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Uva da tavola malata - info 
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Iscritto il: 20/04/2009, 15:41
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Vigna, io sono semplice non faccio gioco di parole per esprimermi,io ho detto che le due malattie sono uguali si ammalano uguale si combattono uguale.Tutto quello che hai descritto di piogge, di grandine, di scacchiature,spollonature,non centrano niente con la malattia in questione, perchè questa vuole anni per svilupparsi. Tu sei andato a fare rotelle per analizzarle,io sono andato per anni ad operare, io mi sono convinto che non può essere la forbice ad infettare.Se una pianta è sana non si produce il secco non può ammalarsi di cancro.Non dicevo a te che fai argiam,hai preso lucciole con lanterne,vendi astringenti tu? Penso di no.


12/02/2010, 19:40
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Aspettavo Dopa al varco...
Direi che è ancora presto per puntare il dito, prima devo tagliare e poi vedrò che sorpresa trovo all'interno.
Comunque Dopa, la vite è allevata a cordone e se ha preso quello che dici la cosa non mi quaglia troppo.
La cosa strana è che un tralcio è ancora sano, l'ultimo, il più lontano dal fusto. Domani penso che taglierò la parte malata e poi si vedrà. è una vite giovane, la posso sostituire senza problemi.


12/02/2010, 19:52
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Iscritto il: 20/04/2009, 15:41
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@ Kentarro,Fate ragionamenti strani, ti aspettavo al varco,che significa,oggi taglierò il tralcio malato,e vedrò.Guardi che io ti sto guardando dalla Puglia e ti sto dando un giudizio su una foto e non su uno sguardo diretto al ceppo che può essere diverso,perchè la malattia che ha colpito quel ceppo può essere diversa, secondo la mia esperienza,l'oidio ai tralci giovani li colpisce e li fa seccare e può essere questa e non mal dell'esca. quale varco mi vuoi aspettare,fate ragionamenti strani,ragionamenti che non stanno in piedi. Io vi sto comunicando la mia esperienza in cambio di niente se vi conviene le verificate se no non ne tenete conto non le pagate.
@ Vigna, mi hai fatto pensare tutta la notte per non averti risposto adeguatamente alla domanda che mi hai posto,cioè: Ti è capitato dopo una pioggia una grandine ecc ecc, ed io ti ho risposto ne precedente commento , che non centra niente.
Ti voglio essere più preciso:Mi devi far pensare che non sai la struttura di una pianta e la funzione che fa la linfa in essa.l'infezione da attrezzi da pota non regge, perchè quando fai un taglio la pianta in quel taglio continua a pompare, anche in stato di riposo,in tempo di pianto si vede evidente, la linfa non può più tornare indietro,quindi non può infettarsi, a me è capitato un sacco di volte che ha piovuto e non mi hanno pagato il salario intero. La domanda non è attinente a ciò che stiamo discutendo. Vi saluto dopa.


13/02/2010, 11:27
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Caro DOPA, tanto per andare avanti nel discorso lasciamo perdere l'ipotesi della causa della trasmissione della malattia con gli attrezzi di potatura. Ma allora hai qualche idea come si trasmette la malattia da una pianta all'altra? Le spore dei funghi che poi infettano il legno se non entrano dalle ferite del legno, di potatura e non, da dove entrano?


13/02/2010, 12:37
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Ti aspettavo al varco vuol dire che aspettavo una tua considerazione. Di viti ne sai, magari hai le tue idee che altri non condividono però una certa esperienza penso tu l'abbia. Ti aspettavo al varco per sentire giusto quello che hai scritto qui sopra, potrebbe essere semplice oidio oppure il temuto mal dell'esca.
Oggi pomeriggio o al più tardi domani penso di tagliare il tralcio e fotografare la sezione del taglio, magari sia lato pianta che lato tralcio malato.
lo devo tagliare sicuramente, le gemme sono andate, non mi conviene tenere vivo il tralcio solo per uno sperone in fondo.


