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Radiografia del turista rurale 
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Toprural ha presentato uno studio in cui si traccia un profilo del turista italiano. Rispetto a francesi e spagnoli, il turista nostrano ha maggiormente sofferto la crisi, ma in compenso spende tuttavia di più

Toprural - società leader in Europa per la ricerca in Internet di agriturismi e alloggi rurali - ha presentato in esclusiva per l’Italia i risultati dello studio “La Radiografia del Turista Rurale 2009 – Italia”. Operando su un campione di interviste mirate e rappresentative, è stato possibile tracciare un quadro del settore agrituristico italiano, analizzando il punto di vista del viaggiatore, la domanda turistica.

Gli effetti della crisi. Il 73% della totalità dei turisti italiani ha dichiarato di aver cambiato modo di far vacanza e, di questi, il 42% si è attivato per ricercare una sistemazione più economica o ha ridotto i costi delle attività extra, mentre, il 30% ha diminuito il numero dei giorni di vacanza.
Tra i frequentatori di strutture rurali, il 48% di chi ha rinunciato alla vacanza, lo ha fatto per questioni economiche personali.

Prezzo percepito e spesa. La spesa media, per persona a fine settimana, ammonta a 172,4 euro, di questi quasi 97,8 euro sono dedicati a coprire la sola spesa di affitto.
Il turista italiano è diviso sulla percezione del prezzo di affitto in un agriturismo.
La metà degli intervistati (il 50%) crede che si tratti di un prezzo basso o molto basso, poco meno della metà (il 49%) crede, invece, che si tratti di un prezzo alto o molto alto.

La ricerca della destinazione. Per la ricerca di alloggi Internet è la risorsa primaria. L’89% dei turisti rurali italiani si affidano a Internet e il 44% ai suggerimenti di amici e famigliari, invece, per prenotare, il 65% preferisce l’e-mail, il 64% il telefono e il 40% l’on-line. In agenzia va solo il 5%.
Nella scelta risultano fondamentali i servizi, preferiti dal 69%, le foto (56%), i suggerimenti (42%) e le opinioni (38%).

Quando si prenota e quanto dura la vacanza. Più di un italiano su 4, il 27%, prenota la vacanza in agriturismo a meno di una settimana dalla partenza; in media le prenotazioni avvengono 26,2 giorni prima delle vacanze.
Il tipico turista rurale italiano sceglie di alloggiare in un agriturismo 3,6 volte l’anno, per dei soggiorni che registrano la durata media di 4,3 giorni.

Cosa si valorizza. Le caratteristiche di un agriturismo più apprezzate sono la pulizia (“molto o abbastanza importante” per il 97% delle persone), la tranquillità e il prezzo (in entrambi i casi per il 96%). Meno rilevanti la presenza di Spa e di centri benessere, “molto o abbastanza importanti” per il 46% degli intervistati, e i servizi “extra” (maneggio, escursioni, corsi, etc.), scelti dal 53%.

IL CONFRONTO CON SPAGNA E FRANCIA

La crisi percepita e il comportamento effettivo. Il turista rurale italiano dichiara di aver sofferto maggiormente la crisi economica e quindi di aver modificato le proprie abitudini in vacanza: lo ammette il 73% del campione contro un 63% del campione spagnolo ed un 57% del francese.
Nonostante questo dato siamo noi italiani a spendere di più a persona/week-end durante le nostre vacanze rurali: 172,4 euro, come già accennato, contro 157,4 euro degli spagnoli e 147,9 dei francesi.

La scelta della destinazione. Un altro dato che ci differenzia dai nostri vicini europei è il grado di importanza che, al momento della scelta di una destinazione, diamo alle opinioni e suggerimenti provenienti dalle reti relazionali vicine, come la famiglia ed amici, rispetto ai consigli provenienti da reti relazionali lontane e virtuali come i siti internet di settore e le recensioni di altri viaggiatori. La nostra tendenza, 42% contro il 38%, si ribalta in Spagna (48% contro il 55%) e Francia (31% contro 37% delle risposte).

L’età media. La Spagna detiene il primato del turismo giovane perché la maggioranza dei turisti rurali iberici ha tra i 25 e i 34 anni. In Italia il tipico turista rurale ha dai 35 ai 44 anni. In Francia tendenza contraria: la maggior parte dei turisti rurali transalpini ha più di 45 anni.

