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AgriUmbria 2021 17/19 settembre Bastia Umbra Pg 
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Dal 17 al 19 settembre 2021 ad Umbriafiere riparte l’evento storico con le ultime novità del settore

AnteprimAgriumbria: a Umbriafiere appuntamento con l’agricoltura

Il Covid-19 non ferma uno degli appuntamenti più storici dell’agricoltura italiana che torna con una edizione speciale, per lanciare un segnale di speranza, ma soprattutto di ripartenza.



Il futuro dell’agricoltura si dà appuntamento dal 17 al 19 settembre 2021 ad AnteprimAgriumbria che con il 2021 riparte da quella mancata 52 esima edizione sfumata a causa del Covid-19. Date da segnare quindi per arrivare nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg), con una edizione speciale, una sorta di primo appuntamento per rivederci a marzo 2022. «Quella del 2021 vuole essere un’edizione speciale di Agriumbria, che non vuole guardare indietro a ciò che non è stato, ma che si proietta al futuro e si pone come Anteprima dell’edizione 2022 - questo il messaggio che come spiega il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari, la manifestazione vuole mandare al comparto fieristico di riferimento - sempre più convinti della necessità e della valenza delle manifestazioni in presenza e certi che la sinergia organizzatore/espositore possa ancora esprimere il meglio dell’offerta tecnologica e commerciale». «A testimonianza della grande aspettativa che il comparto sta vivendo, abbiamo avuto un ottimo riscontro commerciale continua Bogliari - la superficie espositiva utilizzata sarà infatti quella ordinaria mentre la novità sarà la presenza di circa 50 nuove aziende espositrici che hanno scelto di investire nel nostro progetto. Ritengo che questo sia il miglior segnale che AnteprimAgriumbria possa lanciare».

Agriumbria 2021, la zootecnia sostenibile. In occasione di Agriumbria sarà ancor più grande il valore del comparto zootecnico presente in fiera. Gli operatori economici del settore sono in attesa di poter partecipare alle manifestazioni in presenza, consapevoli della situazione contingente che ormai caratterizza tutte le esperienze della fiera, proprio per questo Agriumbria è pronta a tornare soggetto attivi del panorama economico agricolo e non solo. In attesa di quella tradizionale di marzo 2022, sarà una manifestazione in grado di sottolineare, oggi più di ieri, come la zootecnia sia il primo anello dell’intera filiera agricola e che per poter svolgere correttamente il proprio ruolo, questa debba essere sempre più sempre più sostenibile per l’uomo, per gli animali, per l’ambiente, per il futuro. All’anima zootecnica si accompagnerà tutta la filiera di prodotti, tecnologie e servizi che nel tempo hanno reso Agriumbria una delle manifestazioni con la più ampia offerta commerciale.

Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Una manifestazione agro zootecnica con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le attività agricole e zootecniche dell’Italia centrale. Da quel momento in poi ogni edizione ha stabilito un record positivo con una continua crescita di espositori e visitatori. Nel 1980 inizia la realizzazione delle nuove e moderne strutture del quartiere fieristico che consolidano il progetto espositivo che ha in Agriumbria la sua manifestazione più importante. Negli stessi anni nasce l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Le notevoli dimensioni raggiunte, la forza dell’impatto economico e le tante manifestazioni suggeriscono (nel 1997) la trasformazione dell’ente gestore in Umbriafiere SpA, oggi attuale società di gestione del Centro Fieristico Regionale. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura.

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Dal 17 al 19 settembre 2021 ad Umbriafiere riparte l’evento storico con le ultime novità del settore agricolo.

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Dal 17 al 19 settembre 2021 ad Umbriafiere riparte l’evento storico con le ultime novità del settore

AnteprimAgriumbria: a Umbriafiere di scena l’agricoltura del futuro

Il Covid-19 non ferma uno degli appuntamenti più storici dell’agricoltura italiana che torna con una edizione speciale, per lanciare un segnale di speranza, ma soprattutto di ripartenza.

