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Alambicco e distillazioni varie 
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Buongiorno a tutti, ho seguito con molto interesse questa discussione perché anch’io, da anni, vorrei costruirmi un alambicco per distillare vino (modica quantità per uso personale).
Avevo già visto il sito dove descrivono l’alambicco bokacob e quasi quasi pensavo di orientarmi verso la costruzione del tipo con colonna di distillazione a piatti, che loro fantasiosamente chiamano “magic flute”.
Segnalo anche un bellissimo sito che ho letto avidamente più volte: http://www.aetnanet.org/scuola-news-2485569.html
E’ strutturato in 7 sezioni, e le parti III e IV le ho trovate davvero molto utili.
Tuttavia sono inesperto, quindi pur avendo messo in conto di sbagliare vorrei raccogliere tutti i suggerimenti degli esperti al fine di sbagliare meno possibile :D
Quindi vengo ad una domanda preliminare, banale se volete, ma a volte le cose banali trovano meno risposte, proprio perché banali.

Per distillare brandy, si ottengono risultati migliori con una passata in alambicco dotato di colonna di distillazione a piatti, oppure con alambicco dotato di semplice deflemmatore (tipo charentais senza scaldavino) e rettificando con più di un passaggio?
A parte il tempo e l’energia necessaria per fare più distillazioni successive …


04/11/2019, 10:26
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Ma l'alambicco lo devi ancora costruire? :roll:

Ciao

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Aleksandr Solženicyn


04/11/2019, 22:32
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Si, devo ancora costruirlo ...
Considerato che per fare la colonna a piatti serve un metro tubo in rame da 4" il quale, con relativi riduttori alle estremità, costa 150/200 euro, al quale va aggiunto anche il costo dei piatti, capirai che vorrei prima capire se la colonna è indispensabile.
Poi se è la miglior scelta allora la faccio.


04/11/2019, 22:47
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Vedi bene come sono gli alambicchi per il brandy, non ne vedo con la colonna a piatti...
La colonna come dici tu, serve per fare alcool puro... :)
C'è un utente che ha messo le foto della sua colonna, qui: https://www.forumdiagraria.org/distillati-e-liquori-f114/colonna-di-distillazione-a-piatti-t117299.html

Ciao

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04/11/2019, 22:54
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Che la colonna permettesse di ottenere distillati ad altissima gradazione questo l'avevo capito, ma non pensavo che fossero utilizzati esclusivamente per produrre alcol.

A questo punto ti riporto alcune indicazioni che mi stanno confondendo le idee (tratte dal sito che avevo postato):
Il capitello che chiude la caldaia riesce meglio a deflemmare o a condensare i vapori acquosi quando sulla sua superficie esterna si lascia scorrere durante la distillazione un filo d’acqua.
Il capitello così funzionante si denomina capitello rettificatore.
L’acquavite ottenuta con tale sistema raggiunge i 50-65° alcolici.
I capitelli rettificatori più sofisticati sono quelli in cui si monta nella camera cilindrica la colonna a piatti per la rettificazione.


oppure, nel capitolo della distillazione delle acquaviti scrive:
La distillazione delle acquaviti realizzata con i distillatori semplici, costringe al successivo ripasso o alla ripetizione della distillazione con frazionamento del distillato.
Invece con i distillatori aventi dispositivi di rettificazione, si ottiene di primo getto dei liquidi più alcolici e maggiormente depurati,soprattutto riguardo alla frazione di coda.
Infatti se non si dispone di una colonna epuratrice o di analogo dispositivo la testa del distillato, ovvero la frazione iniziale deve essere eliminata mediante saggi di degustazione e alcolometrici.


Ma in effetti, come dici tu, in merito alla distillazione di un vino per ottenere l'acquavite, il cognac o il brandy scrive:
si effettua per mezzo di distillatori, provvisti o meno di deflemmatori e di scaldavino ...
e aggiunge poi:
Il procedimento sin qui descritto si applica con il distillatore semplice, cioè senza dispositivi di ret-tifica quali: deflemmatore o colonna a piatti e con lo scaldavino di capacità uguale a quella della caldaia.
Gli alambicchi a piatti e con riflusso, si applicano con vantaggio nella distillazione dei vini malati e con cattivi odori, mentre l'alambicco a testa di Moro e con collo di cigno vengono usati per vini sani e con gusto gradevole.


A questo punto ... non so più cosa pensare


04/11/2019, 23:35
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In ogni caso, il ferreo regolamento francese che stabilisce come produrre brandy, cognac e armagnac, prescrive l'uso dell'alambicco charentais che non ha la colonna a piatti.
Tuttavia prevede l'uso dello scaldavino che non è amato da molti ...
Anche perchè il risultato della distillazione temo che diventi difficilmente prevedibile.
Lo scaldavino facendo gorgogliare il prodotto in uscita dalla caldaia dentro il vino stesso, opera un reflusso che è difficilmente quantificabile. E varia al variare della temperatura dei vapori e del vino stesso (che si scalda).
Troppo complicato e imprevedibile.

In ogni caso il protocollo precede anche che, dopo la prima distillazione nella quale non si scarta nulla (ottenedo un prodotto di circa 27°), si debba fare una seconda distillazione, la rettifica, stavolta scartando (ovviamente) testa e coda.

Da qui nasceva la mia domanda volta a capire se l'uso della colonna avesse consentito di evitare la rettifica con secondo passaggio in alambicco ... non so se sono riuscito a spiegarmi


04/11/2019, 23:48
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Comunque prova a scrivere su google "alambicco armagnacais" vedrai che ti escono immagini di alambicchi con colonna rettificatrice a piatti con campanelle.


04/11/2019, 23:56
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Guarda, personalmente cerco di rimanere nella semplicità, anche perchè lo sto costruendo anche io l'alambicco,
ma lo userò poi una volta all'anno per fare due litri di distillato, lo scaldavino serve per distillare a flusso continuo, a me a cosa mi serve
che distillo si e no 10 litri di vino? :roll: :roll:
Ci sono anche questi siti se ti possono interessare: http://www.fairesagnole.eu/page39/construire.html :idea: https://cognacecotognata.wordpress.com/indice/
Rimango comunque dell'idea di fare qualcosa di semplice, efficace, di facile pulizia.

Ciao

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05/11/2019, 0:44
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Iscritto il: 30/03/2019, 16:02
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Buonasera a tutti
Volevo chiedere ai più esperti qualche dritta,avendo poca esperienza.Volendo distillare delle vinacce quale fosse il miglior modo per il riscaldamento delle stesse?
Tramite immersione e magari un agitatore fuoco diretto.
Tramite falso fondo a vinacce emerse quindi tramite l'evaporazione del acqua nella caldaia stessa fuoco diretto.
Tramite ignezione di vapore in caldaia magari prodotta da un generatore esterno alla caldaia stessa.
C'è bisogno di qualche mezzo di rettifica tipo un riflusso colonna a piatti?
Grazie in anticipo per qualsiasi consiglio.


05/11/2019, 1:51
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Grazie per i link, li leggerò sicuramente presto.
Anch'io cercherò di stare sul semplice, perché anch'io distillerò pochissimi litri all'anno.
Ma vorrei capire se, e quanto, la semplificazione comporta delle limitazioni nella qualità del prodotto.
Non mi interessa se un alambicco semplice comporterà una maggior perdita di tempo (per esempio rettificando l'acquavite con un secondo passaggio) per arrivare a un buon risultato.
Però vorrei avere chiari quali sono le potenzialità e i limiti dei vari dispositivi di distillazione.


05/11/2019, 8:03
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