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AquaFarm 2024 - 14 e 15 febbraio a Pordenone Fiere 
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AquaFarm 2024: nuovo layout e logo inedito, rinnovati temi, pari qualità di contenuti e occasioni di business

La manifestazione fieristica dedicata all’acquacoltura e all’industria della pesca sostenibile torna il 14 e 15 febbraio a Pordenone Fiere per la 7a edizione.

Pordenone Fiere, 27 settembre. AquaFarm, la mostra-convegno internazionale dedicata all’acquacoltura e all’industria della pesca sostenibile annuncia le date della settima edizione e lo fa attraverso la presentazione del nuovo logo che, oltre al disegno del pesce, vede la comparsa di un mitilo a testimonianza dell’ampio mondo della molluschicoltura. L’appuntamento è per il 14 e 15 febbraio a Pordenone Fiere.

Dopo la crisi pandemica, che ha avuto un impatto negativo sull’acquisto dei prodotti ittici, il settore agroalimentare deve affrontare altre problematiche. L’amplificazione degli eventi climatici, l’aumento delle temperature e i lunghi periodi di siccità modificano gli habitat in cui vivono le specie acquatiche con impatti importanti sugli allevamenti sia in mare, sia in acque salmastre e dolci.

“Gli effetti del cambiamento climatico e la transizione ecologica sono le nuove sfide che il nostro settore deve affrontare.” Afferma Pierantonio Salvador, Presidente dell’Associazione Piscicoltori Italiani. “Tutti gli operatori sono pronti, si tratta, come sempre, di fare sistema e AquaFarm è l’appuntamento immancabile per fare rete.”

Il cambiamento climatico è anche una delle cause dell’aumento del granchio blu nei nostri mari che ha raggiungo in alcune aree un +2.000%. I danni alla produzione di molluschi sono stati ingenti: oltre il 50% nell’area del Veneto ed Emilia-Romagna. “AquaFarm rappresenta un’occasione per ribadire l’urgenza di anticipare gli effetti dei cambiamenti – afferma Luigino Pela, Presidente Associazione Mediterranea Acquacoltori – partita in cui la ricerca gioca un ruolo cruciale.”

Durante la settima edizione si parlerà quindi di clima, ricerca e innovazione, ma anche di certificazioni di sostenibilità, benessere animale, tecnologie e alimentazione animale e umana. Il ricco programma di conferenze si affianca all’ampia area espositiva internazionale, la più grande di sempre grazie all’utilizzo dei nuovi padiglioni 5 BIS / TER inaugurati a inizio settembre. È confermata anche l’area dedicata alle Università con la possibilità di esporre poster scientifici e l’arena show cooking dove degustare le eccellenze produttive nazionali.

“Un’appuntamento a cui teniamo moltissimo perché AquaFarm è una delle manifestazioni che rappresentano il futuro di Pordenone Fiere. Internazionalità, alta specializzazione e approccio scientifico – afferma Renato Pujatti, Presidente di Pordenone Fiere. - Grazie a queste caratteristiche siamo certi le aziende presenti in fiera avranno un’occasione di sviluppo dei loro business e ci saranno importanti ricadute economiche per il territorio.”

AquaFarm è una mostra-convegno internazionale sull’acquacoltura e l’industria della pesca sostenibile, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con API, Associazione Piscicoltori Italiani. AMA, Associazione Mediterranea Acquacoltori, e con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. La manifestazione è nata nel 2017 e all’ultima edizione ha registrato una crescita del 62% rispetto al 2022 e + 25% se il valore viene confrontato all’ultima edizione pre-covid, 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione online sul sito: www.aquafarmexpo.it.

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AquaFarm 2024 - 14 e 15 febbraio a Pordenone Fiere


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Tecnologia, innovazione e ricerca:

la filiera dell’acquacoltura guarda al futuro attraverso AquaFarm



16 gennaio. L’innovazione traina l’acquacoltura verso la sostenibilità del settore, mentre la ricerca trova continue soluzioni per migliorare la nostra sicurezza alimentare e il benessere dei pesci. L’appuntamento è il 14 e 15 febbraio a Pordenone Fiere in occasione di AquaFarm, la mostra-convegno internazionale dedicata all’acquacoltura e all’industria della pesca sostenibile organizzata in collaborazione con API, Associazione Piscicoltori Italiani e AMA, Associazione Mediterranea Acquacoltori.