Presentata questa mattina a Roma, insieme ad Aia, la speciale edizione in attesa di aprile 2022

Il futuro dell’agricoltura si dà appuntamento dal 17 al 19 settembre 2021 ad AnteprimAgriumbria che con il 2021 riparte da quella mancata 52 esima edizione sfumata a causa del Covid-19. Date da segnare quindi per arrivare nei padiglioni di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg), con una edizione speciale, una sorta di primo appuntamento per rivederci dall’1 al 3 aprile 2022. L’edizione speciale è stata ufficialmente presentata questa mattina a Palazzo Rospigliosi, a Roma, sede di Coldiretti e Associazione italiana allevatori. «Quella del 2021 vuole essere un’edizione speciale di Agriumbria, che non vuole guardare indietro a ciò che non è stato, ma che si proietta al futuro e si pone come Anteprima dell’edizione 2022 - questo il messaggio che come spiega il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari, la manifestazione vuole mandare al comparto fieristico di riferimento - sempre più convinti della necessità e della valenza delle manifestazioni in presenza e certi che la sinergia organizzatore/espositore possa ancora esprimere il meglio dell’offerta tecnologica e commerciale». «A testimonianza della grande aspettativa che il comparto sta vivendo, abbiamo avuto un ottimo riscontro commerciale continua Bogliari - la superficie espositiva utilizzata sarà infatti quella ordinaria mentre la novità sarà la presenza di circa 50 nuove aziende espositrici che hanno scelto di investire nel nostro progetto. Ritengo che questo sia il miglior segnale che AnteprimAgriumbria possa lanciare».

«A.I.A. e Sistema allevatori sono particolarmente legati alla manifestazione agricola e zootecnica ‘Agriumbria’: tra tutte le rassegne del settore che da decenni si realizzano a livello nazionale (ma anche tra quelle internazionali), infatti, essa ha sempre incentrato le proprie edizioni sulla biodiversità zootecnica italiana – ha commentato il presidente di AIA, Roberto Nocentini - oggi i concetti di biodiversità, sostenibilità, equilibrio ecologico tra allevamento e ambiente sono assolutamente attuali e rappresentano le principali direttrici per lo sviluppo dei sistemi zootecnici ed anche ad ‘AnteprimAgriumbria’ questi temi saranno centrali».

Agriumbria 2021, tra zootecnia sostenibile, meccanizzazione e partnership di grande livello. In occasione di Agriumbria sarà ancor più grande il valore del comparto zootecnico presente in fiera grazie alla preziosa collaborazione con Associazione Italiana Allevatori. All’anima zootecnica si accompagnerà tutta la filiera di prodotti, tecnologie e servizi che nel tempo hanno reso Agriumbria una delle manifestazioni con la più ampia offerta commerciale.

Gli operatori economici del settore sono in attesa di poter partecipare alle manifestazioni in presenza, consapevoli della situazione contingente che ormai caratterizza tutte le esperienze della fiera, proprio per questo Agriumbria è pronta a tornare soggetto attivi del panorama economico agricolo e non solo. In attesa di quella tradizionale di marzo 2022, sarà una manifestazione in grado di sottolineare, oggi più di ieri, come la zootecnia sia il primo anello dell’intera filiera agricola e che per poter svolgere correttamente il proprio ruolo, questa debba essere sempre più sempre più sostenibile per l’uomo, per gli animali, per l’ambiente, per il futuro.

Forte la presenza di Federunacoma, associazione ormai partner strategica di Agriumbria che nei padiglioni di Umbriafiere presenterà, tra l’altro, la prossima edizione di Eima, oltre a promuovere dimostrazioni e incontri sulle ultime novità del settore macchine agricole. Modelli di filiera che consentono di realizzare processi produttivi integrati al “sistema” verranno proposti dai Saloni specializzati Oleatec (olivicoltura – elaiotecnica), Enotec (viticoltura – enologia), Bancotec (impiantistica agroindustriale) e da altri spazi espositivi nei quali vengono proposte soluzioni tecnologiche versatili in relazione all’organizzazione e alla dimensione della produzione delle aziende agricole. Spazio infine per le eccellenze enogastronomiche: Agriumbria rappresenta infatti una vetrina dell’agroalimentare del Centro Italia che dimostra tutta la sua vivacità dovuta alla qualità, all’innovazione e alla tracciabilità dei suoi prodotti dotati di una forte identità territoriale. Il tutto reso più vivace dalla partecipazione di consorzi, di cooperative e di singoli espositori i cui prodotti agroalimentari provenienti da “giacimenti enogastronomici” dell’intera territorio, confermano che la diversificazione del prodotto e l’innovazione della tipicità tradizionale acquisiscono in misura sempre maggiore spazi di prestigio nei segmenti internazionali di mercato. All’interno di Agriumbria si potranno trovare i mercati dei produttori, ma anche una serie di espositori con in mostra strumenti per trasformare le materie prime e confezionare i prodotti.In più sarà presente di nuovo Veronafiere per presentare Fieragricola: anche in questo caso tra le due storiche fiere di settore la collaborazione per la promozione va avanti e anzi cresce.

