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Protocolli esatti. 
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Il problema è che i protocolli che si leggono su internet o che spesso consigliano sedicenti esperti o peggio tecnici apistici, non funzionano affatto!
Ciò porta i principianti ad applicare tecniche masochistiche che li fanno spendere soldi e creare problemi ai vicini.
Questo è il motivo per cui io vorrei che esistesse almeno "un protocollo" funzionante, semplice, che un principiante possa applicare a cuor leggero mentre impara a intepretare i messaggi e ad adattare le tecniche per le sue esigenze.
C'è qualcosa di cosi malvagio in questo?


Quoto al quadrato!! :D


23/08/2012, 12:34
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SimoneB ha scritto:
Quindi si anticipa sempre di più i trattamenti per colpa di questa selezione di varroe "più furbe", che ovviamente, come tutti gli esseri viventi, adottato escamotage e sono sotto il controllo della natura (selezione naturale) per portare avanti il "genoma".

No, i trattamenti potrebbero venire anticipati a causa dei fattori climatici (riscaldamento globale) che impediscono il blocco invernale in luoghi dove normalmente avveniva.


SimoneB ha scritto:
Ogni settimana le lascio aperte qualche ora (con coprifavo trasparente) sotto la luce diretta del sole e la temperatura interna aumenta sopra i 40 gradi, che sia le uova di varroa che gli adulti di varroa non sopportano molto.


E tutto questo è assodato solo per il fatto che te l'ha detto chi ti ha venduto il ct? :lol:


SimoneB ha scritto:
Spingere una cassa a produrre 50kg/a di miele e come spingere una mucca a produrre 60-70 lt di latte a botta, dopo 3 anni non sono buone neanche da macello e senza nutrizione mi sa che difficilmente si arriva a questi risultati.


Che piccola gemma di pressapochismo!
Nessuno spinge un bel niente, la grande produzione di miele è un indice del benessere della famiglia!

SimoneB ha scritto:
Non sono nessuno, se non un principiante, ma ho idea che prima si ripristina un sistema più "normale" di CONDUZIONE DEGLI ALVEARI, prima le nostre api riusciranno a convivere con la varroa e come ogni altra forma di "disturbo" che hanno incontrato in questi 50ML di anni, riusciranno a venirne a capoì, eliminando il problema che paventava Einstein circa la scomparsa delle api e la durata della vita sulla terra.


Cosa c'è di anormale nella conduzione che ho proposto? Ti hanno mai detto che la presenza di specie alloctone in un habitat è una delle prime cause di perdita di biodiversità? Vai a chiedere allo scoiattolo rosso se sta riuscendo a venire a capo dell'invasione dello scoiattolo grigio americano!
Il problema simone non è che non sei nessuno (nemmeno io credo di essere "qualcuno"), nè che tu sia un principiante, il tuo problema secondo me è che riporti cose che hai sentito, senza averci ragionato, perchè se tu lo avessi fatto ti renderesti conto che sono favole.


23/08/2012, 13:28
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Alexkidd ha scritto:
L'intento del mio post era proprio questo!! Al di la che le parole protocollo e soprattutto esatto non vi sono piaciute , le buone pratiche apistiche ci sono e vanno seguite!! Ogni tanto (anche su questo forum) se ne esce qualcuno che dice di voler usare acaricidi mai sentiti che sono proibiti nonchè pericolosi :twisted: e questo secondo me è da evitare!!
Grazie a ninno e humblebee per aver risposto alla mia domanda.


Alex, le parole che hai sottolineato sono proprio quelle che volevo sentire, anche se non piacciono a molti apicoltori.
E sai perchè?
Perchè a loro piace fare ciò che vogliono, fare osservazioni imprecise e ricavarne conclusioni arbitrarie, scagliarsi contro le case farmaceutiche, contro i veterinari, contro il tempo inclemente, contro le patologie quando l'unica cosa contro cui dovrebbero scagliarsi è la loro gigantesca IGNORANZA.
Perdono api ma a loro che importa, tanto l'anno dopo le ricomprano e continuano col loro gioco perverso.


23/08/2012, 13:34
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il protocollo suggerito da HB è quello che seguo anche io, mi pare semplice ed efficace

:D :D solo un appunto ad HB: l'esempio dei due scoiattoli volevo postarlo in riferimento al thread Banca delle regine (
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Promuovere lo scambio di regine tra utenti del forum (e un giorno tra apicoltori del mondo :D )


23/08/2012, 13:38
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Sciurus vulgaris e Sciurus carolinensis non sono la stessa specie dan! :D


23/08/2012, 13:44
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Hai ragione da vendere il problema è proprio questo: L'IGNORANZA!!
Per questo nel mio primo post ho usato il condizionale...." Sarebbe bello"


23/08/2012, 13:53
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E’ già difficile condurre gli apiari per via del clima che cambia di anno in anno all’interno dello stesso apiario figuriamoci da regione a regione, da qui è chiaro che non può esistere 1 protocollo univoco che valga per tutti ma se poi ognuno fa come gli pare senza usare alcuna logica allora è la fine!! Mio padre mi raccontava che in passato un suo amico “apicoltore” faceva cosi : Comprava 5 famiglie ad inizio stagione , le nutriva , le sdoppiava, vendeva il miele prodotto recuperando tutti i soldi e poi manco le curava!! :o Se poi le api morivano che importa . :twisted: :twisted: Se mi capitasse 1vicino così cosa dovrei fare?? Prendere il sublimatore e ficcarglielo in…….?? :mrgreen:


23/08/2012, 14:20
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HB, spetta spetta un momento che adesso con la tassonomia mi perdo. :shock:

Apis cerana e le diverse Apis mellifera (carnica, ligustica,...) sono specie diverse, corretto?

è possibile un ibrido (interspecifico a questo punto?) tra cerana e mellifera?

cioè fuchi di una specie possono fecondare la regina dell'altra?


23/08/2012, 14:31
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Ciao Simone,
la conduzione del mio apiario è forse la cosa più semplice di questo mondo,
non faccio nutrizione stimolante con aggiunta di chisà cosa per pompare , come dici tu,
non nutro in autunno per integrare scorte perchè se una famiglia non è riuscita a fare scorte è meglio non averla,
non sostituisco regine vecchie , lascio fare alle api ,
non uso tecniche particolari per aumentare la produzione.
Mi sento solo in obbligo verso chi mi fornisce tanto bene di Dio e non è in grado di difendersi dal suo nemico di dargli una mano tra ago-set-ott a far diminuire il più possibile il suo nemico mortale.
Per quanto riguarda la quantità di miele raccolto dalle api è mia convinzione che esso dipende per 1/3 dalle api, 1/3 dalla flora nettarifera della zona e per 1/3 dalla conduzione dell' alveare.
Non faccio nomadismo ma la mia zona è una buona fonte di nettare.
Ninno


23/08/2012, 15:26
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Allora ninno ti invidio (nel senso nobile del termine), spero di riuscire come te.


24/08/2012, 0:12
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