La fiera come sempre affianca agli spazi espositivi un’ampia agenda di conferenze e workshop dedicate alle tematiche più attuali del settore.

Oggi il settore dell’acquacoltura è universalmente riconosciuto come un settore essenziale e in rapida crescita. Tuttavia, la sua importanza è accompagnata da sfide intrinseche dovute al numero di fattori influenti: tecnici, biologici, ambientali, economici e persino sociali. Riconoscendo la necessità di innovazione continua, in particolare nei processi produttivi, la sessione dedicata all’innovazione tecnologica in allevamento parlerà di nuove tecnologie in grado di ottimizzare l’intera filiera. Si parlerà anche di come l’Intelligenza artificiale e l’analisi dei dati abbia un ruolo fondamentale per migliorare l’efficienza e il processo decisionale nell’ambito dell’acquacoltura.

I mangimi hanno un impatto notevole sulla filiera dell’acquacoltura, sia a livello economico, che a livello di impronta ambientale. Regolamentazione degli scarti da pesca per l’utilizzo dei prodotti come base per i mangimi dei pesci, nuovi ingredienti come il granchio blu e gli insetti, microalghe e scarti da produzione agricola: ad AquaFarm ricercatori e innovatori presenteranno i progetti che hanno l’importante obiettivo di rendere più sostenibile il settore attraverso l’ottimizzazione e il miglioramento delle risorse primarie e degli ingredienti. L’appuntamento è con la sessione circolarità e sostenibilità nella produzione di mangimi.

La ricerca è da sempre la migliore alleata per guardare al futuro. Nella sessione dedicata alle tecnologie e tendenze nella ricerca, ricercatori ed esperti da tutto il mondo presenteranno le ultime novità relative al benessere animale nell’intero ciclo di allevamento, all’utilizzo della pelle dei pesci nelle terapie mediche, ai nuovi metodi di selezione e molto altro.

AquaFarm è una mostra-convegno internazionale sull’acquacoltura e l’industria della pesca sostenibile, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con API, Associazione Piscicoltori Italiani. AMA, Associazione Mediterranea Acquacoltori, e con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. La manifestazione è nata nel 2017 e all’ultima edizione ha registrato una crescita del 62% rispetto al 2022 e + 25% se il valore viene confrontato all’ultima edizione pre-covid, 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione online sul sito: www.aquafarmexpo.it.

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Acquacoltura, sentinella dell’ambiente e

alleata della sua protezione


1 febbraio – L'acquacoltura, per la sua esposizione all'ambiente aperto, funge da sentinella per le condizioni ambientali, oltre ad essere un'attività di grande rilevanza sociale ed economica, come sottolineato dalle organizzazioni internazionali. L'edizione 2024 di AquaFarm riserva ampio spazio ai cambiamenti ambientali e climatici, al problema del granchio blu e alle relative soluzioni. Appuntamento il 14 e 15 febbraio a Pordenone Fiere.

L'allevamento di pesci e molluschi è prevalentemente condotto in ecosistemi esposti alle mutevoli condizioni ambientali e climatiche globali e nazionali. I cambiamenti nei modelli di precipitazioni, ad esempio, influenzano la portata dei fiumi, in particolare la loro distribuzione annuale, con un impatto sugli allevamenti di specie che richiedano acqua corrente, come quello di trote di cui l'Italia è leader europeo. Ancora le variazioni di temperatura nelle acque costiere, dove avviene l'allevamento di specie molto richieste come branzini e orate, generano effetti ancora non completamente quantificabili, ma sicuramente associati alla proliferazione di parassiti sensibili alla temperatura.

Non tutte le criticità per l’acquacoltura sono attribuibili al cambiamento climatico: ad esempio, la rapida proliferazione del granchio blu nei mari italiani; l'aumento del rumore di fondo marino; la crescente resistenza agli antibiotici, l’aumento delle micro e nanoplastiche nelle acque sono tutti fenomeni che inevitabilmente hanno impatti negativi sulla vita delle specie ittiche.

