Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 23/04/2024, 9:14




Rispondi all’argomento  [ 11 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo
Reintroduzione dell'orso nelle Alpi, problematiche... 
Autore Messaggio
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67562
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Approfitto di questa nuova sezione per lanciare una discussione per me di grande interesse.
Nella mia zona di origine (Parco Naturala Adamello-Brenta in Trentino) sono stati introdotti quasi 15 anni fa alcuni orsi bruni catturati in Slovenia, in quanto la popolazione residua (forse qualche esemplare) non si riproduceva da diversi anni.
http://www.rivistadiagraria.org/riviste ... 1&cat_id=8
http://www.rivistadiagraria.org/riviste ... &cat_id=30
Il progetto finanziato dall'UE ha avuto un grande successo e gli orsi si sono riprodotti in grande numero.
Alcuni soggetti hanno negli anni creato diversi problemi e 2 soggetti sono stati abbattuti (uno in Baviera e l'altro in Svizzera).
La loro gestione sta creando problemi agli allevatori di animali domestici, spesso amatoriali.

Problemi simili ci sono anche con la popolazione di orso marsicano in Appennino.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


13/09/2013, 15:51
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67562
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Segnalo un altro articolo sull'orso pubblicato sulla Rivista di agraria.org:
http://www.rivistadiagraria.org/riviste ... 84=94=2009

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


13/09/2013, 15:54
Profilo WWW
Sez. Coltivazioni Forestali
Sez. Coltivazioni Forestali
Avatar utente

Iscritto il: 16/09/2008, 15:33
Messaggi: 3186
Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
Rispondi citando
Parlando con un capo-operaio del corpo forestale durante la mia ultima visita nella zona, è venuto fuori che spesso si tratta di alcuni individui che, avendo probabilmente meno paura dell'uomo, si avventurano anche vicino alle case e di conseguenza quando trovano degli animali allevati tipo gli ovini non esitano a predarne alcuni.

Non so se nel progetto Life per la reintroduzione è stato previsto un numero massimo di esemplari ammissibile.
Ciao,
Luca

_________________
"La pagina di Io sono un contadino...e me ne vanto!" su Facebook!


16/09/2013, 14:39
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67562
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Intervengo per precisare che i problemi creati dagli orsi bruni sono soltanto a carico di animali domestici. Niente a che vedere con qualche caso di attacco ad essere umani nel parco di Yellowstone da parti di grizzly. Gi orsi grizzly sono animali molto diversi (come taglia ed aggressività).

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


16/09/2013, 14:50
Profilo WWW

Iscritto il: 12/05/2012, 12:53
Messaggi: 97
Località: Casacanditella (CH)
Rispondi citando
In abruzzo gli orsi problematici sono un paio su una popolazione di 60/70 orsi. Per problematici intendo che si avvicinano ai paesi, attaccano pollai e stazzi etc. Diverso è il discorso per le p'redazioni occasionali ai danni degli animali al pascolo oppure ai danni alle colture (mais...) che ci sono. Per non parlare delle arnie. Se vi capita di passare dalle parti di scanno (aq) vedreste i pollaio super blindati e le arnie protette da recinzioni a prova di orso. La convivenza ha un prezzo. Io sono per la convivenza e per pagare il prezzo, ovviamente non sulle spalle dei soli coraggiosi che si ostinano a perpetuare l'agricoltura e l'allevamento in montagna.


25/09/2013, 14:15
Profilo
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67562
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Un contributo dal sito National Geographic Italia
Una definizione di specie ombrello è: "specie che occupa un grande areale e la cui protezione garantisce quella di altre specie che ne condividono l'habitat". Insomma, proteggi uno per salvarne cento.

