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quanto terreno e quali alberi piantare 
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Dopo un breve consulto con gli amici delle coltivazioni arboree circa la manutenzione di impianti da frutta, avrei deciso di optare per l'arboricoltura da legno, vista la mia poca disponibilità di tempo e mancanza di esperienza in campo agrario.

a questo punto chiedo a voi amici delle coltivazioni forestali un parere.

1) considerato che sto acquistando un terreno per costruirci casa e per farci questo impianto, quanto grande dovrei cercarlo per consentire a questa coltura un domani di ripagarmi quantomeno delle spese sostenute fino al momento del taglio?

2) che tipo di alberi mi consigliereste? perdonatemi ma non ho alcuna istruzione in materia. mi sembra di aver capito che i pioppi sono quelli che crescono con la maggiore rapidità... potrebbe essere la scelta migliore?

Ringrazio.

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27/01/2010, 19:39
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allora Leox.
prima di tutto mi devi dire in che zona vuoi fare l'impianto, così vediamo quali essenze si adattono, poi se siamo in pianura o montagna, e se è disponibile dell'acqua.
Una strada è quella che molti psr prevedono dei contributi per la forestazione, non coprono le spese per l'acquisto dei terreni, ma solo le spese di impianto. ci sono 2 misure una per i terreni agricoli, con aiuti per diversi anni(in sicilia il bando ora è aperto è l'aiuto è a ettaro per 15 anni) e per terreni non agricoli, ti coprono le spese e il mantenimento per i primi anni. ma c'è sempre un limite di superficie, che solitamente è 1,5 Ha.
Altra considerazione è che ogni specie ha un turno, cioè il tempo necessario per poterla tagliare, che varia da specie a specie e in funzione del prodotto che vuoi ottenere.
Normalmente per le latifoglie varia dai 15 ai 20 anni, e non parliamo di alto fusto, ma possiamo andare anche a 40 anni per le conifere. tra l'altro il taglio va regolamentato dalle norme di polizia forestale se siamo in bosco, e non in una coltura agraria fuori foresta. Quindi per il taglio devi fare una domanda alla forestale che ti autorizza dopo aver fatto un sopralluogo e aver segnato le piante che non devi tagliare.
Nel caso del pioppo viene considerata una specie agraria, ma considera che da un prodotto molto specifico, quindi se in zona il suo legno viene usato si può consigliare, se no rischi di avere delle difficoltà.
Il pioppo per l'industria ha un ciclo di circa 10 anni, che scende a 3/4 per la cellulosa, ma siamo in impianti intensivi.
Il problema che il pioppo specie nei primi anni, ma questo vale per tutte le piante va curato, quindi arature e in base alla zona anche con irrigazione. Quindi nei primi anni devi aiutare le piantine, qualsiasi specie siano.
Visto la ciclicità di diversi anni tra un taglio e l'altro dovresti avere molta superficie, anche per prevedere un taglio scalare.
Scusa la mole di informazioni che ho scritto, ma piano piano troviamo la soluzione giusta


27/01/2010, 20:16
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ma quale scusa e scusa... magari tutti dessero delle risposte esaustive come la tua ^__^
ora comincio a schiarirmi le idee.
dunque, il comune è Giuliano di Roma (FR), nella ridente ciociaria.
qui le informazioni di wikipedia, qui la mappa.
qui mi sono permesso di caricarvi due foto di uno dei terreni che sto trattando, che mi ha fatto innamorare:
foto vista dal casolare
foto vista dalla strada

i terreni che sto trattando sono tre, tutti morfologicamente simili poichè distanti poche centinaia di metri l'uno dall'altro, stessa posizione, stesso orientamento; il primo (quello in foto) da 3,5 ettari, il secondo (attaccato al primo) da 2,5 ettari, il terzo un pò più lontano di 9 ettari (di cui un paio composti da boschetto di castagni).
si tratta di terreni dolcemente scoscesi, non oserei neppure definirli collinari ma sicuramente questa catalogazione può essere fatta con più precisione da voi guardando le foto.
mi risulta che quello più grande abbia a confine un fiumiciattolo, ed abbia una sorgente d'acqua... un discorso che approfondirò a breve.
tutti i terreni sono agricoli, domani mi diranno se adibiti a pascolo o a qualcos'altro (ancora non so neanche le definizioni... sono proprio uno scarsone :P).
non so quale richiesta di legname possa avere la mia zona: qui dietro c'è Sora, dove vi è una tradizione mobiliera oserei dire storica... altrimenti tante industrie (purtroppo), la valle del sacco è piena di aziende che operano nei settori più variegati. Eventualmente mi informerò.
Da profano avevo pensato proprio a quello di cui parlavi tu: un taglio a scalare, tipo "una fila" all'anno... potrebbe essere una buona soluzione per cominciare a rientrare presto dei costi, ed avere un ciclo continuo di rendita e di rimboschimento.
Anche se me lo avete sconsigliato provo ad insistere... :P ma alberi che mi diano anche un frutto, come noci castagni e ciliegi? tanto per riuscire a toccare con mano qualcosa sin da subito :P

