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un test condotto dal dipartimento americano dell'agricoltura (USDA) ha mostrato tracce di oltre 50 diversi pesticidi sulle pesche destinate ai negozi americani. Cinque dei composti sono stati trovati a livelli più alti di quelli considerati sicuri dall'agenzia di protezione ambientale, e sei di questi sono sostanze chimiche non approvate per l'utilizzo negli Stati Uniti. Le pesche in questione sono state coltivate sia a livello nazionale che oltreoceano.
L'attenzione è ora rivolta a mele, peperoni quadrati, carote importate, sedano, ciliegie, uve importate, cavolo verde, lattuga, nettarine, pere e fragole.
Un altro studio recente dell’Università di Harvard ha riscontrato
livelli significativi di pesticidi organofosfati nel corpo di alcuni bambini di Seattle, di età compresa tra 3 e 11 anni, e con un'alimentazione a base di cibi non biologici. Dopo 5 giorni di dieta a base di
ortofrutta biologica i livelli di organofosfati nei bambini erano già diminuiti tanto da essere rilevati in tracce. I pesticidi sono legati a un'ampia gamma di effetti sulla salute, in particolare danni all'apparato riproduttore, al sistema endocrino e a quello neurologico. Per questa ragione, Alex Lu, ricercatore all'università di Harvard, ha consigliato alle persone di mangiare più prodotti biologici possibili, ed evitare i prodotti della lista "Dirty Dozen", specie in gravidanza e in tenera età.
ATTENZIONE!
Jacopo
Fonte:
www.naturalnews.com