L’Osservatorio Agriumbria sulle carni di qualità. Prosegue l’attività permanente dell’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità ormai un punto di riferimento per tutto il comparto. Durante la prossima edizione, quella di aprile 2022, saranno pubblicati i dati sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità. Un lavoro che comunque non si è mai fermato, anche in tempi di pandemia, e che vede come sempre la forte collaborazione con l’Associazione Italiana Agricoltori.

Agriumbria nasce da una felice intuizione dell’ideatore della manifestazione agricola, Lodovico Maschiella, e nel 1969 viene organizzata la prima “fiera moderna”, la fiera dell’agricoltura. Una manifestazione agro zootecnica con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le attività agricole e zootecniche dell’Italia centrale. Da quel momento in poi ogni edizione ha stabilito un record positivo con una continua crescita di espositori e visitatori. Nel 1980 inizia la realizzazione delle nuove e moderne strutture del quartiere fieristico che consolidano il progetto espositivo che ha in Agriumbria la sua manifestazione più importante. Negli stessi anni nasce l’Associazione Agriumbria, composta da Enti e Associazioni di categoria, per la gestione e il coordinamento della fiera. Le notevoli dimensioni raggiunte, la forza dell’impatto economico e le tante manifestazioni suggeriscono (nel 1997) la trasformazione dell’ente gestore in Umbriafiere SpA, oggi attuale società di gestione del Centro Fieristico Regionale. Oggi, dopo un lungo percorso, Agriumbria, Mostra dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione rappresenta un punto di riferimento a livello nazionale per la valorizzazione del settore agricolo e costituisce un momento di discussione e riflessione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura.

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08/09/2021, 20:59
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FederUnacoma presente ad Agriumbria



La rassegna di Bastia offre ogni prodotto e servizio per l’agricoltura e la zootecnia, ma rappresenta una vetrina anche per la meccanizzazione. FederUnacoma - presente alla rassegna con un proprio stand e con una conferenza stampa - sottolinea l’importanza degli eventi fieristici in un momento di grande ripresa del mercato.



Agriumbria è la fiera che inaugura il nuovo calendario delle manifestazioni dedicate all’agricoltura, e che precede di poche settimane l’esposizione di EIMA International. Gli imprenditori agricoli, gli operatori economici, i tecnici dell’agronomia e della meccanica agricola hanno dunque in calendario due appuntamenti ravvicinati: Agriumbria, a Bastia Umbra dal 17 al 19 settembre, ed EIMA International, a Bologna dal 19 al 23 ottobre. “Si tratta di manifestazioni complementari - spiega il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti - la prima di taglio ‘orizzontale’, centrata su ogni tipo di prodotto e servizio per l’agricoltura e per la zootecnia, la seconda di taglio ‘verticale’ esclusivamente dedicata alle tecnologie meccaniche e all’elettronica applicata. Entrambe contribuiscono al rilancio dell’economia primaria in un contesto di ripresa dopo la crisi sanitaria”.

La meccanica agricola è naturalmente rappresentata anche alla fiera umbra, grazie alla partecipazione di case costruttrici specializzate, e per questo FederUnacoma - la federazione delle industrie di settore che è organizzatrice diretta di EIMA International - è presente a Bastia con uno stand istituzionale, per essere vicina alle proprie industrie associate e per promuovere la kermesse bolognese di ottobre. Nel contesto di Agriumbria, la federazione dei costruttori tiene infatti, nella mattina di sabato 18, la conferenza stampa di presentazione di EIMA International, con aggiornamenti sull’andamento dei mercati e informazioni sui dati tecnici della rassegna.

L’appuntamento di Agriumbria rappresenta un’occasione importante per monitorare l’andamento dell’economia agricola e della meccanizzazione, soprattutto nel Centro Italia, un’area che ha nella fiera di Bastia il suo evento di riferimento. I dati sulle immatricolazioni di trattrici - elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti - indicano un mercato in netta ripresa per Lazio, Marche, Toscana e Umbria: dopo aver chiuso il 2020 con un totale di 2.919 trattrici immatricolate nelle quattro Regioni, pari ad un calo del 7% rispetto all’anno precedente, nei primi sei mesi di quest’anno le vendite risultano in crescita del 53,9% rispetto allo stesso periodo 2020, in ragione di 1.942 unità complessivamente immatricolate (595 nel Lazio, 298 nelle Marche, 775 in Toscana e 274 in Umbria).

