Varietà antiche

geo ha scritto:Sicuramente molte sono circoscritte ad alcuni areali, ma altre invece si sono diffusi anche in altre zone, spesso la stessa cultivar prende nomi diversi a seconda della zona, ma è la stessa. ....

Si capisce, quello che dici è giustissimo. Anche in Sardegna c'è questa confusione, spesso molte varietà di frutta, cambiano nome da una zona all'altra, a volte al contrario con lo stesso nome si indicano verità differenti altre, più o meno giustamente, hanno dei sinonimi: per esempio l'olivo "Tonda di Sassari" e universalmente nota come "Bosana" e qui ci sono da specificare alcune cosette. "Bosana" significa "di Bosa". Bosa è cittadina a circa 90 km da Sassari circondata da oliveti. Anche Sassari è circondata da oliveti, ma per una estensione molto più vasta; dal lato est per esempio si estendono per oltre 10 km. Olivi plurisecolari. Eppure la varietà è sempre denominata "Bosana". E qui ci sono almeno due paradossi: 1 - l'estensione molto più vasta, se non anche più antica, dovrebbe far prevalere il sinonimo "Tonda di Sassari e non "Bosana"; 2 - a ben guardare, ci sono differenze morfologiche differenti fra le olive di Bosa e quelle di Sassari e pure entrambe hanno lo stesso nome; 3° paradosso, nessuno ha chiesto la revisione di questa denominazione. Per fortuna esistono dei testi ben documentati sulle specie fruttifere sarde che chiariscono queste cose.
Nel post precedente mi ero dimenticato di mettere le varietà sarde di fichi, che in Sardegna ne abbiamo a profusione. Ora ne citò qualcuna: di "Dui dì" (sassarese), Monteleone, Burdasciotta, Milinzana, Bitilonga. Esistono anche diverse varietà di melograno, io ne ho una dai chicchi quasi neri derivata da pollone di una pianta certamente ultra centenaria di mio nonno, ma non so il nome: la chiamavano semplicemente "melagranada".
N.B. le varietà di frutta citate sono solo una piccola parte di quelle antiche sarde.
Saluti
Pedru

Si Pedru, quello che hai detto tu è giusto, che coltivata in un contesto pedoclimatico diverso può perdere alcune caratteristiche, però così come le può perdere, può rimanere invariata oppure addirittura esprimersi meglio.
Quindi io direi di fare in questo modo, nel post di scambio elencare le proprie cultivar e ognuno può scegliere quale provare a coltivare nel proprio frutteto, testando così anche i risultati di quella cultivar nella sua zona se non è presente se vuole; mentre in questo post possiamo presentare e discutere sulle cultivar.
Ciao

Ciao amici, a proposito di varietà antiche vi invito a fare molta attenzione con i vivaisti: essendo poco conosciute, molti se ne approfittano spacciando ad esempio una varietà per un'altra. Io mi occupo soprattutto di mele e quindi mi riferisco a questo settore, questa è una premessa necessaria. Essendo destinate spesso ad un contesto hobbistico, il giochino è molto facile....l'ideale (ma ovviamente non sempre è facile o fattibile), sarebbe individuare qualche pianta della zona degna di interesse e propagarla innestandola. Anche perchè spesso queste varietà sono molto legate al territorio di appartenenza ed al suo microclima: cambiando quota e ambiente cambia moltissimo anche il sapore e l'aspetto dei frutti.

Beh, ma gli scambi dovrebbero avere un certo codice etico.
Un conto è scambiare le varietà autoctone tramandate o recuperate sul territorio. Una cosa ben diversa è la concorrenza sleale ai vivaisti che hanno ricercato, catalogato e riprodotto le varietà in questione comperando una pianta e scambiandone gratis le marze sul web.
Maddmax

Maddmax1 ha scritto:Beh, ma gli scambi dovrebbero avere un certo codice etico.
Un conto è scambiare le varietà autoctone tramandate o recuperate sul territorio. Una cosa ben diversa è la concorrenza sleale ai vivaisti che hanno ricercato, catalogato e riprodotto le varietà in questione comperando una pianta e scambiandone gratis le marze sul web.
Maddmax

Ovviamente lo scopo non è quello di fare concorrenza a nessuno.
Così come non ci vedo nulla di male a scambiarsi delle marze, di varietà che esistono da secoli peraltro, poi che qualcuno le abbia recuperate tanto di cappello, ma non è che abbia l'esclusiva.
Quoto Orf, sul fatto delle varietà. Io mi fido solo di piante certificate accompagnate dal cartellino, ma il miglior metodo per me è quello di vedere il frutto e innestarlo sulla pianta, si ha la certezza assoluta di quello che si ha
Ciao

Appunto, non parliamo di concorrenza sleale per quattro appassionati che si scambiano delle marze: a parte che succede da millenni, sarebbe proprio un'assurdità

Mogli, marze e buoi dei paesi tuoi ....

a parte gli scherzi sarebbe bello scambiarsi le marze immagino soprattutto mele e pere , quando organizziamo!

Trovate la discussione per lo scambio marze qui sul forum :

http://bit.ly/1PzofBd

Postate quello che avete che vediamo di fare qualche scambio

Orf ha scritto:Ciao amici, a proposito di varietà antiche vi invito a fare molta attenzione con i vivaisti: essendo poco conosciute, molti se ne approfittano spacciando ad esempio una varietà per un'altra .....

Questo è verissimo, sia per piante da frutto che per altro. E' recente la scoperta di una truffa di piante di olivo, prodotte da una ditta pugliese e spacciate in Sardegna come varietà "Bosana" ("Tonda di Sassari"), la varietà sarda più comune, mentre invece erano olive "Frantoio", tutt'altro che sarde.