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Ultimi lavori di ricerca nella preparazione di substrato 
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Sez. Funghi
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Quest'anno per verificare quanto alcune formulazioni e mi riferisco ai substrati per i Pleurotus, per i Cardoncelli, per i Pioppini e per lo Shiitake potessero essere valide, ci siamo costruiti alcuni piccoli tunnel di pastorizzazione," sperimentali" veramente piccoli, di un metro per un metro di superficie, però dotati di tutta l'impiantistica necessaria per poter gestire al meglio alcuni parametri durante la fase di pastorizzazione del substrato. Le superfici dei tunnel naturalmente sono coibentatte per non avere dispersione termica, comprese quelle del ricircolo, che vanno dal ventilatore ai filtri dell'aria. Ci siamo dotati di filtri HEPA 14 in modo che quando si dà aria esterna, teoricamente non si possa avere degli inquinamenti all'interno del substrato. Ci siamo resi conto come alcune formulazioni comprendenti una presenza abbastanza importante della barbabietola e della crusca possano portare con una certa facilità ad inquinamenti nel composto in fase di incubazione delle ballette; c'è stata la comparsa di muffe verdi ed arancione sopratutto in corrispondenza dei fori delle ballette ma non solo. Barbabietola e crusca vanno benissimo per i panetti del cardoncello fatti in sterilità, ma le ultime mie esperienze mi dicono che bisogna fare molta attenzione quando i substrati vengono solo pastorizzati all'interno dei tunnel. Chiaramente questo è legato ad una insufficiente selettività del substrato, ad una presenza insufficiente di microflora buona che lo possa proteggere. D'altronde non è facile decidere, a seconda della formula del substrato, a quale tipo di pastorizzazione sottoporlo, ovvero, a quali temperature e per quanto tempo. Di recente, in bibbliografia internazionale, si parla di Bacillus protettivi che donano selettività, di Batteri termotolleranti, attinomiceti e quant'altro, ma finisce qui, non ci sono i dettagli perchè i dettagli sono veramente difficili da proporre e delle volte sono segreti e pure giustamente brevettati. Stiamo continuando a pastorizzare ed a testare altre formulazioni per vedere cosa succede ogni volta che andiamo a seminare delle ballette....Stiamo vedendo i primi risultati relativi ad alcune formule ed andamenti termici di pastorizzazione. Andiamo avanti per avere conferma delle formule che ci hanno soddisfatto e che non hanno dato luogo ad inquinamenti...è un lavoro un pò lungo testare le possibili variabili, ma questo è il percorso da effettuare, non ci sono alternative....Vi aggiornerò appena avrò dei risultati interessanti...cordialmente Raoul.


01/12/2023, 13:32
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Sono Raoul e desidero continuare a parlare in merito a nuovi possibili substrati e trattamenti termici a cui sottoporli. Già da diversi decenni, quando desidero preparare del substrato per i Pleurotus, posso utilizzare due o tre formule che funzionano alla perfezione. Scelgo o una o l'altra a seconda del momento climatico, in quanto sono leggermente diverse per quanto riguarda il loro apporto di azoto organico e minerale. Io attuo le mie pastorizzazioni senza utilizzare un generatore di vapore, sfruttando la potenziale forza del substrato ma è chiaro che a ciò ci sono arrivato dopo decenni di lavoro.....quindi a seconda del momento climatico, decido per una formula od un'altra sapendo già che quella scelta può andare bene. Ormai dopo tanti anni di lavoro, so quanto possono influire sulla selettività del substrato sia le temperature durante la fase della pastorizzazione e sia la formulazione del substrato. Posso affermare che quando parliamo di substrato pastorizzato sfuso dentro ai tunnel, non possiamo permetterci di prepararlo troppo ricco di azoto e di zuccheri.....con molta facilità andiamo soggetti ad inquinamenti; è difficile ottenere con una pastorizzazione tradizionale una selettività così elevata da proteggerci da ogni possibile inquinamento: anche quando la formulazione del substrato corrisponde ad una buona specificità per la specie di fungo che andiamo ad inoculare, dopo una partenza veloce del micelio, probabilmente dopo, compaiono degli inquinamenti. Il micelio delle volte anche quando gli mettiamo a disposizione un substrato perfetto,adatto a lui, non c'è la fa ad invadere in modo così veloce da evitare la comparsa dei competitori oppure invade perfettamente ma poi gli inquinamenti, compaiono egualmente!Tante volte conoscendo queste problematiche, seminiamo il micelio in quantità abbondante, sperando che lui invada velocemente tutto e per primo! Delle volte funziona e delle volte no! Addirittura se il substrato non è quello specifico, il micelio non parte o parte in ritardo ed il tutto si inquina velocemente. Per far sì che le cose possano funzionare bisogna trovare delle formule dotate di un certo equilibrio compositivo e non esagerare con le temperature in fase di punta termica, dato che se si semisterilizza il substrato, esso più facilmente va soggetto ad inquinamenti quando si semina in ambiente non protetto, come faccio io. Costa avere una sala di semina protetta....bisogna fare un composto che non si inquina anche se lo seminiamo all'aria, in modo non protetto. Bisogna creare all'interno del substrato quella biomassa che impedisca gli inquinamenti anche quando non abbiamo gli ambienti giusti e sopratutto protetti da filtri assoluti. Continua.....cordialmente Raoul.


