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Disciplinare Difesa nocciola TGT 
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Ho trovato sul sito nocciolare un disciplinare in .pdf direi molto ben fatto, nel quale però non riesco a capire una cosa?

Di tutti i trattamenti possibili che prevedono 1) il riconoscimento del problema ==> il trattamento ==> soluzione, non mi pare si parli di "profilassi" ovvero intendo dire trattamenti generici per la corretta crescita, salvo problemi più grandi da trattare specificatamente.

Quali sono gli interventi "calssici" da effettuare nel corso dell'anno?

---------------

Inoltre non mi è chiaro il momento di trattare con lo zolfo (come da immagine che allego), poichè parla di trattamento durante la presenza di gemme d'inverno, (e mi sta bene), ma gli amenti già ci sono da adesso, quindi non esiste un momento senza fiori in verità....come è da intendersi questo schema?

GRAZIE!


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29/09/2018, 14:03
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Ciao io di solito faccio un trattamento con rame appena cadono le foglie, poi verso febbraio dopo la potatura, nuovamente rame ed insetticida insieme perché ci sono le gemme per proteggere dalla cimice. Saluti.


29/09/2018, 16:41
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Lo zolfo invernale lo fai a fine inverno i dirmelo a rame e olio. Serve per "bruciare" eventuali residui di oidio e acari. Il rame poi dovresti ripeterlo ancora. Zolfo e rame dipendono molto dalla tua zona, se le piante sono piú soggette a oidio o altro.generslmente rame autunno, fine inverno e primavera, mentre zolfo primavera inoltrata ed estate. Poi ci sarebbero anche altri fitofarmaci, come quelli x la botrite ecc, ma non so se sei interessato anche a quelli. Per la cimice asiatica non saprei cosa consigliarti di buono. C e in commercio un prodotto che pare aiuti da repellente ma la sperimentazione é in corso


30/09/2018, 7:14
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marcello86 ha scritto:
Ciao io di solito faccio un trattamento con rame appena cadono le foglie, poi verso febbraio dopo la potatura, nuovamente rame ed insetticida insieme perché ci sono le gemme per proteggere dalla cimice. Saluti.


lo zolfo quindi non lo usi?


30/09/2018, 14:00
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paolosame ha scritto:
Lo zolfo invernale lo fai a fine inverno


Per la fioritura maschile "come la mettiamo"? nel senso spruzzo sugli amenti, già presenti fin d'ora. stando alla tabella che ho allegato non si dovrebbero fare trattamenti durante la fioritura..... :? :?:


30/09/2018, 14:01
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Ciao lo zolfo non l hi mai usato anche se credo sarebbe utile forse contro lo sfarfallamento dei voli per i rodilegno essendo prima farfalle che depongono le uova. Durante la fioritura non tratto , altrimenti rischio di bruciare i fiori. Appena la nocciola si é formata inizio con l insetticida contro la cimice. Verso fine marzo iniziano i fiori femminili ke poi formeranno la gemma. Quelli ke ci sono adesso sono fiori maschili con la forma di vermicelli. Ciao.


30/09/2018, 15:22
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Adesso non c e problema. Il problema lo avresti trattando tra febbraio marzo. Adesso puoi fare del rame magari con urea e a fine inverno(fine fioritura) rame piú olio e zolfo.


30/09/2018, 15:27
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marcello86 ha scritto:
Ciao lo zolfo non l hi mai usato anche se credo sarebbe utile forse contro lo sfarfallamento dei voli per i rodilegno essendo prima farfalle che depongono le uova. Durante la fioritura non tratto , altrimenti rischio di bruciare i fiori. Appena la nocciola si é formata inizio con l insetticida contro la cimice. Verso fine marzo iniziano i fiori femminili ke poi formeranno la gemma. Quelli ke ci sono adesso sono fiori maschili con la forma di vermicelli. Ciao.

Ciao, fioriscono cosí tardi da te? Lo zolfo é ottimo anche contro eriofidi acari ecc.


30/09/2018, 15:30
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Alessandro1982 ha scritto:
...Di tutti i trattamenti possibili che prevedono 1) il riconoscimento del problema ==> il trattamento ==> soluzione, non mi pare si parli di "profilassi" ovvero intendo dire trattamenti generici per la corretta crescita, salvo problemi più grandi da trattare specificatamente...


La Guida di cui parli è quella messa a punto dalla Fondazione Agrion dedicata in generale alla corilicoltura, poi ci sono i Disciplinari di Produzione Integrata emessi dalla Regioni che sono mirati alle problematiche più ricorrenti nelle aree di competenza.
In ogni caso lo scopo dei disciplinari è quello di evitare di trattare "all'incirca" o per "tradizione" ma in base per l'appunto alle problematiche che possono insorgere e che possono essere diversificate rispetto ai comprensori agricoli.
Per tali motivi la profilassi - termine che di per se stesso attiene più alla medicina che alla fitoiatria in ragione della diversità della tipologia e dell'epidemiologia dei più frequenti agenti parassitari di malattia (come si sa per le piante prevalentemente funghi e insetti mentre per l'uomo batteri e virus che si trasmettono peraltro con modalità differenti da quelli delle piante) - a livello di difesa delle colture è pratica che ha ragion d'essere per problematiche particolari (in genere si tratta di trattamenti c.d. 'estintivi').
Ad esempio, prendendo a riferimento la mia Regione (dove ha sede la Fondazione Agrion), il disciplinare regionale per il nocciolo contempla cinque malattie e altrettanti fitofagi, ma non è previsto alcun trattamento profilattico.

Dunque si tratta di scegliere se attenersi a un Disciplinare oppure agire in base al altri criteri più o meno di tradizione o personali, ma non vedo come si possa pospettare un mix che non avrebbe avallo sul piano formale/produttivo e sarebbe assai discutibile su quello fitoiatrcio.


30/09/2018, 17:39
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Ciao da noi purtroppo c'è il problema del rodilegno giallo, infatti devo controllare tutti gli anni le piante, tagliare i rami colpiti e scovare il verme all interno. Io gli unici trattamenti che faccio sono proprio x il rodilegno e cimice. Purtroppo sono uno dei pochi essendo che i terreni accanto sono infestati, ma la gente se ne frega, pota soltanto senza fare trattamenti. A marzo una bella concimazione azotata x dare piu spinta alla pianta. Saluti.


30/09/2018, 19:28
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