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AgrieTour 2018 - dal 15 al 16 novembre Arezzo 
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AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, vanta la stabile collaborazione con Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, ISMEA, Regioni, Enti ed Associazioni di categoria. Durante l’edizione 2017 hanno preso parte al Salone nazionale dell’agriturismo circa 100 buyers da tutto il mondo. Si sono svolti nei padiglioni di Arezzo Fiere oltre 2.500 gli appuntamenti che preannunciano un consolidamento dell’agriturismo italiano nei gusti dei turisti di tutti i continenti anche per le prossime stagioni.

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Dal 15 al 16 novembre ad Arezzo Fiere torna l’unico appuntamento del turismo in campagna

agriturismo: l’Italia è il modello mondiale per l’ospitalità in campagna

Dall’accoglienza alle attività multifunzionali: il modello agrituristico italiano ha fatto scuola nel mondo per il settore. Ad AgrieTour l’unico momento per la formazione del settore con master e approfondimenti per migliorare l’offerta di un settore che vale oltre un miliardo di euro all’anno

Da tutto il mondo per “imparare” l’accoglienza in campagna. Il modello agrituristico italiano negli anni ha fatto da vero e proprio format per tanti Paesi che negli anni si sono avvicendati per scoprire i segreti di un settore che ha cambiato il modo di vivere l’Italia a partire proprio da uno dei valori più importanti: l’agricoltura e la campagna. Il segreto del successo: la formazione. La riflessione arriva dagli organizzatori di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale che tornerà ad Arezzo Fiere e Congressi dal 15 al 16 novembre prossimi con una versione rinnovata. «Da oltre quindici anni abbiamo creato uno strumento di miglioramento per tutte le imprese del settore che ad AgrieTour oltre ad ampliare la propria offerta l’hanno potuta migliorare grazie ai momenti di formazione e di crescita – spiega il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi – con i master e i seminari tenuti dai massimi esperti delle materie che si intersecano a questo mondo».

I master di AgrieTour. Dalla legislazione alla promozione via web, passando per le pratiche sostenibili fino ad arrivare all’agricoltura sociale. Sono solo alcuni delle decine di argomenti trattati negli anni di AgrieTour e che anche quest’anno dal 15 al 16 novembre gli operatori del settore potranno ritrovare all’interno dell’unico appuntamento italiano pensato proprio per la crescita dell’offerta. In programma quest’anno appuntamenti sulle tecniche di analisi e valutazione della customer satisfaction; ancora sui modelli di turismo esperienziale. L’importanza dello storytelling della propria azione e come incrementare il fatturato del 20% in poche mosse. Ancora l’innovazione tecnologica nei laboratori alimentari o come promuovere l’analisi sensoriale nell’approccio con il cliente. Alcuni master affronteranno invece l’importanza della gestione dei social network, poi la ristorazione leggera e la somministrazione di prodotti tipici. Infine come sviluppare la fattoria didattica e alcuni saggi sull’educazione nutrizionale.

Il nuovo format di AgrieTour. Si parte dal fiore all’occhiello di AgrieTour, il workshop B2B, potenziato il modello che vedrà ancora una selezionata e cospicua presenza di buyer provenienti da tutto il mondo interessati a scoprire l’offerta nazionale. Il modello sarà quello del “matching day” con presentazioni dedicata ai buyer a cura dei territori presenti in fiera e del tradizionale B2B per le aziende che potranno creare una agenda prima della fiera. Prosegue l’attività di aggiornamento con approfondimento dei contenuti e degli strumenti tecnico professionali con convegni, seminari (il tema sarà quello del “Buon cibo italiano” in concomitanza con l’anno del cibo italiano promosso da Mipaaf e Mibact) ed eventi promozionali come il campionato di cucina contadina. Proseguiranno le attività dei master dedicati agli imprenditori con offerta sulle novità in ambito normativo e fiscale, analisi di mercato e area tecnica e gestionale.

Il valore di fare agriturismo. Il I Rapporto Ismea – Rete Rurale Nazionale evidenzia come nell’agriturismo la multifunzionalità trova la declinazione della sostenibilità in termini quali acqua, biodiversità, clima, diversificazione, educazione, inclusione, paesaggio, qualità, suolo e turismo. Le strutture sono presidio e tutela del paesaggio agrario con oltre 310mila ettari con destinazione produttiva e ambientale, coltivati, curati e ospitali e hanno un forte valenza sociale con la creazione di nuova occupazione con 8.159 aziende (36%) a conduzione femminile, con un incremento al Sud del 6,4% rispetto al 2015. Gli agriturismi esprimono, poi, il loro valore nel mantenimento dell’agricoltura di piccole dimensioni dal momento che il 50% delle aziende agrituristiche opera su superfici fino a 5 ettari, in particolare mantengono attività umane nelle aree rurali (spesso svantaggiate) visto che sono 2.624 (63%) i Comuni classificati come aree interne che ospitano almeno un agriturismo e che sono 7.188 (32%) le aziende che si trovano in aree montane. Da non trascurare, inoltre, che un agriturismo su due si trova in Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti. In termini di sostenibilità, infine, il 25% delle aziende agrituristiche (e delle fattorie didattiche) pratica agricoltura biologica (le aziende agricole biologiche sono il 3,6% del totale, una su ventotto).


