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Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

01/07/2014, 0:01

Ciao, ci sono altri giovani che fanno vita rurale e ripopolano zone marginali oltre a Tosco e la moglie. Anche se devo dire loro sono tra i più tosti che conosco nonostante, purtroppo, li conosco solo virtualmente tramite questo forum.

Haimè non posso dire nulla sulla trazione animale e non conosco neanche molto bene i cavalli ma dopo aver letto tutta la discussione in un solo colpo vorrei dire qualcosa.

- Sembra che la discussione sia improntata sul sostituire il trattore con la trazione animale e si fanno i conti su quanto tutto questo sia antieconomico. Ma per le nuove fattorie la trazione animale può sostituire del tutto l'acquisto di un trattore, non si tratta di lasciare il trattore fermo e di prendere un animale con tutti gli attrezzi. si tratta di non prendere un trattore fin dal principio.
- Giustamente Tosco parla di integrare l'utilizzo del trattore con la trazione animale. Cavolo, ma lui fa tutto! una piccola azienda può evitare di avere il trattore e acquistare alcuni prodotti(tipo cereali) da aziende agricoli più grandi(che usano il trattore per ora).
- Se gli amish sono dei fanatici cosa sono i nostri cari concittadini che si sparano per una partita di calcio(solo per fare un esempio)? QUalche settimana fa sono stato ad un corso di agricoltura e l'insegnante diceva che negli usa gli amish stanno comprando diverse aziende agricole industrializzate che stanno fallendo. Ho cercato qualche articolo su internet ma purtroppo non ne ho trovati. Se la cosa è vera, magari tra qualche mese appariranno gli articoli sul web. Sarebbe un grande smacco verso l'agricoltura high imput-high output
-Sempre a questo corso di agricoltura abbiamo parlato di trazione animale. L'insegnate ci si sta dedicando, secondo lui però il problema principale di usare occasionalmente la trazione animale è tenere ad un buon livello il tono muscolare dell'animale nei periodi in cui non viene utilizzato. Cosa ne pensate di questo problema?
- Un paio di giorni fa stavo pascolando con le capre nel bosco e ho sentito una campana strana, non delle mie capre. Sono andato a controllare aspettandomi una pecora persa di qualche vicino e con non poco stupore ho visto un cavallo e un paio di muli dentro ad un piccolo recinto. Ho chisto in paese cosa stesse succedendo e ho scoperto che qualcuno li ha presi per fare legna nel bosco. In altre parole, quello di cui state parlando sta già succedendo. Tenete presente che l'utilizzo di mezzi cingolati per fare legna è responsabile di diversi danni ai boschi, tanto per dirne uno alla sparizione delle orchidee selvatiche da queste parti(non che siano fondamentali, ma magari sparendo ci fanno capire che qualcosa non va).


- Il discorso che mi sembra più interessante e su cui vi chiederei qualche delucidazione è il "conto della serva" su quanto mangia l'animale. Dovendo fare magari piccole arature e piccoli trasporti di legna e letame, il carburante consumato da un eventuale motocoltivatore per qualche giorno di lavoro rischia di essere di meno di quello utilizzato per fare il fieno all'animale per tutto l'anno. Per questo volevo chiedervi: non c'è nessun cavallo particolarmente rustico che si accontenta solo del pascolo? Spesso è stato citato il cavallino di Esperia, a quanto ne so è stato recuperato da esemplari praticamente rinselvatichiti in zone con pascoli non troppo generosi. Qualcuno conosce bene questo animale?

Grazie. Ho fatto tardi anche oggi per scrivere sul forum!

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

01/07/2014, 0:51

se vuoi un'animale da lavoro particolarmente rustico e che si accontenta del solo pascolo non c'e' nulla di meglio del mulo.

ci sono cavalli molto poco esigenti come alimentazione ma di solito sono cavalli leggerini e poco adatti al lavoro pesante... i cavalli pesanti invece sono abbastanza onerosi come mantenimento se lavorano.

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

01/07/2014, 1:10

il problema principale di usare occasionalmente la trazione animale è tenere ad un buon livello il tono muscolare dell'animale nei periodi in cui non viene utilizzato. Cosa ne pensate di questo problema?

Interessante considerazione.
Io risponderei così: il cavallo dovrebbe (almeno a mio avviso) essere integrato nel quotidiano di un'azienda agricola, ed utilizzato tanto per le arature (limitate a certi periodi specifici dell'anno), quanto e sopratutto per il trasporto del materiale in azienda.
Che si tratti di fieno, paglia, legna, tronchi da segare, letame, frutta, olive, sterpaglie, residui di potature, attrezzi da lavoro...il cavallo ogni giorno potrebbe aiutarci in azienda.
Non ne faccio una questione di etica, ed evito la morale...ma credo che sarebbe molto meglio tutto questo che accendere ogni volta (e consumare) un motore a diesel...e su certi aspetti ribadisco tale concetto sopratutto da un punto di vista economico.
Il conto della serva non sarebbe giusto che lo facessi io (anche se un cavallo già ce l'ho), ma un cavallo + i finimenti + attrezzi base + cure veterinarie + fieno +varie ed eventuali costerà sempre meno di un trattorino da 25cv con relativo carburante, assistenza meccanica, attrezzature specifiche.