Questa definizione si adatta magistralmente al più grande carnivoro presente in Europa, l'orso bruno, presente addirittura con due sottospecie in Italia: l'orso bruno europeo (Ursus arctos arctos), sulle Alpi del Nord-Est in un'area compresa tra il Trentino la Carinzia e la Slovenia e l'orso marsicano (Ursus arctos marsicanus) in Centro Italia, in Abruzzo, Lazio e Molise. La popolazione del nord-est, grazie ad un sapiente programma di reintroduzione a opera del Parco dell'Adamello-Brenta, è oggi in ripresa e mostra un marcato aumento demografico, al punto di sollevare qualche perplessità tra i residenti della zona; la popolazione dell'Italia centrale invece è in stasi, con un numero di individui stimato intorno alla quarantina di individui che non varia da alcune decadi.

Nel tentativo di scuotere questo status quo, all'inizio di gennaio 2013 Corradino Guacci, presidente della Società di Storia della Fauna "Giuseppe Altobello", ha lanciato un appello in rete per spingere le autorità del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM) ad iniziare un programma di "captive breeding", ossia riproduzione in cattività: "Riteniamo siano maturi i tempi per valutare e porre concretamente in essere un progetto di allevamento, in condizioni controllate, dell'orso marsicano", recita il comunicato della Società. "Avvalendosi anche della rete internazionale dei giardini zoologici, e delle specifiche competenze lì esistenti, si potrà costituire uno stock genetico utile sia per favorire la diffusione della specie che per interventi di reintroduzione nel caso si verificasse un crollo attuale della popolazione".

Il captive breeding è un intervento molto diffuso negli zoo di tutto il mondo per salvare specie sull'orlo dell'estinzione: basti ricordare il salvataggio di specie quali l'orice del deserto o il cavallo di Przewalski, solo per citare due tra i grandi mammiferi salvati in questo modo e attualmente in ripresa nel loro ambiente naturale, dopo interventi di risanamento sull'habitat e sulla popolazione per garantire che gli animali non vengano più cacciati. "Con tutti gli orsi che sono passati in questi anni per il giardino zoologico del Parco a Pescasseroli, perché non si è provato a farli riprodurre?", si chiede Guacci. "Mi risulta che la riproduzione degli orsi in cattività non presenta alcun tipo di problema. Ma, ripeto, sono domande che rivolgo agli esperti e dai quali mi piacerebbe avere delle risposte".

La risposta degli esperti, ovvero delle autorità del PNALM, arriva qualche giorno dopo tramite un comunicato stampa, ed è negativa: "L'Ente Parco, prendendo atto dello spirito positivo che anima l'iniziativa e ringraziando la Società Altobello per l'attenzione che dimostra per l'orso marsicano e i suoi problemi, ritiene per ora non praticabile quanto proposto, per ragioni di carattere logistico e per ragioni etiche e di conservazione".
Continuare la lettura >>> http://www.nationalgeographic.it/natura ... o-1505439/

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


25/09/2013, 15:27
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67562
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Provincia di Trento - L'operazione del Servizio Foreste e fauna all'alba di stamane
CATTURATO E RADIOCOLLARATO UN ORSO SUL MONTE BONDONE

Questa mattina, poco prima dell’alba, personale del Servizio Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento ha catturato sul monte Bondone un esemplare di orso maschio, adulto, del peso di 207 kg, allo scopo di dotarlo di radiocollare GPS e VHF ed intensificarne il monitoraggio. L’identità precisa dell’animale sarà nota nel giro di un paio di settimane grazie alle analisi genetiche.