Il focus della VII edizione di Aquafarm sarà dunque sull’individuazione delle possibili soluzioni ai succitati problemi: ad esempio, la resistenza agli antibiotici può essere affrontata mediante nuovi tipi di vaccini per i pesci, l’utilizzando materiali biobased, riciclabili e degradabili per la riduzione dell'uso della plastica nella molluschicoltura.

Ma non solo, grazie a simulazioni ad alta risoluzione temporale e spaziale, si cerca di prevedere le condizioni ambientali che influenzano l'acquacoltura con anni di anticipo. Anche il controllo del granchio blu può essere gestito in vari modi, come l'introduzione nei mangimi ittici o l'adozione di strategie basate sulla conoscenza della sua vita e del suo comportamento, comprese le tattiche di lotta biologica attraverso i suoi predatori naturali, come gli uccelli marini.

L'acquacoltura si presenta anche come un'alleata attiva nella lotta per la salvaguardia ambientale, contribuendo alla riduzione delle emissioni derivanti dalle sue operazioni. Una sessione di conferenze è dedicata alla decarbonizzazione degli allevamenti, con metodi che vanno dall'elettrificazione delle imbarcazioni utilizzate per la gestione degli allevamenti, sia ittici sia di molluschi, all'installazione di pannelli fotovoltaici galleggianti sugli specchi d'acqua per la produzione di energia elettrica necessaria, contribuendo anche a ridurre l'evaporazione. Altri approcci includono la produzione di idrogeno utilizzando i reflui provenienti dall'acquaponica, e sfruttare i gusci delle bivalvi come un efficace "carbon sink" composto per il 95% da carbonato di calcio. Infine, i principi di circolarità possono essere applicati all'acquacoltura, creando modelli di allevamento che utilizzano integralmente la biomassa prodotta.

In sintesi, AquaFarm rappresenta l’evento principale in Italia per gli operatori del settore, presentando le ultime novità, affrontando con precisione i problemi attuali e futuri, ma soprattutto offrendo ipotesi e suggerimenti di soluzioni. Un evento unico non solo nel suo settore specifico.

AquaFarm è una mostra-convegno internazionale sull’acquacoltura e l’industria della pesca sostenibile, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con API, Associazione Piscicoltori Italiani. AMA, Associazione Mediterranea Acquacoltori, e con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. La manifestazione è nata nel 2017 e all’ultima edizione ha registrato una crescita del 62% rispetto al 2022 e + 25% se il valore viene confrontato all’ultima edizione pre-covid, 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva.

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01/02/2024, 15:24
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Pesce coltivato e trasporto del fresco: il futuro dell’acquacoltura e la sicurezza alimentare protagoniste di AquaFarm

9 febbraio. L’allevamento di pesci e molluschi rappresenta una fonte cruciale di proteine per una popolazione mondiale in crescita. Lo spreco non è più ammesso, la richiesta di qualità è sempre in crescita e la sicurezza del cibo che mangiamo una priorità. Per questo la conservazione organolettica e nutritiva è una componente fondamentale della catena del valore del pesce e dei molluschi.
Nell’edizione dedicata al seafood della serie di incontri di Frigo ‘n’ Motion, organizzati da OITAF, l’Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e Farmaci, in occasione di AquaFarm, verranno affrontate alcune delle tematiche centrali del settore. Ana Cristina De Aguiar Saldanha Pinheiro dell’Università degli Studi di Bologna parlerà delle metodologie e tecnologie di conservazione per il prolungamento della shelf life, Stefano Brivio, direttore tecnico di MGH, degli strumenti digitali per il monitoraggio del trasporto e la tracciabilità del prodotto anche attraverso l’utilizzo della blockchain, Luca Sperandio, di Fiorital affonterà il tema delle tecniche per il trasporto del pesce fresco, Marco Masini, Presidente di Asercom parlerà delle novità normative sull’utilizzo dei gas refrigeranti, e, infine, Alessandro Roda di Man Italia, delle strategie dei fornitori di mezzi di trasporto per il settore.