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Dal 18 ottobre diversi appuntamenti in vista della sedicesima edizione dal 15 al 16 novembre

AgrieTour partner di un ciclo di cene con gli agriturismi italiani

Un settore, quello della cucina degli agriturismi, che negli ultimi anni ha fatto la differenza raggiungendo importanti numeri. Ad AgrieTour il 15 novembre anche la nuova edizione del Campionato di Cucina Contadina, unico nel suo genere, per premiare le migliori cucine dei territori. Il 16 novembre cena conclusiva aperta al pubblico con i migliori prodotti delle campagne italiane



Promuovere la cucina tradizionale con i prodotti delle aziende agricole nell’anno del cibo italiano. E’ questo uno degli obiettivi dell’iniziativa promossa dalla Strada del Vino Terre di Arezzo in partnership, tra gli altri, anche con AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, in programma ad Arezzo Fiere e Congressi dal 15 al 16 novembre prossimi. Il 16 novembre in particolare la cucina a base di prodotti dei territori italiani sarà protagonista di una cena aperta al pubblico. «Abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa che sicuramente onora queste nuove figure all’interno dell’agriturismo – spiega il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi – e che saranno protagoniste di questi appuntamenti in avvicinamento alla nuova edizione di AgrieTour». La cucina contadina, proprio ad AgrieTour, è da oltre dieci anni al centro dell’attenzione grazie all’unico campionato nazionale dedicato alle ricette cucinate da quella figura professionale che oggi viene identificata con “Agrichef” e che proprio nella giornata inaugurale della fiera, il 15 novembre, troverà ancora risalto grazie alla nuova edizione del campionato nazionale di cucina contadina.



Il programma delle cene. Sette appuntamenti nei ristoranti che aderiscono alla rete Vetrina Toscana con menù per conoscere, apprezzare e soprattutto gustare le eccellenze del territorio aretino e non solo. Da giovedì 18 ottobre si parte con “La disfida delle eccellenze” , disfide gastronomiche a suon di piatti tra chef della provincia di Arezzo e Agrichef ospiti, selezionati dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia), che daranno vita a menù originali frutto non solo delle eccellenze di ciascuna regione coinvolta, ma anche delle diverse esperienze maturate. Gli Chef Toscani incontreranno gli Agrichef delle aziende agrituristiche ospiti e insieme proporranno menù a 4 mani con piatti della tradizione toscana e non cucinati e serviti con la loro personalissima ed innovativa visione. Unire due tradizioni culinarie attraverso la cucina di due chef renderà le cene un vero e proprio evento: un incontro e confronto di eccellenze per serate ricche di gusto e convivialità. Il primo appuntamento sarà al ristorante Il Goccino a Lucignano che vedrà in questo primo appuntamento la chef Susanna e il Sig. Pino dell’Agriturismo La Ginestra cimentarsi in un menù toscano con contaminazioni molisane e dove si potranno degustare fra le altre cose i cavatelli molisani con il ragù di chianina e il caciocavallo. Poi sarà la volta delle Logge Vasari il 25 ottobre ad Arezzo che ospiterà l’Agriturismo Sapori di Bea dell’Abruzzo cui seguirà il 31 ottobre il Ristorante Belvedere a Monte S. Savino con la Collina di Roseto della Campania. Ultima disfida si terrà l’8 novembre a Cortona alla Locanda del Molino che accoglierà nella sua cucina l’Agrichef dell’Agriturismo Capodacqua di Teramo. Tutti i menù proporranno l'abbinamento con vini della Strada del Vino Terre di Arezzo che esalteranno e valorizzeranno le prelibate ricette.

La cucina tradizionale, numeri in crescita. Un agriturismo su due (il 50,4%) offre il servizio di ristorazione, un dato che oltretutto è in crescita di anno in anno. La degustazione consiste in un assaggio di prodotti alimentari che non assume le caratteristiche proprie di un pasto. Si tratta generalmente di un arricchimento dell’offerta aziendale, che si inserisce nel circuito di ristorazione-alloggio mediante il consumo in loco di prodotti alimentari di origine aziendale. Nel 2016 le aziende autorizzate alla degustazione sono 4.654 e rappresentano il 20,5% degli agriturismi in complesso. Rispetto all’anno precedente si registra un aumento dell’8,6% a livello nazionale, sintesi di una crescita del 2,5% al Nord, del 31,9% nel Mezzogiorno e del 2,9% al Centro. A livello regionale, gli aumenti più consistenti si rilevano in Calabria e Sicilia (rispettivamente +99 e +66 unità). Fra le aziende che offrono degustazione, il 2,7% è autorizzato alla sola degustazione, il 77,3% assicura anche l’ospitalità, il 71,8% combina la degustazione con la ristorazione e il 67,3% completa l’offerta con l’esercizio di altre attività (equitazione, escursionismo, sport, corsi, ecc.). L’offerta di degustazione è più diffusa nelle regioni centro-meridionali, dove è ubicato il 59% delle aziende.