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27/01/2010, 22:53
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mah,secondo me piantare delle piante e volere guadagnare....
se sono prati mettici un 4 o 5 vacche al pascolo e una volta l'anno vendi i vitelli...


27/01/2010, 23:03
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Il posto è bellissimo, come darti torto.
Allora ho controllato, e anche nel Lazio ci dovrebbero essere aperti i bandi di forestazione, ma qui devi contattare un tecnico per la redazione delle domande, ma devi chiaramente concludere l'affare.
Noci e ciliegi rientrano tra le specie finanziabili.
e avresti il mancato reddito per 15 anni.
E sono una buona scelta, per la rapida crescita e per l'eventuale produzione, su cui però non conterei se l'indirizzo principale è quello forestale.
Più che tagli a fila andrei su tagli a piccole superfici, anche perchè se rientra in una zona forestale(essendoci dei boschi di castagno penso di si)devi ogni volta fare richiesta alla forestale.
Considera il primo taglio dopo 15/20 anni, su una superficie di 1 ettaro arrivi che completi il taglio di tutta la superficie boscata dopo oltre 35 anni. se la prima superficie è investita a specie pollonifere al completamento del primo ciclo hai nuovamente il bosco sul primo appezzamento da tagliare. Chiaramente però avrai nel primo taglio alberi ad alto fusto, mentre nei successivi delle ceppaie con più tronchi.
Questa in linea di massima è la situazione, però considera avrai sempre un cantiere forestale per il taglio e dopo comunque le ceppaie al terzo anno vanno pulite per selezionare i tronchi migliori(da questa pulizia ottieni comunque un prodotto forestale).
Io visto anche lambiente andrei sul costituire boschi misti, usando tutte latifoglie, dal ciliegio al noce, alle quercie e il castagno.
Nei pressi del fiumiciattolo puoi andare sui pioppi.
Poi perchè no, il terreno ti permette anche di pensare a piccoli allevamenti.


27/01/2010, 23:36
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chiedo scusa per i giorni di assenza,
non mi sono disinteressato alle vostre risposte, ho semplicemente preso un pò di tempo per sentire altri pareri e raccimolare altre informazioni utili alla miglior scelta.
Pare che desti molto interesse un fatto che, da profano, avevo lasciato passare inosservato; il fatto che il terreno da 8 ettari abbia una sorgente d'acqua, da quanto mi dicono tra l'altro abbastanza importante in termini di capacità.

voi cosa ne pensate?

qualcuno mi ha detto che in questa maniera si potrebbero coltivare ortaggi, che oggi rappresentano ottima fonte di guadagno.
Certo non li coltiverei io direttamente, ma potrei affittare il terreno ad aziende agricole che potrebbero essere interessate e pagherebbero una discreta somma.

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04/02/2010, 13:23
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Certo il fatto che il terreno ha una sorgente con una buona capacità è sempre un'ottima cosa. In zona ci sono aziende che fanno ortaggi?comunque l'affitto non è poi così alto.
Vedi se effettivamente il terreno è ricercato dalle aziende del luogo o a questo punto pensa alla possibilità di dare in gestione il terreno con un contratto a coltivatore diretto.


04/02/2010, 19:05
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Infatti Marco, proprio degli ortaggi mi parlavano. Mi dicevano che sono tra i prodotti agricoli più redditizi e il fatto che ci sia la sorgente permetterebbe di coltivarli, attirando quindi eventuali aziende agricole.
Mi parlavano di circa 500€/l'anno per ettaro per un terreno comune, forse qualcosa in più se ha l'acqua... sei d'accordo?

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04/02/2010, 19:23
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non conoscendo la tua zona non so dirti con precisione.
Bisogna vedere le caratteristiche del terreno.
contatta la cia viterbo@cia.it o la coldiretti viterbo@coldiretti.it e informati con loro sui canoni di affitto


04/02/2010, 20:43
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hm.
comunque vado avanti nella trattativa e vi tengo informati, miei buoni consiglieri.

per il momento un abbraccio ed un ringraziamento a quanti mi hanno detto la loro.

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05/02/2010, 18:04
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