e' un argomento molto complicato, però penso che valga la pena cominciarlo perchè in questo forum spesso si trovano persone esperte in diversi settori.
Il problema che voglio porre è questo:
partendo dal presupposto che per i piccoli produttori l'attivita' agricola diventa sempre meno attraente da un punto di vista economico, sopratutto per le produzioni poco specializzate.
I giovani non sono molto inclini a portare avanti l'attività di famiglia specialmente se poco redditizia e molto impegnativa (come è l'agricoltura in certe zone).
il problema è quello di trovare un'alternativa all'utlizzo di questi suoli o parte di essi.
l'alternativa può essere l'energia fotovoltaica?
mi spiego meglio, ci sono delle aziende che producono energia disposte ad investire su impianti fotovoltaici, anche di certe dimensioni (es. 2-3 Ha), prendendo in fitto il terreno per un periodo di 20 anni o anche piu'. volevo sapere se c'era qualcuno di voi che avesse esperienza in merito.
sicuramente i problemi da affrontare sono tanti sopratutto dal punto di vista burocratico (es. permessi, eventuali valutazioni d'impatto ambientale ecc..)
Magari riusciamo insieme a raccogliere informazioni utili insieme.
scusate se non sono stato chiaro ed esaustivo.
grazie a presto.

Ciao e complimenti per la tua chiarezza e completezza d'espressione.
Personalmente non sono troppo convinto che impiegare dei terreni per posizionarci pannelli solari sia una scelta conveniente.
Penso che i pannelli sono ottimi se posti sui tetti e di superficie c'è ne sono veramente molte. Sarebbe auspicabile che le aziende potessero affittare i tetti dei loro capannoni per la posa di pannelli solari.
Sono convinto che la terra debba venire coltivata anche se spesso nel breve/medio periodo non da i risultati economici sperati.
In definitiva penso che lo sviluppo dell'energia rinnovabile debba avvenire senza in alcun modo intaccare le possibilità di sviluppo dell'attività agricola. Sono fermamente convinto nella possibilità che ER e agricoltura si possano sviluppare senza intralciarsi a vicenda.

io però ho avuto a che fare con agricoltori che cercano alternative all'agricoltura, non sono sicuro che a lungo andare per gli agricoltori poco specializzati le cose andranno meglio, quindi un tecnico potrebbe anche proporre alternative se ci riesce, tutto qui.

provo a fare questa domanda, quando per un'impianto fotovoltaico è neccessario fare la VIA, da quali leggi è regolamentata? regionali o Statali?

Esiste una normativa nazionale che però è oggetto di legislazione concorrente con le varie normative regionali. Il Codice dell’ ambiente (Dlgs n. 152 / 2006) detta gli obblighi di Via, pur nel rispetto delle competenze regionali.
L’ impatto della Via sul fotovoltaico è, attualmente, abbastanza ridotto in termini percentuali. Le norme nazionali infatti, escludono gli impianti integrati e semi - integrati (cioè quelli sopra i tetti), oltre a quelli fino a 20 kw. Coinvolti quindi sono solo i grandi impianti a terra. Per realizzarli, occorrerà quindi sopportare i costi della procedura di screening per sapere se la Via è necessaria e, in qualche caso, anche quelli della Via vera e propria.
La valutazione di impatto ambientale è solo uno dei tasselli necessari per comporre il quadro delle autorizzazioni per le fonti rinnovabili. Il suo iter viaggi infatti in parallelo con tre tipi di procedure: l’ Autorizzazione unica, la Denuncia di inizio di attività (Dia) e la semplice comunicazione al Comune, senza bisogno di particolari assensi.

FONTE: http://www.mondocasablog.com/2009/04/30 ... nnovabili/

bene, cominciano ad uscire notizie interessanti.
Grazie lando, a presto con altri quesiti dubbi o altro.

plml ciao,
Io nella zona della città dell'uva (hai capito) ho trovato 2/3 grosse aziende d'import export con impianto sul tetto, parlo dei capannoni nuovi dietro la stabilimento Divella.
Anche questi esempi possono essere di stimolo.

ok, ma parliamo di grosse aziende, ma per i piccoli agricoltori investire tanti soldi è difficile, il problema è questo: ci sono aziende che producono energia solare disposte ad investire su terreni in affitto (per 20-30 anni) pagando un canone ai piccoli agricoltori? di agricoltori disponibili qualcuno c'è.