L’operazione è avvenuta nei boschi posti tra la malga di Mezzavia e la località di S.Anna, a seguito degli episodi di predazione, anche a carico di animali di grossa taglia, registrati la scorsa estate nella stessa zona. Si ritiene infatti che l’orso catturato sia proprio l’esemplare che gravita in zona da tempo, benchè all’interno di un areale ben più vasto. In ogni caso il radiocollare consentirà di ampliare le conoscenze sul comportamento di questo plantigrado e sulla specie in generale, nonché di effettuare in maniera più efficace gli interventi di dissuasione (spari con munizioni di gomma, interventi con i cani da orso) che dovessero eventualmente rendersi necessari.
La cattura è avvenuta grazie ad una trappola tubo munita di esca; l’animale è stato sedato, monitorato, munito di radiocollare e liberato nello stesso sito nella prima parte della mattinata. L'operazione di rilascio è stata accompagnata da un'azione decisa di dissuasione, tramite l'impiego degli appositi cani da orso, al fine di aumentare ulteriormente il timore del plantigrado nei confronti dell’uomo.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


28/09/2013, 0:51
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67562
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
I cacciatori l’hanno trovato morto in località Polinar di Rabbi, la stessa dove l’anno scorso aveva compiuto delle razzie di pecore e vitelli. Era in stato di decomposizione, ma secondo i primi elementi raccolti dalla Forestale di Malè il plantigrado sarebbe stato ucciso da un’arma da fuoco. Si tratterebbe del primo orso ucciso in Trentino, se l’ipotesi dovesse venire confermata dalle analisi dei veterinari dell’Istituto zooprofilattico di Trento, dove è stata trasportata la carcassa dell’animale.

Il rinvenimento - poco fuori dal perimetro del Parco nazionale dello Stelvio - risale alla tarda mattinata di sabato, ma la notizia è trapelata soltanto nella giornata di ieri. Maurizio Zanin, direttore del Servizio foreste e fauna della Provincia, mantiene il massimo riserbo: «Abbiamo trovato un orso morto e stiamo facendo accertamenti: quando li avremo conclusi diremo quello che sappiamo». Il dirigente invita ad avere pazienza: «Abbiamo funzioni di vigilanza, non solo tecniche».
http://altoadige.gelocal.it/cronaca/201 ... -1.7837088

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


30/09/2013, 11:49
Profilo WWW
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 67562
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Confermate l'identità del plantigrado e le cause della morte
LA FINE DELL'ORSO M2 CONSEGUENZA DI UN ATTO ILLECITO

La conferma è arrivata oggi dal Servizio Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento: l'orso rinvenuto morto sabato scorso in Val di Rabbi, in località Polinar, è M2; la causa della morte è attribuibile ad un'arma da fuoco. Su quanto accaduto sono attualmente in corso indagini da parte del personale del Corpo Forestale del Trentino, che ha interessato della vicenda la Procura della Repubblica.

Nel pomeriggio del 28 settembre 2013, la carcassa di un esemplare di orso bruno è stata rinvenuta nel comune di Rabbi in località Polinar.
Il soggetto risulta ucciso mediante impiego di un’arma da fuoco. È stato identificato come il giovane maschio di 5 anni di età denominato M2.
M2 da circa un paio di anni frequentava il territorio compreso tra la val di Sole e la val Rendena e nel mese di luglio del 2012 era stato catturato e dotato di radiocollare, al fine di monitorarne gli spostamenti conseguentemente ad alcuni episodi dannosi a carico di animali domestici di grossa taglia di cui si era in precedenza reso responsabile.
Su quanto accaduto sono attualmente in corso indagini da parte del personale del Corpo Forestale del Trentino.

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


30/09/2013, 20:41
Profilo WWW
Sez. Suini
Sez. Suini
Avatar utente

Iscritto il: 23/09/2009, 16:47
Messaggi: 9972
Località: Emilia
Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
Rispondi citando
intervengo da assoluta profana, però mi domando perchè tutti compiangano il povero orso e non i poveri 10 asini, più le pecore e le galline che ha razziato. Non hanno pari diritto di vivere anche loro ?
Come si possono prevenire tali incidenti?Forse è il caso di riconsiderare l'aumento della popolazione degli orsi in un territorio che non è più selvatico come lo era una volta?

_________________
L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr)
Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone


02/10/2013, 7:28
Profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 11 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2  Prossimo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
POWERED_BY
Designed by ST Software.

Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO

Informativa Privacy