Con una prima parte dell’anno così brillante e con la spinta agli acquisti data da eventi espositivi come AgriUmbria ed EIMA International - osserva FederUnacoma - il mercato si confermerà su livelli molto alti anche nel secondo semestre. “Il centro Italia con le sue colture tipiche e le produzioni specializzate – sostiene Malavolti – rappresenta un mercato di pregio per la meccanica agricola, e la Fiera di Bastia Umbra è una valida piattaforma promozionale, in attesa dell’evento internazionale di Bologna specificamente dedicato alla meccanizzazione”. “La collaborazione tra FederUnacoma e la rassegna umbra – ricorda il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella - ha preso forma anche in passato con iniziative comuni, come le due edizioni di EIMA Show a Casalina (PG), e l’organizzazione della sezione zootecnica all’Agrilevante di Bari nel 2019”.

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10/09/2021, 17:32
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Attrezzature e macchine, rassegna zootecnica, sementi e piante, eccellenze del food, accessori e tutte le novità del settore


L'Umbria al centro del mondo agricolo italiano. Si apre l'edizione straordinaria della fiera, riferimento nazionale per il settore agrozootecnico


Gian Marco Centinaio, Sottosegretario alle Politiche agricole e Donatella Tesei, Presidente Regione Umbria al taglio del nastro. Ore 9.15


Per la prima volta in Italia presenti in una fiera tutte le razze italiane. Grande sforzo per mostrare tutta la biodiversità zootecnica del Paese


Tre giorni, oltre 400 stand, diversi appuntamenti tecnici, presentazioni e dimostrazioni pratiche, oltre 200 specie di animali tutte insieme, grazie anche alla forte collaborazione con l'Associazione italiana allevatori che gestirà il paddock tra i padiglioni espositivi, e visitatori attesi da tutta Italia. Questi i numeri che danno la dimensione di Agriumbria 2021, la fiera dell'agricoltura, della zootecnica e dell'alimentazione, in edizione straordinaria, che fino a domenica 19 settembre sarà al centro del mondo agricolo italiano. Molte le novità, le tendenze e le innovazioni tecniche e tecnologiche che saranno presentate nei diversi settori produttivi. Un programma di incontri fortemente incentrato su modelli di business e sostenibilità sociale e ambientale delle produzioni realizzato in collaborazione con le organizzazioni regionali di Coldiretti, CIA e Confagricoltura. Un'impostazione fortemente voluta da Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa, che come spiega: “In fiera c'è il presente e il futuro dell'agricoltura, un futuro che non può prescindere dalla sostenibilità dei processi e dalla qualità, tracciata e certificata, del nostro made in Italy”.

Ad inaugurare l'edizione 2021, venerdì 17 settembre, alle 9.15, presso il centro congressi di Umbriafiere a Bastia Umbra, interverranno: Gian Marco Centinaio, Sottosegretario per le Politiche agricole, alimentari e forestali; Donatella Tesei, Presidente della Regione Umbria; Roberto Morroni, assessore all'Agricoltura della Regione; Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell'Università di Perugia; Paola Lungarotti, Sindaco di Bastia; Giorgio Mencaroni, presidente Camera di Commercio dell'Umbria; Lazzaro Bogliari, presidente Umbriafiere Spa.

Da quel momento e per tre giorni (la fiera prosegue fino a domenica 19 settembre) l'Umbria sarà al centro del Paese per quanto riguarda i temi legati all'agricoltura, alla zootecnia e all'agroalimentare. Tante le aziende e le eccellenze nazionali e regionali presenti in fiera. Al centro la parte zootecnica con tanti appuntamenti per gli allevatori. Attenzione anche a famiglie e occasioni per buongustai con gli stand delle eccellenze gastronomiche delle diverse regioni italiane. E poi anche animali da cortile, sementi, fiori e piante rare, attrezzi e prodotti per il giardinaggio e la vita all'aria aperta.

