se riesci metti qualche foto delle attrezzature che usi e del cippato

sarebbe interessante vedere delle foto

Ottimo l'esempio riportato da ase90.

per le foto non è un problema ,ma si rientra nel concetto di pubblicità,però posso dire che con un cippatore a scoppio da 1300 euro si produce un cippatino , e lo chiamo cippatino,quindi gestibile anche da piccole caldaie a biomassa,utilizzabile al nostro scopo.l'idea eè sorta quando ,giustamente nel mio comune è stato proibito di bruciare le ramaglie. al solo pensiero di dover accatastare due motrici di potature nel giro di poco stavo già macinando.Nel mio caso, nessun accorgimento, mucchio ,e in settembre telo per coprire, nel'inverno del 2011 come prima esperienza ne ho bruciati 20 metricubi, mi ha solo fermato quest'anno il terremoto ,rendendo inagibile la zona cippato,ma per il prossimo anno si riparte.
a mio parere è che bisogna accatastare tutto quello che si può.in qualsiasi forma ,il modo per ricavarne energia poi lo si trova

Per i tralci delle viti ho visto macchine (a linea verde) che facevano balle come quelle del fieno, a rotoli. una macchina entrava a far la potatura grossa (per le viti allevate a cordone) e buttava nell'interfila i tralci; una seconda macchina invece imballava il tutto.
La cosa mi è stata anche detta da un viticultore dove andiamo a prendere del vino in zona montefalco/bevagna (perugia)

è tutto vero e fattibile,,ma una rotoballa non entra nella mia piccola caldaia,li si parla di strutture enormi,nel mio caso si intende piccole quantità che una volta triturate possano servire a creare energia per autoconsumo,come ripeto ,lo sforzo e il tempo che serve per portare tutte le ramaglie in discarica (cosa obbligatoria) è lo stesso tempo che impiego a triturarle,forse meno perchè lo faccio sul posto e accumulo solo cippato,meno ingombro.chi vende caldaie a biomassa nel caso del cippato pensa sempre alla pezzatura da foresta,ma nel nostro caso le dimensioni sono diverse,più piccole,occorre solo una coclea idonea,che normalmente non viene mai abbinata a caldaie piccole ,il bello di queste caldaie è la versatilità ognuno di noi deve cercare il combustibile in base al proprio ambiente dove vive. come al solito bisogna sperimentare , ma la strada è tracciata

non penso ci mettano una balla nella caldaia. Penso che raccolgono i tralci in questo modo per recuperare spazio. successivamente li lavorano per trasformarli.

si parla di impianti grossi,sicuramente come dici tu la rotoballa arriva e passa dentro un gran macinatore ecc. ma nel piccolo l'utilizzo lo vedo complicato,per me rimane un energia non per tutti,
,serve tempo sia per preparare il materiale, e anche per gestirlo in modo corretto . legna, cippato ,tralci ed eventuale pellet per fiamma pilota formano un insieme
con alte potenzialità di risparmio,ma non bisogna dimenticare la cenere e la manutenzione ,anche se limitata della caldaia, quindi il tutto è alla portata solo di un pubblico ADULTO

Una ricerca sperimentale del CRA riguardante la raccolta dei residui di potatura, riporta la seguente distribuzione dei tempi di raccolta di una macchina trinciatrice per sarmenti (in questo caso di olivo):
- Tempo per voltare 5,6%
- Tempo per scarichi 11,2%
- Tempo per manutenzione 0
- Tempo accessorio 16,8%
- Rendimento operativo 83%

Ancora dati operativi:
- Velocità effettiva 0,4 m/s
- Velocità operativa 0,3 m/s
- Capacità effettiva 0,8 ha/h
- Capacità operativa 0,7 ha/h

nel mio caso quelli elencati sono numeri,possono valere sicuramente per concetti di ampio raggio,
io poto quando ho tempo,trito quando posso e raccolgo nel "tempo libero" se quello che ricavo lo metto sul piatto della bilancia e sull'altro piatto metto il tempo dedicato vado sotto,ma se considero che in ogni caso una parte del tempo andava spesa per pulire e consegnare in discarica, aggiunto al fatto che rimane una biomassa ad impatto ecocompatibile allora il piatto pende dalla parte giusta.