01/12/2023, 15:48
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Riprendendo il discorso sulla preparazione dei substrati e sulle pastorizzazioni del substrato sfuso, ritengo che una degli aspetti più importanti sia il trovare la "formulazione giusta", quella che nell'ambito di un medesimo modo di procedere con il trattamento termico, dia sempre lo stesso risultato. Dopo centinaia di pastorizzazioni effettuate nel corso degli anni, posso affermare che la formulazione del substrato è un parametro molto importante poichè se la si cambia, si va a modificare anche il risultato, pur mantenendo lo stesso procedimento di pastorizzazione. Con molta probabilità c'è una simbiosi tra formula del substrato e modo di procedere durante la pastorizzazione. Utilizzare una determinata formulazione, significa mettere a disposizione della microflora presente ed allevata, "creata" , delle molecole particolari che la aiutano ad aumentare la sua o le sue biomasse; andiamo ad aumentare la selettività di cui abbiamo bisogno in fase di semina non protetta. Anche con la temperatura di punta termica non bisogna esagerare, altrimenti uccidiamo quello che ci può essere utile! E' inutile arrivare a 70° - 75°gradi nel composto, poichè così facendo lo semisterilizziamo e andiamo a creare in esso un buco microbiologico. Certe cose si possono fare solo quando si semina dei ceppi di Pleurotus estivi ultraveloci, quelli che invadono il substrato immediatamente, senza dar modo ai competitori di poter dare fastidio: solo con questi ceppi si può arrivare a temperature elevate di punta senza creare dei danni nella fase d'invasione del substrato da parte del micelio. Bisogna stare attenti a come si procedede, sopratutto nei periodi freddi di preparazione del substrato, quando si seminano dei ceppi meno aggressivi e veloci nell'invadere il substrato: qui bisogna essere bravi ad ottenere un composto che sia selettivo e che permetta la sua invasione solo da parte del micelio anche quando esso impiega di più, per invaderlo completamente. E' in questo momento che si riconosce la bravura di un tecnico di platea adetto alla preparazione del substrato! Da tenere presente che delle volte, "purtroppo" abbiamo a che con delle partite di micelio che non sono proprio ottimali e quindi, a maggior ragione , abbiamo bisogno di un composto " selettivo" che ci aiuti anche in questo caso. Delle volte non basta aumentare la percentuale di semina, anche se questo può aiutare: il parametro più importante chiaramente, è la selettività del substrato ed è lì che bisogna arrivare, sapendo che questa è "sopratutto" di carattere microbiologico"......cordialmente Raoul.