Programma Venerdì inaugurazione prevista alle ore 9.15. Alle 11 in programma un convegno sul tema della transizione ecologica, a cura di Confagricoltura Umbria. In giornata appuntamenti su serre idroponiche in connessione con altre funzioni dell'impresa agricola. Nel pomeriggio, alle 14.30, Coldiretti Umbria presenta la sostenibilità nell'agrifood, il futuro dell'agroalimentare in Umbria. Alle 15 il Parco 3A-PTA propone un incontro sul tema della biodiversità delle coltivazioni. Previsto anche il convegno a cura di Aia su carni e benessere animale. Il sabato si apre sul tema delle razze bovine autoctone a cura di Anabic. In mattinata la Regione interviene sul tema della salvaguardia dell'apicoltura regionale. Alle 11.30 Federunacoma presenta i dati del mercato delle macchine agricole, con focus sul Centro Italia. Nel pomeriggio Cia Umbria propone un incontro sul tema della transizione digitale delle imprese all'interno della Pac.

Umbriafiere, nel rispetto dei protocolli in vigore, metterà in in piedi (come ha già fatto per altri eventi) un sistema per per garantire lo svolgimento in sicurezza della kermesse e accessi senza code alla manifestazione. Info su: agriumbria.eu

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16/09/2021, 12:34
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Stalla Italia: per la prima volta in una fiera in Italia presenti tutte le razze italiane iscritte all'albero genealogico (Anabic): dagli ovicaprini ai bovini, passando per gli animali da corte. Grande sforzo per mostrare tutta la biodiversità zootecnica del Paese



Al via l'edizione straordinaria. Tante aspettative per la prima fiera agricola a ripartire in Italia



Gian Marco Centinaio, Sottosegretario alle Politiche agricole al taglio del nastro: “Come Governo dovevamo essere oggi qui. Dall'Umbria il sistema agricolo lancia un segnale concreto di ripartenza. Io sono qui per mostrare attenzione, vicinanza e sostegno agli imprenditori e ai giovani che stanno guidando la nostra rinascita agricola. Questa edizione di Agriumbria non era scontata; qui c'è la dimostrazione di un grande lavoro di squadra fatto da istituzioni regionali e centro fieristico. Come Governo ci saremo anche ad aprile per la 53a edizione”



Un grande sforzo organizzativo di Umbriafiere, in concerto con le istituzioni regionali, con le associazioni di categoria (Cia Coldiretti e Confagricoltura), con i costruttori e i rivenditori di macchine agricole (Federunacoma) e con le associazioni di allevatori, nazionale e regionale (Aia e Ara). Ma soprattutto il coraggio, la visione e la necessità di provarci per un ente, Umbriafiere, che per primo ha deciso, creduto e voluto lanciare un segnale al modo agricolo nazionale. Questo in sintesi il senso del discorso di Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa, che emozionato e visibilmente soddisfatto, ha ringraziato gli agricoltori e gli allevatori che giornalmente e anche durante la fase più acuta della pandemia hanno garantito produzioni e rifornimenti nei nostri scaffali. Questa edizione è dedicata a tutti loro, giovani, donne e uomini della nostra agricoltura. Nel suo discorso Bogliari ha ricordato e condiviso il coraggio della ripartenza con la Regione Umbria, in questa che abbiamo voluto chiamare anteprima, ma che in realtà è a tutti gli effetti (oltre 400 espositori) la 52a edizione della seconda fiera più importante a livello nazionale e prima in Italia per il settore zootecnico. Parole importanti rivolte anche al Governo. La presenza di Gian Marco Centinaio è per noi importante per diverse ragioni operative, non ultima perché è il primo rappresentante di un Governo ad aprire Agriumbria da 30 anni a questa parte.

Ad inaugurare l'edizione 2021, presso il centro congressi di Umbriafiere a Bastia Umbra, sono intervenuti Gian Marco Centinaio, Sottosegretario per le Politiche agricole, alimentari e forestali; Roberto Morroni, assessore all'Agricoltura della Regione; Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell'Università di Perugia; Paola Lungarotti, Sindaco di Bastia; Giorgio Mencaroni, presidente Camera di Commercio dell'Umbria; Armando Gradone, Prefetto di Perugia.