P.s. paolo operi anche in questa zona?

Grosse aziende, vero, ma non hanno messo una lira di loro o euro...
Hanno solo la fiducia delle banche, cosa che molti agricoltori non hanno più... per motivi non legati alle proprie competenze/capacità.




Si opero anche in quella zona. Chiuso OF in caso ne parliamo in MP

Saluti P

Il probema è che le banche hanno dirottato i soldi prima destinati agli agricoltori verso il credito rivolto all'installazione di pannelli fotovoltaici.
Quello che mi chiedo io è come può un agricoltore destinare per 20 - 30 anni parte delle proprie terre all'installazione di pannelli e non lavorarla. Mi rendo conto che la crisi ha colpito molto direttamente il settore agricolo ma non saranno certo gli affitti pagati dalle aziende agri agricoltori per installare sui loto terreni dei pannelli fotovoltaici a risollevare le finanze dei contadini !

Mi inserisco in quanto trovo questa discussione molto interessante.
Io lavoro nel fotovoltaico e nell'eolico di grandi dimensioni (maggiore di 1 MW) in quanto fornisco l'elemento base per il funzionamento di generatori eolici e inseguitori solari.Come è strutturata attualmente la normativa, l'installazione di fonti alternative nei terreni agricoli è una grande truffa.Lo dico contro ogni mio interesse.I problemi sono che i finanziamenti sono uguali sia che si installi 1 kw o 1 MW per cui ci sono personaggi che si muovono presso agricoltori facendo sventolare grandi guadagni con minimi investimenti.Il fatto è che si convince l'agricoltore ad installare più della potenza necessaria per il funzionamento della sua attività convincendolo che si possa vendere l'energia facendo enormi guadagni ( fuorviante la pubblicità Begh***i che fa vedere i soldi che escono dalla presa elettrica).il costo iniziale di una simile installazione non è nell'ordine dei 10-20 mila euro.teniamo conto che un pannello fotovoltaico si vende a 3,5-5 euro/watt a seconda della qualità del pannello e degli accessori applicati.facendo un investimento iniziale di 1 milione di euro, questo capitale viene riassorbito in un tempo stimato non inferiore ai 10 anni in quanto, seppur vero che un pannello produce un quantitativo massimo X, è anche vero questo quantitativo si ricava per non più del 12-14% della esposizione solare annua.
Svantaggi tecnici del fotovoltaico:
1) occupazione di un terreno per 20 anni + 5 senza poter farci più nulla;
2) elevati costi di gestione della struttura in quanto bisogna dotare il terreno di allacciamento elettrico, recinzione fissa, antifurto volumetrico;
3) elevati costi manutentivi dei pannelli in quanto è necessaria una costante verifica del rendimento elettrico di ogni singolo pannello. tenete conto che l'attuale rendimento è del 14-15% per i primi 5-6 anni per poi decadere anche fino al 9% entro i 20 anni.
4) sconosciuti costi di smaltimento dei pannelli fotovoltaici a fine vita.Il problema di alcuni miei clienti è quello di smaltire i pannelli furi uso che vanno a sostituire nelle installazioni.
Svantaggi economici : la normativa presenta notevoli punti oscuri per cui già da quest'anno c'è stata una riduzione degli incentivi da parte del gestore.In futuro non si sa come verrà modificata la normativa.
Sono memore da anni di boom fotovoltaico in Spagna dove sono stati installati inseguitori solari ovunque (con mia grande gioia economica).Ora il mercato è totatlmente fermo in quanto i contributi sono stati sospesi dal settembre 2008.Vi garantisco che è uno spettacolo orribile vedere distese di inseguitori solari nel sud della Spagna e purtoppo avverrà lo stesso pure in Italia e la Puglia insegna.