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Coltivazione BIOLOGICA del VIGNETO 
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Iscritto il: 12/02/2010, 12:09
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Ciao a tutti,
Dato che la primavera "dovrebbe" essere alle porte potremmo postare qua tutte le nostre conoscenze, tecniche, metodi, consigli, pratiche e chi più ne ha più ne metta....per la coltivazione BOLOGICA del VIGNETO.
Sono accetti sia i viticoltori che curano il vigneto per hobby sia quelli che lo fanno per mestiere.
Inizio io col porvi una domanda o una curiosità:
Quale è il metodo migliore per tenere a bada l' oidio?


11/03/2010, 15:55
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ciao muflix... io ho un piccolo vigneto dove produciamo circa 15 ql di uva... io uso il metodo integrato che a dir bene è meglio sotto certi punti di vista del biologico... comunque per contrastare l'oidio in maniera biologica ti conviene usare lo zolfo bagnabile o polverulento... è stato l'unico metodo efficace prima dell'arrivo sul mercato di prodotti di sintesi... ricordati se vuoi fare del biologico al massimo

OIDIO ---> ZOLFO

PERONOSPORA----> RAME

_________________
Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. ( Oscar Wilde )


11/03/2010, 20:24
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Iscritto il: 15/11/2009, 20:58
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ciao muflix la prima domanda che ti pongo: che tipo di uva hai nel vigneto perchè se è uva per fare il vino è più resistente all'oidio mnetre da noi quelle varietà da tavolo per la forte spinta sono più deboli a resistere agli attacchi dell'oidio e di conseguenza più dificili da gestire solo con lo zolfo mentre i vitigni per vino si riesc a combattere con lo zolfo e di conseguenza anche la peronospora, ma levami una curiosità il rame sotto che forma lo usi come semplice solfato di rame (vetriolo) per i veleni ma siamo sicuri che servano alle uve da vino? per combattere chi e che cosa?


11/03/2010, 21:07
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....la sfogliatura spesso viene sottovalutata, o effettuata per lo più per il solo fine di far prendere luce al grappolo e spesso vi si ricorre solo a ciclo finito, mentre effettuata precocemente porta enormi vantaggi in termini di arieggiamento del grappolo e quindi prevenzione dell'instaurarsi delle malattie, anche per la miglior efficacia dei trattamenti.
In biologico...zolfo in polvere...a me ha sempre dato grosse soddisfazioni.


11/03/2010, 22:19
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Iscritto il: 12/02/2010, 12:09
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Ciao A tuttie grazie del vostro contributo,
Ognuno di voi ha portato la sua piccola esperienza ma non ha approfondito l' argomento.
Forse mi sono spiegato male io nel primo post,ma il mio intento era ed è quello di fare un topic dove un agricoltore cheè intenzionato a coltivare biologico possa trovare tutte le informazioni in merito, inoltre vorrei scambiare le espeienze di tutti i viticoltori biologici per accrescere il nostrobagaglio culturale.
Allora io produco esclusivamente uve da vino, a parte qualche pianta per uso familiare di uva da tavola.
Per combattere l' oidio uso nei mesi primaverili lo zolfo in polvere poichè le temperature non sono ancora troppo elevate e non vi è il rischio di bruciature; di norma utilizzo lo zolfo con 1,5% di rame poichè non vi è quasi mai il rischio di peronospera.
Se ci dovesse essere il rischio di peronospera utilizzo zolfo al 3%.
Poi quando letemperature aumentano giugno/Luglio tendo ad utilizzare zolfo solubile e rame Pentaidrato, in modo che la quantità di rame si aggiri intorno ai 100g ad ettaro per trattamento, sempre se il rame sia necessario.
Poi contro tignola e cicaline utilizzo il piretro.
Per il resto da noi non conviene mai sfogliare prima dei primi di agosto per viadelle eccessive bruciature che potrebbero ricevere gli acini quando la buccia esterna è ancora debole, dopodichè una buona areazione dei grappoli serve per prevenire tutte le muffe.
Altri pareri?


12/03/2010, 12:17
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Iscritto il: 15/11/2009, 20:58
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per le informazioni in mip possesso per prodotto biologico oltre a non usare pesticidi e fitofarmaci bisogna anche tenere presente il modo di coltivare il terreno, quindi io presumo che tu non usi diserbanti, concimi chimici e di conseguenza bisogna usare per concimare letame o concimi pellettati a base di letame e per il terreno spero che inerbisci sotto il filare e sfalci l'erba per consentire al terreno di acquistare sostanza organica tanto utili affinche venga una buona uva e quindi un buon vino. una domanda ai moderatori di questo forum o a chi mi sa dare notizie sui COMPOST prodotti da alcune ditte che sfruttano i fanghi di scarto dei depuratori, legname di potatura e da mie notizie riclicano anche i teli per pacciamare il terreno sotto le angurie, teloni di scarto dei vigneti da tavola ed altri prodotti ma questo compost o compostaggio che dir si voglia ma serve a qualcosa? grazie delle risposte


12/03/2010, 23:22
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Iscritto il: 10/08/2009, 20:11
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Località: Romagna
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i teli non servono a niente... servono solo a far prima a triturare... :o

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Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. ( Oscar Wilde )


13/03/2010, 15:13
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Iscritto il: 22/10/2009, 21:37
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Località: castelli romani
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...ho sempre operato in regime di lotta integrata, mai in biologico puro, per cui il mio contributo sarà abbastanza limitato.
Penso però che la lotta integrata fatta con raziocinio, metodo e professionalità comporti pratiche agronomiche che possano trovare riscontro anche nel biologico.
La pratica della sfogliatura è una di quelle pratiche che se eseguita bene apporta notevoli vantaggi, eseguita male...disastri.
Per ovviare al problema ustioni grappoli, ho sempre eseguito defogliature pesanti e precoci solo dalla parte del filare interessata dal sole del mattino che è meno intenso, e solo per la parte della parete vegetativa interessata dal grappolo...i primi 10-15 cm dal filo di banchina.
ore ettaro intervento manuale...10
meccanico...2


13/03/2010, 19:39
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