Sono Raoul e molti di Voi, lettori di Forum di Agraria.org., mi conoscono già.Dagli anni 1970 mi sono sempre dedicato alla preparazione dei substrati per alcune specie di funghi ed ai trattamenti termici ai quali si devono e possono essere sottoposti per ottenere un loro giusto e necessario grado di selettività. Ho avuto la fortuna di operare sino dall'inizio, nelle più grandi aziende che preparavano substrato sia per i prataioli che per i pleurotus; lì ho avuto la mia scuola! Quanti ricordi, se penso che siamo nel 2024! Più che coltivare i funghi, esperienza che ho vissuto, il mio interesse è sempre stato rivolto alla ricerca delle giuste ed intelligenti formulazioni, quelle più adatte per poter poi inoculare le specie di funghi che maggiormente mi attraevano. Non è semplice preparare i substrati per le varie specie di funghi. Ritengo che, alla base, sia indispensabile avere una certa preparazione scientifica proveniente dagli studi scolastici superiori o da quelli universitari ed in seguito avere maturato qualche anno di esperienze in aziende che operano nel settore della fungicoltura a vari livelli...aziende che preparano substrato e lo vendono alle fungaie che coltivano solamente, le cosi dette "Platee", ed in quelle che coltivano i funghi. Quanto appena affermato, poichè la fungicoltura in definitiva è una accattivante Biotecnologia, dove c'è dentro tanta microbiologia e chimica/fisica. Detto questo, per ritornare al titolo del nuovo argomento, desidero segnalarVi come ultimamente e parlo della stagione autunno 2023, ho avuto la fortuna, grazie alla collaborazione di alcuni miei amici della Puglia e della Calabria, di testare alcune mie nuove formulazioni col proposito di utilizzarle per inoculare lo Shiitake, l'Eryngii ed il Pioppino ed il tutto sottoponendo i substrati al mio abituale procedimento di pastorizzazione. Ho utilizzato delle formulazioni leggermente più complesse, nel senso che ho utilizzato più materie prime di quelle che utilizzo normalmente. Ho utilizzato due nuovi piccoli tunnellini sperimentali che hanno funzionato bene, in quanto dotati di una sufficiente coibentazione, del loro ventilatore su misura e di una filtro assoluto per il raffreddamento del composto. Con alcune di queste nuove formule sono riuscito ad incubare per bene gli Eryngii e alcune Ferule, il Pioppino e cosa sorprendente, un ceppo di prataiolo bianco ed uno crema. Non sono riuscito ad incubare senza avere dei problemi, lo Shiitake; solo con una formula il ceppo di micelio inoculato ha invaso velocemente, ma su 9 ballette seminate, poi, solo tre si sono incubate alla perfezione ed hanno fruttificato: le altre sei si sono leggermente inquinate presentando delle chiazze di muffa verde!Come vedete non sempre quello che ci auguriamo va a buon fine!Per lo shiitake si era provveduto per avere un substrato dotato di un pH confacentemente basso, addizionato pure di alcune vitamine ad esso necessario, ma non è stato sufficiente! Sul semisterile si riesce a preparare del substrato adatto allo Shiitake senza problemi ma, sul pastorizzato, non sono riuscito ancora riuscito nel mio intento. Sono contento di aver messo a punto un substrato che funziona sia per i Pleurotus che per i prataioli; siamo riusciti ad avere delle buone rese in prataioli senza avere arricchito il substrato, una volta incubato, con i prodotti che vengono commercializzati per questo scopo!Lo farò appena ciò sarà possibile, con i miei amici! Un cordiale saluto a tutti Voi da Raoul. Come vedete non sempre si riesce ad ottenere la dovuta selettività e quindi, nel momento che utilizziamo dei ceppi di micelio che non sono molto aggressivi, come nel caso degli Shiitake, possiamo incappare in forme d'inquinamento. Spero tanto di risolvere questo problema modificando alcuni parametri che ritengo importanti......nuovamente Raoul!

Molto interessante. Grazie.