02/12/2023, 12:31
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Un'ultimo aspetto per tutti coloro che preparano substrato, difficile da controllare, è il seguente: quali trattamenti ha subito il grano in campo in fase di coltivazione e quindi cosa ci ritroviamo nella paglia che utilizziamo per fare il substrato? Chiaramente chi vende la paglia o la mette a disposizione degli acquirenti, non sempre racconta tutta la verità: ciò è umano, ma ciò delle volte crea seri problemi alle aziende a ciclo chiuso. Oltre all'aspetto dei principi attivi utilizzati durante la coltivazione del grano, io mi chiedo tante volte qual'è aspetto microbiologico delle materie prime che utilizziamo per fare substrato. Quindi è da tirare in ballo non solo la paglia ,ma anche gli arricchimenti che normalmente sono o possono essere utilizzati e, che hanno delle composizioni di carattere microbiologico che non conosciamo nel modo più assoluto. Ecco l'importanza della qualità almeno esteriore, della paglia: essa deve essere, al suo interno, assolutamente priva di terra, sempre altamente inquinante e, deve contenere pochissima umidità! L'aspetto microbiologico delle materie prime è molto importante e non conosciamo mai con quale carico inquinante noi andiamo in pastorizzazione, non solo, ma esso può essere sempre diverso per qualità e quantità; penso che chiaramente tutto ciò ci possa portare a dei risultati diversi pur facendo le stesse cose.....Vedi come sia difficile avere la costanza dei risultati quando si prepara il substrato " solo pastorizzato" per il Pioppino: molto probabilmente può essere legato alla variabilità microbiologica del substrato che si riesce ad ottenere, pronto per la semina! Il Pioppino è molto sensibile a questa variabilità microbiologica, cosa che non succede quando gli mettiamo a disposizione un substrato sterile o semisterile, sgombro da altri possibili competitori!.....cordialmente Raoul.


02/12/2023, 13:00
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Raoul ha scritto:
Quest'anno per verificare quanto alcune formulazioni e mi riferisco ai substrati per i Pleurotus, per i Cardoncelli, per i Pioppini e per lo Shiitake potessero essere valide, ci siamo costruiti alcuni piccoli tunnel di pastorizzazione," sperimentali" veramente piccoli, di un metro per un metro di superficie, però dotati di tutta l'impiantistica necessaria per poter gestire al meglio alcuni parametri durante la fase di pastorizzazione del substrato. Le superfici dei tunnel naturalmente sono coibentatte per non avere dispersione termica, comprese quelle del ricircolo, che vanno dal ventilatore ai filtri dell'aria. Ci siamo dotati di filtri HEPA 14 in modo che quando si dà aria esterna, teoricamente non si possa avere degli inquinamenti all'interno del substrato. Ci siamo resi conto come alcune formulazioni comprendenti una presenza abbastanza importante della barbabietola e della crusca possano portare con una certa facilità ad inquinamenti nel composto in fase di incubazione delle ballette; c'è stata la comparsa di muffe verdi ed arancione sopratutto in corrispondenza dei fori delle ballette ma non solo. Barbabietola e crusca vanno benissimo per i panetti del cardoncello fatti in sterilità, ma le ultime mie esperienze mi dicono che bisogna fare molta attenzione quando i substrati vengono solo pastorizzati all'interno dei tunnel. Chiaramente questo è legato ad una insufficiente selettività del substrato, ad una presenza insufficiente di microflora buona che lo possa proteggere. D'altronde non è facile decidere, a seconda della formula del substrato, a quale tipo di pastorizzazione sottoporlo, ovvero, a quali temperature e per quanto tempo. Di recente, in bibbliografia internazionale, si parla di Bacillus protettivi che donano selettività, di Batteri termotolleranti, attinomiceti e quant'altro, ma finisce qui, non ci sono i dettagli perchè i dettagli sono veramente difficili da proporre e delle volte sono segreti e pure giustamente brevettati. Stiamo continuando a pastorizzare ed a testare altre formulazioni per vedere cosa succede ogni volta che andiamo a seminare delle ballette....Stiamo vedendo i primi risultati relativi ad alcune formule ed andamenti termici di pastorizzazione. Andiamo avanti per avere conferma delle formule che ci hanno soddisfatto e che non hanno dato luogo ad inquinamenti...è un lavoro un pò lungo testare le possibili variabili, ma questo è il percorso da effettuare, non ci sono alternative....Vi aggiornerò appena avrò dei risultati interessanti...cordialmente Raoul.



io non vedo l'ora ...sono con le orecchie aperte!!!!...


12/01/2024, 19:34
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