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Termico, fotovoltaico con accumulo, scambio..quale conviene? 
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Buon giorno,
sono un piccolo imprenditore agricolo della collina di Reggio Emilia, ho due tetti rivolti a sud (quello di casa, di circa 30 mq e quello di un rimessaggio a qualche centinaio di metri da casa, di circa 60mq): grazie al bonus del 110% intendo coibentare casa, metterci un impianto di riscaldamento adeguato al luogo ed alle mie necessità (che tenga calda casa mentre sono fuori, scaldi l'acqua sanitaria, sia programmabile magari anche da remoto e che consumi il meno possibile: pensavo una caldaietta a condensazione e pannelli radianti a parete/soffitto, da far lavorare in bassa temperatura), aggiungere pannelli solari termici sopra a casa che magari aiutino la caldaia e solari fotovoltaici sul rimessaggio, per la produzione di energia elettrica (ai quali potrei aggiungere una o due piccole pale eoliche vicino a casa, dove tira sempre vento): so che non tutti questi interventi sarebbero coperti dal bonus 110% (quelli sul rimessaggio soprattutto), ma intenderei cogliere l'occasione per costruire un sistema che in termini di riscaldamento e di produzione elettrica mi produca il massimo del guadagno/risparmio e sia durabile nel tempo.

Ho parlato con colleghi, amici che hanno fatto tentativi in tal senso, imprenditori edili... ognuno ha opinioni diverse: chi dice che il meglio è il solare termico + pompa di calore, che accumuli il surplus di energia prodotta sotto forma di calore; chi dice solare fotovoltaico + batterie, chi dice scambio sul posto... io vorrei fare con voi una conversazione a tutto campo su queste tematiche, magari fondata su dati aggiornati (tanto difficili per me da trovare su questi argomenti), per capire che strada mi convenga prendere... e credo che fare chiarezza su questo argomento oggi interessi a tanti!

Grazie anticipatamente a chi vorrà condividere le sue conoscenze, competenze, esperienze!


20/05/2020, 15:52
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il solare termico produce quando serve meno. va studiato bene nel senso che il calore che genera in estate deve essere dissipato da qualche parte. In estate hai bisogno di molta acqua calda? non penso. c'è chi li inclina molto per produrre di più in inverno con il sole basso all'orizzonte e produrre meno in estate con il sole alto.
Se vuoi avere tanta acqua calda in inverno devi mettere tanta superficie a pannelli. in estate avresti però una sovrapproduzione e non sapresti più dove dissipare il calore in eccesso; i pannelli non possono stare al sole senza scambiare, o almeno devono mantenere la temperatura entro certi limiti. alcuni hanno dovuto fare una sorta di saracinesca per oscurarne una parte in estate.

Usarlo come supporto al riscaldamento funziona bene nella mezza stagione. in inverno difficilmente arrivi ad avere consistenti accumuli di acqua calda almeno a 30°. integri lo stesso e aiuti la caldaia ma è un apporto molto basso secondo me.
Inizio autunno e fine inverno primavera invece avresti dei buoni benefici.

a questo punto forse sarebbe meglio produrre energia elettrica e usare quella a supporto della caldaia a gas (se è possibile).
Penso sia meglio avere un impianto semplice e gestibile in autonomia che un impianto complicato al quale dovrai far fare manutenzione e controlli periodici.

Sono cose complicate comunque ed è meglio appoggiarsi a professionisti seri.
Io ad esempio ho dovuto modificare l'impianto per scaldare l'acqua sanitaria perchè in estate arrivavo ad avere l'acqua nel bollitore a 90°. ho dovuto mettere una valvola che, al di sopra di una certa temperatura, apriva per scambiare calore con un secondo bollitore. ci sono arrivato io... non il tecnico della caldaia o il termotecnico.


