... mah... secondo me è l'ennesima legge fatta a uso e consumo di cooperative e consorzi vari...
Personalmente come privato proprietario di terreni(circa 47 giornate piemontesi) in zona di montagna(pascoli, prati e faggete) se dovessi vedere qualcuno che si azzarda a tagliare anche solo un rametto, prima lo azzoppo e poi gli chiedo chi gli ha dato il permesso e se mi tira fuori qualche legge strana gli do la seconda razione...
A parte gli scherzi... una legge simile è quantomeno inattuabile... oltre al fatto del taglio(già grave) bisogna aggiungere l'asporto del legname... le strade, quando ci sono non consentono il transito di grandi mezzi, e se non ci sono necessitano delle autorizzazioni dei proprietari che a loro volta difficilmente autorizzerebbero il passaggio di mezzi carichi di legna "rubata"....

La legge dice che i consorzi possone gestire il bosco ove il proprietario risulti irreperibile e lasci l bosco in stato d'abbandono. Ma In Piemonte i comuni sono piccolissimi e ci si conosce tutti, com'è possibile non rintracciare il proprietario? A meno che non sia morto e non si trovino gli eredi..mah!

nella nostra zona si parla già di queste cose... alcuni "geometrini rampanti" specializzati in opere di ricupero in zone colpite da calamità naturali(vento o incendi ad esempio) si stanno muovendo con l'appoggio di alcuno "buscatè" per sfruttare questa opportunità.... vedremo...

la prima volta che vieni a torino, fai un salto nei boschi di superga , la panoramicha che scende da superga verso pino torinese, fai 4 passi dove ce lo spiazzo del pennone , poi guardati intorno.

se non vuoifarti una idea , prendi la trda che girando a destra dalla panoramica in pino centro , va verso il colle della maddalena , guardati intorno, e scendi poi verso pecetto alla prima rotonda che incontri


oppure fai un giro verso muscandia. tra la provincia di torino e d'asti , la strada che da gallareto va a castelnuovo don bosco, oppure da villafranca d'asti va verso casalborgone

quanti bosci sono lettralemnte abbandonati?
quanti se il taglio fosse cadenzato a intervalli di tempo giusti , sarebbero in condizioni migliori.


logiacmente quando uan ceppaia viene lasciata ababndonata per 50 anni e poi esboscata , avra una difficolta maggiore a ricacciare, rispetto , a una turnazione di 10 anni.

Massimiliano , non so quanto legname togli dai tuoi boschi , am se ti dicessero che potresti aumentare considerevolmente la produzione di legno dai tuoi boschi , preservando l'ambiente da incendi , piantumando dove necessita , e dando anche lavoro , non accetteresti?

il problema della viabilita , e' un problema comune a tutte le realta boschive , ma conoscendo bene il monregalese, posso garantirti , che in quella realta , le strade ci sono , e sono mantenute in efficenza sopratutto con al buona volonta, sopratutto hanno visto nel 1994 cosa successe il 5 novembre , quando la piena trascino giu dai monti i tronchi di piante secche , che si incastrarono sotto i ponti , abbattendo anche delle case.

a fronte di cio' pensiamo bene cosa vuol dire mantenere in efficenza un bosco , senza dimenticare l'economia che da cio ne deriva.

ce ne sono boschi di persone morte senza famiglia, anche perche non e' automatico il passaggio a demaniale..

sul fatto dei geometri rampanti , e' un male un po in tutta italia.

Personalmente effettuo una turnazione di circa trent'anni... probabilmente le piante che abbatto io (lasciando il novellame in quanto il ricaccio delle ceppaie di faggio è scarso o nullo)le ri-abbateranno i miei nipoti... la produzione mi basta e i boschi sono puliti... infatti in autunno c'è la guerra del fungo(ma questa è un'altra storia). Sono contrario a questo esproprio perchè i comuni dovrebbero prima provvedere a fare la manutenzione dei loro terreni, dove invece regna l'abbandono più totale e poi pensare alle faccende private.

nelle nostre zone i danni più grossi sono stati fatti in seguito al vento del 1999. E' stato portato via il legname, e sono stati fatti ingrassare i caprioli con delle piantumazioni di essenze varie... le piantine erano alte 30cm 10 anni fa... e lo sono ancora adesso.
Nelle zone "abbandonate" invece il novellame "autoctono" ha già superato il metro e mezzo ed è praticamente fuori pericolo. Ancora qualche anno e il bosco sarà in ripresa... nelle zone abbandonate.

