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energia!! 
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ciao bacco, trovo molto interessante quello che leggo. nella mia ingenuità di profano erò convinto che sì, fossero di grande impatto ambientale (eolico), ma pensavo per lo più visivo, paesaggistico.. per il fotovoltaico sò che è costruito con materiali che non sono tanto in "armonia" con il mondo però mi fai intendere che ci sia ben più marcio di quello che sò.....
la mia domamda è semplice e scontata: dove batto la testa allora se voglio produrre energia da fonti rinnovabili? lo chiedo a te perchè mi sembra di capire che ne mastichi parecchio

a presto Yuvan


09/01/2010, 21:46
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Vi ringrazio di aver letto il mio post che in qualche maniera vorrebeb fare "luce" su complesso sitema non conosciuto in Italia.
Come richiede Lando, aggiungo le problematiche tecniche.Non vengo a dirvi i costi di produzione di un wind generator in quanto non penso vi interessi.Come neppure i costi di messa in opera e le relative problematiche.
Vorrei parlare piuttosto dei problemi tecnici di funzionamento.
Vediamo da dove partire...
Navetta, colei che genera corrente;è il cuore del generatore ma anche il punto più delicato.Un generatore ha bisogno di molta manutenzione periodica che non può essere annuale ma fatta con più frequenza perchè:
Le pale sono soggette a forzi azioni esterne dovute a flessione composta per il proprio peso naturale che si alterna in fase di rotazione prima in una direzione e poi in quella opposta.Esite una seconda flessione che è quella data dalla spinata del vento sulla superficie della pala facendola inarcare nella direzione della navetta.Altro grosso problema è lo sbalzo termico in quanto i generatori lavorano in condizioni climatiche avverse:nel mare del nord si arriva a -40 di notte in inverno e a +10 di giorno sulle pale per effetto di irraggiamento anche se l'aria resta a temperatura inferiore a 0 portando a shock termico i materiali tra cui gli impianti elettrici, l'alluminio, l'acciaio, i motori elettrici di comando della navetta e delle pale ma soprattutto i lubrificanti.Questo insieme di forze, seppur di debole intensità, sottopongono le pale a fatica per cui è necessario, a tempi regolari, mettere in stallo il generatore, mettere una pala in orizzontale ed entrarci fisicamente a fare controlli non distruttivi alle saldature e giunzioni tramite radiografia per verificare o meno la presenza di microcricche.A volte capita che non ci si accorga della presenza di microfratture del materiale per cui capita che una pala collassi in fase di rotazione con i seguenti problemi : va in fuga sulla tangente la pala creando uno squilibrio nella rotazione per cui si provocano danni al cuscinetto del rotore che si trova ad assorbire una forza non più equilibrata.Oltre alla pala, molte volte subisce danni la navetta perchè la pala collassa sopra di essa.Altro problema che soffia il vento troppo forte, non intervengono i freni magnetici sulla generatrice e le pale vano in over running.
Questi sono i problemi meccanici e non considero gli elettrici perchè quelli sono abbastanza facili da soluzionare.I meccanici sono un dramma perchè:
per manutenzionare queste macchine (solitamente con la navetta a 80 metri di quota e la punta pala a 120) bisogna utilizzare gru notevoli.Finchè succede a terra, tipo in sardegna o in Sicilia, si sa dove si va a parare.Ma quando succede off-shore, il problema si complica in quanto bisogna far intervenire almeno 2 rimorchiatori con al traino un pontone attrezzato di gru con h utile di almeno 100 metri.Il pontone va fissato a mare in modo che non si muova se si deve smontare la navetta o cambiare una pala.Condizioni di lavoro non facili e soprattutto un problema economico non indifferente in quanto il costo del noleggio è di circa 400-450 mila euro al giorno.Per questo vi capiterà di vedere campi eolici off-shore di 40-50 generatori con 13-15 di questi fermi.Quando si raggiunge una certa percentuale di fuori uso, si fa intervenire la nave con già tutta la ricambistica per tutti i generatori.
Il futuro immediato serba generatori di nuova generazione con risolti parecchi inconvenienti ma il problema sono quelli già installati.
Spero di non avervi annoiato e, se vi interessa, posterò i pro e contro del fotovoltaico.

