|  |  | 
    |  | 
 
 
     
 
 
	
	
		
			|   | Pagina 1 di 1 
 | [ 3 messaggi ] |  |  
	
	
        
        
            | Autore | Messaggio |  
			| mark 
					Iscritto il: 15/11/2008, 15:15
 Messaggi: 60
 Località: cecina(LI)
 Formazione: perito commerciale
   | salve, vorrei sapere se facendo delle talee di vite americana ora, in dicempre cioè prelevo i miei spezzoni di tralcio le inserisco in un composto di terriccio e li ricopro con del cellofan o sacchi da surgelatore, si creano quelle condizioni per cui il tralcio dovrebbe velocemente riprendere a far circolare la linfa un po come se per lui fosse arrivata la primavera. ma poi con l' arrivo della vera primavera potro a quel punto effettuare il mio innesto a spacco sulla mia talea? oppure dovro aspettare il prossimo inverno cioe quello del 2009 ed aspettare che le mie talea a quel punto radicate siano nella fase di riposo e effettuare l' innesto prima che riprendino la vitalita'??GRAZIE A CHIUNQUE MI SAPPIA AIUTARE
 
 
 |  
			| 24/11/2008, 14:43 | 
					
					   |  
		|  |   
		|  |   
		|  |  
			| eugenio Sez. Orticoltura 
					Iscritto il: 09/08/2008, 9:24
 Messaggi: 10257
   | In questo modo la talea potrebbe anche germogliare e quindi non potresti più fare l'innesto.I vivai fanno l'innesto talea e poi li forzano.Secondo me devi aspettare l'anno prossimo.
 ps scegli bene il portinnesto(in base al terreno, alla forma di allevamento ed al clima)
 ciao
 _________________
 I
 
 
 |  
			| 25/11/2008, 0:39 | 
					
					   |  
		|  |  
			| marcello 
					Iscritto il: 11/11/2008, 0:26
 Messaggi: 600
 Località: Chiavari(Genova)
   | Ciao.  Dice bene Eugenio.  Il portainnesto riveste una primaria importanza per laffinità che deve esistere con le viti innestate che costituiscono la chioma  e sono la porzione elaborante e fruttificante dell'organismo bimenbre. Questa affinità non consiste soltanto in un buon attecchimento o in una sufficiente longevità , ma anche nel contenere quei fenomeni di carenza o di tossicità a livello della chioma che indicano un assorbimento troppo scarso o eccessivo da parte dell'apparato radicale di taluni elementi minerali.  Per il portainnesto si richiede una adattabilità a condizioni ambientali diverse: scarsezza e eccesso d'acqua nel suolo, terreni a struttura diversa(sciolti,argillosi, clorosanti, salsi) . Quanto alla resistenza alla filossera essa deve essere ovviamente buona, se non ottima, sebbene nei terreni sabbiosi , in cui questo parassita non prospera e si abbiano invece problemi di Meloidogyne, sia preferibile la resistenza a questo tipo di parassita. Tutto questo per dirti che in un eventuale impianto di vigneto è preferibile acquistare piantine già innestate .  avrai anche la possibilità di usare portainnesti più deboli ,con ciò avrai maggiormente la possibilità di ottenere un equilibrio fra il binomio vitigno portainnesto ottenendo così una migliore produzione d'uva .    Marcello 
 
 |  
			| 26/11/2008, 0:19 | 
					
					   |  
		|  |  
	
		
			|   | Pagina 1 di 1 
 | [ 3 messaggi ] |  |  
 
	
		| Chi c’è in linea |  
		| Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti |  
 
	|  | Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti
 Non puoi modificare i tuoi messaggi
 Non puoi cancellare i tuoi messaggi
 Non puoi inviare allegati
 
 |  
 |  | 
    |  |