Quest’anno ad AquaFarm si parlerà per la prima volta di succedanei di pesci e molluschi, e specificamente di quelli basati su cellule di organismi coltivate in bioreattori, un tema molto dibattuto e che finora è stato visto come marginale per l’acquacoltura. La velocità con cui evolve la tecnologia ma soprattutto l’approccio dei consumatori al cibo ha spinto gli organizzatori a offrire agli operatori una visione che vada oltre pregiudizi e falsi miti. Troppo spesso la discussione è stata ostaggio di posizione ideologiche e di interessi economici. Dopo un’introduzione sulle dimensioni di mercato dei surrogati di carne e pesce, affidata a Fabrizio Franco De Belvis, Partner di PwC, alcuni esperti sono chiamati a confrontarsi: Giuseppe Scapigliati, professore, all’Università della Tuscia, Youling L. Xiong, docente alla Kentucky University, Fabio Brambilla, Fish Nutritionist di Naturalleva e Antonella dalle Zotte, Professoressa, Università degli Studi di Padova. La sessione sarà moderata da Fabio Gallo, conduttore di Linea Blu.



Ancora una volta quindi, il programma delle conferenze di AquaFarm non si ferma agli argomenti tradizionali e cerca di anticipare gli interessi degli operatori. L’appuntamento per entrambi i convegni è per il 15 febbraio alle ore 11.30. La partecipazione è gratuita ed è necessaria la registrazione al link: https://www.aquafarm.show/.



AquaFarm è una mostra-convegno internazionale sull’acquacoltura e l’industria della pesca sostenibile, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con API, Associazione Piscicoltori Italiani. AMA, Associazione Mediterranea Acquacoltori, e con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. La manifestazione è nata nel 2017 e all’ultima edizione ha registrato una crescita del 62% rispetto al 2022 e + 25% se il valore viene confrontato all’ultima edizione pre-covid, 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione online sul sito: www.aquafarmexpo.it.

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14/02/2024, 12:31
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AquaFarm, dalla sessione istituzionale un esplicito appoggio all’acquacoltura Made in Italy



Pordenone, 14 febbraio 2024. Si è aperta con una sessione istituzionale molto partecipata la prima giornata di AquaFarm, l’unica manifestazione internazionale in Italia dedicata all’acquacoltura e all’industria della pesca sostenibile, in corso fino al 15 febbraio alla Fiera di Pordenone. AquaFarm, giunta alla7° edizione è una manifestazione in forte espansione: è nata nel 2017 e all’ultima edizione ha registrato una crescita del 62% rispetto al 2022 e + 25% se il valore viene confrontato all’ultima edizione pre-covid. Nel 2024 conta 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva nei padiglioni 5, 5 bis e ter.

Un ricco programma di conferenze con relatori di livello internazionale porta al centro del dibattito tematiche di assoluta attualità: cambiamenti climatici, ricerca e innovazione, ma anche di certificazioni di sostenibilità, benessere animale, tecnologie e alimentazione animale e umana.

Di altissimo livello il parterre del convegno di apertura della manifestazione al quale sono intervenuti Mattia Tirelli, Assessore all’ambiente del Comune di Pordenone, Michelangelo Agrusti, Vice presidente, Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Stefano Zannier, Assessore Risorse Agroalimentari, Forestali e ittiche Regione Friuli Venezia Giulia, Rosanna Conte, Deputata al Parlamento Europeo, Matteo Zoppas, Presidente, ITA-ICE che ha commentato così il ruolo delle fiere per lo sviluppo dei mercati esteri: “ Negli ultimi anni il ruolo delle piattaforme fieristiche sembrava indebolito, ma oggi possiamo dire che non è accaduto: siamo riusciti ad invertire questa tendenza. Solo nel 2023 ICE è riuscita ad organizzare 260 padiglioni nazionali a fiere estere con oltre 5.500 aziende partecipanti e a coinvolgere 11.000 buyer, agevolando quel fondamentale momento di incontro tra domanda e offerta, seppur la pandemia ha introdotto nuove tecnologie e modalità. In questo modo diamo la possibilità alle PMI di affacciarsi o di rafforzare la propria strategia di internazionalizzazione andando a cercare i mercati e i clienti più mirati. C’è un impegno forte di tutto il Governo per far crescere ancora di più l’export del Made in Italy e in particolare del Ministro Lollobrigida verso il mondo della Pesca e dell’Acquacultura. C’è una sensibilizzazione ulteriore di ICE verso questi settori tanto che a questa edizione di Aquafarm porta 30 buyer esteri, in aumento rispetto ai 22 operatori del 2022, provenienti da 10 Paesi diversi (Albania, Algeria, Bosnia Erzegovina, Germania, Israele, Libia, Marocco, Romania, Tunisia, Ungheria). Si evidenzia una grande opportunità per l’acquacoltura, sottolineata anche dalle dichiarazioni dell’ONU che, da qui al 2030, stima un aumento della domanda di prodotti ittici di almeno 40 milioni di tonnellate ogni anno, quantità che la sola pesca non potrà soddisfare. L’obiettivo è quello di promuovere non solo i nostri prodotti di eccellenza all’estero ma rendere i mercati consapevoli del lavoro di tutta la filiera del settore compresa la lavorazione, la trasformazione e la conservazione delle produzioni che in Italia sono impegnate nell’adozione di pratiche rispettose dell’ambiente e nell’investimento in tecnologie avanzate per tutelare le risorse naturali e migliorare la sostenibilità dei processi”.