21/05/2020, 8:36
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Un ragionamento molto interessante il tuo: in effetti io mi domandavo come e quanto il solare termico potesse aiutare d'inverno (anche se in quella stagione mi trasferisco in città, visto che non ho animali da accudire in azienda agricola ed ho altri affari a Reggio, parliamo però di due mesi all'anno e non so per quanti anni ancora lo farò), ma non ero giunto a pormi il problema dell'eccesso di calore accumulato d'estate.

Inoltre mi fai sovvenire che avevo dimenticato di scrivere che in mansarda - che ovviamente tende ad essere cella di rigore dei vietcong d'estate e ghiacciaia d'inverno - una pompa di calore a supporto del riscaldamento del quale ho parlato, non che io ami l'aria condizionata (non l'ho mai voluta da nessuna parte) o ritenga necessario integrare il riscaldamento d'inverno, ma semplicemente perché ce l'ho - l'ho, diciamo, ereditata - smontata, funzionante, di dimensioni giuste per la mansarda e di buona marca: ha quindi due volte senso il discorso che fai di preferire la produzione fotovoltaica a quella solare termica.

Ora resta da capire se convenga mettere anche accumulatori, se invece sia opportuno scambiare solo sul posto, oppure se sia intelligente fare un mix delle due cose... da un punto di vista della migliore resa economica, ovviamente, anche in rapporto al diverso investimento da fare.


21/05/2020, 15:08
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Mi accorgo che nella fretta, nel precedente scritto, ho scordato "solo" un verbo: intenderei installarla la pompa di calore della quale parlo!


21/05/2020, 15:18
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è un argomento delicato e ci sono tante varianti.
Alcuni sostengono di utilizzare la corrente elettrica con pompe di calore per scaldare l'acqua. praticamente basta metano. Io non saprei.

A casa ho caldaia a condensazione e impianto a pavimento. niente solare elettrico, sono sotto collina e il sole va via presto. con le nuove tecnologie ci avrei pensato. anni fa non conveniva per nulla.

La caldaia scalda a 50°. a quella temperatura gira solo nei termo arredi in bagno. nel pavimento viene miscelata con l'acqua di ritorno e gira tra i 30 e i 35°
non ho integrazione solare.
I pannelli scaldano l'acqua sanitaria.
Ho due bollitori, il primo scaldato dal sole e l'acqua che entra è quella dell'acquedotto. il secondo bollitore invece viene scaldato dalla caldaia. li entra l'acqua scaldata dal sole. in inverno la vedo tra i 25 e i 30°. In primavera arriva comoda a 60°. in estate per tenere i pannelli a temperature non rischiose arriva a 90°
ho poi la pompa di ricircolo perchè devo servire 3 appartamenti con una caldaia. se il bollitore solare sorpassa i 70° metto in comunicazione i due bollitori scaldando di più quello della caldaia e raffreddando quello solare.
ho due bollitori orizzontali perchè sono nel sottotetto.

Conosco gente che ha messo la saracinesca sopra i pannelli. arrivati in temperatura chiudono.
Conosco gente che va a dissipare l'eccesso di calore nel terreno con una serpentina.


21/05/2020, 17:04
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Sez. Suini
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Formazione: laurea umanistica, esperienza in sala parto suini e fecondazione artificiale
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Beonatzi, per cortesia, smetti di fare pubblicità, non si possono fare nomi commerciali. Se continui potresti essere bannato. Grazie per la collaborazione.

_________________
L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr)
Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone


26/12/2021, 11:09
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Ci sono ancora dei sistemi inesplorati,
come ad esempio quello di scaldare con l'eolico direttamente,
cioè trasformando direttamente l'energia meccanica in energia termica.
Si potrebbe fare applicando lo stesso principio dei freni elettromagnetici dei treni.
In teoria è semplice: potrei far girare, con la spinta del vento, delle calamite
sotto un pentolone pieno d'acqua. Le correnti indotte che si creano sul conduttore(pentolone)
a causa della variazione del flusso magnetico riscaldano l'acqua.
Chiaramente essendo un sistema non usato bisognerebbe progettarlo e costruirlo in proprio.


17/03/2022, 21:17
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