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Argomento bloccato

Re: E la chiamano Europa.............

17/01/2014, 6:33

neoagricolo ha scritto:gli italiani vedono in modo differenti gli stranieri secondo la loro provenienza...

polacchi lettoni russi ukraini son visti normali

ungheresi forse già un po meno

albanesi e rumeni non ne parliano proprio

Ci sarà un motivo,no?

Re: E la chiamano Europa.............

17/01/2014, 8:51

Tutto piu' o meno condivisibile, ma gli italiani vedono, per me, l'estero piu' come un nemico che un alleato, parlando di lavoro e senza far di tutta l'erba 1 fascio.. almeno da una certa eta' in su.. Casualmente la fascia di eta' in cui i nostri eori pescano i voti..

Re: E la chiamano Europa.............

17/01/2014, 8:53

aver tirato fuori discorsi sulla germania di 70/80anni fa nn ha senso , anche perché si dimentica ,una cosa molto importante , quello che era il sistema bancario in germani a fine ottocento, quello che da una parte finanzio la grande industria , per via dello sfruttamneto minerario, ma dalla parte del popolino era miseria nera , dove il lavro sottopagato di coloro che non appartenevano alla "casta" nn era sufficiente a vivere .

i signor "baffettini" ha solo concentrato il malumore, ha creato la speranza in unmondo migliore e questi l'hanno seguito.
il discorso che i capitali erano in mano ai ebrei, era un dato di fatto .

nn sono un reviosinista x carita, ma parto da un presupposto molto semplice , le rivoluzioni nn nascono dal nulla, se nn cera la disparita sociale , Lui nn saliva a goveranre con l'idea del pangermanesimo..

nn dico che chi e' reduce nn debba essere intervistato , perché chi all'epoca aveva 5/67/anni nn ne puo' nulla , pero' x onesta intellettuale , pur in tenera eta' non avevano lo stile di vita dei loro coetanei , quella rabbia che si sente quando in quel fil sull'olocausto la scena di quel bambino tedesco che urla addio al treno che va in un campo di concentramento , e solo al rabbia repressa di chi in famiglia ha vissuto la fame , la malattia , la pena di nn avere i soldi x curare malattie oggi considerate malanni, o aver visto morire di parto delle famigliari , aver subito gli sfotto nelle scuole perché mal vestiti o mal nutriti..

cose del resto raccontate da mio padre , alla fien degli anni 30 inizio 40 ..

pur nn condividendo le idee dei partiti estremisti sia di dx che di sx , non si puo affermare che la loro protesta e' sbagliata..

il rpoblema e che la protesta e' come un gras compresso fino a quando nn si apre la valvola questa comprime fino a scoppiare..

Re: E la chiamano Europa.............

17/01/2014, 10:17

Caro Grinto, sono d' accordo con te, che non ha senso tirare fuori dei discorsi sulla Germania di 70/80 anni fa, però quando scrivi :
"quello che era il sistema bancario in germani a fine ottocento, quello che da una parte finanzio la grande industria , per via dello sfruttamneto minerario, ma dalla parte del popolino era miseria nera , dove il lavro sottopagato di coloro che non appartenevano alla "casta" nn era sufficiente a vivere" ;
questo è ciò che sta succedendo oggi, a differenza che oggi non esiste più lo sfruttamento minerario, poichè sono passati ad un altro tipo economia...la finanza oggi è quella che ha fatto da traino, le banche e la politica hanno fatto finanza (le miniere non interessano più).

Sono anche d' accordo che le proteste derivano dal malcontento, e che sia come un gas compresso e fino quando non si apre la valvola non scoppia e in funzione a questo, sai cosa ti dico : oggi rispetto a quei tempi della Germania e della situazione in generale del' Europa risalente a circa 80 anni fa, c' è una sola differenza che non fa scoppiare la valvola !

In quell epoca "le bracciate di mattoni e i secchi di malta, si portavano sulle spalle, il grano si tagliava e si caricava a mano sui carri trainati dai buoi o cavallia mano", i due settori che (Agricoltura e Edilizia) erano gran parte di ciò che oggi chiamano PIL, erano trainanti e la forza lavoro che apparteneva a quei settori, moriva di fame lavorando manualmente (non al computer dietro una scrivania) pochi diritti e solo lavoro in situazioni disagiate e di conseguenza tutto il resto...

Oggi non è più così , chi vuole veramente un cambiamento ? Pochi, di sicuro non la massa !

Re: E la chiamano Europa.............

17/01/2014, 11:51

se nn mi sbaglio 12/18 mesi fa all insediamento del nuovo governo in cina, nuovo.... vabbè , hanno detto chiaro e tondo , di non voler più finanziare il debito dei paesi Ocse , e di puntare a entrare nel pacchetto azionario di gruppi , diciamo solidi , chiamama joint venture , chiamala collaborazione .

con un pil del 10% e' corretto pensare all'estremo oriente al nuovo occidente? sotto alcuni aspetti si

ma allora la domanda: se hanno capito pure loro che puntare ad aumentare il pil , massimizzando la finanza e' come x il capocannoniere fare autogoal ..

fino a quando andra avanti sta pagliacciata?

Re: E la chiamano Europa.............

