sanitari, interpretazione del termine benessere ma anche genetica e condizioni climatiche sono gli altri aspetti sui quali la discussione del mondo produttivo sul mancato taglio della coda nei suinetti è molto accesa e, necessariamente, esige risposte certe sia da un punto di vista scientifico che tecnico. “Allo stato trovare una soluzione ideale, capace di creare il giusto equilibro tra esigenze dell’allevatore e del suino non è facile – ha affermato Annalisa Scollo – L’individuazione del suino morsicatore all’interno dei box richiede all’operatore capacità ma anche allenamento, un processo difficile, certo, ma non impossibile”.

Le prove in conversione devono proseguire e i risultati che ne deriveranno dovranno essere presentati nelle competenti sedi europee per un confronto tra Stati membri e Autorità sanitarie. In mezzo a tanti dubbi una certezza accomuna i Paesi europei grandi produttori di suini come l’Italia: “L’approccio di tutti è scettico e di grande preoccupazione – ha sottolineato Andrea Rossi – per questa ragione nessuno deve arroccarsi su posizioni ideologiche, ma continuare a sperimentare per essere in grado di produrre dati oggettivi”.

Solo su questa base la discussione potrà sfociare in un risultato costruttivo, che soprattutto non penalizzi l’attività di un settore strategico per l’agroalimentare made in Italy.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


04/02/2019, 11:50
Profilo WWW
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 5 messaggi ] 

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
POWERED_BY
Designed by ST Software.

Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO

Informativa Privacy