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Passione rimboschimento 
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Iscritto il: 03/02/2011, 23:49
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Salve, finalmente trovo uno spazio adatto a trattare un argomento che mi è molto a cuore: il ripristino forestale. Avevo un libro da piccolo (il giovane naturalista) che tra le varie attività e gli accattivanti esperimenti proponeva di seminare specie autoctone e ripiantarle al fine di rimboschire. Da allora mi è sempre rimasto tale desiderio, vorrei però chiedere a qualcuno più competente di me la gentilezza di consigliarmi un poco circa vari aspetti:
-il rimboschimento di suoli pubblici con piante esclusivamente autoctone o con essenze ormai ritenute tali (penso per esempio al ciliegio selvatico) può costituire in qualche condizione un reato?
- Che requisiti fisici deve possedere un giovane albero al fine di venir posto a dimora con la massima probabilità di attechimento? E il suolo invece? Essendo la mia zona carsica e con suoli freschi solo ove regna già il bosco (ombra più o meno intensa, pacciame naturale che arricchisce il terreno e ne preserva l' umidità e la vita etc etc) pensavo di piantare comincindo dalle zone limitrofe ai boschi, ove teoricamente ci dovrebbe essere una maggiore umidità nel terreno ma anche nell' aria (traspirazione di altre piante) senza dimenticare la presenza di micorrize che dovrebbero facilitare l' attecchimento;
-ho sentito dire che castagni e faggi rendono il terreno particolarmente ricco di sostanze benefiche e che lo migliorerebbero anche dal punto di vista fisico (maggiore porosità, per esempio); è vero?
-è noto che gli alberi hanno radici più profonde e lunghe degli arbusti, quindi una maggiore capacità di approvvigionamento d' acqua; sapendo ciò, al fine di creare un ambiente boschivo quanto + favorevole alla fauna e quindi con ricchezza di arbusti dai frutti utili come noccioli, rose canine, biancospini etc è più logico pensare prima agli alberi e poi, una volta che questi siano cresciuti abbastanza e creato un suolo "umido" e fertile pensare agli arbusti, dico bene?
-Essendo il ciliegio dolce coltivato (prunus avium) spesso autosterile, questa caratteristica si dovrebbe tramandare anche alle piante ottenute dai suoi semi, che pure vengono definite come "franchi" o "selvatici"? Espressa in forma migliore, mi interessa sapere se le piante ottenute da semi di ciliegi coltivati di varietà autosterili saranno autosterili anche loro; mi auguro di no, poiché speravo che i ciliegi selvatici giovassero prima alle api con la fioritura e poi anche agli uccelli con i moltio frutti, ma se sono autosterili il secondo giovamento sarà praticamente nullo... :(
-si potrebbe provare a piantare specie idrofile come i castagni in una zona al momento sprovvista di bosco, esposta al sole, carsica e a 800-900 metri sul liverllo del mare? E le conifere invece? Dovrebbero essere meno esigenti dei castagni in fatto di irrigazione...
Grazie a chi risponderà anche a solo alcune di queste domande.


04/02/2011, 14:02
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Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Ciao,
si nota la tua passione per questo tema, e quindi mi permetto di consigliarti anche altri libri che di certo puoi trovare in biblioteche pubbliche,in particolare di facoltà o istituti agrari, che potrebbero esserti utile raffronto e consiglio nell'esecuzione dei lavori.
Rispondo per punti:
-Per suoli pubblici intendi suoli non di tua proprietà ma appartenenti al demanio o ad enti locali? Perchè in tal caso posso capire la tua passione mossa evidentemente da una forte conscienza naturalistica, ma non so quanto possa esserti conveniente spendere tempo e denaro nel rimboschimento di terreni pubblici, anche se dipende dall'estensione e dai volutmi sui quali lavoreresti.
In ogni caso, a meno che sul terreno non gravino particolari vincoli o limitazioni legate ad aree protette, non ci dovrebbero essere particolari prescrizioni limitanti l'utilizzo delle piante cosidette autoctone in rimboschimenti. Comunque ti consiglio di informarti presso l'ufficio della tua provincia riguardante il settore forestale, dove magari puoi trovare anche bandi di finaziamento o tecnici disposti a consigliarti.
- riguardo ai requisiti delle giovani piantine per i rimboschimenti, in relazione anche al suolo e alla specie, il discorso è ampio; sarò felice di sottoporti le mie conoscenze ma preferirei entrare più nel merito del tuo caso, in modo da indirizzare maggiormente i miei consigli allo scopo di renderli per te più utili. Ti chiedo quindi notizie riguardanti il terreno in questione, come località, altitudine, pendenza, presenza di altre specie vegetali ecc...

Riguardo al ciliegio (Prunus avium): forse intendi dire che molte varietà commerciali di ciliegio sono autofertili? perchè è un po' una contraddizione dire le piante derivate da semi di piante autosterili! ;)

attendo tuoi chiarimenti,
Luke

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04/02/2011, 17:54
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come è strano il mondo...
io abito in una zona molto boscata(e per molto intendo veramente molto),e la mia passione è quella di disboscare e bonificare terreno per coltivarlo.
probabilmente è la genetica...


04/02/2011, 22:26
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Iscritto il: 08/12/2009, 13:37
Messaggi: 3588
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Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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Come già ti è stato detto la questione è ampia e complessa.
reato, non direi a patto che non ci sono vincoli particolari, ma il problema è che si deve vedere a chi appartengono i terreni.
Quindi prima di muoversi dovresti verificare questo aspetto.
Comunque la strada è ardua e di difficile realizzazione.
Una strada da intrapendere sarebbe quella di farsi affidare un area demaniale, magari creando un associazione, e collaborando con un comune(che sicuramente non sborserà niente).
o in caso di privati chiedendo se sono favorevoli al rimboschimento, o meglio farsi dare il terreno in comodato e participare a un bando psr.
Per quanto riguarda la scelta di partire dal limite del bosco ci sarebbe da discutere il fatto che il bosco tende a espandersi, quindi l'azione che puoi fare tu è quella di selezionare le specie che man mano si sviluppano e possibilmente inserendone alcune più pregiate.
ma poi si dovrebbe vedere le condizioni climatiche e pedologiche per capire come intervenire e con quali specie intervenire.
perchè magari prima intervieni con specie pioniere e successivamente con specie più pregiate, ma parliamo di decenni.
Per quanto riguarda il ciliegio ci sono delle varietà che necessitanò di impollinatore quindi in una popolazione ottenuta da seme, stai tranquillo che la variabilità sarà talmente alta che le piante si riprodurranno.
Guarda come interviene la forestale o l'agenzia delle foreste nella tua zona(se lo fà) e prendi spunto da loro.


04/02/2011, 22:58
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