Il nuovo format di AgrieTour. Si parte dal fiore all’occhiello di AgrieTour, il workshop B2B, potenziato il modello che vedrà ancora una selezionata e cospicua presenza di buyer provenienti da tutto il mondo interessati a scoprire l’offerta nazionale, con una delegazione selezionata in collaborazione con il salone TTG di Rimini. Il modello sarà quello del “matching day” con presentazioni dedicata ai buyer a cura dei territori presenti in fiera e del tradizionale B2B per le aziende che potranno creare una agenda prima della fiera. Prosegue l’attività di aggiornamento con approfondimento dei contenuti e degli strumenti tecnico professionali con convegni, seminari (il tema sarà quello del “Buon cibo italiano” in concomitanza con l’anno del cibo italiano) ed eventi promozionali come il campionato di cucina contadina. Proseguiranno le attività dei master formativi dedicati agli imprenditori con offerta sulle novità in ambito normativo e fiscale, analisi di mercato e area tecnica e gestionale.


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Dal 15 al 16 novembre ad Arezzo Fiere torna l’unico appuntamento del turismo in campagna
Agriturismo: l’Italia è il modello mondiale per l’ospitalità in campagna

Dall’accoglienza alle attività multifunzionali: il modello agrituristico italiano ha fatto scuola nel mondo per il settore. Ad AgrieTour l’unico momento per la formazione del settore con master e approfondimenti per migliorare l’offerta di un settore che vale oltre un miliardo di euro all’anno

Da tutto il mondo per “imparare” l’accoglienza in campagna. Il modello agrituristico italiano negli anni ha fatto da vero e proprio format per tanti Paesi che negli anni si sono avvicendati per scoprire i segreti di un settore che ha cambiato il modo di vivere l’Italia a partire proprio da uno dei valori più importanti: l’agricoltura e la campagna. Il segreto del successo: la formazione. La riflessione arriva dagli organizzatori di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale al via ad Arezzo Fiere e Congressi dal 15 al 16 novembre prossimi con una versione rinnovata. «Da oltre quindici anni abbiamo creato uno strumento di miglioramento per tutte le imprese del settore che ad AgrieTour oltre ad ampliare la propria offerta l’hanno potuta migliorare grazie ai momenti di formazione e di crescita – spiega il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi – con i master e i seminari tenuti dai massimi esperti delle materie che si intersecano a questo mondo».

I master di AgrieTour. Dalla legislazione alla promozione via web, passando per le pratiche sostenibili fino ad arrivare all’agricoltura sociale. Sono solo alcuni delle decine di argomenti trattati negli anni di AgrieTour e che anche quest’anno dal 15 al 16 novembre gli operatori del settore potranno ritrovare all’interno dell’unico appuntamento italiano pensato proprio per la crescita dell’offerta. In programma quest’anno appuntamenti sulle tecniche di analisi e valutazione della customer satisfaction; ancora sui modelli di turismo esperienziale. L’importanza dello storytelling della propria azione e come incrementare il fatturato del 20% in poche mosse. Ancora l’innovazione tecnologica nei laboratori alimentari o come promuovere l’analisi sensoriale nell’approccio con il cliente. Alcuni master affronteranno invece l’importanza della gestione dei social network, poi la ristorazione leggera e la somministrazione di prodotti tipici. Infine come sviluppare la fattoria didattica e alcuni saggi sull’educazione nutrizionale.

Il nuovo format di AgrieTour. Si parte dal fiore all’occhiello di AgrieTour, il workshop B2B, potenziato il modello che vedrà ancora una selezionata e cospicua presenza di buyer provenienti da tutto il mondo interessati a scoprire l’offerta nazionale. Il modello sarà quello del “matching day” con presentazioni dedicata ai buyer a cura dei territori presenti in fiera e del tradizionale B2B per le aziende che potranno creare una agenda prima della fiera. Prosegue l’attività di aggiornamento con approfondimento dei contenuti e degli strumenti tecnico professionali con convegni, seminari (il tema sarà quello del “Buon cibo italiano” in concomitanza con l’anno del cibo italiano promosso da Mipaaf) ed eventi promozionali come il campionato di cucina contadina sotto il patrocinio di “Anno del cibo - Vetrina Toscana”. Proseguiranno le attività dei master dedicati agli imprenditori con offerta sulle novità in ambito normativo e fiscale, analisi di mercato e area tecnica e gestionale. Una App per interagire prima, durante e dopo la fiera. Tra le tante novità della prossima edizione di AgrieTour anche l’applicazione che renderà tutto più semplice e interattivo. L’applicazione, scaricabile gratuitamente dal portale di AgrieTour, (link) è pensata sia per gli operatori che per i privati che prenderanno parte alla fiera.

