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AGRIeTOUR - 12/14.11 Arezzo 
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Nona Edizione
12-13-14 Novembre 2010
orario d'apertura: 9:30 - 19.00
Arezzo Fiere e Congressi


AGRIeTOUR: conoscere l'Italia attraverso l'agriturismo
AGRIeTOUR è diventato l’appuntamento annuale di riferimento per l’agriturismo italiano.
La manifestazione si è imposta come l’unico evento di rilevanza nazionale per l’incontro con il mercato professionale, per valorizzare il settore e la cultura dell’ospitalità rurale, per promuovere l’aggiornamento tecnico e formativo, le tecnologie e le forniture.

Un’occasione per presentare l’offerta agrituristica italiana a qualificati operatori internazionali provenienti da 16 paesi dell’America, dell’Europa, dell’Asia e dell’Estremo Oriente.




I protagonisti di AGRIeTOUR
Aziende agrituristiche e loro Consorzi – Associazioni di categoria –Amministrazioni Pubbliche – Aziende fornitrici di prodotti e servizi per l’agriturismo – Operatori professionali della domanda italiana ed internazionale – Tecnici del settore – Appassionati del vero turismo in campagna- Saranno inoltre presenti alcune significative realtà europee.

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26/09/2010, 19:37
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Guida all'agriturismo in Italia:
http://agriturismo.agraria.org/

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26/09/2010, 21:27
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In occasione della manifestazione Agri@tour, in calendario ad Arezzo da oggi 12 al 14 novembre, la Rete Rurale Nazionale e l’Osservatorio nazionale dell’agriturismo organizzano una serie di eventi per fare il punto sulle tendenze attuali e sulle strategie future del settore. Tra i temi centrali la proposta di una griglia unitaria di classificazione delle aziende e il meeting europeo dove istituzioni e associazioni si confronteranno sui diversi modelli di agriturismo e di turismo rurale.

L’ Italia è l’unico paese europeo ad avere una legislazione ad hoc che regola l’agriturismo, un settore che ha visto le proprie aziende raddoppiare nel giro di dieci anni (sono circa 19.000 con un fatturato di 1,1 miliardi di euro). Il modello italiano è unico anche perché per la legislazione nazionale e regionale l’agriturismo rientra a pieno titolo fra le attività agricole, rappresentando per l’agricoltore un’integrazione del reddito aziendale.

Lo stretto legame con l’attività agricola è un asset molto importante anche in vista della prossima riforma della Politica agricola comune che tende a rafforzare il ruolo dell’agricoltura multifunzionale, a tutela e valorizzazione del paesaggio; ruolo di cui l’agriturismo è stato un importante apripista. Un tema che sarà dibattuto nel corso del meeting europeo, dove i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni degli operatori porteranno il contributo delle loro esperienze.

Ad Arezzo sarà anche presentata alle Regioni la prima proposta di una classificazione unitaria nazionale delle aziende agrituristiche preparata dall’Osservatorio nazionale dell’agriturismo con le associazioni di categoria. La nuova griglia ha l’obiettivo di armonizzare con criteri omogenei le diverse tipologie di struttura e ricettività adottate a livello regionale. La proposta finale, frutto di tre indagini sul campo che hanno coinvolto un panel di circa 500 aziende, prevede 69 requisiti, raggruppati in 7 classi tipologiche. Due di queste sono in comune con la più generale classificazione usata nel settore alberghiero; le altre, invece, puntano a valorizzare la peculiarità dell’agriturismo tenendo conto dell’attività agricola e dei servizi direttamente a essa collegati, ma anche del contesto (natura, verde e paesaggio) in cui l’azienda opera. Il mix di questi requisiti, ciascuno con un proprio punteggio, è alla base di una classificazione che va da uno a cinque.

Un altro appuntamento è la presentazione dello studio curato da Ismea per l’Osservatorio dell’Agriturismo che analizza in Italia e in alcuni Paesi europei la segmentazione della domanda e le diverse motivazioni che spingono il consumatore a scegliere le diverse tipologie di ospitalità. C’è chi concentra il proprio interesse a vivere intensamente la vacanza all’interno della fattoria, ma cresce anche il numero di chi considera l’agriturismo come una semplice base di appoggio, dando molta importanza anche all’accesso ad internet. Un servizio che presto potrà essere rafforzato grazie ai fondi straordinari messi a disposizione dall’Unione europea (circa 150 milioni di euro all’Italia) per lo sviluppo della banda larga nelle aree rurali.

