(AGI) - Roma, 25 gen. - "Il 2009 e' un anno da dimenticare per l'agricoltura italiana. Un anno che ha visto gli imprenditori perdere pesantemente reddito (meno 25,3 per cento) e riconoscimento economico della loro produzione. Il settore non e' stato al centro, nonostante i proclami del 'G8 agricolo', anzi ha perso peso nelle scelte di Governo e Parlamento. Per questa ragione bisogna pensare al futuro. Occorre operare per un'agricoltura realmente competitiva, per dare prospettive economiche e sociali alle oltre un milione e mezzo di famiglie che da essa ricavano reddito, per contribuire ad affrontare le sfide che le questioni alimentare, climatica ed energetica pongono alla nostra societa'. Noi proseguiremo con la nostra mobilitazione con l'obiettivo primario di una svolta positiva, per una nuova e piu' efficace politica, per concreti sostegni alle imprese agricole". Lo ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi preoccupato per una situazione che si e' fatta ancora piu' drammatica per migliaia di aziende che rischiano, senza valide misure, di uscire dal mercato".
"Nell'anno appena trascorso -avverte Politi- non abbiamo riscontrato, da parte delle istituzioni, quell'attenzione necessaria nei confronti di un settore primario in grave emergenza. E cosi' Governo, Parlamento e Regioni non hanno promosso quelle iniziative indispensabili per affrontare le cause profonde della crisi dell'agricoltura. Lo scenario e' divenuto sempre piu' complesso e molte aziende si trovano con l'acqua alla gola"

La situazione è ormai drammatica in molti settori (latte, vino, agrumi e altri)!
Marco

la cosa paradossale è che dicono "I GIOVANI DEVONO ENTRARE IN AGRICOLTURA" e poi appena possono i grandi ti fregano subito... il mio sogno è sempre stato quello di aprire una azienda per conto mio, magari con qualche socio (FIATAGRI ) però viene sempre meno voglia di investire tempo e denaro... e ho solo 18 anni... mi sa che l'agricoltura resterà per me solo un hobby... purtroppo

No, almeno i giovani devono essere ottimisti!!
Intanto studia e diplomati bene.
Ciao,
Marco

quello è un obbiettivo certo
però la scuola agraria da noi ormai è diventata un liceo... se non peggio... di pratico non si fa niente... tutta teoria in classe...

e purtroppo sarà sempre peggio.
Saluti Francesco

perchè saranno sempre meno i soldi per comprare le sementi....
non è che le altre scuole si trovino in condizioni migliori!
Questo è quello che si fa per le nuove generazioni? Ma un po di vergogna? Non ce l'hanno?
Domenico

ma oggi per un ragazzo iscriversi ad agraria è come iscriversi al liceo.Proprio oggi ho visto una prima classe molto sparuta dove le giovinette erano con tacchi a a spillo e molto eleganti giusto per andare in serra e i giovanotti maneggiavano una vanga a mò di mazza da baseball

noi stamattina siamo usciti un attimo per andare a vedere come si impiantano gli albicocchi che la nostra azienda ha comperato nuovi... non ci hanno fatto fare niente, dovevamo solo guardare quello che facevano gli operai... metà classe è voluta rimanere in classe perchè non si voleva sporcare le scarpe
ormai all'agrario andare in serra o in stalla è una tortura... a me se proponessero di alternare una settimana di studio a una di lavoro in azienda lo farei subito e anche gratis!

vi dico poi anche questa.... tanto per restare sul tema liceo... in consiglio di classe si sono lamentati certi prof perchè facciamo troppe uscite a sfondo agricolo (macfrut, fieragricola, expo... ecc...) e poi ci propongono svariati musei, chiese, e cose varie che per carità sono bellissimi ma con l'agaria di x se centrano ben poco... poi con la riforma da quest'altranno sarà ancora peggio ... va bè per fortuna che ho rimasto solo un anno...
e pù a vàg a lavurè!

hanno sfruttato qlc rottamazione per alberi inquinanti?