@yuvan: tutto ha un impatto ambientale; l'importante è che i benefici superino, anche se a lungo termine gli svantaggi.
Sto seguendo un nuovo progetto con alcuni clienti sulle fonti alternative.La più promettente, con il minimo impatto ed il massimo rendimento è il solare termico.Non quello inteso come riscaldamento dell'acqua per uso sanitario, ma quello inteso come riscaldamento di un fluido diatermico fino a 400° per poi generare energia elettrica.Sono i concentratori solari parabolici cilindrici secondo il progetto di Rubia o, megli ancora, secondo il progetto degli specchi ustori di Archimede.
Ciao


09/01/2010, 22:55
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Ripeto, se hai dati o studi che dimostrino effetti rilevanti sull'avifauna o sulle popolazioni di cetacei sarò bel felice di discuterne, altrimenti è come dire che il payback energetico del modulo fotovoltaico è negativo e che le biomasse inquinano.

Al momento, tra respirare tonnellate di NOx, CO2 e altro e preferisco gli infrasuoni.

I problemi di manutenzione sono valutazione dell'investitore, il fatto che ci sia bisogno di un uomo fisso che stringa i bulloni della pala non ne pregiudica di certo l'impatto ambientale.

Per quanto riguarda il solare termodinamico, sarei curioso di sapere quali impatti ambientali inferiori presenta rispetto al fotovoltaico, senza parlare poi di alcuni "piccoli" problemi tecnici che presenta, tra cui l'enorme spazio richiesto, il fluido vettore che solitamente è olio (inquinante in caso di perdite) ed il maggior problema che è quello di mantenere allo stato liquido il fluido vettore lungo tutto la giornata.


10/01/2010, 1:08
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Ho seguito un po' la discussione e la trovo molto interessante!
premettendo che non sono esperto del settore mi permetto di porre una domanda che riguarda più l'aspetto economico di quanto avete detto fin'ora: ma se l'attuale tecnologia eolica ha così tanti problemi, come riferito da bacco, come mai degli investitori hanno comunque costruito impianti?
quello che voglio dire è che, aldilà di tutte le belle favolette sulle energie alternative credo che anche questo settore segua le leggi dell'economia capitalistica e, dato che nessuno si muove per niente, immagino che comunque ci sia stato un riscontro economico per chi ha già investito in questo settore!

ma i concentratori solari parabolici cilindrici di Rubia sono quel progetto che doveva essere sviluppato in Italia ma che poi non è andata così?!

ma voi nel vostro piccolo sotto il punto di vista ER come vi siete organizzati?
Luke

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10/01/2010, 1:35
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Ah, dimenticavo...faccio pubblicità occulta... i pannelli sono quelli della UNI SOLAR che non risentono dell'aumento di temperatura e soprattutto producono energia anche con basso irraggiamento.
Ciao


10/01/2010, 17:35
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bacco ha scritto:
caro Repsul, dati o studi non ne posso fornire altrimenti non sarei qua a discutere pacificamente del problema:probabilmente, se ne avvessi, sarei a capo di greenpeace o del WWF e le lobby dell'eolico mi avrebbero già gambizzato :lol: :lol:
L'unico dato che ti posso dare è che nel 2009 le installazioni di eolico in Europa (escluso Italia che ha avuto un boom ma che sono tutte sotto sequestro) e Giappone sono crollate di oltre il 70%.E questo è un dato ricavato dalla mia azienda.Lo stesso dicasi di fotovoltaico in Spagna che ha perso più del 60%.
Comunque ognuno si arrocca dietro le proprie certezze.Io non parlo da piccolo installatore che vede nella propria realtà locale, parlo da produttore che segue un poco il mercato mondiale.La realtà è che ci si è accorti che il generatore non è quello che si pensa:se fai un giro in rete trovi più informazioni tecniche, ad esempio questa : http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... aabc.shtml" target="_blank , quando loro avranno fatto lo studio, ti potrò rispondere.
Ci sono decine di articoli tecnici e non di gossip.....magari sei iscritto al albo dei periti industriali ( per periti pre'68 o ingegneri) e ricevi la rivista del settore dove nei numeri passati puoi trovare degli articoli molto approfonditi sul problema.
Io, come altri, (ABB,SIEMENS, VESTAS, ecc.) ho tutto l'interesse a installare generatori di grandi dimensioni, ma purtroppo non sono il futuro.
Ci sono progetti, non solo più a livello teorico, per una nuova turbina che sfrutta un elemento differente rispetto all'aria.Si tratta di turbine KOBOLD, molto più efficaci e con rendimenti pari al 100% in quanto sempre in movimento (ti invito a cercare maggiori notizie su internet o sulla rivista del perito).

