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Covata calcificata: che fare? 
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Io sposterei le api e la regina in un alveare piccolo (da quarantenare, se possibile) e metterei a ferro e fuoco favi e covata infetti. Se la colonia riparte con vigore, l' anno prossimo userei la famiglia per fare nuove regine e le venderei a 30 euro l' una. Se la colonia invece rimane stenca, la distruggerei guardandomi bene dal riunirla ad altre colonie.
Maddmax

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13/05/2012, 7:07
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adesso ho inserito il foglio cereo proprio in mezzo alle 4 di covata. Dovrebbero costruirlo con un paio di giorni vista la posizione. Quel favo che mi sembra nero lo messo periferico prima delle scorte.
Quand'è che lo posso spazzolare ed eliminare?
Lo posso far sparire già fra un paio di giorni e sostituirlo con foglio cereo?


13/05/2012, 12:29
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Ciao Maddmax1,
quello di bruciare api e favi di famiglie con covata calcificata è un metodo di selezione che adotto da molti anni ed anche quest' anno mi ero preparato , ai primi di marzo, per l' eliminazione di 2 alveari .
Con il passare dei gg ho notato un miglioramento dello stato di salute ma non la scomparsa del problema e ho voluto aspettare, ad oggi le 2 famiglie sono fra le poche che non sono sciamate e hanno raccolto miele (un pò meno della media delle altre non sciamate).
Adesso sono ancora in dubbio su cosa fare ma, conoscendo il mio nemico, sò che con l' arrivo dell' autunno ritornerà alla grande
e dovrò agire.
Ninno


13/05/2012, 22:24
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Ninno,
la covata calcificata si aggrava con l' umidita' della stagione fredda. Non e' il freddo a causarla ma l' umidita' all' interno dell' alveare. Da quello che diceva Obombo, mi pare di capire che siate esageratamente preoccupati del freddo e limitiate molto la ventilazione. Le api resistono benissimo anche a 20-30-40 gradi centigradi sotto zero purche' siano asciutte. E' di vitale importanza creare un "camino" d' aria che sfiati l' umidita'. Certo, con il freddo aumenta il consumo di scorte e da queste parti chi ha le api ligustiche lascia 70 kili di scorte nell' alveare. Poi ci sono gli ... eretici che hanno selezionato per glomeri piccoli e che ne lasciano da 1/2 a 2/3.
Un' altra cosa che mi preme sottolineare e' che mi pare che voi apicoltori della dottrina siate esageratamente predisposti a salvare tutte le voste"apine" applicando pochissima selezione.
Io faccio proprio il contrario.
A) Se un' alveare esce debole dall' inverno, giustizio la regina, sforchetto tutte le celle da fuco e, se ne vale la pena, distribuisco quello che resta tra gli alveari forti.
B) Se un alveare viene saccheggiato: stessa identica storia. Ho parlato con le mie api e ho spiegato che cosa succederebbe se mai trovassi una tarma della cera o uno scarafaggio degli alveari ... hanno capito!
C) Se in un alveare ci sono troppe varroe per i miei gusti, cambio la regina anche se mi costa in termini di produzione di miele
D) Se rilevo, o anche ho solo il sospetto, che in una famiglia ci sia una malattia da cui si possono recuperare, do loro UNA chance.
E) Se ho una specifica ragione di coccolare un alveare (come nel caso di vedere se una colonia si recupera da un' infezione/infestazione) lo faccio per una mezza stagione. Non mi interessa di ravanare un po' di miele se questo vuole dire tenere in giro una colonia infetta e che non riesce a recuperarsi. Interrompere il ciclo di covata diminuisce sensibilmente la carica microbica di qualunque patogeno ecco perche' avevo suggerito di mettere a ferro e fuoco covata e favi infetti e di vedere se le api si recuperavano. Non racconto balle: per i primi due o tre anni le perdite sono state alte.
Si torna al solito discorso: e' assurdo tenere 20 alveari per il consumo familiare: ne devono bastare 2 o 3.
Secondo me avresti dovuto eliminare le due famiglie all' uscita dall' inverno quando ti sei accorto che erano ancora macilente. Le due famiglie infette stanno passando tutta la stagione a contatto con le tue api sane ...
Maddmax (L' Uomo che sussurrava alle api)

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14/05/2012, 5:52
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IO quest'arnia c'è l'ho isolata, se per metà giugno dopo aver fatto la sostituzione di tutti i telaini non ci sono risultati convincenti. la elimino!
Per adesso tengo leggermente sfilato il cassettino antivarroa per aerare un pò.


14/05/2012, 11:57
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Contrariamente a quanto si crede, levare il cassetto serva a poco o niente perche' l' aria ristagna intrappolata dal coperchio. Occorre creare un camino lasciando uno sfiato in alto da dove l' aria calda puo' sfuggire risucchiando aria fredda da sotto. Inoltre il problema si pone soprattutto d' inverno quando l' intensa attivita' muscolare che le api mettono in atto per riscaldare il glomere genera enormi quantita' di vapore acqueo che ristagnano e si condensano a causa della diversa temperatura con l' esterno (e causano ogni tipo di disastri).
Le api vengono allevate in Alaska e nella tundra siberiana ... non moriranno di sicuro di freddo nell' appennino tosco-ligure. LE API NON HANNO PAURA DEL FREDDO ma vengono uccise dall' umidita'.
Maddmax

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14/05/2012, 14:47
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difatti se apro il tettuccio, nel coperchio del nutritore cilindrico c'è condensa...
Come faccio a creare questo camino?


14/05/2012, 18:37
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Un po' di condensa sul nutritore non causa nesssun problema ma, se un apicoltore scopre condensa che potrebbe ricadere sulla covata e/o sul glomere e non se la fa nei pantaloni, deve ... rivedere le proprie idee.
Non ti so dire come fare perche' non conosco con esattezza la configurazione della tua cassa. Io di solito uso zeppe o faccio slittare il coperchio. L' apertura deve essere minima ma deve eliminare completamente l' umidita'. Io ho gli occhiali e, se mi si appannano quando li metto a 1cm dalle fessure, aumento l' apertura E viceversa. C'e' da dire che qui il clima e gelido ma molto secco. Devi capire il problema e trovare una soluzione che si adatti. Se hanno scorte sufficienti, le api sopravvivono benissimo a qualsiasi tempertura ma la condensa le uccide.
Maddmax

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14/05/2012, 19:37
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Ciao Maddmax1,
la selezione che suggerisci di fare la faccio da molti anni, come hai letto mi ero predisposto all' eliminazione ma mi ha incuriosito la buona ripresa per cui ho rimandato a set.
Ninno


14/05/2012, 19:49
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Grazie.
Mi inventerò qualcosa, tipo girare la rotellina sulla grata forata o su griglia e a limite piazzare un rialzo minimo al tettuccio.. Pioggia non dovrebbe entrare perche c'è il tettuccio che sporge.
Il tempo da me il piu delle volte (meno in estate) è molto umido, per via della diga che è a pochi chilometri da me. Ora ci si mette anche il maltempo di questi giorni :roll: ..Umido piovoso..
Bha cmq per adesso resterà isolata, poi si starà a vedere.

Grazie.


14/05/2012, 22:16
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