Fa il punto di 5 anni di attività svolta in Parlamento Europeo per la pesca e l’acquacoltura Rosanna Conte nel suo intervento “Un lavoro importante è complesso che ha comunque dato dei risultati grazie anche al rapporto di stretta collaborazione instaurato con le associazioni di categoria e con pescatori e acquacoltori stessi. Penso, ad esempio, al nuovo FEAMPA 2021-2027, al quale ho contribuito in prima persona in quanto relatrice ombra per il mio gruppo, e dove già al nome del Fondo è stata aggiunta la A di acquacoltura per sottolineare le maggiori risorse che abbiamo chiesto di destinare a questo comparto, sul quale l’Unione Europea sta puntando sempre di più. Infatti, se le attività di pesca sono da anni bersaglio di politiche punitive e restrittive dell’UE, l’acquacoltura invece può spesso contare su un approccio molto più costruttivo e fortemente incentrato sullo sviluppo e sulla crescita da parte dell’Europa. La tendenza infatti è quella di garantire il fabbisogno e la richiesta di pesce attraverso i prodotti allevati, di modo da ridurre la pressione di pesca sugli stock ittici in mare”.

Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da parte sua ha ribadito l’impegno del Governo e del Ministero a favore delle caratteristiche peculiari dell’economia italiana legata alle specie acquatiche. Qualità, sicurezza, legame con la tradizione ed il territorio, stretta integrazione con la cultura del cibo rappresentata dalla dieta mediterranea sono tutti punti forti dell’acquacoltura e della pesca nel nostro Paese, che ci caratterizzano in Europa e nel Mondo. Il Governo ed il Ministero basano la propria azione sulla difesa di questi valori, sia con interventi diretti che con un’azione di informazione e convincimento nei confronti dell’Unione Europea, che a volte li inquadra in categorie astratte di sostenibilità che mettono in pericolo la sostenibilità socio-economica di chi lavora nei settori.

Dagli interventi di spicco delle organizzazioni mondiali ed europee è venuto un appoggio esplicito alle politiche e alle strategie nazionali di indirizzo e sostegno all’allevamento di specie ittiche e molluschi, sia a livello di istituzioni nazionale e regionali che della filiera della produzione.

Audun Lem, vicedirettore della divisione pesca e acquacoltura della FAO, ha segnalato come la produzione da acquacoltura del bacino del Mediterraneo abbia superato ormai le 3 milioni di tonnellate, rinnovando una tradizione che da sempre vede lo sviluppo dell’economia delle specie animali d’acqua salta e dolce legata al benessere e alla prosperità delle popolazioni rivierasche e dell’interno. Per questo la FAO, attraverso la Commissione della Pesca del Mediterraneo e con la collaborazione delle autorità nazionali e le associazioni di settore annovera tra i propri progetti diverse iniziative legate al Mediterraneo, alcune delle quali operative per lunghe estensioni temporali, come il Progetto AdriMed che quest’anno gira la boa dei 25 anni.