I numeri di un settore in continua crescita. Continua anche nel 2017 il trend di crescita del settore agrituristico registrato negli ultimi anni, sia per il numero di strutture che per le presenze dei clienti e il suo valore economico. Nel 2017 sono 23.406 le aziende agrituristiche autorizzate, 745 in più rispetto all’anno precedente (+3,3%). L’incremento è dato dalla differenza tra le 2.121 nuove autorizzazioni e le 1.376 cessazioni. I comuni nel cui territorio sono localizzate le aziende agrituristiche sono 4.893, rispetto all’anno precedente sono 27 in più (+0,6%). Le presenze dei clienti negli agriturismi ammontano a 12,7 milioni (+5,3% rispetto al 2016), come emerge dall’indagine Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi. I conti economici dell’agricoltura consentono di misurare la dimensione economica del settore agrituristico che è pari nel 2017 a 1,36 miliardi di euro, in crescita del 6,7% sul 2016.

Agrituristi: sempre più stranieri. Continua il trend positivo di arrivi e presenze dei clienti negli agriturismi registrato senza interruzioni nell’ultimo decennio, con un incremento complessivo di 4,5 milioni di presenze (+54,1%). La rilevazione 2017 sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi evidenzia, per gli agriturismi, 3,2 milioni di clienti o arrivi (+0,2 milioni sul 2016, pari a +6,7%) e 12,7 milioni di presenze o notti trascorse in azienda (+0,6 milioni rispetto all’anno precedente, pari a +5,3%). La permanenza media negli agriturismi (numero medio di notti trascorse) è di 3,9 notti (erano 4 nel 2016). I clienti esteri sono 1,5 milioni a fronte di 1,7 milioni di clienti italiani. Per le presenze e la permanenza media la situazione invece si inverte. I clienti provenienti da altri Paesi realizzano 7,3 milioni di presenze, con una permanenza media di 4,9 notti, mentre quelli italiani raggiungono 5,4 milioni di presenze ( permanenza media di 3,1 notti). Si può quindi affermare che gli stranieri frequentano gli agriturismi un po’ meno degli italiani ma vi si fermano per più giorni.

Il valore di fare agriturismo. Il I Rapporto Ismea – Rete Rurale Nazionale evidenzia come nell’agriturismo la multifunzionalità trova la declinazione della sostenibilità in termini quali acqua, biodiversità, clima, diversificazione, educazione, inclusione, paesaggio, qualità, suolo e turismo. Le strutture sono presidio e tutela del paesaggio agrario con oltre 310mila ettari con destinazione produttiva e ambientale, coltivati, curati e ospitali e hanno un forte valenza sociale con la creazione di nuova occupazione con 8.159 aziende (36%) a conduzione femminile, con un incremento al Sud del 6,4% rispetto al 2015. Gli agriturismi esprimono, poi, il loro valore nel mantenimento dell’agricoltura di piccole dimensioni dal momento che il 50% delle aziende agrituristiche opera su superfici fino a 5 ettari, in particolare mantengono attività umane nelle aree rurali (spesso svantaggiate) visto che sono 2.624 (63%) i Comuni classificati come aree interne che ospitano almeno un agriturismo e che sono 7.188 (32%) le aziende che si trovano in aree montane. Da non trascurare, inoltre, che un agriturismo su due si trova in Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti. In termini di sostenibilità, infine, il 25% delle aziende agrituristiche (e delle fattorie didattiche) pratica agricoltura biologica (le aziende agricole biologiche sono il 3,6% del totale, una su ventotto).

AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, vanta la stabile collaborazione con Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, ISMEA, Regioni, Enti ed Associazioni di categoria. Durante l’edizione 2017 hanno preso parte al Salone nazionale dell’agriturismo circa 100 buyers da tutto il mondo. Si sono svolti nei padiglioni di Arezzo Fiere oltre 2.500 gli appuntamenti che preannunciano un consolidamento dell’agriturismo italiano nei gusti dei turisti di tutti i continenti anche per le prossime stagioni.

