Vorrei aggiungere una considerazione e non prendetmi per catastrofista però, che non lo sono... A me sembra molto importante anche recuperare la capacità di fare tutte quelle cose, più o meno semplici, come dicevo prima i lavori a maglia, un rammendo, lavori di riparazioni in casa, coltivare orto e frutteto, allevare gli animali, cucinare partendo dalla preparazione degli alimenti di base, l'uso di mezzi di locomozione alternativi all'auto quando si può, a mio avviso aiuta a mantenere una elasticità di ragionamento che va in "stand-by" quando velocizziamo acquistando il "già fatto" ad esempio. E se ci fosse una situazione in cui non ci possiamo servire di tutte le comode abitudini che abbiamo acquisito? Una crisi improvvisa di risorse che ci ponga nelle condizioni di dovercela cavare da soli per un po'? Magari il mio è un inutile esercizio e lungi da me l'idea di risultare ansiogena, ma ogni tanto ci penso e mi fermo a chiedermi come me la caverei...
Condivido in pieno Marco, ci hanno fatto credere un po' tutti negli ultimi decenni di vivere sopra le nostre possibilità, mettendo il consumismo e materialismo come unico riferimento che avvantaggia l' economia e noi stessi. I veri valori e quindi l' importanza della vita, non risiedono nel PIL, SPREAD o altre sigle economiche che non dicono nulla. Bisognerebbe riappropiarci delle cose semplici e genuine, come il contatto con la natura e la bellezza delle piccole cose quotidiane che spesso tralasciamo e non ci rendiamo neanche conto di avere.
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Re: Decrescita e risparmio come valori sociali
12/01/2012, 16:43
Credo che la decrescita possa essere attuata tranquillamente , per gradi e senza troppi fanatismi, quando una persona è pronta per rinunciare a qualcosa che sente come una cosa superflua e non poi così importante. per esempio non sento la necessita di avere lo smartphone, il suv, la tv 3D con la paytv, la playstation e gli abiti firmati e i "quattrosaltiinpadella". Per me essere capace di far qualcosa è un piacere e quando posso faccio le cose da me ( altre volte invece no), ho cominciato dalle piccole riparazioni, dalla cucina e anche con piccoli lavori in casa. Non trascuriamo il fatto che la sobrietà e il faidate permette di mettere da parte qualche soldo, il che non è poco!sempre che non si cada nell'avarizia....
Però aiuta tanto anche lo stare in un piccolo paese di campagna.
Anni fa lavoravo in una modaiola località di mare e sarebbe stato molto più difficile, senza contare che sarei passata per una "sfigata". Guai in quei posti non andare in vacanza all'estero, avere una bella auto, vestiti firmati e essere magri!Uno può dire "chissenefrega", ma se hai dei figli che vanno a scuola le cose si complicano, perchè poi vengono derisi.
per decrescita vuol dire che di deve fermare anche in qualche modo il sovrannumero . cioe presumo che se e' vero che dobbiamo usare emno il pianeta, dobbiamo anche avere la coscienza nel dire che continuare a pensare che piu siamo emglioe' e' sbagliato . mica dobbiamo invadere qualche paese a fianco...
anhe perche a volte piu siamo , piu dioccupati siamo..
Località: Appennino toscoemiliano, ma originario d'Abruzzo
Formazione: Poca e fatta male, però sul campo...
Re: Decrescita e risparmio come valori sociali
12/01/2012, 17:27
giacchè elmo ha proposto un interessante libro, che lessi tempo fa e che dovrei rinfrescare, ne proporrei all'attenzione anche io uno interessante e, per certi versi, illuminante (almeno per me lo è stato) sui temi di questa discussione. per chi non lo avesse letto: la sfida delle 100 cose, di Dave Bruno. ciao michele(accio)
bah, la decrescita e' felice solo quando a farla son quattro gatti. Se a farla son 60 milioni , non basteranno i libri sulla decrescita a riparare i guai. Anche perche' questi libri tutto sono tranne che sensati. Basta riflettere un attimo.
per esempio, chi dice io sono autonomo e mi scaldo a legna.. (anche io lo faccio per cui non sono prevenuto) ela decrescita passa da qui, dice ahime' una corbelleria. Noi ci scaldiamo a legna soltanto perche oggi quasi nessuno lo fa. Se dovessimo scaldarci tutti e 60 milioni a legna , le nostre foreste vaporizzerebbero in meno di dieci giorni. Volendo si potrebbe ragionare su questo per ore.. ma questi libri sono la forma piu snob di lavaggio del cervello.
raviolo ha scritto:bah, la decrescita e' felice solo quando a farla son quattro gatti. Se a farla son 60 milioni , non basteranno i libri sulla decrescita a riparare i guai. Anche perche' questi libri tutto sono tranne che sensati. Basta riflettere un attimo.
per esempio, chi dice io sono autonomo e mi scaldo a legna.. (anche io lo faccio per cui non sono prevenuto) ela decrescita passa da qui, dice ahime' una corbelleria. Noi ci scaldiamo a legna soltanto perche oggi quasi nessuno lo fa. Se dovessimo scaldarci tutti e 60 milioni a legna , le nostre foreste vaporizzerebbero in meno di dieci giorni. Volendo si potrebbe ragionare su questo per ore.. ma questi libri sono la forma piu snob di lavaggio del cervello.
Riguardo alla legna ti do ragione, se non ci fosse stato il petrolio a quest'ora non ci sarebbe più un albero.... riguardo ai libri invece no, perchè chi compra questo genere di libri non cambia comportamento dopo averli letti, il suo comportamento era già cambiato prima.....altrimenti questi libri non li acquista....
si campesino.. ma questi libri,zeppi di luoghi comuni, sono null'altro che l'ennesima operazione commerciale di lavaggio del cervello. Utilizzano tecniche di convincimento di massa ben collaudate. Partono da delle asserzioni inconfutabilmente vere e proseguono secondo ragionamenti che portano a conclusioni distorte e funzionali al sistema. Insomma, fermiamoci a leggere bene quel che dicono e poi riflettiamo. Senza accettare supinamente soluzioni predigerite. Faccio un altro esempio. Chi invece di usare la lavastoviglie lava a mano le stoviglie e pensa per questo di essere ecologo... sbaglia... Da un punto di vista energetico e di consumo delle risorse una lavapiatti E' DIVERSE VOLTE PIU EFFICIENTE DI QUALSIASI CASALINGA. Consuma meno acqua, 12-15 litri contro gli 80 medi della massaia e usa meno energia per scaldarla.
La decrescita NON SIGNIFICA AUTARCHIA, non significa tornare a riparare gli oggetti, non significa farsi le cose in casa. Significa ottimizzare i consumi, significa eliminare gli sprechi.. Significa centralizzare le produzioni ed ottimizzare la distribuzione. Mi rendo conto del fatto di come questo sia difficile da accettare... ma forse e meglio cominciare a rifletterci