Come ha spiegato Gian Marco Centinaio: “È importante essere oggi qui ed è per me un'occasione unica per ringraziare gli attori del sistema agroalimentare italiano e umbro. Sistema che in questo anno e mezzo di difficoltà non si è fermato, pur con alcuni casi difficili, ha dato ossigeno e sostanza al Paese. Un settore che, viste le previsioni nel 2021 segnerà +50 miliardi di export, circa un 16% in più rispetto all'anno precedente. Un settore che si è rimesso in gioco forse più di altri e che attraverso innovazione e nuovi modelli organizzativi sta rispondendo alle sfide globali che abbiamo avanti, soprattutto in ottica di sostenibilità e qualità.”

Per tre giorni oltre 400 stand (aziende che provengono per 30 % dall'Umbria, per il 35% dal Centro Sud e per la restante parte dal Centro Nord), diversi appuntamenti tecnici, presentazioni e dimostrazioni pratiche. Un'edizione speciale, quella di Agriumbria, anche per quanto riguarda la vetrina delle razze animali da allevamento e da latte. Se infatti i concorsi internazionali sono rimandati all'edizione del 2022, questo fine settimana, per la prima volta nella storia delle fiere, saranno presenti tutte le razze italiane iscritte all'albero genealogico: dagli ovicaprini ai bovini, passando per gli animali da corte fino ad arrivare ai cavalli da lavoro.

Un'occasione più unica che rara, con oltre 200 specie di animali tutte insieme grazie anche alla forte collaborazione con l'Associazione italiana allevatori che gestirà il paddock tra i padiglioni espositivi. Questi i numeri che danno la dimensione di Agriumbria 2021, la fiera dell'agricoltura, della zootecnica e dell'alimentazione, in edizione straordinaria, che fino a domenica 19 settembre sarà al centro del mondo agricolo italiano. Molte le novità, le tendenze e le innovazioni tecniche e tecnologiche che saranno presentate nei diversi settori produttivi. Un programma di incontri fortemente incentrato su modelli di business e sostenibilità sociale e ambientale delle produzioni realizzato in collaborazione con le organizzazioni regionali di Coldiretti, CIA e Confagricoltura.

Da quel momento e per tre giorni (la fiera prosegue fino a domenica 19 settembre) l'Umbria sarà al centro del Paese per quanto riguarda i temi legati all'agricoltura, alla zootecnia e all'agroalimentare. Tante le aziende e le eccellenze nazionali e regionali presenti in fiera. Al centro la parte zootecnica con tanti appuntamenti per gli allevatori. Attenzione anche a famiglie e occasioni per buongustai con gli stand delle eccellenze gastronomiche delle diverse regioni italiane. E poi anche animali da cortile, sementi, fiori e piante rare, attrezzi e prodotti per il giardinaggio e la vita all'aria aperta.

Programma. Il sabato si apre sul tema delle razze bovine autoctone a cura di Anabic. In mattinata la Regione interviene sul tema della salvaguardia dell'apicoltura regionale. Alle 11.30 Federunacoma presenta i dati del mercato delle macchine agricole, con focus sul Centro Italia. Nel pomeriggio Cia Umbria propone un incontro sul tema della transizione digitale delle imprese all'interno della Pac.

Umbriafiere, nel rispetto dei protocolli in vigore, metterà in in piedi (come ha già fatto per altri eventi) un sistema per per garantire lo svolgimento in sicurezza della kermesse e accessi senza code alla manifestazione. Info su: agriumbria.eu

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AgriUmbria prosegue fino a domenica 19 settembre. Premesse della vigilia mantenute nelle giornate di venerdì e sabato. Attesa per il gran finale. Soddisfazione da parte di consorzi, associazioni di categoria, produttori e imprese

Farm to fork, robot di precisione e monitoraggi in tempo reale. Cia, Coldiretti e Confagricoltura presentano studi e progetti innovativi ad Agriumbria


Celebrati in fiera i 60 anni di ANABIC (Associazione nazionale allevatori bovini italiani da carne), un'eccellenza italiana nata in Umbria


Aspettative mantenute per i primi due giorni di fiera, Agriumbria si avvia al suo ultimo giorno straordinario mentre si possono iniziare a raccogliere le prime impressioni in vista dell'edizione 53, che svolgerà dal 1 al 3 aprile 2022 nel centro fieristico di Bastia. Soddisfazione e orgoglio trapela dagli organizzatori in vista della giornata di domenica, come sempre una delle più attese della tre giorni. Anche consorzi, associazioni di categoria, produttori e imprese si dicono soddisfatte e pronte all'appuntamento del 2022.