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Al via domani e fino al 16 novembre ad Arezzo Fiere il Salone nazionale dell’agriturismo
Agriturismo: la vacanza in campagna è la preferita dagli stranieri

Oltre 23 mila strutture (1 su 3 condotta da una donna) per oltre un miliardo di euro di fatturato annuo. I numeri dell’agriturismo ad AgrieTour l’appuntamento del settore con master e approfondimenti per migliorare l’offerta di un settore che vale oltre un miliardo di euro all’anno

Taglio del nastro ore 10.00


Aria aperta, genuinità del cibo, grande ospitalità. Sono i tre principali motivi per cui il turista che si muove in Italia sceglie sempre di più l’agriturismo rispetto ai tradizionali circuiti di ospitalità e non è un caso che questo settore dal 1998 non ha smesso di crescere di anno in anno. Lo confermano ancora una volta i dati dell’Istat, che aggiornati al dicembre 2017 parlano di una crescita del 3 per cento delle strutture che ospitano in tutta Italia. La riflessione sul settore che in Italia vale oggi oltre un miliardo di euro di fatturato all’anno, viene da Arezzo Fiere dove dal 15 al 16 novembre andrà in scena la diciassettesima edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, che ancora una volta vedrà riunirsi i maggiori esperti del settore per un confronto e per una crescita, con l’incontro qualificato tra la domanda (oltre 70 tour operators internazionali) e l’offerta nazionale. «Siamo pronti per dare vita a una nuova forma di fiera per il settore visto che da quest’anno AgrieTour diventa forum con oltre 50 appuntamenti tra seminari e congressi – spiega il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi – e lo faremo come al solito potendo contare sulla presenza dei maggiori esperti del settore, dei buyers in rappresentanza di oltre 10 Paesi del mondo, e di un programma tra master di formazione e seminari dove chi vuole avviare un’impresa, o chi la vuole migliorare, potrà trovare un arricchimento».


I numeri del settore: Toscana e Trentino Alto Adige trainano l’offerta. Continua anche nel 2017 il trend di crescita del settore agrituristico registrato negli ultimi anni, sia per il numero di strutture che per le presenze dei clienti e il suo valore economico. Nel 2017 sono 23.406 le aziende agrituristiche autorizzate, 745 in più rispetto all’anno precedente (+3,3%). L’incremento è dato dalla differenza tra le 2.121 nuove autorizzazioni e le 1.376 cessazioni. I comuni nel cui territorio sono localizzate le aziende agrituristiche sono 4.893, rispetto all’anno precedente sono 27 in più (+0,6%). Le presenze dei clienti negli agriturismi ammontano a 12,7 milioni (+5,3% rispetto al 2016), come emerge dall’indagine Istat sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi. I conti economici dell’agricoltura consentono di misurare la dimensione economica del settore agrituristico che è pari nel 2017 a 1,36 miliardi di euro, in crescita del 6,7% sul 2016. In Toscana e nella provincia autonoma di Bolzano/Bozen, l’agriturismo si conferma una realtà consistente e radicata, rispettivamente con 4.568 e 3.187 aziende autorizzate, una elevata presenza di turisti e un consistente valore economico del settore.

Stranieri e italiani: ecco la domanda che cresce. Continua il trend positivo di arrivi e presenze dei clienti negli agriturismi registrato senza interruzioni nell’ultimo decennio, con un incremento complessivo di 4,5 milioni di presenze (+54,1%). La rilevazione 2017 sul movimento dei clienti negli esercizi ricettivi evidenzia, per gli agriturismi, 3,2 milioni di clienti o arrivi (+0,2 milioni sul 2016, pari a +6,7%) e 12,7 milioni di presenze o notti trascorse in azienda (+0,6 milioni rispetto all’anno precedente, pari a +5,3%). La permanenza media negli agriturismi (numero medio di notti trascorse) è di 3,9 notti (erano 4 nel 2016). I clienti esteri sono 1,5 milioni a fronte di 1,7 milioni di clienti italiani. Per le presenze e la permanenza media la situazione invece si inverte. I clienti provenienti da altri Paesi realizzano 7,3 milioni di presenze, con una permanenza media di 4,9 notti, mentre quelli italiani raggiungono 5,4 milioni di presenze (permanenza media di 3,1 notti). Si può quindi affermare che gli stranieri frequentano gli agriturismi un po’ meno degli italiani ma vi si fermano per più giorni.

Un agriturismo su tre è al femminile. Sono 8.483 gli agriturismi gestiti da donne nel 2017. Questi registrano una crescita percentuale maggiore sull’anno precedente rispetto a quelli a conduzione maschile (+4% contro +2,9%). L’andamento positivo riguarda soprattutto il Mezzogiorno (+7,9%), grazie all’effetto traino della Sicilia (+20,5%) e della Calabria (+16,2%); significativo ma più contenuto è, invece, l’aumento registrato nel Centro del Paese (+4,7%), nonostante il forte incremento del Lazio (+30,7); nel Nord l’aumento è più modesto (+0,8%). Si conferma una storica minore presenza delle aziende a conduzione femminile nella provincia di Bolzano/Bozen (appena il 13,1% degli agriturismi provinciali). A livello di area geografica, sul complesso delle aziende, l’incidenza delle aziende a conduzione femminile è pari al 38,6% nel Nord-ovest, al 24,1% nel Nord-est, al 41,8% nel Centro, al 47,2% nel Sud e al 35,2% nelle Isole. La Toscana detiene il primato di aziende gestite da donne: sono in tutto 1.789, pari al 39,2% del totale regionale e al 21,1% sul totale nazionale dei soli agriturismi a conduzione femminile. Seguono Umbria e Lombardia, con 635 e 611 unità (rispettivamente 46,2% e 37,3% degli agriturismi regionali). La Campania è la prima regione del Mezzogiorno, con 338 “aziende in rosa”; segue la Puglia con 328 unità.