Riguardo al termodinamico, il fluido vettore non è olio diatermico in quanto infiammabile e contaminante (centrali di 1° generazione), bensì sali fusi (centrali di 2° generazione).Il termodinamico occupa grandi distese di terreno, ma a parità di superficie, il fotovoltaico ha un rendimento non superiore al 13% a temperatura non superiore ai 40° (oltre crolla) mentre il termodinamico ha un rendimento fino al 96% al ciclo Rankine.
Altra grande differenza tra i 2 impianti è che il 1° non permette l'immagazzinamento dell'energia elettrica (ci vorrebbero batterie immense) mentre il calore lo si può immagazzinare sottoforma di liquido in serbatoi termici e riutilizzarlo successivamente.E i serbatoi termici già esistono in quanto viene pomapata acqua calda nelle cavità del sottosuolo e poi riutilizzata estraendola per produrre energia (vedasi i concentratori installati vicino ad Orbetello che sfruttano la geotermia).
Questo è un progetto finanziato dall'ENEA ed utilizza alcuni elementi della mia azienda e funziona.

Io ho una malga a 2000 metri di quota e sfrutto le energie alternative per la produzione di energia elettrica:Ho una turbina ad acqua che genera fino a 1500 Watt ed il tetto della casa ha 8 pannelli da 64 Watt per un totale di circa 520 watt installati.In estate produco energia con l'acqua ed i pannelli, in inverno con nessuno dei 2 in quanto la sorgente gela ed il tetto si ricopre di neve ed uso i migliori pannelli in commercio allo stato attuale con il rendimento più elevato in assoluto (fornitemi da un mio cliente).Questo per dire che il fotovoltaico va bene per usi privati ma non sarà mai in grado di sopperire alle esigenze di una città o di una nazione:continueremo con centrali a turbogas, centrali idroelettriche o termiche a carbone.Le ER non riusciranno mai ad arrivare a sostituire le fonti fossili.


Il problema è che neanche WWF e legambiente hanno studi a riguardo, anzi si sono schierate più volte in favore dell'eolico.

I dati che riportati non capiscono che centrino, le installazioni sono calate perchè siamo in piena crisi, mica per altro, infatti anche il 2009 è stato un anno di grande crescita per il settore eolico in Italia e lo dice il sole 24 ore citando i numeri.
Anche il -60% in Spagna è dovuto ai nuovi limiti di potenza installabili ogni anno e alla riduzione degli incentivi mica ad altro, non a caso in germania hanno installato solo nel 2009 1 GW di fotovoltaico.

Produttore mondiale o meno citi numeri a caso come ti ho dimostrato sopra.

Ripeto quando ho detto prima, proprio perchè si vogliono utilizzare i sali fusi e non l'olio c'è il problema della loro solidificazione.

Anche i rendimenti del fotovoltaico in base a cosa li calcoli ? 40°C gradi è la temperatura che raggiunge il modulo in lombardia molto probabilmente, al sud sono decisamente più alte è non c'è nessun crollo ma una riduzione dell'efficienza del pannello.

Certo che si può immagazzinare energia, cosi come per le batterie per il fotovoltaico lo stesso discorso vale per i serbatoi, quanto conviene ?
anche perchè costruire serbatoi costa, soprattutto serbatoi che abbiano una certa inerzia termica con l'esterno.


10/01/2010, 18:40
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bacco ha scritto:
Ah, dimenticavo...faccio pubblicità occulta... i pannelli sono quelli della UNI SOLAR che non risentono dell'aumento di temperatura e soprattutto producono energia anche con basso irraggiamento.
Ciao


Perdonami, ma lavorerai anche per un'azienda che a livello mondiale vende cuscinetti anche per impianti fotovoltaici, ma continuo a leggere diverse cose "buttate li":

1° Tutti i panelli fotovoltaici risentono dell'aumento di temperatura, i pannelli a film sottile semplicemente ne risentono di meno, basta vedere il coefficiente di temperature nelle schede tecniche;

2° I moduli a film sottile producono energia anche tramite luce diffusa e non solo diretta, per questo in presenza di ombreggiamenti parziali o inclinazioni non ideali producono di più, ma se l'irraggiamento è basso l'energia prodotta sarà di conseguenza bassa aldilà del pannello utilizzato.

Eccoti lo studio sui danni provocati dalla turbine


10/01/2010, 18:47
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Che tutte le turbine eoliche installate nel 2009 siano sotto sequestro è una cavolata, e non riportarmi la news del corriere dove si dice che il presidente dell'anev è stato arrestato, perchè non centra niente. L'appropriazione indebita di fondi pubblici poco centra con la crescita del settore.


10/01/2010, 19:01
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