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Perché coltivare la canna da zucchero in Italia? 
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- c'è acqua d'inverno e stagione asciutta d'estate
- da un ettaro a canna da zucchero si produce fino a 8 tonnellate di bioetanolo o 15 di zucchero + 15 di biomassa secca da trasformare in pellet!!
- probabilmente oggi sarebbe coltivabile fino all'agro pontino.
- la coltivazione oggi è completamente meccanizzata.


10/05/2020, 0:25
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Tu hai una spiegazione del perché non viene coltivata? Sempreché intendevi chiedere agli utenti quello (ossia che il punto interrogativo del titolo fosse di allocuzione retorica).


10/05/2020, 1:08
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quelle rese sono ottenute in italia? Per quel che so è una pianta che vuole molto caldo e molta acqua, tropici o equatore, insomma.
Lo sviluppo dipende da questi due fattori, se la resa che hai indicato è quella di una delle piantagioni esistenti nelle regioni vocate a questa coltivazione, probabilmente, in italia, sarebbe molto inferiore, e con tempi di sviluppo molto limitati.
C'è una differenza tra climi sopportati da una pianta e climi in cui quella pianta è produttiva, in passato si era cercato di acclimatare l'olivo il più a nord possibile, ma la produzione era pressoché inesistente, anche se la pianta sopravviveva, la vite si può coltivare anche in Inghilterra (e lo fanno) ma il risultato è quel che è e i costi sono proibitivi.


10/05/2020, 7:52
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Alessandro1944 ha scritto:
Tu hai una spiegazione del perché non viene coltivata? Sempreché intendevi chiedere agli utenti quello (ossia che il punto interrogativo del titolo fosse di allocuzione retorica).


La mia spiegazione è che la deficienza regna nel Sud Italia.
Un tempo la canna da zucchero veniva coltivata in provincia di Salerno, in Calabria e in Sicilia.
Oggi in queste regioni si fa zucchero dalla barbabietola(con l'ausilio dell'irrigazione), che nel Sud è meno
redditizia e subisce la concorrenza spietata perfino dalla Finlandia...
In Italia molti zuccherifici hanno chiuso ed il governo non può fare niente trovandosi a competere con prodotto europeo...


15/05/2020, 11:31
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pantagruele ha scritto:
quelle rese sono ottenute in italia? Per quel che so è una pianta che vuole molto caldo e molta acqua, tropici o equatore, insomma.
Lo sviluppo dipende da questi due fattori, se la resa che hai indicato è quella di una delle piantagioni esistenti nelle regioni vocate a questa coltivazione, probabilmente, in italia, sarebbe molto inferiore, e con tempi di sviluppo molto limitati.
C'è una differenza tra climi sopportati da una pianta e climi in cui quella pianta è produttiva, in passato si era cercato di acclimatare l'olivo il più a nord possibile, ma la produzione era pressoché inesistente, anche se la pianta sopravviveva, la vite si può coltivare anche in Inghilterra (e lo fanno) ma il risultato è quel che è e i costi sono proibitivi.


Ti dico che oggi la Louisiana, stato degli USA, ha centinaia di migliaia di ettari coltivati a canna da zucchero e che a New Orleans, la città più calda d'inverno, nevica ogni tanto proprio come nel Sud Italia.
Un solo dato(preso da un un sito americano):
nella stagione 2013/2014 la superficie coltivata a canna da zucchero nella sola Louisiana era pari a 410 mila acri vale a dire a circa 200 mila ettari e la produzione totale di zucchero(sempre in Louisiana) è stata di 1.6 milioni di tonnellate. Per il rendimento per ettaro basta fare 1.6e6/2e5 t/ha= 8 t/ha.


15/05/2020, 11:52
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Bisognerebbe vedere i dati meteo complessivi, ma so che in Sicilia ci sono coltivazioni, come sono le rese lì?


15/05/2020, 12:24
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pantagruele ha scritto:
Bisognerebbe vedere i dati meteo complessivi, ma so che in Sicilia ci sono coltivazioni, come sono le rese lì?


Non so se oggi ci sono coltivazioni in Sicilia. Hai qualche fonte online?

Per il clima la situazione è questa.
In Louisiana la coltivazione di canna da zucchero si estende anche a Nord di Baton Rouge, la capitale.
Confrontando le temperature di Baton rouge con quelle di Caserta e Latina ad esempio direi che come media siamo al limite. D'inverno di rado si scende sotto zero a Caserta(importante per la coltivazione della canna da zucchero), proprio come avviene al limite nord della Louisiana dove si coltiva la canna da zucchero.
Nella piana di Napoli e nell'agro pontino andrebbe testata anche senza irrigazione, visto che piove abbastanza d'inverno ed hanno una vera stagione asciutta a differenza della Louisiana. Sarei proprio curioso di vedere come va.

p.s. Comunque la coltivazione della canna da zucchero va programmata perché altrimenti si crea moltissimo precariato. Bisognerebbe copiare gli americani, che hanno una coltivazione completamente meccanizzata, come il grano da noi.


15/05/2020, 14:53
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Mi sembrava di aver letto qualcosa in proposito ma si riferiva al passato, però ho trovato questo:

Nelle zone a pioggia continua (equatoriali), il numero di tagli annui è determinato solo dalla quantità di crescita realizzata
dai singoli fusti a temperature elevate e costanti ed in presenza di adeguata fertilizzazione, potendo arrivare ad 8
tagli in un’annata.
E’ una specie che induce a “giorno corto”, per cui nelle piantagioni effettuate nelle zone subtropicali a latitudini relativamente alte (Nord Africa e fascia sud dell’Europa) i germogli che entrano nell’inverno vengono indotti a fiorire e, nella primavera successiva, alla ripresa della crescita “spigano” rendendo inutilizzabile (canna povera di zucchero avendo il seme utilizzato le riserve per accrescersi) il potenziale raccolto. Per questo motivo, nelle fasce
subtropicali le piantagioni debbono essere rinnovate ogni anno, e questo ha reso antieconomica la coltivazione, facendo sì che la coltura sia di fatto abbandonata.


20/05/2020, 4:38
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Ma non dovremmo confrontarci con i paesi a clima equatoriale
o subtropicale. Dobbiamo solo scoprire il massimo ottenibile da
una produzione in Italia. Se siamo sugli stessi rendimenti presenti
negli Stati Uniti non vedo perché in Italia non dovrebbe convenire.
Agli Usa conviene!


20/05/2020, 19:27
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Svedo Hai presente dove si trova la Luisiana ?


20/05/2020, 21:12
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