Tra le novità interessanti della seconda giornata c'è l'accordo, primo in Italia, tra la Cia Umbria e il partner tecnico Agricolus, che ha come obiettivo quello di accompagnare le aziende agricole associate verso un processo di transizione digitale come indicato nel Green Deal europeo, con al centro la strategia “Farm to fork”. In sostanza per tutti gli associati sarà possibile accedere in maniera gratuita alla piattaforma, attraverso il sistema Agriconnect, con la quale potranno controllare da remoto i propri campi, avere aggiornamenti meteorologici continui, monitorare l'andamento del proprio lavoro e il verificarsi di eventuali problemi in modo diretto e istantaneo così da visualizzare lo stato di salute dei propri appezzamenti e intervenire prontamente in caso di necessità, oltre ad avere uno storico dell’attività agricola che permetterà di orientare le scelte aziendali in maniera mirata. Uno strumento utile anche a snellire tutte quelle pratiche burocratiche necessarie al corretto svolgimento delle attività agricole.

Agrifood sostenibile: il futuro dell’agroalimentare post covid, invece è stato il titolo della Tavola Rotonda organizzata da Coldiretti Umbria, per delineare le prospettive del tessuto produttivo e tracciare le nuove sfide per l’agroalimentare nel periodo post covid, dopo che la pandemia ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico di agricoltura e cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza. Un’importante possibilità per ragionare su come occorra cogliere le opportunità offerte dal Pnrr con la digitalizzazione delle aree rurali, recupero terreni abbandonati, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua e produrre energia pulita, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori produttivi deficitari previsti nei progetti strategici elaborati dalla Coldiretti insieme a Filiera Italia per la crescita sostenibile a beneficio del sistema Paese. Per approfondire questi argomenti, all’iniziativa di Bastia Umbra è intervenuto il Presidente nazionale Coldiretti Ettore Prandini. Nel corso della tre giorni di Bastia presente anche il grande Mercato di Campagna Amica, che animerà la rassegna con i produttori agricoli locali che proporranno il meglio del made in Umbria agroalimentare.

Confagricoltura Umbria ha presentato il caso studio dell’innovativo Progetto Agrobot, con robot autonomi a servizio della crescita economica ed ambientale in vigneto e oliveto. Il progetto Agrobot sta sviluppando in Umbria robot autonomi con sensoristica evoluta e guida satellitare a servizio della crescita economica ed ambientale in vigneto e oliveto. Tra gli obiettivi, la caratterizzazione della firma spettrale della chioma e il monitoraggio della mosca dell’olivo. Monitoraggio e gestione sito-specifica, infatti, sono ormai parole chiave per il macrosettore della produzione agraria in generale e della viticoltura in particolare. L’obiettivo è quindi quello di ridurre la pressione della produzione sull’ambiente, soprattutto in relazione agli input di natura chimica. Il Progetto è finanziato nell’ambito della PSR 2014-2020 ed attuato tramite un Polo per l’Innovazione costituito da aziende agricole (Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia, Istituto Tecnico Agrario Ciuffelli-Einaudi di Todi), imprese fornitrici di tecnologie e servizi (Cratia Srl, Infomobility Srl) e l’organizzazione regionale di produttori olivicoli Assoprol Umbria. Aderiscono al Polo come partner per l’implementazione e la sperimentazione i dipartimenti di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali e il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia, nonché l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore S. Anna di Pisa. Gli obiettivi principali del progetto, di cui sono stati presentati i primi risultati agronomici, hanno riguardato la realizzazione di un prototipo a trazione elettrica e a guida autonoma in grado di muoversi all’interno di impianti arborei specializzati (vigneti e oliveti) mediante sistemi satellitari evoluti (tecnologia GPS, RTK e IMU) e sistemi di visione artificiali e a laser per la mappatura, con camera multispettrale e stesura di mappe di vigore in vigneti in piena produzione di differenti aree DOC dell’Umbria. Validazione in campo delle mappe e definizione di protocolli di gestione sito-specifica sia del terreno che della chioma (rateo variabile), necessari per rendere più omogenee le aree di coltivazione e ridurre sia la richiesta di input antropici, sia la variabilità delle produzioni dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Monitoraggio della mosca dell’olivo mediante sensoristica evoluta di prossimità per l’acquisizione autonoma di immagini capaci di rilevare e quantificare i danni sulle drupe in oliveti in produzione. ANABIC festeggia i sessanta anni in fiera. Fondata nel 1961 e giuridicamente riconosciuta nel 1966, non a caso in Umbria, dove ancora oggi ha sede, l’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne (ANABIC) nasce con l’obiettivo di promuovere e attuare tutte le iniziative finalizzate al miglioramento, alla valorizzazione e alla diffusione delle razze bovine autoctone italiane: Marchigiana, Chianina, Romagnola, Maremmana e Podolica. L’ANABIC ha competenze in materia di selezione e istituito il Libro Genealogico Nazionale unico delle Razze Bovine Italiane da Carne. La sede dell’ANABIC si trova come detto in Umbria, a S. Martino in Colle, nella tranquilla campagna umbra a soli 8 km dalla città di Perugia. Oggi gli allevamenti associati all’Anabic sono oltre 5.100 con circa 157.000 capi iscritti al Libro Genealogico. La razza più rappresentata è la Marchigiana con oltre 2.000 allevamenti e 51.000 capi. Seguono la Chianina con circa 1.500 allevamenti e 46.000 capi, la Podolica con circa 1.000 allevamenti e 37.000 capi, la Romagnola con 350 allevamenti e 11.500 capi e la Maremmana con 250 allevamenti e 12.000 capi iscritti. Gli animali sono allevati per il 95% in collina e montagna e per il 60% al pascolo. Proprio in occasione di Agriumbria sono stati celebrati i 60 anni di attività attraverso un convegno dal titolo “Le razze bovine autoctone protagoniste del futuro”. Tutto il mondo del Vitellone Bianco a portata di click. Presentato ad Agriumbria il nuovo sito istituzionale del Consorzio, www.vitellonebianco.it, che punta ad avvicinare il consumatore alla filiera in maniera semplice e concreta. Dalla storia del Consorzio al Disciplinare di produzione fino alla descrizione dettagliata di ogni razza, il sito fornisce informazioni utili valorizzando, allo stesso tempo, la conoscenza del territorio. Uno strumento importante e in continuo aggiornamento dove non manca lo spazio per la buona cucina. Una sezione del nuovo portale, infatti, è interamente dedicata alle informazioni sul corretto utilizzo in cucina della carne certificata “Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP” con consigli sulla scelta dei tagli e degli abbinamenti e con video ricette utili per la preparazione dei piatti e i metodi di cottura.