Vorrei anche aggiungere una cosa: ultimamente ho avuto la Grande fortuna di conoscere qualcuno che lavora in campagna con il cavallo tutti i santi giorni, ed ancor più grande fortuna è stata quella di poterlo seguire per due giornate di lavoro (e di apprendere molto su quello che faceva).
secondo me rimane blindata la considerazione che avevo fatto in passato, e ripeto chè "solo con un unico cavallo" si possa lavorare nelle piccole realtà, ma....si possa lavorare anche meglio di come lo si farebbe con il trattore, con maggiore precisione, economia, armonia (ARMONIA...che parola stupenda per l'agricoltura...), e risultato.
Un cavallo, oltre ad offrirti una montagna di cacca (buona cacca per concimare il terreno), oltre che a tenere pulito eventuali prati, oltre che ad essere un fedele compagno di lavoro, saprà anche riportare l'agricoltore a quel contatto (a mio parere spesso andato perso) tra lui e la terra.
Provare per credere.

Ciao
Tosco

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

02/07/2014, 11:16

Il mese scorso io e mio marito Tony, abbiamo partecipato al convegno sulla trazione animale tenutosi nella scuola di agraria dei Salesiani di Lombriasco, e abbiamo presentato il nostro progetto attivo "Save the Working Horse" (www.saveworkinghorse.it).

Ci sono stati interventi interessantissimi e soprattutto...cifre!
Eccovi qualche cosa di interessante da leggere per approfondire il discorso!

http://www.salesianilombriasco.it/publi ... 194150.pdf

Da questa pagina, si possono scaricare gli atti del convegno in formato pdf

http://www.salesianilombriasco.it/viewobj.asp?id=766

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

09/08/2014, 8:18

Miky69 ha scritto:Il mese scorso io e mio marito Tony, abbiamo partecipato al convegno sulla trazione animale tenutosi nella scuola di agraria dei Salesiani di Lombriasco, e abbiamo presentato il nostro progetto attivo "Save the Working Horse" (http://www.saveworkinghorse.it" target="_blank).

Ci sono stati interventi interessantissimi e soprattutto...cifre!
Eccovi qualche cosa di interessante da leggere per approfondire il discorso!

http://www.salesianilombriasco.it/publi ... 194150.pdf" target="_blank

Da questa pagina, si possono scaricare gli atti del convegno in formato pdf

http://www.salesianilombriasco.it/viewobj.asp?id=766" target="_blank

Grazie Miky per l'interessante segnalazione.
:)
Tosco

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

10/08/2014, 11:32

Scpro solo ora questo thread, me lo leggero' quanto prima.
Sto addestrando al tiro una puledra di razza Noriker, dopo diversi anni di esperienza di lavori agricoli su piccola scala con gli asini, ed altre esperienze in aziende con cavalli da tiro.
Non so se in questo forum sia gia' stato segnalato, ma sperando di non fare un doppione, consioglio a tutti di visitare il sito noieilcavallo.org dal quale sono scaricabili anche i giornalini periodici, ricchi di informazioni e spunti.
A presto !

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

10/08/2014, 13:02

Massimogiu ha scritto:Dopo anni di assenza sono ritornato in Sicilia, e in campagna mi sono costruito un'avantreno,carrello erpice e con l'aiuto di 2 somari ragusani e un cavallo ho iniziato questa esperienza incredibile.Ovvio che avevo esperienza con cavalli che prima utilizzato esclusivamente per uso sportivo, ma mai avrei creduto di potere fare tanti lavori con poco.La cosa più incredibile è stato dover battagliare con la famiglia che mi crede antiquato e matto perché faccio esagerate fatiche che in questa nostra epoca non sono concepibili, del resto è pur vero che nelle mie zone si è passati in breve tempo dal bue al trattore. Io comunque continuo per la mia strada sperando chiaramente di attrezzarmi sempre meglio per la trazione animale. l'erpice ho finito di costruirlo alcuni giorni fa ed ha dato ottimi risultati.se volete potete vederle nel profilo di facebook fattoria marcato d'Arrigo.buon lavoro


Ti capisco: i miei vicini, quando passano sui loro trattori da 200 hp grandi come il Duomo di Milano, ridono di me e dei miei asini che tirano a passo lentissimo degli attrezzi rudimentali, saldati in proprio e nemmeno verniciati...
E' vero che i piu' ci vedono come degli eccentrici e dei perditempo, ma basta provarci per accorgersi che si lavora perfino piu' volentieri, in silenzio ed in pace con il creato.