13/02/2010, 12:59
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Kentarro, se verde il tralcio ed è oidio,non fa niente che resti solo lo sperone aiuti a tirare e risparmi di tagliare la corrente del tralcio,può darsi che scoppia qualche occhio di riserva, tanto se poi è mal dell'esca il processo andrà avanti lo stesso. Io ti suggerirei cosi come scritto.Ciao DoPa.


13/02/2010, 16:47
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Un avviso per tutti, i moderatori vi invitano a non esasperare la discussione.
Che sia chiaro per tutti quando si interviene diamo il nostro parere senza imporre le nostre idee a nessuno.
Per DoPa come si deve rispettare la tua lunga esperienza empirica incomincia ad avere rispetto per chi affronta i problemi in modo scientifico, che ti assicuro per esperienza diretta non è semplice dimostrare le cose che si affermano(spesso anni dietro un problema senza nessuna gratificazione).
Il problema più grande che vedo nei tuoi interventi è che spesso imponi le tue idee, ripeto empiriche ma non per questo da non accetare o rispettare, e spari a zero su tutto quello che le contrasta.Prendilo questo come un invito ad essere più tollerante e aperto.
Conclusione concentratevi su la giusta identificazione del problema e sulla migliore strada per risolverlo


13/02/2010, 17:15
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Vigna, non avevo letto il tuo commento.se no ti rispondevo insieme a Kentarro.
Dunque penso di averlo scritto parecchie volte come si trasmette la malattia, non si trasmette da un ceppo all'altro,le altre volte ho detto: Quando fai un taglio la meta del diametro di questo si secca si perdono anche le radici che lo alimentano,questo detto da tecnici, col tempo due,tre anni si secca e si spacca in questo l'acqua piovana prende le spore che stanno nell'aria,in quantità enorme e le portano dentro al ceppo,ci vorranno le condizioni adatte per poter incominciare la carie,questa incomincia dal centro del tronco che può essere al punto di innesto o si ferma a un punto intermedio ostacolato da un internodo del tronco del ceppo o dell'albero. quando questa carie arriva a toccare la corteccia da il segnale alla vegetazione.Se sei andato a fare i tronchetti per le analisi questo l'avrai notato. questo caro Vigna l'ho appreso in sessant'anni di pratica,di di dottori di agraria ne ho incontrati,uno l'ho sfidato a cercare la carie all'albero,lui era il dirigente di un corso di potatura,e venne in azienda dove lavoravo,gli diedi la scura e dissi: Cercami la carie a quell'albero. Fece la figura dell'incompetente, incominciò a battere il tronco come insegnava il dottor Raffaele Pastore dirigente della sezione agraria di Bari. Se hai letto il mio Manuale di pota al capitolo carie c'è quel pezzetto di tronco,li io ad occhio nudo ho individuato la carie,dove si vede un piccolo avvallamento ed è più scuro li ho operato la carie, e insegno anche come vedere la carie ,guardando il tronco le correnti ogni anno si rinnovano,la vecchia corteccia si spacca ed esce una corteccia verde,che quando fai con l'unghia si screpola. Quando la corrente non si rinnova diventa più scura e significa che qualcosa è successo, il più delle volte è stato attaccato da carie.Io caro Vigna vengo da lontano.Ti saluto DoPa


13/02/2010, 18:01
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@ Marco77 scusa Marco mi dici quale volta ho offeso qualcuno?
Posso dissentire quando una cosa non mi va?
Se devo dire sempre si ,mi dispiace vi dico arrivederci.


13/02/2010, 18:17
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Ho letto tardi il tuo consiglio Dopa, ho tagliato tutto , non pensavo a gemme dormienti in effetto. Comunque non mi sembra ci sia della carie all'interno del tralcio. Penso sia allora come dice Dopa, oidio.
Vorrei però capire perchè solo metà della pianta ne è stata infetta.
Per l'oidio uso solo zolfo ventilato ramato, non uso sistemici o altri fungicidi.
Domani comunque, per stare più tranquillo, taglierò in più punti il tralcio potato giusto per vedere come è la situazione più in alto. Dove ho effettuato il taglio mi sembra sia tutto OK. Ho coperto poi ben bene con il mastice.


13/02/2010, 18:25
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