Da una prospettiva europea Charlina Vitcheva, direttore generale degli Affari Marittimi e della Pesca della Commissione Europea, ha ricordato che i programmi della UE come FarmToFork ripongono nell’acquacoltura un ruolo primario per rendere sostenibile l’approvvigionamento di cibo sano, buono e sicuro per i cittadini dell’Unione. La UE investe molta attenzione e risorse economiche per rendere l’acquacoltura resiliente di fronte ai cambiamenti climatici, oltre che per migliorarne la sostenibilità ambientale, promuovendo la decarbonizzazione riducendo l’uso dei carburanti fossili nell’operatività degli allevamenti. Al centro dell’attenzione UE è anche la sostenibilità socioeconomica dell’acquacoltura, promuovendo sia l’autoproduzione energetica che la rimozione dei maggiori ostacoli che in tutta Europa frenano lo sviluppo del settore: la durata degli iter autorizzativi e la complessità degli adempimenti normativi da una parte, l’accesso alle aree acquatiche dall’altra. Spesso infatti gli allevamenti si trovano a ntrare in concorrenza con altri settori, come quello agricolo, la pesca e il turismo. La UE incoraggia una collaborazione e coestìistenza, con strumenti come le Zone Vocate all’Acquacoltura (AZA).

Dopo questi interventi, Taguy Chever, consulente di EUMOFA, l’Osservatorio europeo di mercato sull’acquacoltura e sulla pesca, ha fornito una panoramica sull’acquacoltura biologica nei Paesi dell’Unione a 27, da cui emerge che l’adesione dei consumatori al biologico per quanto riguarda le specie ittiche è in stallo se non in regresso. Nonostante la domanda e la consapevolezza verso il biologico sia robusta in Europa, l’aumento dei prezzi portato dall’inflazione sta avendo un impatto sulla domanda di prodotti ad alto prezzo. Inoltre il potenziale pubblico del pesce da allevamento biologico è confuso da un’informazione insufficiente e non chiara e spesso indirizzata a spingere verso succedanei vegetali, visti come schemi sostenibili equivalenti. Lo steso avviene dal punto di vista della produzione. A parte i costi più elevati, alcuni metodi ad alta sostenibilità per l’allevamento come i sistemi a ricircolo e la policoltura non sono ammessi dai regolamenti europei del biologico. Maggior crescita si riscontra invece in molluschicoltura, ma bisogna ricordare che in pratica la classificazione biologica per queste specie si basa solo sulla qualità dell’acqua e i costi aggiuntivi sono rispetto al non-biologico sono trascurabili. Queste realtà si scontrano con gli auspici della già ricordata strategia FarmToFork per una maggior percentuale di acquacoltura biologica, tant’è che i tentativi di quantificazione degli obiettivi al 2030 nei documenti ufficiali UE oscillano dal 3 al 25%, quando già nel 2020 il 4,8% dei pesci d’allevamento era biologico.

Dopo la presentazione dello studio la sessione si è chiusa con una tavola rotonda su Acquacoltura tra cambiamenti climatici e sostenibilità cui hanno partecipato Emilia Gorgallo Gonzalez, della direzione generale degli affari marittimi e della pesca della Commissione Europea, Pierantonio Salvador, presidente di API ed Eraldo Rambaldi, direttore di AMA. Quest’ultimo ha confermato che una serie di fattori, dalla proliferazione del granchio blu all’eutrofizzazione delle acque fino alle modifiche del bilancio di nutrimenti presenti nell’acqua nell’anno appena passato hanno provocato una riduzione del 50-60% della produzione di vongole. Di fronte a numeri come questi, i ristori sono necessari ma per andare oltre l’emergenza è necessario un cambio di strategia. Posizione condivisa da Salvador, che ha ricordato che è necessaria una condivisione di responsabilità tra aziende, istituzioni italiane ed europee per consentire all’acquacoltura, un settore strategico, di esprimere il suo pieno potenziale e continuare a farlo anche di fronte alle sfide dai cambiamenti ambientali. È necessario garantire all’acquacoltura l’accesso all’acqua in via prioritaria, risolvendo i blocchi burocratici che stanno spingendo il settore nella stagnazione della crescita a livello europeo. Soprattutto, occorre investire ui giovani e sulle innovazioni, valorizzando al massimo le risorse pubbliche, che sono servite e servono nell’emergenza ma hanno come obiettivo un’acquacoltura al passo con le richieste che le vengono fatte.