AgrieTour: dalla app al nuovo format ecco come si evolve la fiera di riferimento del settore. Una App per interagire prima, durante e dopo la fiera. Tra le tante novità della prossima edizione di AgrieTour anche l’applicazione che renderà tutto più semplice e interattivo. L’applicazione, scaricabile gratuitamente dal portale di AgrieTour, (link) è pensata sia per gli operatori che per i privati che prenderanno parte alla fiera. E’ solo una delle tante novità di questa diciassettesima edizione. A partire dal format che si rinnova completamente. Poi ancora il workshop B2B, potenziato il modello che vedrà ancora una selezionata e cospicua presenza di buyer provenienti da tutto il mondo interessati a scoprire l’offerta nazionale. Il modello sarà quello del “matching day” con presentazioni dedicata ai buyer a cura dei territori presenti in fiera e del tradizionale B2B per le aziende che potranno creare una agenda prima della fiera. Prosegue l’attività di aggiornamento con approfondimento dei contenuti e degli strumenti tecnico professionali con convegni, seminari (il tema sarà quello del “Buon cibo italiano” in concomitanza con l’anno del cibo italiano promosso da Mipaaft) ed eventi promozionali come il campionato di cucina contadina. Proseguiranno le attività dei master dedicati agli imprenditori con offerta sulle novità in ambito normativo e fiscale, analisi di mercato e area tecnica e gestionale.

Il programma di giovedì 15 novembre. Si parte con il tradizionale convegno di apertura previsto per le ore 11 in Sala 1 e promosso da Rete Rurale Nazionale, Ismea, Isnart, Agro Camera. Il titolo “2018 Anno Internazionale del cibo italiano: l’agriturismo protagonista”. All’incontro saranno presenti Andrea Boldi (presidente Arezzo Fiere), Carlo Hausmann per AgrieTour. A seguire una tavola rotonda su “Lo sguardo del mondo sul cibo italiano”. Agrigiochiamo promuove alle 14 il convegno “Esperienze, prospettive e comunicazione del turismo family in Italia”. Alle 14.30 presso l’Auditorium Italpollina organizza il seminario “Innovazione e competenza, le nuove frontiere dell’agricoltura sostenibile”. Alle 15 in Sala 1 “Il modello italiano dell’agriturismo e della multifunzionalità verso la riforma PAC” e alle 15 “Smart Agrifood” presso la Sala 3. Durante tutta la giornata si svolgerà il Campionato italiano di Cucina Contadina presso la sala cooking show con premiazione alle 17. Sono inoltre in programma i master di formazione (a pagamento) e una serie di incontri pillole promossi da varie associazioni e realtà in Sala 4 dalle 10 alle 18.

AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, vanta la stabile collaborazione con Ministero per le Politiche Agricole e Forestali e del Turismo, ISMEA, Regioni, Enti ed Associazioni di categoria. Durante l’edizione 2017 hanno preso parte al Salone nazionale dell’agriturismo circa 100 buyers da tutto il mondo. Si sono svolti nei padiglioni di Arezzo Fiere oltre 2.500 gli appuntamenti che preannunciano un consolidamento dell’agriturismo italiano nei gusti dei turisti di tutti i continenti anche per le prossime stagioni.

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Inaugurata oggi ad Arezzo Fiere la diciassettesima edizione del Salone nazionale dell’agriturismo
Agriturismo: settore da 1,4 miliardi di euro oltre all’indotto generato

Il turismo in campagna sostiene anche i territori: in pochi anni salvati oltre 310 mila ettari con destinazione produttiva e ambientale, coltivati, curati e ospitali e hanno un forte valenza sociale con la creazione di nuova occupazione e tenendo vivi i comuni con meno di 5 mila abitanti.

Inaugurano Enrico Rossi (Governatore Toscana) ed Emilio Gatto (D.G. Mipaaft)

L’agriturismo contribuisce alla crescita e al successo del turismo enogastronomico italiano tanto che i turisti scelgono la meta in base al cibo di un luogo. Secondo Tripadvisor, 8 turisti su 10 scelgono in base alla reputazione che una destinazione o una struttura ricettiva hanno per quanto riguarda il cibo. E anche il 30% delle esperienze di Airbnb sono legate al cibo. E’ quanto emerge da AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo in corso fino al 16 novembre ad Arezzo Fiere e Congressi e inaugurato questa mattina alla presenza tra gli altri del Direttore Generale del Mipaaft, Emilio Gatto e del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. «Il turismo gastronomico è sempre più al centro dell’attenzione a livello mondiale. Come lo dimostrano i dati diffusi durante la quarta edizione della conferenza mondiale del turismo organizzata a Bangkok dal Wto, Word Trade Organization, dove è emersa l’importanza e l’impatto che ha il cibo nella scelta delle destinazioni delle vacanze». E’ quanto affermato Francesco Fratto, consulente tecnico scientifico di Agro Camera e cofondatore di Arb, agriculture rural broker in uno dei master che si sono tenuti ad Agrietour.