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

10/08/2014, 13:20

Miky69 ha scritto:i cavalli però mi sembrano meno mestierati...


Caspita, hanno addirittura tutti i segnali di allarme !
Forse anche perche' sono gestiti molto male con le redini, e hanno il morso e i paraocchi (orrore).
In Germania ho assistito ad una gara di debardage, basata soprattutto sulla precisione delle manovre, in cui i cavalli facevano cose
in-cre-di-bi-li. C'era un tipo che lavorava con due stalloni Kaltblut, e li comandava solo a voce: sicuramente non per tutti, ma uno spettacolo.

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

21/09/2014, 17:19

Miky69 ha scritto:Il mese scorso io e mio marito Tony, abbiamo partecipato al convegno sulla trazione animale tenutosi nella scuola di agraria dei Salesiani di Lombriasco, e abbiamo presentato il nostro progetto attivo "Save the Working Horse" (http://www.saveworkinghorse.it" target="_blank).

Ci sono stati interventi interessantissimi e soprattutto...cifre!
Eccovi qualche cosa di interessante da leggere per approfondire il discorso!

http://www.salesianilombriasco.it/publi ... 194150.pdf" target="_blank

Da questa pagina, si possono scaricare gli atti del convegno in formato pdf

http://www.salesianilombriasco.it/viewobj.asp?id=766" target="_blank



Cavolo non lo sapevo, altrimenti ci andavo! Sono anche relativamente vicino! Comunque interessantissimo!

Re: La trazione animale: un passo verso il futuro?

15/11/2014, 17:15

Stanno trascorrendo i mesi, e sempre più si rafforza il progetto della trazione animale (seppur parziale) nella mia piccola azienda agricola.
Sto girando tanto, e sto chiedendo...osservando...e facendo le dovute valutazioni.
In breve queste sono le riflessioni che sino ad oggi sono riuscito a fare:
- la trazione animale applicata solo all'agricoltura è veramente una rarità...ma esiste ancora. Pochi, pochissimi gli agricoltori che ancora lavorano la terra con l'ausilio del cavallo; forse più numerosi i boscaioli che impiegano cavalli, asini e muli per il trasporto del legname dal luogo del taglio a quello dell'imposto; ancora presenti gli agriturismi che usano gli asini per dimostrazioni. Questo è quello che sto riscontrando sulla mia "indagine" fatta sul campo.
Non parlo dei cocchieri perchè purtroppo ancora non ho avuto modo di conoscerne uno di persona, ma sono sicuro che il loro settore sia di interesse crescente.
- per la scelta delle razze impiegate per la trazione, su tutte prevale il TPR, o meticci che portano il suo sangue. Animale possente, instancabile, magari formidabile per il tiro di carrozze e carrozzini. Ho avuto modo (e piacere) di conoscere i Comtois: animali bellissimi e perfetti per lavori energici e di estrema delicatezza/attenzione, come il lavoro nel vigneto o l'esbosco.
Non ho avuto modo di vedere altri cavalli da tiro all'opera, e quindi non ho elementi per fare confronti.
- l'acquisto del cavallo da impiegare per il tiro è talvolta legato al suo essere commercialmente apprezzato per la carne, e quindi (come anche Miky ha indicato in passato) ci sono delle vie per acquistarne alcuni soggetti destinati alla macellazione.
Nella mia zona i mercanti di animali trattano perlopiù meticci possenti destinati al mattatoio.
- per i finimenti e gli attrezzi, oltre agli apprezzati artigiani che in molti conosciamo, vedo che c'è una discreta dose di autarchia. Alcuni allevatori mi hanno confessato che preferiscono acquistare direttamente dai paesi dell'Est Europa quanto è necessario per tiro e soma.
- Sono molti i vignaioli di Biologico, Biodinamico e Naturale che vorrebbero impegnarsi in questo percorso, ma titubano nel partire perchè temono che non possano sostenerlo. Come ho già detto nei mie (tanti) interventi di questa discussione, tutto ha una misura, e questa cambia da terreno a terreno, da agricoltore ad agricoltore...ma non posso (e non voglio) pensare che oggi sia impossibile impiegare in cavallo nei nostri vigneti. Magari solo con una vigna sperimentale...magari gradualmente...magari coinvolgendo qualche giovane con la schiena ancora buona :mrgreen: ...magari.
- Per quello che riguarda la mia personalissima situazione, confido in tempi brevi di realizzare l'acquisto di un giovane asino: questo sarà impiegato anche per la soma (con basto) e per il tiro leggero (con carretto), tanto per il taglio del bosco, quanto per la vigna e tutte le attività quotidiane dell'azienda agricola.
Partirò gradualmente, proprio per imparare i miei limiti oltre che quelli dell'animale, per evitare di stancarci troppo e per riappropriarmi di qualcosa che antropologicamente fa parte di me.

Nessun'altro ha esperienze da condividere?
Ciao e grazie ancora per questa meravigliosa discussione.
Tosco
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