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A NovelFarm le nuove sfide del settore agricolo: cambiamenti ambientali, innovazione e normativa

Cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale: la ricerca e la tecnologia rappresentano gli unici strumenti che abbiamo per fronteggiare le nuove sfide dell’agricoltura. Appuntamento a NovelFarm il 20 e 21 marzo.

22 febbraio – L’agricoltura produce circa l’1,5% del PIL europeo, si tratta di un numero piccolo, ma, in quanto settore primario, rappresenta la base di tutto il sistema economico e produttivo su cui si basa la nostra economia. Produrre in modo innovativo e sostenibile è essenziale per garantire un futuro al comparto e al nostro pianeta. Se ne parlerà a NovelFarm, mostra convegno sulle innovazioni in agritech, indoor e vertical farming in programma i prossimi 20 e 21 marzo, organizzata da Pordenone Fiere.

Prima sfida che deve affrontare l’agricoltura sono i cambiamenti ambientali. Sia naturali sia antropici: come la impermeabilizzazione dei suoli, che rende anche semplici precipitazioni cause di alluvioni, e come l’eccesso di irrigazione, che provoca la salinizzazione dei terreni e la salmastrizzazione delle acque sotterranee. La lista è lunga, ma a NovelFarm si parlerà soprattutto di soluzioni. L’agricoltura, infatti, può anche essere una valida alleata dell’ambiente, ad esempio attraverso il sequestro della CO2, intrappolata nel suolo con tecniche semplici e benefiche per la salute del terreno. Anche la gestione efficiente dell’acqua può apportare i suoi benefici: un risparmio significativo attraverso l’irrigazione di precisione, ma anche il recupero e l’utilizzo mirato delle acque reflue depurate.

La tecnologia digitale è il fattore abilitante perché raccoglie e interpreta i dati di quello che accade nei campi, nelle serre e nelle vertical farm, e consente di metterli a frutto trasformandoli in una sempre maggiore conoscenza.

Tecnologia vuol dire anche robotica: in ambienti controllati, l’AI e l’automazione permettono enormi miglioramenti nella qualità, nella produttività e nella sicurezza delle colture. Le vertical farm sono il simbolo di questa nuova rivoluzione agricola che nel nostro Paese si stanno diffondendo sempre più. La normativa sta iniziando a prendere coscienza delle esigenze di questi nuovi metodi di coltura anche dal punto di vista fiscale, lo scoglio dove spesso si incagliano le innovazioni nei settori tradizionali. Lo vedremo con le novità della Legge delega di riforma fiscale, lo stiamo vedendo con il successo della Legge Regionale Lombarda sulle coltivazioni indoor.

Infine, l’apertura alle cosiddette Tecnologie di Evoluzione Assistita della normativa italiana ha ricevuto in questi giorni un assist robusto dalla votazione al Parlamento europeo sulle New Breeding Technologies. NovelFarm tratta del tema dalla sua prima edizione nel 2019. Ora però il tema è diventato urgente perché non adottare queste tecniche, in un momento di grandi sfide, vuol dire condannare il settore primario a continuare a impiegare i metodi che si condannano come dannosi senza offrire una soluzione in cambio.

Appuntamento quindi il 20 e 21 marzo a Pordenone per NovelFarm.

NovelFarm è una mostra-convegno internazionale sulle innovazioni in agricoltura, indoor e vertical farming, organizzata da Pordenone Fiere in collaborazione con Studio Comelli – Conferences&Communication, che cura i contenuti delle conferenze e l’ufficio stampa. La manifestazione è nata nel 2020 e nell’ultima edizione tenutasi in contemporanea con AquaFarm, i due eventi hanno registrato una crescita del 62% rispetto al 2022, 130 espositori, il 35% proveniente dall’estero e quasi 7.000 mq di area espositiva. La partecipazione all’evento è gratuita previa registrazione online sul sito: www.novelfarmexpo.it.

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22/02/2024, 14:34
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