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18/09/2021, 13:09
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Agriumbria si conferma l'evento di riferimento per il mondo agricolo italiano. Una domenica con presenze importanti. Tante anche le famiglie



Appuntamento dal 1 al 3 aprile 2022 per la 53a edizione



In attesa del conteggio ufficiale dei numeri, che in questa edizione di green pass e tamponi avverrà solo in tarda serata, quando i cancelli saranno chiusi, c'è grande ottimismo tra i padiglioni del centro fieristico regionale. Molta la soddisfazione di tutto lo staff organizzativo per la riuscita di un evento di questa proporzione, in un contesto come quello attuale dove tra le priorità di Umbriafiere c'è stata anche quella della gestione e del monitoraggio dei flussi, dei controlli degli accessi solo a chi fosse in linea con le disposizioni anti Covid e della gestione della sicurezza in generale per garantire la tranquillità di tutti, espositori e visitatori.

Come spiega Lazzaro Bogliari: “Al di là dei numeri, che vanno analizzati e messi in relazione al momento che stiamo vivendo, qui siamo di fronte ad una mostra mercato unica nel panorama italiano. Una manifestazione che fa della “piccola Umbria” il centro del modo agricolo nazionale. Un risultato frutto del lavoro di squadra tra organizzatori, istituzioni, imprese agricole e associazioni di categoria. Questi sono numeri che ci affidano una grande responsabilità e un grande stimolo in vista dell'edizione 2022”. E quello di Agriumbria è un fenomeno ampiamente riconosciuto dai principali stakeholder e operatori italiani, che trovano proprio in questo Salone il luogo principe per accordi, affari e progetti.

E sono state tante le persone che sono arrivate nel polo fieristico di Bastia Umbra sin dalle prime ore di domenica. Tanti operatori, ma anche, come da tradizione, tante famiglie con bambini.

Sono stati tre giorni importanti dove, nonostante lo sforzo logistico e organizzativo suppletivo per la situazione sanitaria in corso, tutto si è svolto senza problemi e inconvenienti, secondo le regole e i protocolli, anche grazie alla collaborazione fondamentale di espositori e visitatori.


Allegati:
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