Nel monregalese avete estensioni di boschi di pregio che nelle nostre zone ci sognamo(tutto il cebano, Calizzano, Bardineto) e si pongono dei problemi di gestione forestale che qui non abbiamo.

fossi magari un monregalese, mi paice troppo quella zona,

ma sono chi chieri..

non riesco a capire, il tuo terreno mia e' abbandonato? ha una pesona che in quanto propietario lo gestisce e per di piu direttamnete.
prendiamo invece in considerzione quanto fatto nell'allessandrino , con i boschi , una buona occasione , da una parte di dare lavoro , e dall'altra di risparmaiare sui combustibii fossili.

pensi che se sarebbe stato possibile riscaldare municipi , scuole e ospedali , con il legname dei boschi , nelle zone di montagna , dalle tue parti? se non ci fosse una volonta comune , e non solo dei privati , a costruire una "filiera corta" dell'energia eletrica e della produzione dia cqua calda sanitaria come quella che nei primi anni 2000 e' stata costruita la?

Scusa, ma avevo capito che eri del cuneese...

il problema non riguarda solo i boschi...
da noi è essenzialmente un problema di viabilità.
Mi spiego: per anni le amministrazione se ne sono infischiate(e continuano) della viabilità montana. La realizzazione e la manutenzione sono state demandate a privati e consorzi(privati)
Io sono il segretario di uno di questi consorzi e abbiamo la sfiga(scusate il termine) di essere i gestori di una "strada consortile a uso pubblico" che vuol dire che la manutenzione la facciamo noi, e che però passano tutti...
Nel corso degli anni abbiamo asfaltato la strada(circa 8 km) con l'aiuto della regione e con soldi nostri... il comune..NIENTE!!!
Adesso pretenderebbero di transitare con camion(dei tre assi) su una strada di montagna... poi i danni chi li paga??? sappiamo benissimo l'effetto dei carichi sull'asfalto e nei tornanti.
morale? oltre al danno(la legna asportata) la beffa(io passo e tu aggiusti).

Non è così difficile trovare i proprietari basta informarsi, cosa che non piace. E' molto più facile dire"non so di chi è, allora taglio!"


...In ogni caso sarei felice di sbagliarmi...

siamo comprorpietari in 2 consorzi vicinali di strade bianche , e non sai quante liti ci sono, per lo meno qui e' usanza nei vari comuni , che il comune stesso paga il50% dei lavori e si occupa della appaltazione dei lavori , oltre che adesso ,non mi chiedere come, in pratica abbaimo regalato la strada al comune , larga come e'( anche se in rprima richiesta il comune voleva allargarla a 6 metri piu bordo e fossi , cioe quasi 10 metri) e la asfaltata gratis, con dei fondi comunitari.

che sia giusto o sbagliato , non lo so , per lo meno se si sfonda la amnuntenzione e' a carico comunale.

vi sono molti problemi , certo che regalare 1000 , o 50 metri allo stato non incontra mai i favori della gente, ma daltra parte quella fetta di strada quante volte l'avete pagata negli anni sostenendo le spese di manuntenzione?

un domani che al passaggio dei camion si sfondera'( e son sicuro che entro 10 anni succedera') chi paga?
ammettimao il fatto che in fondo valle ci sia la possibilita di sfruttare meglio , senza rovinare l'ambiente montano , se non avete le infrastrutture , chi si impegnerebbe??

il problema è che l'amministrazione ci ha detto chiaro e tondo che loro la strada non la vogliono e non la prendono...5 anni fa volevamo sciogliere il consorzio proprio per i motivi che hai citato, ma poi un avvocato, visto l'attegiamento del comune, ci ha consigliato di non farlo, perchè rischiavamo che la strada venisse chiusa a tempo indeterminato in caso di danni.
Almeno mantenendo il consorzio possiamo vietare il transito ai mezzi pesanti e non lasciamo sgomberare la neve(non c'è nulla di peggio degli spartineve sull'asfalto), servirà a poco, ma è il massimo che possiamo fare per preservare la strada...