Agriturismo ancora appetibile anche per gli investimenti. Per quanto riguarda l’agriturismo italiano, l’offerta cresce in quasi tutte le regioni arrivando a sfiorare le 24mila strutture, aumentano i posti letto, e si conferma un comparto che attira ancora investimenti grazie anche ai Psr, i piani di sviluppo regionali. Il volume di affari complessivo vale 1,4 miliardi di euro con una crescita del 6,7% rispetto allo scorso anno e costituisce una delle attività più produttive in valore economico dell’intera gamma di attività connesse a quella agricola.

Il turismo all’aria aperta cresce più del tradizionale. I dati evidenziano come l’agriturismo cresce più velocemente del turismo in generale, +6-7% degli agriturismi contro un + 4-5% in generale del turismo in Italia. Per quanto riguarda le presenze, aumentano sia gli stranieri, sia gli italiani con un soggiorno medio di 4 giorni. Il comparto ha fatto registrare oltre 110 milioni di presenze e ha sviluppato un fatturato di 12 miliardi di euro. Le strutture italiane sono appetibili soprattutto all’estero e il dato nuovo è la crescita dei Paesi emergenti. Aumenta il numero di chi arriva dalla Polonia, dalla Norvegia e dalla Danimarca. In crescita anche i turisti da Croazia, Cina, Brasile, Russia che si affiancano a mercati consolidati di Germania, Francia, Belgio.


Il valore di fare agriturismo. Il I Rapporto Ismea – Rete Rurale Nazionale evidenzia come nell’agriturismo la multifunzionalità trova la declinazione della sostenibilità in termini quali acqua, biodiversità, clima, diversificazione, educazione, inclusione, paesaggio, qualità, suolo e turismo. Le strutture sono presidio e tutela del paesaggio agrario con oltre 310mila ettari con destinazione produttiva e ambientale, coltivati, curati e ospitali e hanno un forte valenza sociale con la creazione di nuova occupazione con 8.159 aziende (36%) a conduzione femminile, con un incremento al Sud del 6,4% rispetto al 2015. Gli agriturismi esprimono, poi, il loro valore nel mantenimento dell’agricoltura di piccole dimensioni dal momento che il 50% delle aziende agrituristiche opera su superfici fino a 5 ettari, in particolare mantengono attività umane nelle aree rurali (spesso svantaggiate) visto che sono 2.624 (63%) i Comuni classificati come aree interne che ospitano almeno un agriturismo e che sono 7.188 (32%) le aziende che si trovano in aree montane. Da non trascurare, inoltre, che un agriturismo su due si trova in Comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti. In termini di sostenibilità, infine, il 25% delle aziende agrituristiche (e delle fattorie didattiche) pratica agricoltura biologica (le aziende agricole biologiche sono il 3,6% del totale, una su ventotto).

Il programma di venerdì 16 novembre. Si parte con il convegno in Sala 2 “Agriturismo e agrobiodiversità in Toscana: ultifunzionalità tra cultura e territorio. Il ruolo del PSR 2014-2020 della Regione Toscana” mentre in Auditorium A dalle 9.30 un seminario sull’Aglione della VAldichiana e in Sala B Bioarchitettura e Territorio”. Alle 10.30 in Sala 1 “Agriturismo.Italia: galleria dei territori”. Nel pomeriggio in Sala 2 alle 17 il convegno promosso da Agrigiochiamo dal titolo “Strumenti e pratiche per adeguare e migliorare le proposte didattiche delle aziende agricole". Fitto il programma anche nell'area cooking show a partire dalle 11 e fino alle 20 con la cena interregionale aperta al pubblico esterno. In sala 4 dalle 10 una serie di appuntamenti in pillole.


AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo e dell’agricoltura multifunzionale, vanta la stabile collaborazione con Ministero per le Politiche Agricole e Forestali e del Turismo, ISMEA, Regioni, Enti ed Associazioni di categoria. Durante l’edizione 2017 hanno preso parte al Salone nazionale dell’agriturismo circa 100 buyers da tutto il mondo. Si sono svolti nei padiglioni di Arezzo Fiere oltre 2.500 gli appuntamenti che preannunciano un consolidamento dell’agriturismo italiano nei gusti dei turisti di tutti i continenti anche per le prossime stagioni.