17/01/2014, 12:18

Infatti...questa pagliacciata deve finire prima possibile, il fatto è che per ora fa ancora comodo a molti !

Quando arriverà il giorno....finanza con "il di dietro per terra"...forse le cose inizieranno a vedersi in altro modo, dare più peso al lavoro, rispetto alle grandi strategie finanziarie !

Re: E la chiamano Europa.............

17/01/2014, 12:20

la pagliacciata finira' quando saranno finiti i soldi che la alimentano e il limone sara'' bello spremuto...
cosa potra' succedere nel frattempo bisognerebbere saper leggere nei fondi del caffe'..

Ah, io non considererei l'aumento di pil come unico parametro, perche' in genere chi oggi fa quei pil lo fa sulla pelle di gente. cioe' un buon pil non e' per forza sinonimo di benessere e ricchezza della popolazione.. La Polonia fa il 4-5 ma i polacchi emigrano, la cina fa il 10 ma cosa succede laggiu' non so fino a che punto ce lo vengano a dire....

Re: E la chiamano Europa.............

17/01/2014, 12:31

......ma nel frattempo a Malta:cittadinanza Europea vendesi.
A Malta è tutto pronto e tra meno di un mese si potrà partire con la vendita dei passaporti agli stranieri. Il provvedimento tanto discusso, in patria e all’estero, approvato dal parlamento di La Valletta a novembre, permette di acquistare la cittadinanza del Paese per 650mila euro, entrerà in vigore a febbraio. E a gestire la vendita sarà un’azienda privata inglese, la Henley & Partners, che ha vinto l’appalto pubblico e la cui missione sarà quella di vendere 1.800 passaporti facendo guadagnare alla piccola isola mediterranea ben 1 miliardo di euro, ovvero un terzo del suo intero Pil nazionale. In cambio potrà tenersi il 4% di tutti i ricavi, una fetta della torta pari a oltre 46 milioni di euro. A questi 1.800 nuovi, potenziali cittadini, si potranno aggiungere però anche coniugi e figli, che pagheranno a loro volta una tassa di “soli” 50mila e 25mila euro (e anche su questi la Henley & Partners prenderà la sua percentuale). E in Europa sono non pochi a preoccuparsi, tanto che lo stesso Parlamento europeo, discute del provvedimento. Sì perché un passaporto maltese vuol dire libero accesso e movimento nell’Ue e non solo, se si pensa ad esempio che anche per viaggiare negli Stati Uniti un cittadino europeo non ha più bisogno di un visto. Insomma qualche malintenzionato potrebbe tranquillamente farci un pensierino a investire 650mila euro per avere questa ampia libertà di movimento. Ma né il Parlamento di Bruxelles, né quello di La Valletta, in cui l’opposizione al governo si sta battendo per fermare questa vendita, hanno il potere di bloccare il provvedimento.

Re: E la chiamano Europa.............

17/01/2014, 14:13

robert63 ha scritto:......ma nel frattempo a Malta:cittadinanza Europea vendesi.
A Malta è tutto pronto e tra meno di un mese si potrà partire con la vendita dei passaporti agli stranieri. Il provvedimento tanto discusso, in patria e all’estero, approvato dal parlamento di La Valletta a novembre, permette di acquistare la cittadinanza del Paese per 650mila euro, entrerà in vigore a febbraio. E a gestire la vendita sarà un’azienda privata inglese, la Henley & Partners, che ha vinto l’appalto pubblico e la cui missione sarà quella di vendere 1.800 passaporti facendo guadagnare alla piccola isola mediterranea ben 1 miliardo di euro, ovvero un terzo del suo intero Pil nazionale. In cambio potrà tenersi il 4% di tutti i ricavi, una fetta della torta pari a oltre 46 milioni di euro. A questi 1.800 nuovi, potenziali cittadini, si potranno aggiungere però anche coniugi e figli, che pagheranno a loro volta una tassa di “soli” 50mila e 25mila euro (e anche su questi la Henley & Partners prenderà la sua percentuale). E in Europa sono non pochi a preoccuparsi, tanto che lo stesso Parlamento europeo, discute del provvedimento. Sì perché un passaporto maltese vuol dire libero accesso e movimento nell’Ue e non solo, se si pensa ad esempio che anche per viaggiare negli Stati Uniti un cittadino europeo non ha più bisogno di un visto. Insomma qualche malintenzionato potrebbe tranquillamente farci un pensierino a investire 650mila euro per avere questa ampia libertà di movimento. Ma né il Parlamento di Bruxelles, né quello di La Valletta, in cui l’opposizione al governo si sta battendo per fermare questa vendita, hanno il potere di bloccare il provvedimento.


Robert63, scusa ma non capisco la tua preoccupazione, pensi forse che questo possa essere usato dalle masse ?

Re: E la chiamano Europa.............

17/01/2014, 14:36

Ciao Cantieri
Non saprei, infatti per ora non esprimo giudizi. Certo che il problema della sicurezza si pone, secondo me andrebbero come minimo fatti degli accertamenti sulla situazione dei richiedenti. Qualche organizzazione terroristica super miliardaria potrebbe sicuramente interessarsi.Credo!!!
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