10/02/2012, 23:29
 
 10/02/2012, 23:51
 
			
		10/02/2012, 23:57
11/02/2012, 8:01
 (vacche e falciatrice). Ricordo che il padre di mia zia che era un maestro aveva delle protezioni sulle dita fatte con le canne, erano snodate e permettevano il movimento delle dita per tenere fermi i gambi delle piante di grano. L' evoluzione fu l' uso della falciatrice trainata dai bovini. Dietro alla lama era stato applicato un "cancelletto" che era sollevato rispetto al piano del terreno. Quando questo cancelletto aveva raccolto una quantità di spighe pari a un covone l' operatore, che era seduto sulla falciatrice, con una mano teneva le briglie delle vaccine e con l' altra una corda che sbloccava questo cancelletto per un tempo minimo in modo che le spighe rimanessero in terra e poi sempre grazie a quella corda lo risollevava per raccogliere spighe per un altro covone. Altri contadini/e che seguivano la falciatrice raccoglievano queste spighe e con una legatura fatta con alcuni gambi facevano il cosidetto covone (gregna). Il legaccio si chiamava "balzo". L' evoluzione successiva fu la "mietilega" che era una macchina che falciava il grano e faceva uscire i covoni già legati con uno spago.
 (vacche e falciatrice). Ricordo che il padre di mia zia che era un maestro aveva delle protezioni sulle dita fatte con le canne, erano snodate e permettevano il movimento delle dita per tenere fermi i gambi delle piante di grano. L' evoluzione fu l' uso della falciatrice trainata dai bovini. Dietro alla lama era stato applicato un "cancelletto" che era sollevato rispetto al piano del terreno. Quando questo cancelletto aveva raccolto una quantità di spighe pari a un covone l' operatore, che era seduto sulla falciatrice, con una mano teneva le briglie delle vaccine e con l' altra una corda che sbloccava questo cancelletto per un tempo minimo in modo che le spighe rimanessero in terra e poi sempre grazie a quella corda lo risollevava per raccogliere spighe per un altro covone. Altri contadini/e che seguivano la falciatrice raccoglievano queste spighe e con una legatura fatta con alcuni gambi facevano il cosidetto covone (gregna). Il legaccio si chiamava "balzo". L' evoluzione successiva fu la "mietilega" che era una macchina che falciava il grano e faceva uscire i covoni già legati con uno spago. 
  
			
		11/02/2012, 8:04
 
   alla sera, e a volte anche di giorno tra una balla di paglia e l' altra.....................
 alla sera, e a volte anche di giorno tra una balla di paglia e l' altra..................... 
			
		11/02/2012, 11:28
 
  
  
  Però sono proprio i pecoroni che camminano al centro del gregge belante che non vedono niente.
 Però sono proprio i pecoroni che camminano al centro del gregge belante che non vedono niente.11/02/2012, 12:20
mantovano46 ha scritto::o

oddio susanna mi metti in ambasce, cosa ho scritto di strano che ti ha colpito

 
			
		11/02/2012, 17:05
 
   mi son rivisto ragazzino, con compiti da uomo e se sbagliavi erano cazzi amari, perchè mio nonno era molto esigente, ed il suo motto era: chi lavora mangia chi non lavora non mangia
  mi son rivisto ragazzino, con compiti da uomo e se sbagliavi erano cazzi amari, perchè mio nonno era molto esigente, ed il suo motto era: chi lavora mangia chi non lavora non mangia  
   e siccome sono sempre stato un tipo esuberante, anche nelll' infanzia, mi davano compiti molto al di sopra di quello che avrebbe dovuto fare un ragazzino di quell'età
 e siccome sono sempre stato un tipo esuberante, anche nelll' infanzia, mi davano compiti molto al di sopra di quello che avrebbe dovuto fare un ragazzino di quell'età  
  
   
  
   
  
   
   a dare più valore a determinate cose e comprendere che il cellulare, il computer,il televisore,tutto ciò che abbiamo di tecnologico non sono indispensabili, ma che è indispensabile il dialogo, il confrontarsi, l'ascoltare ed imparare dagli anziani, aspettare il proprio momento, comprendere la diversità dei ruoli, comprendere che prima di spendere bisogna guadagnare, esser capaci di risparmiare ed essere in grado di valutare se la spesa è indispensabile.
 a dare più valore a determinate cose e comprendere che il cellulare, il computer,il televisore,tutto ciò che abbiamo di tecnologico non sono indispensabili, ma che è indispensabile il dialogo, il confrontarsi, l'ascoltare ed imparare dagli anziani, aspettare il proprio momento, comprendere la diversità dei ruoli, comprendere che prima di spendere bisogna guadagnare, esser capaci di risparmiare ed essere in grado di valutare se la spesa è indispensabile. 
			
		11/02/2012, 17:51
 
			
		11/02/2012, 18:55
 
   
   
			
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