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15/11/2018, 20:08
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Si chiude oggi ad Arezzo Fiere e Congressi la diciassettesima edizione di AgrieTour
Cucina tradizionale: il Friuli Venezia Giulia trionfa ad AgrieTour

E’ una ricetta friulana la migliore tra le proposte della tradizione di campagna. Nell’anno del cibo italiano è la cucina di campagna a trainare il turismo: un agriturismo su due offre il servizio di ristorazione. I turisti cercano sempre di più la genuinità dei prodotti enogastronomici


Arriva dal Friuli Venezia Giulia la miglior ricetta della tradizione culinaria di campagna. È stata, infatti, l’azienda agricola Cortivo Pancotto di Caneva (Pn) a vincere l’edizione 2018 del Campionato di cucina contadina che si è svolto a Agrietour, il Salone nazionale dell’agriturismo che si chiude oggi ad Arezzo Fiere e Congressi. Luca, che gestisce l’azienda dove ha raggiunto la piena autonomia di materia prima per tutte le produzioni, ha presentato Goulash di vitello con polenta rustica e frant, un piatto cucinato con carne di vitello grigio, allevato con fieno, farine di cereali, senza svezzamento. La polenta rustica è fatta con semi di mais antichi. A questo piatto viene abbinato il Frant: frantumazione di esclusivi formaggi di malga di varie annate, lavorati e uniti dalla panna, speziati con pepe. Un successo che valorizza il grande lavoro di promozione che la Regione Friuli Venezia Giulia ha realizzato partecipando in fiera con una ampia delegazione di imprese del territorio. Al secondo posto si è piazzata la Pastiera di Farro proposta dall’agriturismo Collina di Roseto di Benevento mentre il terzo posto è andato a Sagne e fascior con cannellini di Atina dop, pecorino di picinisco dop e cotiche, una proposta gastronomica dell’agriturismo Il Fascinaro di Casalvieri (Fr). Menzione speciale, infine per Pollo in tecia con fagioli in umido e polentina cucinato dall’agriturismo Villa Corona di Vicenza, un piatto tipico vicentino servito nelle campagne il 2 agosto in occasione della Festa degli Uomini.



Si è chiusa proprio con la premiazione delle migliori ricette della tradizione italiana la diciassettesima edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo che ad Arezzo Fiere e Congressi, dal 15 al 16 novembre ha visto arrivare nella città toscana domanda internazionale e la migliore offerta da tutta Italia riconfermandosi ancora una volta l’appuntamento di riferimento per un settore che cresce. «Possiamo dire ancora una volta, dopo tutti questi anni, che il futuro dell’agriturismo si pianifica nel nostro polo fieristico – afferma Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere – e che per la città questo appuntamento, come anche altri, rappresenta un fiore all’occhiello rendendola in un certo senso un paradigma per l’offerta di questo tipo di vacanza sempre più apprezzata da turisti stranieri, ma anche italiani».



La cucina tradizionale nell’anno del cibo italiano. Nel 2017 le aziende agrituristiche autorizzate alla ristorazione (o agriristori) sono 11.407 (+0,7% rispetto al 2016), pari al 48,7% degli agriturismi italiani; esse dispongono di 441.771 posti a sedere (-0,5% sull’anno precedente). Al pari delle altre tipologie agrituristiche, anche la ristorazione è nel complesso più presente nelle regioni centro-meridionali, dove è localizzato il 56,3% delle aziende ristoratrici. Gli agriristori aumentano maggiormente nel Centro (+4,6%) e di poco nel Nord (+0,2%), mentre diminuiscono nel Mezzogiorno (-1,9%).7 Un agriristoro può offrire contemporaneamente servizi di alloggio, degustazione e altre attività. Il 13,5% delle aziende è autorizzato unicamente alla ristorazione, il 72,1% offre anche servizio di alloggio, il 30,4% abbina la ristorazione con la degustazione e il 58,2% completa l’offerta con l’esercizio di altre attività (equitazione, escursionismo, sport, corsi, ecc.). La degustazione consiste in un assaggio di prodotti alimentari che non assume le caratteristiche proprie di un pasto. Si tratta, generalmente, di un arricchimento dell’offerta aziendale, che si inserisce nel circuito di ristorazione-alloggio mediante il consumo in loco di prodotti alimentari di origine aziendale. Nel 2017 le aziende autorizzate alla degustazione sono 4.849 e rappresentano il 20,7% degli agriturismi in complesso. Rispetto all’anno precedente si registra un aumento del 4,2% a livello nazionale, sintesi di una crescita del 10,3% nel Mezzogiorno, del 4,1% nel Centro e dello 0,6% nel Nord. A livello regionale, gli aumenti più consistenti si rilevano nel Lazio e in Sardegna (rispettivamente +56 e +55 unità), mentre la contrazione maggiore si registra in Veneto (-42 unità). Fra le aziende che offrono degustazione, 115 unità (2,4%) sono autorizzate alla sola degustazione, 3.467 (77,1%) associano anche l’ospitalità, 3.738 (71,5%) combinano la degustazione con la ristorazione e 3.295 (68%) completano l’offerta con l’esercizio di altre attività (equitazione, escursionismo, sport, corsi, ecc.)

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16/11/2018, 16:21
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