Qualche dato. “La Radiografia del Turista Rurale 2009 – Italia” è il risultato dell’analisi di una ricerca commissionata alla società specializzata Sondea. Lo studio è stato svolto nel settembre 2009 e ha registrato 947 interviste valide, tramite la tecnica del sondaggio on-line .
I risultati dell’indagine hanno evidenziato che i viaggiatori rurali (l’85% degli intervistati) hanno un’età compresa tra i 25 e i 54 anni, sono laureati per il 38%, diplomati per il 47%, e il 57% sono donne .


di C. S.
14 Novembre 2009 Teatro Naturale n. 40 Anno 7

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Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità.
Vandana Shiva


14/11/2009, 8:15
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L'indagine offre aluni spunti interessanti.
Mi ha colpito il dato sui prezzi:
"La metà degli intervistati (il 50%) crede che si tratti di un prezzo basso o molto basso, poco meno della metà (il 49%) crede, invece, che si tratti di un prezzo alto o molto alto".

a voi come sembrano i prezzi?
Ciao,
Marco

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14/11/2009, 10:43
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Altra indagine

Presentata ad AgrieTour una indagine condotta dall’Ismea per delineare il profilo dell’agriturista
Agriturismo: ecco perché la vacanza in campagna piace tanto agli italiani

Dal relax, all’aria pulita passando per l’assenza di disturbi tipici della città. Ecco perché agli italiani piace tanto soggiornare in agriturismo. Il passaparola è il principale mezzo di ricerca delle strutture seguito da internet. E dai Psr entro il 2013 700 milioni di euro per la riqualificazione.
Aria pulita, cibo genuino, natura, riposo, relax e tranquillità, meglio se il prezzo è buono. Sono questi i principali motivi per cui l’agriturista sceglie di passare la vacanza in campagna. A rilevarlo è l’Ismea in un rapporto presentato ad Arezzo, dove è in corso AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo, analizzando la domanda da un punto di vista qualitativo e quantitativo. Secondo l’indagine, svolta su un campione di duemila intervistati tra Roma e Milano, diversi sono gli aspetti che devono assolutamente caratterizzare una autentica struttura di agriturismo: tra questi il principale è che la struttura deve essere immersa nel verde e nella natura in una zona piacevole e tranquilla. Inoltre le strutture devono conservare la rusticità della campagna e non essere riadattamenti. La possibilità di partecipare alla vita agricola dell’azienda è un prerequisito fondamentale secondo la ricerca. Gli aspetti che invece possono giocare un ruolo negativo in un agriturismo, fanno soprattutto riferimento al desiderio che la vacanza agrituristica non si omologhi a una vacanza convenzionale.
Secondo l’indagine il 31% degli italiani avrebbe pernottato almeno una volta, nel corso della vita, in una struttura agrituristica e la presenza di bambini in famiglia, e secondariamente di ragazzi, sarebbe uno stimolo importante nella scelta di soggiornare in un agriturismo. C’è poi chi ancora non ha mai pernottato in agriturismo: i motivi principali sarebbero da ravvisare nella mancanza di occasione e nella preferenza ad altri tipi di vacanza. In riferimento all’ultimo soggiorno effettuato, il numero di notti trascorse si colloca intorno a 2,9 notti, con una forte concentrazione di risposte sulle modalità “una” e “due”. In altri termini, si riscontra una forte prevalenza di visite brevi, senz’altro più brevi rispetto a quanto si vorrebbe fare. La durata ideale è infatti di poco inferiore a 5 notti, ossia il 70% in più della durata effettiva.
Internet rimane il punto di forza tra i canali di commercializzazione utilizzati dalle strutture agrituristiche: più di 8 su 10 infatti garantiscono ai propri clienti la prenotazione online e il dato secondo il quale oltre la metà della clientela prenota la vacanza tramite il web dimostra l'efficienza di questo canale. Nei primi tre mesi del 2009 la percentuale delle prenotazione online è del 47,2% per salire al 48,1% nel secondo e raggiungere infine il 50,2% nel terzo. E c'è poi chi come Agriturismo.com ha realizzato un servizio di prenotazione online che permette di effettuare una ricerca mirata sulle strutture (tutte certificate dalla Onlus AIAS Milano – Associazione Italiana Assistenza Spastici) che accolgono clienti diversamente abili.
A proposito di soddisfazione, l’indagine svolta ha posto in risalto dati confortanti. meno del 3% degli intervistati, infatti, si è dichiarato insoddisfatto, e un 16% si è detto mediamente soddisfatto. I punteggi 4 e 5, che in linea di massima possono essere fatti corrispondere rispettivamente ad abbastanza soddisfatto e molto soddisfatto, costituiscono il rimanente 80% abbondante. Tra i requisiti fondamentali per la scelta della struttura un dato curioso: il 65% degli agrituristi chiede se c’è copertura per i cellulari. Fondamentali la tv e la piscina. Anche i servizi relativi all’area benessere hanno fatto rilevare un 38% di pareri positivi, contro circa un 25% di opinioni contrarie. I primi sono stati espressi in maggior misura da donne e da soggetti giovani. Tuttavia per agriturismo.it il 49,5% degli italiani ha segnalato nella propria esperienza un'offerta lontana dal proprio modello tradizionale e per il 33,4% prodotti poco legati al territorio. Anche per questo ad AgrieTour l'argomento centrale è stata la nuova legge Quadro.

Secondo una ricerca dell'Inea presentata ad AgrieTour tra il 2000 ed il 2006 i Programmi di Sviluppo Rurale hanno speso oltre 480 milioni di euro per gli investimenti in tema di agriturismo e turismo rurale, mentre sono previsti oltre 700 milioni di euro entro il 2013.

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14/11/2009, 13:00
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