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12/11/2010, 15:34
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stasera rientrando dall'Eima mi sono fermato a mangiare a d Arezzo e sono stato tentato di andare a fare visita alla manifestazione.Ho desistito xchè si era fatto tardi
cmq evento molto pubblicizzato in zona

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12/11/2010, 23:24
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Dopo gli anni della crescita spontanea, sull’onda della voglia di verde e di quiete alla riscoperta delle tradizioni rurali e del cibo genuino, l’identikit dell’agriturista si è fatto più sfaccettato e le motivazioni che spingono a scegliere la vacanza in campagna più diversificate. Un trend che apre nuove opportunità di sviluppo per le 19.000 aziende che attualmente compongono la rete dell’agriturismo made in Italy, ma anche per chi ha interesse a investire nel settore con nuove iniziative.
Proprio allo scopo di dare agli imprenditori del settore elementi necessari per assecondare questo processo di adeguamento alla nuova domanda del mercato, l’Osservatorio Nazionale dell’Agriturismo ha avviato un’indagine (curata da Ismea - Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare - nel 2010, implementando gli studi già svolti nel 2009, attraverso diversi focus group con consumatori nelle diverse aree geografiche e in città di differenti dimensioni) sulla domanda di agriturismo in Italia e in alcuni Paesi europei, i cui risultati sono stati presentati nell’ambito del Salone nazionale dell’Agriturismo Agritour di Arezzo, iniziato ieri e che si chiuderà domenica 14 novembre, che comprende anche un focus group di approfondimento con i tour operator stranieri.
Sempre secondo l’indagine, per quanto riguarda il mercato nazionale, emerge il quadro di una domanda molto segmentata. I turisti orientati a vivere intensamente la struttura agrituristica, alla ricerca di attività legate all’agricoltura, del relax e delle tradizioni enogastronomiche sono quelli più interessati a un modello di agriturismo “spartano”, essenziale e legato ai ritmi della natura: per loro (fra questi anche le famiglie con bambini), non sono determinanti gli eccessivi comfort o la possibilità di accedere ad internet, mentre è importante vivere da vicino le attività dell’azienda, con un occhio di riguardo alla tradizione agricola e al passato.
All’opposto, c’è anche chi è interessato all’agriturismo come base d’appoggio per visitare le attrazioni nell’area circostante: in questo caso c’è molta più attenzione al livello di comfort e alla presenza della tecnologia e di internet. Si tratta del segmento che più attende una classificazione chiara ed efficace delle strutture agrituristiche, per il quale il contesto dell’area deve caratterizzarsi per diverse tipologie di attrattività, come le città d’arte, oppure opportunità turistiche, quali il lago o il mare.
L’altro filone dell’indagine riguarda il mercato estero: Austria, Regno Unito, Francia e Spagna. Quattro Paesi tra loro diversi per dimensione, approccio verso l’agriturismo, vicinanza alle proposte turistiche italiane. In questi Paesi sono state svolte decine di interviste individuali con agenzie di viaggio e tour operator, oltre ad un focus group con i consumatori finali.
Come emerge dall’indagine, in Spagna - dove è forte la competizione fra agriturismo e altre forme di turismo emergenti (come le “giornate in cantina” o il pernottamento nelle “paradores” - vecchi castelli e conventi) - il consumatore cerca contesti rurali dove l’attività agricola non è fondamentale, mentre è importante la bellezza della zona. Per quanto riguarda una vacanza in un agriturismo italiano, il consumatore spagnolo è orientato a un soggiorno di almeno una settimana, alla ricerca della tradizione, anche se anche molta attenzione alla logistica e alla disponibilità di servizi come l’auto a noleggio o il bus navetta. I tour operator spagnoli, che trattano in misura limitata il pacchetto-agriturismo, considerato a basso margine di profitto, chiedono in genere maggiori garanzie e chiarezza nell’organizzazione degli agriturismi, per poter trattare con maggiore facilità questo segmento di mercato.
Più complesso e anche contraddittorio invece l’approccio all’agriturismo da parte dei consumatori francesi: la vacanza in fattoria non è una scelta primaria rispetto alle molteplici alternative di turismo e la ricerca del luogo e della sistemazione richiede un certo sforzo. Chi opta per il soggiorno in agriturismo è motivato dalla ricerca di uno stile di vita molto diverso da quello della città: si cercano i prodotti dell’agricoltura e la cultura del mondo rurale. Centrale la figura del gestore, che deve coinvolgere gli ospiti e condividere con loro conoscenze ed esperienze: si cerca “la fattoria della nonna”, dove nutrire gli animali, cavalcare il pony, imparare il nome degli alberi, ma tutte le attività devono essere pianificate e “cronometrate”. Per i tour operator francesi vale, in generale, il discorso fatto per quelli spagnoli: si cerca di avere più informazioni e più garanzie e, possibilmente, un interlocutore più generale.
Fonte MiPAF

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13/11/2010, 17:12
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Grande Boss ;)
molto esaustivo

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13/11/2010, 23:32
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